Recensioni di Soul Mancini

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Recensione alla storia L’incubo di Mad David - 28/08/20, ore 13:20
Capitolo 1: L’incubo di Mad David
TERZA CLASSIFICATA

“L’incubo di Mad David” di Ryo13




Grammatica&Stile: 10/10


Ciao Ryo!
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessun errore, il tuo testo è pulito e corretto, scorre molto bene sotto gli occhi e in nessun punto ho trovato qualcosa che mi abbia rallentato o fatto ‘inciampare’, quindi complimenti, si percepisce che ci hai messo molta cura!
Ti segnalo solo un paio di cosette, ma sono veramente delle bazzecole e ho deciso di non sottrarti dei punti:
«Va meglio?» -> qui ci sono due spazi tra ‘va’ e ‘meglio’.
“cercando di mettere a fuoco la vista” -> ‘mettere a fuoco la vista’ mi suona strano, poi forse è un mio problema eh XD ma in genere si mette a fuoco qualcosa che si ha davanti e si sta vedendo, tipo un volto o un paesaggio.
Per quanto riguarda lo stile, l’ho davvero adorato: il lessico risulta sempre adatto alla situazione e mai troppo semplice, ma nemmeno eccessivamente pesante e aulico; la costruzione delle frasi funziona, è chiara e fluida e non crea confusione; la punteggiatura è variegata e inserita sempre in modo corretto, in modo da rendere il testo scorrevole e strutturare al meglio i periodi; sei andata a capo nei punti giusti e hai saputo frammentare il testo laddove andava fatto.
Ho trovato inoltre un ottimo equilibrio tra descrizioni, sensazioni, dialoghi (peraltro gestiti in maniera spettacolare), pensieri e azioni: hai dato un quadro completo di ogni scena, così non ho avuto alcuna difficoltà a entrarci e immedesimarmi.
Insomma, il tuo testo è scorrevole e coinvolgente, ho davvero amato leggerlo e non posso che farti i complimenti per il tuo stile fantastico!


Trama&Personaggi: 19/20

La trama è talmente ben gestita da avermi lasciato senza parole! Sei riuscita a inserire un colpo di scena dietro l’altro anche se in realtà la storia di per sé non aveva chissà quali scossoni; hai puntato tutto sullo svelare pian piano, un elemento alla volta, per costruire un quadro generale che è completamente diverso da quello di partenza.
Si parte con una scena in quello che sembrerebbe essere un ufficio, e la scena dopotutto non è così surreale da far pensare che sia quello il sogno. È in realtà molto probabile che David abbia un attacco di panico sul posto di lavoro, il suo capo poco comprensivo se la prenda con lui mentre una collega lo aiuta.
Solo nella seconda scena, quando David (o forse dovrei dire Rogers?) è dalla psicologa si scopre che quello era soltanto un sogno, dal momento che rivediamo quello scenario sotto forma di racconto del paziente; si cominciano anche a intravedere i seri problemi del protagonista, in particolare dal momento in cui vede i collant sulle gambe di Gabriela anche se lei non li sta indossando. Ma ancora non era ben chiara la portata della sua instabilità mentale, che si è scoperta dalla scena dello specchio in poi.
Il fatto che David in realtà non sia David e che sia convinto di essere la sua vittima, è stato per me un vero colpo di scena: non me l’aspettavo e tu hai saputo gestirlo perfettamente! Gabriela lo chiamava David, quindi non mi sono mai posta il dubbio XD
Insomma, in una storia così breve sei riuscita a inserire uno sconvolgimento totale della situazione che secondo me ha del geniale, avvalendoti anche dei disturbi mentali del tuo protagonista.
Inoltre trovo che tu abbia calcato la mano sulle giuste scene e i giusti dettagli, prendendoti il tuo tempo per sviluppare la trama ma senza andare mai troppo lentamente, mantenendo un ritmo incalzante e quindi tenendo alta l’attenzione del lettore. Ottimo ritmo, insomma!
Per quanto riguarda i personaggi, una cosa che ho davvero adorato è la descrizione delle sensazioni di David, che mi ha permesso di immedesimarmi perfettamente in lui e in ciò che stava vivendo: la sensazione di soffocamento, la prigionia, l’impulso di uccidere e di far smettere chi gli stava intorno di parlare/urlare… sei riuscita perfettamente a entrare nella sua psicologia, proprio perché sei riuscito a delinearlo e, così com’è impazzito lui, hai cominciato a far impazzire anche me XD
Ho apprezzato moltissimo anche il modo in cui hai descritto e delineato il personaggio di Gabriela: oltre alla sua facciata da psichiatra imperturbabile, ho visto una donna forte, che non ha vacillato davanti a questa situazione estrema e al pericolo che stava correndo. Non voleva nemmeno prendersi i giorni di permesso, segno che prende il suo lavoro con grande serietà. Sembra una fesseria, ma sono riuscita a inquadrarla perfettamente tramite le tue parole!
Il motivo per cui non ti ho assegnato il punteggio pieno è che, nonostante io sia riuscita a empatizzare col protagonista, avrei voluto sapere qualcosa di più di lui, del suo passato e soprattutto dei suoi omicidi. Il testo di per sé è molto breve e non ti ha permesso di entrare nei dettagli, ma questo mi ha impedito di conoscere appieno il tuo personaggio e capirlo fino in fondo.
Ma a parte questo piccolo dettaglio, hai fatto davvero un ottimo lavoro!


