Recensioni di Halley Silver Comet

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Recensione alla storia Bilbo, Thorin e l'Arkengemma (Tormento e passione) - 27/07/17, ore 16:41
Capitolo 1: Bilbo, Thorin e l'Arkengemma (Tormento e passione)
Salve!
Dopo secoli, finalmente, riesco ad approdare qui. Credevi che mi fossi dimenticata di questa storia, eh? Invece, eccomi qui. Dovevo solo sbarazzarmi del mio terribile esame terribile.
Innanzi tutto, grazie per la dedica. Sapevo che, prima o poi, avresti prodotto qualcosa (dopo averne parlato a lungo) e le mie speranze non sono state deluse.
In generale, l'atmosfera che è perpetuata per tutta la one shot è stata di angoscia e di tribolazioni, mettendo a nudo parte dei timori e dei dubbi di Thorin, quei pensieri che nel libro (e, soprattutto, nel film) sono venuti fuori un po' a spizzichi e bocconi, essendo Bilbo il protagonista.
Sei riuscito a colmare un po' di lacune all'interno della storia. Quasi mi è dispiaciuto che tu non ti sia soffermato di più e su più punti della vicenda!
L'ossessione di Thorin Scudodiquercia per l'Arkengemma è stata ben resa anche attraverso i versi della canzone che ricalcano questo forte sentimento del nano - del Re sotto la Montagna - verso il simbolo del suo potere e della sua illustre stirpe.
Ho intravisto un nano a metà tra quello di Tolkien - austero e scorbutico - e quello di Jackson - meno "esperto" e più umano, c'è da dirlo. Qualcosa di buono quel film l'ha fatto -.
Qui, Thorin si interroga molte volte, come se sapesse che, alla fine, per lui non è destinato il lieto fine e che sarà lui stesso causa del suo male e della sua sconfitta. Una consapevolezza pesante e cruda, che ben giustifica il suo continuo rifuggire dai pensieri sull'Arkengemma, tormento e passione del Re.
Molto bella, anche se appena accennata, l'amicizia che si è sviluppata con Bilbo. Ci sarebbe molto da dire anche su questa, ma capisco il taglio che hai voluto dare all'intera fic, prediligendo più una serie di flash che ripercorrono molto brevemente le tappe più salienti dell'intera vicenda.
Dal punto di vista grammaticale non ho notato errori, eccezion fatta per qualche virgola di troppo oppure messa non al punto giusto del periodo (si mette prima la "e" e poi le virgole con la proposizione incidentale, non il contrario).
Sul serio, avrei voluto leggere di più! Sarà che Thorin è uno dei miei personaggi preferiti e mi piacciono sempre le storie che parlano di lui e della sua introspezione... però, credo che sia anche uno dei migliori su cui articolare qualcosa di introspettivo.
Spero che in futuro tu possa scrivere ancora qualcosa su un personaggio di Arda (aspetterò anche se dovessi metterci anni), giacché tornare a leggere le tue produzioni in proposito è un pò come fare un tuffo nel passato, a quando ho letto le opere di Tolkien per la prima volta.
Complimenti e alla prossima (e ancora grazie mille per il bel pensiero ^^)!
Saluti,
*Halley*
Recensione alla storia L'importanza di Celeborn. - 30/09/14, ore 15:59
Capitolo 1: L'importanza di Celeborn.
E dopo una lunga, lunghissima pausa dalle recensioni, eccomi di nuovo qui, Aven, a rimbambirti con le mie parole! XD
Ho deciso di riprendere a commentare da questa flash perché l'avevo segnata da leggere molto tempo fa.
In effetti, povero Celeborn, mi sa che è Galadriel quella che porta i pantaloni a casa loro. Anche perché per qualunque di importante cosa c'è lei di mezzo, lei che parla, lei che dà indicazioni, lei che va a parlare con Gandalf del Negromante (vabbè, questa parte è presa dal film, ma mi serviva per portare a termine la mia tesi). Celeborn cosa fa? Secondo me conta le foglie degli alberi (non che manchino dalle sue parti).
