Recensioni di Manto

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia And War for a moment was no more - 17/10/19, ore 15:08
Capitolo 1: And War for a moment was no more
Recensione premio per il contest "Lavoratori allo Sbaraglio"

Mi devo davvero inchinare davanti a te, mia cara.
E' da un po' di anni che non passo più nella sezione di mitologia greca, per motivazioni personali che esulano da quanto mi piacerebbe ripresentarmi lì; ma ecco che questo scritto mi ha fatto venire una voglia pazzesca di ritornarci sul serio, seduta stante.
Bene... ecco, non so precisamente cosa dire, perché raramente mi è capitato di trovarmi davanti a una storia così ben scritta, articolata, ricca di dettagli e dove traspare tutta la conoscenza di quanto viene detto. E' facile parlare di mito, molto più difficile contestualizzarlo nel suo giusto ambiente ed essere consci di cosa si sta parlando.
La relazione tra Ares ed Eris non è delle più note, ma semplicemente delle più intriganti: tanti i punti in comune come le diversità, le storie che sorgono da essi, la violenza che condividono e il caos che portano - caos da cui nasce sempre un altro ordine, o dis-ordine che porta a un mondo nuovo.
Non nego di avere un debole per entrambe queste figure: la loro parte più oscura, vitale proprio quando seminano morte e distruzione, è qualcosa di più forte di molte energie di cui altri numi si fanno garante; la sregolatezza di un conflitto senza regole, così diverso dalle regole e dalle strategie di cui la Pallade è protettitrice, è molto intenso da concepire; e immaginare due personalità così amarsi, quindi andare in un territorio che di solito non compete loro, è come aspettarsi la nascita di un nuovo mondo.
E mi piace: sì, mi piace veramente tanto come pensiero.

Manto
Recensione alla storia Dolce, amaro, indomabile serpente. - 27/12/17, ore 12:02
Capitolo 1: Dolce, amaro, indomabile serpente.
Primo Posto: 
“Dolce, amaro, indomabile serpente” di alix katlice





◊ Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile) 

Ho un unico appunto da fare sul lato grammaticale: abbondi della congiunzione e e di virgole, anche quando potrebbero essere omesse o venire inseriti altri segni d’interpunzione/congiunzioni (– 0,2 totale). 
Per lo stile, invece, non ho nulla da dire: l’ho trovato molto delicato, in particolare quando sciogli i dialoghi, dove rasenti il lirismo, o comunque tocchi il tono classico che, da classicista – eh, ti sei trovata proprio quella giusta – tanto amo. 
La stessa bellezza l’ho riscontrata nell’introduzione al contesto, il paesaggio: sublime la prima scena di Eros che cammina sull’erba, il senso del fruscio e dell’eco, rumori impalpabili creati dal tocco delle sue ali sul suolo, così come sono stupende le immagini della divinità le cui ali scivolano sul corpo degli amanti, quasi a proteggerli – e a condannarli al medesimo tempo, per sempre. 
Alcune parti sono assoluta poesia, non so davvero dirti quanto mi siano piaciute e abbiano colpito; complimenti, davvero. 



◊ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10 

Adesso iniziamo a divertirci sul serio. Eros: dio dispettoso e sfuggevole, il vero padrone del mondo in quanto perfino Zeus, padre divino, non può sfuggire alle sue ali; potente, trattato dai vari autori in mille modi, da tenero vaso di gioie a sadico portatore di sventure, qua abbiamo un birbante particolarmente crudele: tutto gli appartiene, tutto gli si deve inchinare, tutto deve morire. Teso verso qualcosa di irraggiungibile, sublime, perfetto e quindi inesistente, nella sua corsa travolge ignare e innocenti anime e le guarda agonizzare nei loro sentimenti in cerca del sogno che può soddisfarlo, della gioia che può riempire il suo incolmabile vuoto; e non si ferma davanti alla schiera disperata che si forma ai suoi piedi, suo trono e popolo, prima vittima e insoddisfacente balocco. 
Mi è davvero piaciuto come, sfruttando la trattazione che Socrate fa di questa divinità a cui ogni cosa deve obbedire, il tuo Eros ha assunto tali toni di sadismo, e allo stesso tempo di disperazione: perché gli espedienti non aiutano, e il suo viaggio non avrà mai fine. 
Come il dolore di chi incontra. 
La fanciulla ha ragione: non è delicato, non è gentile. Vive nel e per la sofferenza di chi imbriglia nella passione, le lacrime sono il suo pasto; e io sono qui a esaltarmi come una folle per aver dato tale impronta abbastanza inquietante, ma che non si discosta dall’ambiguità e ambivalenza che il fanciullo alato ha sempre avuto, passino gli anni o i secoli. 



◊ Introspezione: 10/10 

Naturalmente, non potevo amare come hai deciso di tratteggiare la famosa mancanza che Eros tenta di colmare; e così la sua fuggevolezza, l’essere superiori agli altri. 
Domina anche nelle cose comuni: le sue ali coprono, i suoi piedi pestano, il suo sguardo si abbassa, il suono sale; osserva e investe le vittime con il suo potere, non riesce a vivere nulla di ciò che gli altri gli accusano e ritorcono. 
C’è quel senso di amarezza, però, che non risparmia nemmeno lui: proprio in quella perenne insoddisfazione e assenza, che è ciò che lo rende, per qualche istante, ancora più misero delle sue prede. È simile a un eroe tragico quel suo provocare, tormentare e spingere alla follia per trovare la propria pace, la ricerca che lo accumuna e lo rende l’altro lato della medaglia delle sue vittime. 
I pensieri di Eros sono così intrisi di distacco e, legate indissolubilmente a questo, ombre di tristezza per sé stesso e il suo continuo desiderio, che finiscono per rendere questa una storia molto partecipe, la quale ha preso spunto da un testo splendido e gli ha dato una sua profondità e completezza: è un lavoro che merita il suo elogio, di sicuro. 