Utilizzo Pacchetto: 10/10

Innanzitutto il sogno c’è ed è inserito in maniera molto originale: la prima parte l’hai raccontata come se il protagonista la stesse vivendo, mentre la seconda l’hai fatta raccontare a lui “nella realtà” e questo ha reso il tutto ancora più particolare. Gli hai dato anche la giusta importanza, dal momento che è proprio tramite il sogno che il protagonista rivive i suoi omicidi, riversa i suoi rimorsi. I suoi incubi sono potenzialmente la chiave per realizzare ciò che ha fatto, rendersene conto e tornare a una parvenza di normalità (almeno riconoscersi), ma ogni volta che si avvicina alla verità, prontamente la rifiuta e la nega a se stesso.
Per quanto riguarda invece il pacchetto da te scelto… che dire? Richiedeva che tu parlassi di una malattia mentale e, seppure tu non l’abbia mai nominata (come hai precisato anche nelle NdA), è palese che sia il punto focale della storia. Si parla di un omicida, che già di suo ha dei problemi mentali, che tra le altre cose è convinto di essere la sua vittima e non riesce a controllare le sue reazioni. Pacchetto inserito in maniera perfetta, insomma ^^
Anche il verbo che dà il titolo al pacchetto, ‘soffocare’, è stato utilizzato perfettamente anche se non era obbligatorio: in maniera simbolica, l’omicida si sente soffocare proprio come si sono sentite soffocare le sue vittime quando le ha strangolate. Adoro il dualismo che hai fatto assumere alla parola, è un soffocamento generale di vittime e carnefice XD


Gradimento Personale: 5/5

Vabbè, ma io quanto ti posso amare per averci consegnato questa storia? Sono una grandissima amante delle situazioni del genere, dei disturbi mentali portati all’estremo e che possono essere tenuti sotto controllo solo in una clinica psichiatrica, della gente che non risponde delle sue azioni e comincia a confondere realtà e invenzione… il fatto che questo poi avvenga tramite i sogni non può che farmi uscire di testa! Insomma, stravedo per le storie allucinanti ed è esattamente ciò che tu hai scritto, quindi grazie, grazie davvero *-*
Ad avermela fatta apprezzare ancora di più è stato lo stile che hai utilizzato, che è riuscito a coinvolgermi fin dalla prima riga. Storia fantastica narrata in maniera fantastica, non avrei potuto chiedere di più!
Complimenti davvero, ho letto e valutato la tua storia con molto molto piacere *-*


Totale: 44/45
(Recensione modificata il 28/08/2020 - 01:22 pm)
Recensione alla storia Innocente - 20/03/20, ore 19:47
Capitolo 1: Innocente
QUARTA CLASSIFICATA
“Innocente” di alessandroago_94 e Silkworm25