La brevità con cui hai descritto la scena è giusta per il tipo di carattere -quasi- comico che hai voluto dare. In fondo, le scenette tra moglie e marito sono un classico, ma in chiave elfica rendono diecimila volte di più.
Il prompt è stato usato bene (la scena dell'arrivo della Compagnia calza a pennello con le frasi che dovevi usare), quasi quasi mi aspetterei -la prossima volta che rivedrò la Compagnia dell'Anello- che Galadriel davvero azzittisca il marito in questo modo. Dovrebbero farci una vignetta in stile manga, con Celeborn che va a fare i cerchietti per terra in un angolino XD
Che dire, è bello leggere qualcosa di così simpatico, che anche se getta le cose un po' in lato divertente, non perde nel rispetto verso l'opera originaria, dimostrando di essere scritta da un vero fan del Maestro.
Che dire, se non che devo recuperare le altre da leggere? È davvero un piacere, ogni volta, immergermi in Arda attraverso la tua visione dei personaggi e dei fatti.
Salutissimi e a presto!
*Halley*
Recensione alla storia Resurrection day - 01/05/14, ore 15:37
Capitolo 1: Resurrection day
Salve Aven!
Ogni volta che leggo qualche fanfiction su Aragorn mi vengono i brividi. D'altra parte è un gran personaggio, secondo me uno dei migliori creati da Tolkien (a dire il vero ancora devo trovarne uno insulso. Anche i "cattivi" sono di tutto rispetto).
Mi ero segnata questa fiction da recensire mesi fa, ma tra lo studio, gli esami e i tirocinii ho trascurato un bel po' di cosette qui su EFP.
Comunque, lasciando queste quisquilie a parte, proseguiamo con la recensione.
Ho apprezzato il tuo ripercorrere per sommi capi tutta la vicenda di Aragorn ed ho trovato quanto mai calzante la canzone che hai scelto come colonna portante (perché non fa da contorno, è perfettamente calata nell'introspezione del personaggio).
Si pone delle domande, teme, non vuole arrendersi. Incarna tutte le caratteristiche degli Uomini, è umano nel profondo e per questo possiamo ben comprendere i suoi timori e le sue incertezze, eppure ha qualcosa in più, qualcosa in comune con gli Elfi. Non a caso è nato per essere Re e riportare il suo regno all'antico splendore. L'Albero Bianco deve ritornare a fiorire e come dice Gandalf, "arrivano i giorni del Re, possano essere benedetti".
Aragorn che all'inizio era solo e anche visto come un illuso che non avrebbe mai riottenuto il suo posto, alla fine della storia non è solo circondato da tanti amici ma anche rivestito del suo trionfo sul male.
E tutto questo e non solo è stato riassunto nella tua eccellente interpretazione.
Mi auguro di trovare presto un'altra perla come questa nel tuo archivio personale! Finora tutto quello che ho letto mi ha sempre lasciata molto soddisfatta!
Complimenti e buon Primo Maggio!
Saluti,
*Halley*
Recensione alla storia Torna indietro, Sam - 06/03/14, ore 15:35
Capitolo 1: Torna indietro, Sam
Era parecchio tempo che avevo inserito questa storia nell'elenco di quelle da recensire tuttavia negli ultimi mesi non ho mai avuto abbastanza tempo (né tanto mano la testa) per scrivere una recensione che avesse un minimo di senso logico. E siccome "Il Signore degli Anelli" e il Maestro Tolkien meritano coerenza, ho preferito aspettare.
Molti sono i momenti in cui i protagonisti sono solo Frodo e Sam e tu hai scelto di dare una tua interpretazione di uno dei più significativi, ossia quando Frodo dice a Sam di andarsene e tronare a casa, a pochi passi dal Monte Fato.