◊ Gradimento personale: 10/10 

Mi è piaciuta, a dir poco. A tutto quello che ho detto sopra aggiungo solo la lode per il riferimento a Saffo: semplicemente splendido. E pensa che ci avevo pure pensato, mi ero chiesta se prima o poi avresti parlato della povera poetessa: ed ecco la sorpresa finale. 
Hai inserito una delle vittime più tristi e illustri di Amore, e quindi basta, direi che possiamo chiudere in bellezza. Il mio animo greco ringrazia tale perla, è stato un piacere intenso leggerla. 



◊ Eventuali punti bonus: 2/2 per aver scelto il fandom Mitologia greca 



Totale: 41,8/42 


 
Recensione alla storia Autunno - 24/09/16, ore 10:45
Capitolo 1: Autunno
Ciao :)
Da grande amante della coppia AdexPersefone, appena ho potuto mi sono fiondata a leggere ^^
Che dire? Molto bello l'accostamento della Morte sulla terra, con l'arrivo della sterilità e del silenzio che poi la neve porterà, mentre il sottosuolo, dove va ogni vita spezzata, paradossalmente d'autunno ritorna a vivere; la Luce e L'Ombra si incontrano, recando con loro un sigillo e un patto che fonda le sue radici al di là del tempo stesso, e ora il grande regno di Ade è completo.
Molto bello il quadro che hai delineato, perché hai centrato perfettamente il cuore del mito del ricongiungimento. Brava :)

Alla prossima,
Manto
Recensione alla storia Forgiveness through Tradition - 03/08/16, ore 15:16
Capitolo 1: Forgiveness through Tradition
Ciao :)
Eccomi qui come ti avevo promesso... e, urgh.
Persefone, Ade e... Loki? Ok. Già da questo, credo che sia una storia meravigliosa.
Cioé... Loki. Il dio ingannatore che nessuno vorrebbe neanche per amico... con Persefone *sviene*. No, ok, ora faccio la seria e incomincio a recensire seriamente.
Dunque: vedere Loki in questo stato ansioso - per una donna ehm dea - mi ha fatto quasi collassare dalla sedia. Non ce lo vedo veramente, è una scena buffa, quasi comica, anche se tutto è molto coerente al carattere originale.
L'apparire di Persefone è, invece, descritto in modo molto suggestivo: lei che si staglia contro l'orizzonte, insomma, una figura leggiadra e di una delicatezza quasi impalpabile, resa ancora più eterea se la mettiamo a confronto con Loki, che sembra essere lievemente a disagio: su questo si innesta un dialogo silenzioso e delizioso, dove Loki sembra perdere quasi tutte le caratteristiche che lo denotano, prima di tutto la prontezza di lingua e ingegno che fanno di lui una delle divinità più temibili: rinuncia anche a tutti i suoi lati oscuri per lei, e beh... che tenerezza <3
Nonostante abbia da sempre shippato Persefone con Ade, mi sono ritrovata a fare il tifo per lui: così, quando mi sono trovata davanti alla scena dei cigni - e a ciò che ne è seguito - mi sono quasi lanciata in un urlo folle, che sono riuscita a limitare solo ad un fangirling tra me e me.
Eh, il finale è ricco di aspettative... che Persefone stia mentendo? Del resto, il fascino di Loki può essere anche sinistro e ambiguo, ma è sempre fascino ;)
Storia veramente carina, scritta in maniera molto fluida e accattivante, mi è piaciuta davvero molto!

Alla prossima,

Manto :)
Recensione alla storia L'opposto del bene - 28/05/16, ore 14:55
Capitolo 1: L'opposto del bene
Come promesso, eccomi qui :)
Ho voluto attendere un attimo prima di commentare, perché volevo godermi appieno questa storia che, già ad una prima e fin troppo veloce lettura, mi era parsa molto bella e profonda.
Ora sono giunta alla fine, e devo dire che non mi hai affatto deluso: con linguaggio molto ricco e ad uno stile assolutamente lontano dall'essere banale o sciatto, elegante ma diretto, sei entrata nel cuore di uno dei miti più complessi del mondo greco, rendendogli giustizia.
Mi è piaciuto molto leggere il lungo monologo di Hades, spezzato dai pensieri di Demetra - dea che ho sempre trovato molto irritante, per tante ragioni -, che non ci presenta solo il grande amore del dio invisibile per la sua gioiosa sposa, ma anche la parte più oscura di questo sentimento: quindi, sensualità e repulsione, paura e affetto si mescolano insieme dandoci un'immagine di luci ed ombre, dove l'anima battaglia con sé stessa e i sentimenti si scontrano... e tutto per lei, Persefone, la Distruttrice di Luce, la dea che porta la Primavera ma poi getta il mondo nell'Inverno.
Questa introspezione forte, con una parte notevole di angst che non guasta mai, non poteva che raggiungermi il cuore. Ottima shot, quindi... e ti prego, scrivi ancora in questo fandom, perché sei molto, molto brava.

Alla prossima,
Manto :*