Grammatica e stile: 7/10


Ciao ragazzi e grazie per aver partecipato a quest’iniziativa *-*
Innanzitutto vi dico che ho trovato qualche piccola sbavatura sparsa per il testo, che mi sono premurata di copiare da una parte (come a ogni mio contest) e vi farò avere sotto richiesta ^^
Una cosa ricorrente che ho notato, soprattutto verso la fine (ma non ovunque nel testo, il che mi porta a pensare che sia solo uno di voi ad avere questo problema) è la ‘e’ maiuscola apostrofata (E’), che considero un errore vero e proprio perché dovrebbe essere accentata (È).
Altro problema che ho riscontrata riguarda la punteggiatura nei pressi dei dialoghi. La questione è controversa, non c’è un modo universale per inserirla, ma alcune frasi non avevano proprio il punto e questo lo considero un errore.
Vi copio un passaggio dal vostro testo per spiegarvi meglio:
«“Michael Sullivan”
“Indirizzo?”
“Compton Road, 9B”
“Casa a schiera?”
“Sì”»
Qui le frasi “affermative” vorrebbero un punto, in quanto il punto alla fine della frase si dovrebbe utilizzare anche nei dialoghi:
“Michael Sullivan.”
“Compton Road, 9B.”
Ecc…
A meno che non ci sia subito dopo un verbo che specifica l’atto di parlare, allora si deve lasciare senza il punto. Per esempio:
«“Michael Sullivan” rispondo.»
Copio un’altra frase con un altro caso in cui ci vorrebbe il punto:
«“Sì” comincio a mostrare segni di impazienza, queste sono tutte informazioni che hanno già.»
Qui ci vorrebbe il punto anche dopo il ‘sì’ e la lettera maiuscola subito fuori dalle virgolette, perché il discorso indiretto è slegato da quello diretto, non è una sua continuazione. Dovrebbe risultare così:
«”Sì.” Comincio a mostrare segni (ecc…)»
Spero di aver spiegato in maniera esaustiva il mio punto di vista, altrimenti per qualsiasi dubbio sono qui!
C’è un’altra cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa, riguardante i tempi verbali usati nei flashback (le parti in corsivo): nella maggior parte dei casi viene usato il presente anche lì, come se il ricordo si stesse vivendo “sul momento” e questo va benissimo, ma verso la fine, quando trattate il flashback in cui Michael uccide la moglie, avete iniziato col presente e poi continuato col passato prossimo. Non so se considerarlo un vero e proprio errore, ma ne è andata della coerenza di tutto il testo.
A parte questo, il testo è molto scorrevole, la punteggiatura è usata quasi sempre in maniera esaustiva (a parte alcuni casi isolati che ho inserito nell’elenco di errori e sviste) e le frasi sono formulate in maniera corretta e chiara, anche se non sempre allo stesso modo: in alcuni punti sono più brevi e spezzettate, in altri sono più lunghe e ricche di subordinate, ma di questo parleremo nel paragrafo riguardante la vostra collaborazione ^^
Ho trovato molto efficace la parte del botta e risposta durante l’interrogatorio, è stato coinvolgente e d’impatto, ho avuto come l’impressione di star guardando la scena di una serie TV e questo è davvero positivo!
Nel complesso il testo presenta qualche piccolo problema, ma nulla che non si possa correggere con una seconda rilettura. Penso sia normale che capitino cose di questo genere, quando si scrive in due, ci si passa la storia e si deve cercare di conciliare i due diversi stili ^^


