Recensioni di Roiben

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Believe - 28/11/18, ore 17:22
Capitolo 1: NemiciAmici
Ah! Furbo Frost. Sono colpita.
E forse un po' Bunny se l'è andata a cercare: Jack gli ha rispedito indietro il suo mezzo ricatto costringendolo a fare quello che più gli aggrada, ovvero divertirsi (com'è ovvio che sia). Magari alla prossima occasioneci pensa due volte prima di sfidarlo (ma ne dubito, visto il tipo).

Carina, sì, niente male.

Grazie,
Roiben
Recensione alla storia Sacrifice - 08/12/17, ore 13:23
Capitolo 1: Sacrifice
Lui l’ha uccisa? Non so se augurarmi che non ne sia consapevole oppure sì, a questo punto. Immagina se, da qualche parte lì dentro, ci fosse un pezzettino di Kozmotis tutto intento a strapparsi i capelli per essere riuscito nell’impresa di distruggere tutto. E chiaramente non potrebbe farci proprio nulla perché a comandare è qualcun altro. Gran bella non-vita, non c’è che dire!
Non sono molto sicura di chi siano “le altre” a cui hai accennato più volte in questo racconto. Posso dedurre, dal fatto che una è Paura e l’altra Tristezza, che si tratti di rappresentazioni di stati d’animo umani. Ci dovrebbe essere anche una Felicità, da qualche parte, secondo questo ragionamento. Immagino che se così fosse lei e Paura non abbiano modo di incontrarsi spesso.
Beh, che dire, interessante prospettiva la tua, e una ricostruzione del passato del generale che, anche se rimasta un poco oscuro, dà molto da pensare. Mi chiedo, per esempio, perché sia entrato nella sua ex-casa e abbia ucciso la moglie? I fearling e i dream pirates hanno sempre un certo senso dell’umorismo molto macabro o il motivo è un altro?
Pitch, che se la ritrova ora nuovamente fra i piedi, come reagirà alla novità? Lo sapremo nella prossima puntata?
Qualunque sia la risposta, è stata una lettura piacevole e un’altra interessante versione di come si siano svolti i fatti.
Roiben
Recensione alla storia Ciņ che si nasconde nell'oro e nel buio - 23/09/17, ore 10:52
Capitolo 13: La mesta vendetta
Ciao! ^-^
 
Sulla questione che il male esista praticamente da sempre mi trovi d’accordo. Infatti dubito che il signor Uomo Nero sia il primo esponente della “specie”. Prima di lui si saranno certamente avvicendate tante figure simili per intenzioni e forse diverse per rappresentazione. In qualche modo doveva pur esistere la parte buia della luna, quindi i fearling in sé sono solo una delle molteplici facce dell’oscurità, e certamente non le uniche.
 
Aster, canonicamente parlando, conosceva la natura di Pitch (e di ciò che era prima) più o meno da quando lo ha saputo Sanderson, dato che esistevano nello stesso lasso di tempo. In sostanza non aveva alcuna necessità che Sanderson gli spiegasse i fatti, poiché già ne era al corrente. Questo non gli ha mai impedito di detestare comunque e piuttosto calorosamente l’Uomo Nero, più che altro perché è grazie a lui se Aster è l’unico pooka vivente. Ad ogni modo il tuo racconto, come ho già valutato, sembra seguire linee temporali simili ma differenti, quindi immagino che in questo caso Aster avesse bisogno di ragguagli e che non si sia accontentato della parola del collega guardiano.
 
Per quanto riguarda la fisicità dei guardiani (e di Pitch e simili) ho sempre avuto una marea di dubbi. Sicuramente possono venire in contatto (fisico) con gli esseri umani, perché Pitch ha acchiappato materialmente alcuni bambini umani. Allo stesso tempo però sembrano, appunto come hai fatto notare, esistere su un diverso piano della realtà. Inoltre, non essendo fatti di carne e ossa è ovvio supporre che gli esseri umani non abbiano possibilità di ferirli con normali mezzi. Potrebbero provarci con la magia o affini, in modo da intaccare la loro realtà… o forse no X°D Mi chiedo, ogni tanto, perché vado a impelagarmi in questi discorsi metafisici/immaginari, mah!
 