Trama e personaggi: 9/10

Per quanto la trama sia abbastanza “semplice” e comuni nel mondo del thriller, l’avete gestita in maniera per niente lineare e, nonostante ciò, siete riusciti a far coincidere tutto alla perfezione. Mi piace il modo in cui avete svelato il corso degli eventi pian piano, frammento dopo frammento, finché ogni tessera del puzzle non è andata al suo posto!
Ottimo lavoro, davvero!
Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato moltissimo soprattutto la caratterizzazione dei due poliziotti: a partire dal soprannome che Michael ha affibbiato a ognuno dei due, fino al loro modo di porsi, di intervenire, di fare le domande, di estrapolare le informazioni al sospettato. Li ho trovati davvero ben gestiti nonostante fossero “marginali”, siete riusciti a definirli in poche parole.
Anche le due mogli di Michael, grazie alle brevi ma concise descrizioni, mi sono parse ben caratterizzate e sono subito riuscita a inquadrare il tipo di persona che avevate in mente.
Ciò che un pochino mi è mancato probabilmente è capire il protagonista. Forse avrei gradito qualche riflessione in più da parte sua, magari scoprire alcuni suoi tratti caratteriali al di fuori dei crimini che ha commesso, o capire meglio i crimini stessi e cosa ha provato, cosa l’ha spinto a commetterli. Questo dipende probabilmente dal fatto che non è per niente semplice entrare ed esaminare la testa di un killer, il genere noir è uno dei più difficili secondo me e anzi, siete stati davvero coraggiosi a volervi cimentare!


Originalità: 3,5/5

Una cosa che ho trovato originale in questa storia è stato il fatto che noi lettori, fino quasi alla fine, non sapessimo cosa effettivamente Michael avesse fatto e se fosse davvero colpevole, anche se la storia era narrata in prima persona. In genere quando si scrive un noir ne va della suspense della storia, in quanto si sa già tutto, si entra nella testa del killer e semplicemente si ‘aspetta’ che venga scoperto.
Inoltre ho trovato una scelta astuta quella di concentrarvi sul momento dell’interrogatorio e non su quello dell’omicidio, non è una cosa che mi capita di vedere frequentemente!
Ciò che vi ha tolto un po’ di punteggio è il fatto che una storia come questa si è vista tante volte: il marito che uccide la moglie dopo aver scoperto che lei lo tradisce.


InkMaster5: 2/5

Mi dispiace davvero assegnarvi un punteggio così basso in questo parametro, ma è successo proprio ciò che non doveva succedere: mentre leggevo sono riuscita a intuire che dietro la storia ci fossero due autori, due stili diversi, e sono quasi sempre riuscita a capire chi stesse scrivendo. Chiedevo proprio un lavoro di squadra che portasse a un risultato ‘compatto’, che i due componenti della squadra si confrontassero su ogni dettaglio riguardante lo stile.
Un esempio palese, per riprendere ciò che vi ho detto nel parametro della grammatica: in certi punti la ‘e’ maiuscola era accentata e in altri apostrofata.
Oppure: in certi casi la punteggiatura era utilizzata in un certo modo, le frasi erano brevi e quasi prive di subordinate, mentre in altre erano più articolate (e sì, Ale, ti ho riconosciuto, ma vabbè, ti conosco troppo bene XD).
Altro esempio, per quanto riguarda la questione dei dialoghi: scommetto che le parti iniziali dell’interrogatorio, quelle col botta e risposta, sono di Silkworm, mentre quella della confessione (l’ultima) è di Ale, in quanto c’è molto più discorso indiretto al di fuori delle battute. Avreste dovuto cercare, in questo caso, un equilibrio, magari “mettendo mano” l’uno al lavoro dell’altra e accordandovi tra voi.
Altro dettaglio: nelle parti che ho riconosciuto come di Ale, ho notato che venivano utilizzati i soprannomi che Michael ha dato ai due poliziotti a primo impatto (Anziano e Tossichello), anche verso la fine, mentre Silkworm ha utilizzato i loro nomi propri dal momento in cui sono stati svelati.
A parte il fatto che conosco molto bene uno di voi, per chiunque sarebbe facile intuire che la storia è scritta a quattro mani.
Comunque l’idea è molto coerente, si vede che l’avete sviluppata e organizzata assieme e il risultato, dal punto di vista dello svolgimento, è compatto e omogeneo!
Mi dispiace avervi “rimproverati” così in questo punto, ma la cosa importante è che vi siate trovati bene a lavorare insieme, che vi siate divertiti e siate soddisfatti del vostro lavoro… mi è parso di capire di sì, è questo l’importante *-*


Gradimento personale: 5/5

A parte tutto, a prescindere da tutto, la vostra storia mi è piaciuta molto e l’ho seguita con tantissimo interesse! Aiutata anche dalla scorrevolezza del testo, mi sono immersa nella vicenda e sono rimasta fino all’ultimo col fiato sospeso perché, nonostante avessi quasi la certezza che Michael fosse colpevole, volevo scoprire cosa fosse successo di preciso! Ho adorato anche questa sorta di finale aperto, anche se si intuisce con facilità che il colpevole subirà la punizione che merita ;)
Non sono una grandissima fan dei thriller/noir, nel senso che solo in alcuni casi riesco ad appassionarmi davvero alla vicenda, e voi siete riusciti a creare uno di questi casi, quindi non posso che farvi i complimenti! *-*


Totale: 26,5/35
Recensione alla storia Smerigliatrice angolare - 07/01/20, ore 15:26
Capitolo 1: Smerigliatrice angolare
Recensione premio per il contest "Sitting in my room, with a needle in my hand" - 2/2

Ale! Come ti avevo promesso, eccomi qui a lasciare la seconda recensione premio in un testo in prosa ^^
So che molti tuoi testi ne li sono persi, soprattutto perché quando li hai pubblicati ero in periodi molto impegnati e non sono riuscita a stare appresso a tutti, ma per fortuna tu vinci tutti i contest e so a cosa fare le recensioni premio XD
Per esempio, la prossima volta passerò sicuramente a recensire La Città Maledetta, dato che è il prequel di questa shot in cui hai introdotto dei personaggi molto interessanti! Tra l'altro io sono molto appassionata di cose come la psicologia e i traumi, mi piace sempre scoprire perché la gente agisce nel modo che agisce - anche in ambito criminale - e quali sono i fatti del suo vissuto che l'hanno portato a determinate cose, quindi ti lascio solo immaginare quanto sono curiosa di approfondire il passato di Alex *-*
Allora, un attimo che riordino i pensieri…
Tu scrivi spesso di personaggi (specialmente ragazzi) che hanno delle famiglie disastrate, dei genitori dinosauri e che spesso non riescono a reagire. All'inizio pensavo che Alex fosse come tutti gli altri, ma no, non è così, non è come tutti gli altri, a mio avviso è uno dei tuoi personaggi con la personalità più complessa, con la storia meglio strutturata - dei personaggi di cui ho letto io, ovviamente, gli altri non li posso giudicare.
Dev'essere terribile per lui già essere il figlio di un serial killer e aver perso entrambi i suoi genitori quando era ancora un bambino, inoltre è finito in una "famiglia" adottiva davvero pessima, che gli fa rivivere i traumi una seconda volta; in fondo la situazione è più o meno la stessa, si ripete, come se il suo destino fosse segnato e non si potesse liberare.
Ed è sconvolgente vedere non una, ma ben due donne succubi di questi "uomini" che le maltrattano e non le rispettano.
La figura di Sante è davvero interessante, è una proiezione della mente di Alex, è il suo modo per colmare questo vuoto che ben due coppie di genitori hanno lasciato nella sua vita. Della serie che in mancanza di un punto di riferimento, il tuo personaggio se n'è creato uno. Sante ha poi finito per tramutarsi nella sua rovina, nella voce che gli suggeriva di commettere crimini, come a voler giustificare i suoi stessi gesti. Davvero una cosa particolare.
Ma Alina poi? Cioè, questa ragazza vedeva Alex parlare da solo nel tavolino del bar e nonostante ciò si è avvicinata a lui, non lo reputava pazzo o forse se ne infischiava semplicemente, non era inquietata perché a sua volta lei era inquietante, mi pare una ragazza che ne ha vissuto davvero di tutti i colori e mi sa che ormai niente la spaventava. A dimostrarlo è il fatto che abbia supplicato Alex di essere il padre di suo figlio, senza nemmeno conoscerlo!
Il dettaglio del bagnoschiuma poi l'ho trovato assolutamente fantastico! Un pazzo o comunque una persona traumatizzata ha bisogno del minimo per scattare, basta anche solo una cosa che gli riporti alla mente i suoi traumi per farlo agire: in questo caso il "movente", la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è l'odore di quel bagnoschiuma che lui associa ai suoi genitori adottivi, ma magari è una fragranza che ha già sentito da qualche altra parte, che gli riporta alla mente altro. Chissà. Questa cosa mi affascina un sacco!
Ma in assoluto la cosa che mi ha colpito maggiormente, mi ha sconvolto e mi ha trasmesso forti emozioni è la scena in cui Alex apre il ventre di Alina - poverina, mi dispiace per questa ragazza e per la sua sorte, anche lei aveva bisogno d'aiuto - e ne porta fuori il feto, sperando di poter fare qualcosa per salvarlo. Nella storia ci sono state tantissime scene splatter e impressionanti, tanti elementi sconvolgenti, ma questa scena nello specifico è stata in assoluto la più inquietante, patetica e spaventosa tra tutte. Emerge tutta la follia che questo ragazzo cova dentro di sé, quella follia insita nel suo DNA e incentivata dai pesanti traumi che si è ritrovato a vivere nella sua breve vita.
Una cosa che mi dà da riflettere della tua storia è che, una volta giunta alla fine, non so proprio dove sia il torto e la ragione, quale sia il bene o il male. Insomma, da un certo punto di vista è giusto che il padre adottivo di Alex sia stato punito e abbia pagato per tutto il male che ha fatto, ma allo stesso tempo non si può giustificare un gesto cpsì crudele, un omicidio del genere. È come se alla fine tutte le certezze crollassero: inizi a leggere la storia con dei saldi principi e arrivi alla fine confuso, sconvolto, inizi a pensare.
Complimenti, ho veramente adorato la storia dall'inizio alla fine, mi ha totalmente coivolto, ho adorato come hai incastrato le scene del presente con i ricordi del passato, il modo in cui hai fatto coincidere tutti i dettagli dando a ognuno il giusto peso, il modo in cui hai raccontato le scene più violente accostate a quelle più drammatiche e ricche di sentimento.. mi hai davvero catturato e, anche se è stata una lettura lunga che ho dovuto suddividere in più volte, ne è valsa da davvero la pena!
Complimenti ancora e alla prossima *-*
Recensione alla storia Sangue dal naso - 22/11/19, ore 11:46
Capitolo 1: Sangue dal naso
TERZA CLASSIFICATA