Argh! Dovevo recensire il capitolo… Invece mi sono persa nei miei ragionamenti astrusi. Torniamo al capitolo, quindi. Sanderson ha messo di nuovo al tappeto Pitch, in più di un modo. Ma, praticamente, lo ha corrotto con la luce? Sembra che abbia rimescolato un po’ l’oscurità dentro l’Uomo Nero, aggiungendo un pizzico del suo oro. Immagino che prima o poi le ombre rosicchieranno via la luce a tutto ricomincerà da capo.
Devo dire che l’antro di Pitch decorato con cristalli di ghiaccio e sabbia dorata fa il suo effetto nella mia testa. Potendo gli darei volentieri un’occhiata. Sarebbe una buona scenografia per una romantica cenetta a due, suppongo :P
Bene, che altro dire? Sono rimasta un po’ spiazzata dalla fine giunta così inaspettata. Sandy è un po’ depresso in questo ultimo capitolo. Forse anche per essere stato in contatto ravvicinato con l’oscurità di Pitch che non dev’essere proprio piacevolissima. Tutto sommato direi che ho apprezzato la lettura e c’è molto su cui ricamare. Quindi nulla, grazie per le dettagliate spiegazioni ai miei dubbi e alla prossima!
 
Roiben
Recensione alla storia Ciņ che si nasconde nell'oro e nel buio - 21/09/17, ore 17:56
Capitolo 12: Battaglia
Non riesco a immaginare Sanderson in frac, a dire il vero, anche se ammetto che, almeno nel film, gli hanno prestato una bombetta. Ho anche una certa difficoltà a figurarmi Pitch che parla in modo volgare. Licenzioso probabilmente sì, sembra possa diventare malizioso, ogni tanto.
Ho letto tutto quanto, devo ammettere che spesso mi sono ritrovata piuttosto intrigata, anche se a volte ho faticato a immaginare ciò che stava accadendo.
Alcuni particolari di questa storia sembrano rispecchiare i fatti dei libri e forse anche del film, ma in altri momenti è come se se ne discostasse, prendendo una strada tutta sua. Il passato è simile, ma non uguale. Non ho chiaro per esempio di cosa parlava Aster quando ha spiegato a Jack che ha ferito un compagno (suppongo Sanderson, ma a questo punto non posso averne la certezza).  E i fearling che sono storia più antica della Terra, danno da pensare, in effetti.
E c’è quel “Coniglio” che compare ogni tanto, come fosse un nome proprio di persona. Però lui già ce l’ha un nome proprio: Aster. Ne ha uno anche per gli italiani che non si accontentano mai dei nomi canonici: Calmoniglio. Ha perfino un cognome: Bunnymund.
Poi c’è una domanda che vorrei farti: possono ferirsi fisicamente? Perché in certi momenti pare sia così, ma poi rileggo e scuoto la testa, incerta, perché ho l’impressione opposta. Per quanto ne so, potrebbero essere, in quanto spiriti, non feribili fisicamente ma mentalmente/psicologicamente sì. Ma non so neppure se sto dicendo qualcosa di sensato oppure no X°D
A parte tutto, trovo che sia interessante e continuerò a leggere per saperne di più. E vediamo se Sandy ha altri completi nell’armadio da indossare per “ogni occasione” :P
Roiben
Recensione alla storia Breakdown - 26/03/17, ore 15:41
Capitolo 1: Breakdown

Quindi April era una strega ed era dotata di percezioni extrasensoriali già da bambina. Beh, è stato sicuramente un trauma finire dentro la testa dell'Uomo Nero. Forse, a saperlo prima, avrebbe evitato. E forse, vedendo i risultati, anche Pitch avrebbe preferito se non fosse successo.