"Sangue dal naso" di alessandroago_94



Grammatica e stile: 9,5/10


Ed eccoci finalmente giunti alle valutazioni!
Allora, comincio col dirti che la storia è scritta davvero benissimo, ho trovato pochissimi errori (e quelli che ho trovato, come sempre, li ho copiati da una parte) e il testo scorreva fluido sotto i miei occhi, mi ha appassionato e non ci sono stati dei punti d'inceppo. Veramente un bel lavoro, anche dal punto di vista della formulazione delle frasi; ho notato che in certi punti hai frammentato molto le frasi e ho adorato questa cosa, anche se probabilmente qualche altro giudice ti avrebbe rimproverato questa cosa... ma non io, perché in alcune scene è proprio quello che ci vuole per rendere meno delle emozioni o delle scene d'azione!
Ti ho sottratto quel mezzo punto principalmente per tre motivi, che sono veramente delle sottigliezze e delle stupidaggini, ma si sono andate a sommare tra loro (non fosse stato per queste cose, avresti senz'altro preso il massimo, perché la storia è scritta benissimo).
La prima è, appunto, quei piccoli errorini che, se presi singolarmente, non sono nulla di che e non li avrei nemmeno tenuti in considerazione.
La seconda cosa riguarda la punteggiatura: mi piace molto il modo in cui l'hai utilizzata - mamma mia, hai fatto passi da gigante negli ultimi anni, hai affinato il tuo stile in una maniera pazzesca! - ma in certi casi avrei preferito, al posto di virgole o punti, che le frasi fossero frammentate da dei punti e virgola, per dare ancora una maggiore fluidità al testo. Comunque questa è veramente una piccolezza, forse anche dettata dal mio gusto personale, che però non posso considerare un vero e proprio errore.
La terza cosa, invece, è proprio a livello stilistico. Premetto che mi è piaciuto moltissimo come hai gestito la storia, rendendola dinamica e veramente piacevole da leggere, ma se posso darti un ulteriore suggerimento, ti direi di stare attento durante i dialoghi a non inserire porzioni troppo grandi di introspezione, perché a volte questo frammenta la scena o comunque lo scambio di battute, e certe volte sarebbe meglio un botta e risposta per non "allungare troppo il brodo", diciamo così! In realtà sei stato molto bravo a evitare che ciò accadesse, ma a volte ti sei lasciato un po' andare XD comunque, anche questa come le altre è soltanto una piccola noticina, perché ho trovato in linea di massima che la storia fosse equilibrata. Tra l'altro non hai ecceduto con l'introspezione come ti capitava, cioè l'hai inserita ma nella giusta dose e nei giusti punti, e l'ho davvero davvero apprezzata!
Menzione particolare per la scelta del lessico, che ha aiutato tantissimo la caratterizzazione del personaggio perché si è mantenuto informale, come se fossero proprio i pensieri di Alex, il modo in cui parla lui. Lo ribadirò anche nel prossimo parametro, ma intanto te lo volevo accennare; mi è piaciuto lo stile colloquiale e colorito che hai usato e la sua costanza e coerenza in tutta la storia.
A parte le piccole cose che ti ho fatto notare, non posso che farti i complimenti perché stai migliorando a vista d'occhio! Questa è forse una delle tue storie che ho trovato più equilibrate e scorrevoli, insieme a quella dei System dell'altro contest, quindi bravissimo!


Trama e personaggi: 9,5/10

La trama non presenta buchi di nessun tipo, è davvero ben costruita: ha un suo senso logico, ci racconti un evento in particolare che sancisce la fine di tutto, ma allo stesso tempo ci parli di ciò che è successo prima, del passato di Alex, grazie alla sua introspezione e i suoi ricordi. Sei riuscito quindi a dare un quadro completo, pur descrivendo una vicenda che si tiene in un arco di tempo limitato, e il tutto senza appesantire troppo il testo e rendendo il tutto estremamente naturale. Ottimo lavoro!
Che dire dei personaggi? Sei riuscito a delineare benissimo Alex e la sua personalità, o meglio, la sua assenza di personalità, dato che la droga gli ha corroso l'anima e ora lui ragiona con e per le sostanze stupefacenti, non ha più dei sentimenti o dei pensieri normali; ci hai raccontato, quindi, un personaggio nello stato avanzato della dipendenza, quando ormai non pensa ad altro che alla droga e le persone e il mondo circostante sono solo un contorno. Ottimo lavoro!
Ti devo fare anche qui due piccolissimi appunti, motivo per cui ti ho sottratto quel mezzo punto: il primo è che avrei preferito una descrizione un po' più vivida dello sballo, delle sensazioni che Alex prova quando si droga, quando ha appena assunto la sostanza e quando invece l'effetto sta per finire. Questa è una cosa che in parte sei riuscito a fare mostrandoci il suo modo di agire in base a come stava in quel momento (per esempio, è nervoso quando sta per entrare in astinenza), ma ho avuto comunque un pochino di difficoltà a immedesimarmi in lui nel momento in cui la droga entra in circolo e quindi riceve delle scariche al cervello che lo fanno stare meglio. Mi sarebbe piaciuto che ti soffermassi un attimo di più su questo punto, anche perché sono sicura che, co l'ottimo lavoro che hai fatto per tutta la storia, sarebbe venuto benissimo!
Un'altra piccolissima cosa: avrei voluto capire un po' di più il carattere di Alex quando ancora aveva un carattere, magari grazie all'uso di un flashback, in cui ci mostravi com'era quando ancora la droga non si era impossessata del suo cervello.
Ma forse sono soltanto troppo puntigliosa, perché comunque la caratterizzazione è ottima e questi sono solo dei piccoli suggerimenti, ciò che ho pensato mentre leggevo, delle cosette che avrebbero reso ancora più straordinaria questa storia che è già bellissima!
Ottimo lavoro anche per la caratterizzazione dei personaggi marginali, che sei riuscito a delineare nonostante siano apparsi poco e niente.
Davvero, tantissimi complimenti!