Sul “perché sì” inerente lo sterminio dei Pooka, mi trovo decisamente in disaccordo. Il Nightmare King era sostanzialmente un ex-Generale e, tutto sommato, come tale ha agito. I Pooka erano creature di per sé molto ostiche e pericolose, soprattutto dopo aver mangiato del cioccolato. Sarebbero stati, molto probabilmente, una seria minaccia per l'esientenza stessa di Pitch e del suo esercito di ombre. E poiché il richio di lasciarli in giro era troppo elevato, ha deciso di sbarazzarsene prima che decidessero di farlo loro. Dal suo punto di vista ha molto senso.
E comunque, se posso dirlo, sì, Pitch è e soprattutto era crudele e quant'altro. Ma ciò non significa che non sapesse ragionare in modo lucido. Spietato, probabilmente, ma sicuramente atto a portare avanti la sua “causa”, giusta o meno che fosse, e ovviamente la sua esistenza. In sostanza, non perché semplicemente è “cattivo” deve necessariamente fare le cose “perché sì”. Fa le cose in virtù della sua sopravvivenza e prosperità. Che è esattamente, a voler ben vedere, la stessissima cosa che fanno i Guardiani. Solo che loro sono buoni e “carini” e generosi e altruisti e chi più ne ha più ne metta. Ma si “nutrono” di sentimenti positivi esattamente nel modo in cui Pitch fa con quelli negativi. Non è così, forse? Ho letto la parola “parassita” da qualche parte nei tuoi scritti. È un aggettivo che vale anche e soprattutto per i Guardiani. Con la differenza che Pitch, nonostante abbia passato anni senza uno straccio di “credente”, abbia continuato a esistere. Mentre Nicholas & Co. erano moribondi già dopo una manciata di ore.

Ah... Probabilmente mi sono leggermente allargata. Colpa del “perché sì”. Mai mettere frasi così “pericolose” legate a Pitch, o rischi di trovarti un mezzo trattato sul “perché no” X°D

È interessante il modo in cui hai risolto i ricordi dell'Uomo Nero. Una sorta di blocco mentale la cui serratura è stata disgraziatamente forzata e aperta da una mini-strega telepate. Secondo te ha “perso la memoria” prima o dopo essersi schiantato sulla Terra con Nightlight? Ho sempre avuto questo dubbio perché, in entrambi i casi, della figlia si è sempre rammentato, in qualche modo. Direi una sorta di amnesia selettiva. Oppure Emily Jane era semplicemente un po' troppo “ingombrante” per scomparire sotto i vari detriti del suo cervello. Se ne ricordava dopo l'attacco dei Dream Pirates e la possessione, così come se ne ricordava dopo lo schianto sulla Terra e un millennio di sonno indotto. È un'impresa cacciarla sotto qualche tappeto mentale come si fa con la polvere e le briciole del pane.

Gli incubi-cavalli sono una comparsa recente. Con recente intendo dopo che i Guardiani sono riusciti a sottrarre all'Uomo Nero la sua scorta di paura quotidiana e lui è rimasto qualche secolo a girarsi i pollici per trovare un piano decente che gli procurasse nuovo sostentamento. Sono apparsi solo dopo che Pitch si è “inventato” la sua sabbia nera, ovvero il suo personale modo di corrompere i sogni di Sanderson a suo vantaggio. Prima c'erano solo Fearlings e Uomini incubo (non ho idea di che fine abbiano fatto i Dream Pirates, sono scomparsi dopo il suo “trasferimento” sulla Terra).

Ah, quindi Hallows ha raccontato un'altra mezza balla a Pitch, quando lui le ha fatto intendere che forse si erano già incontrati. Non che, in effetti, lui le abbia realmente fatto qualche genere di sgarbo, almeno non nelle due occasioni di cui hai scritto. Su questo in effetti, ha detto la verità. Diciamo che ha sorvolato su alcune circostanze, allora. Ecco, invece Eve/Sam mi pare proprio la creatura giusta su cui scrivere “perché sì”, visto il modo in cui decide di agire.

Ho un altro appunto: in realtà Pitch incontra la figlia prima che Sandy si unisca alla setta... ehm, al gruppo dei Guardiani. Le tempistiche di W. Joyce e quelle di DreamWorks sono talmente sfasate che fanno venire l'emicrania. Quindi, se Pitch ha visto Sanderson, ha di conseguenza visto anche Emily Jane... sempre che tu segua la linea di Joyce. In caso contrario, il film se ne frega che Pich abbia una prole (e se per questo anche un passato).

Ottimo, ora almeno so perché April è sempre tanto preoccupata dall'idea dell'Uomo Nero. In fondo lui non è mai riuscito ad avere la sua famosa vendetta (a parte il bonus del falò). C'è da aspettarsi che prima o poi si renda conto di avercela di nuovo tra i piedi?

Roiben