Originalità: 4,5/5

Questo parametro mi dà da pensare ogni volta, mi ci crogiolo sempre un po', soprattutto quando do un tema abbastanza ristretto come questo, in cui le possibilità non sono infinite.
All'inizio ho pensato, soprattutto nella prima parte della storia, che il tema non fosse molto originale: un drogato terminale (si può dire? XD) che vive qualcosa che non può nemmeno essere definita vita, pensa solo alla droga e ha un matrimonio allo sfascio.
Ciò che alla fine mi ha convinto a sollevare un po' il punteggio in questo parametro è tutta questa strage che è successa alla fine e che non mi aspettavo. Insomma, non pensavo che la routine di Alex si sarebbe frantumata in questo modo, che fosse arrivato il momento di porre la parola fine alla sua sanità mentale e alla sua esistenza. Forse la cosa che mi ha sorpreso di più, ancora più del suo suicidio, è che sia arrivato al punto di sparare a Marta. Non pensavo che l'avrebbe fatto, che ne avrebbe avuto il coraggio, perché dopotutto è sempre sua moglie.
Vero è che questi comportamenti violenti non sono una novità, visto come ha trattato la madre... però non pensavo sarebbe arrivato a un gesto estremo quale uccidere.
In fondo, nonostante la situazione da te presentata non fosse tra le più originali, sei riuscito a sorprendermi e quindi meriti un punteggio alto in questo parametro!


Tema trattato: 10/10

Nulla da dire, hai rispettato appieno il tema del contest e mi hai fatto leggere esattamente ciò che volevo leggere! Inoltre sei stato l'unico (per ora, mi mancano ancora quattro storie da valutare) a parlarmi di qualcuno che si poli-droga (oggi sto portando fuori questi termini che in italiano non esistono XD), che fa uso di tutto ciò che trova, mentre la maggior parte dei tossici si "specializzano" in un settore per volta. Ottimo, davvero!
Mi hai mostrato anche lo squallore che gravita attorno a tossicodipendenti e spacciatori e questo è un ulteriore punto a tuo favore ^^


Gradimento personale: 5/5

Che dire? Quando una storia è bella e ben fatta, non c'è niente che mi impedisca di amarla, e io ho veramente amato il tuo scritto! L'ho letto con curiosità e trasporto dall'inizio alla fine, sono stata catturata dal tuo fantastico stile e dalla vicenda che hai saputo gestire con maestria. Quando ho indetto questo contest, mi aspettavo proprio di leggere storie come la tua, e non c'è nulla di più bello di rendere soddisfatta una giudice, credimi!
Quindi, oltre che farti i complimenti, ti ringrazio anche per avermi fatto leggere questo tuo scritto! :)


TOTALE: 38,5/40
Recensione alla storia Dietro le quinte - 19/12/18, ore 20:16
Capitolo 1: Dietro le quinte
♣ RECENSIONE PREMIO ♣

Rieccomi, koopa!
Sebbene io non legga spesso Noir, ho deciso di passare da questa flashfic perché il genere mi piace e mi è capitato anche di scrivere qualcosa in questa categoria.
Una storia molto originale! Non fosse per il genere indicato fuori dalla storia, non mi sarei mai immaginata un risvolto del genere!
Praticamente questa ragazza ha commesso un omicidio per salvare la sua carriera... ma se scoprono che è lei la colpevole, la carriera andrà a rotoli in un batter di ciglia!
Hai avuto una buona idea secondo me, per questa storia. L'unico appunto che posso farti è che il tutto mi è parso un po' troppo sbrigativo, forse per il fatto che hai deciso di scrivere una flashfic e quindi eri vincolato da un limite di parole. Mi sarebbe piaciuto vedere più introspezione, più descrizione... in generale, più indagine all'interno di questa scena. Ma a parte questo, la storia mi è veramente piaciuta! ;)
Che dire? E' stato piacevole prendermi questo momento per lasciarti le recensioni, grazie per avermi allietato con queste tue storie :3
Alla prossima e buona serata!!! ♥