Una cosa che ho notato è che non fai alcun riferimento a Gollum, cosa che ho trovato di per sé strana, dato che il punto di rottura, il fattore scatenante la lite è proprio la sua messinscena. Anche perché Samvise Gamgee non ha mai dimostrato vera fiducia verso Gollum, come se sapesse che prima o poi li avrebbe traditi, rispondendo al desiderio di riavere per sé il suo Tessssoro.
Le sequenze mi sembrano quelle prese dal film (quando i film erano una cosa seria e vincevano gli Oscar, non come "Lo Hobbit" che sembra una serie di fan fiction dal gusto dell'orrido), quindi ci sarebbe dovuto essere un minimo riferimento, a meno che tu non abbia voluto incentrarti unicamente sul rapporto tra Frodo e Sam e su come Sam capisce che deve tornare indietro, altrimenti padron Frodo sarebbe stato perduto, estromettendo dalla scena tutto ciò che non li riguarda.
Senza dubbio ti sei incentrata sulla massima lealtà e sulla nobiltà d'animo di Sam, sul suo imperativo morale che lo spinge ad andare ad aiutare il padrone nelle difficoltà, per onorare la promessa che aveva fatto a Gandalf di non perdere mai Frodo di vista. Un po' come se Gandalf sapesse già quello che sarebbe successo. Un po' come Silente che sapeva che Ron se ne sarebbe andato, lasciandogli il Deluminatore per tornare indietro (perdono per i parallelismi con la saga di Harry Potter, ma mi viene spontaneo fare dei paragoni).
Il coraggio di Sam viene fuori sempre al momento del bisogno, rivelandosi determinante per la buona riuscita della missione. Se non fosse stato per il buon Sam, Frodo sarebbe caduto molto prima. Infatti si è visto cosa gli è successo quando si sono separati, la prima cosa che ha fatto è finire in una tana di Ungoliant, con Shelob a far da padrona.
L'ultimo nemico ad essere sconfitto è la morte.
Cito ancora una volta la Rowling per sottolineare come l'impacciato giardiniere di Casa Baggins possa essere diventato il vero eroe della vicenda, eroe perché mette il suo padrone davanti a tutto, vincendo prima la battaglia contro la sua paura di morire e poi quella più concreta con il ragno gigante, strappando Frodo a morte certa.
Comunque, per dare un senso a questa recensione, posso dirti che mi è piaciuta molto la tua shot, perché rimane molto fedele all'opera di Tolkien e fornisce una tua personale interpretazione di un grandissimo personaggio dell'opera. Hai impreziosito l'ossatura del racconto dei fatti con una tua nota personale, dando voce a sentimenti importanti, sentimenti che hanno reso Sam quel che è.
Quindi, complimenti vivissimi.
Saluti,
*Halley*
Recensione alla storia Il sorriso della Stella del vespro. - 04/01/14, ore 16:57
Capitolo 1: Il sorriso della Stella del vespro.
Buon anno nuovo, Aven!
Dopo esser tornata a casa per la pausa natalizia, aver visto lo scempio del triangolo Kili/Legolas/Tauriel ho deciso di rifarmi gli occhi e venire a leggere una tua fic. E ho fatto bene perché ho avuto modo di leggere una cosa molto ben fatta.
Una delicata pennellata rosa su una tela avana rischiarata dalla luce, ecco cos'è l'incontro tra queste due grandi dame (Tauriel non vale un millesimo di un loro capello).
Mi ha colpita molto la maturità e la soddisfazione che dimostra Eowyn verso Arwen del suo matrimonio con Faramir. Come a dire che Aragorn per lei è dimenticato e riconosciuto come degno sposo della Stella del Vespro. Ho gradito molto il fatto che Arwen abbia sorriso a ciò che Eowyn, molto più spontanea, le ha detto come congedo.
Un ottima prova che nulla toglie o rovina alla maestria di Tolkien ma che aggiunge una personale e ben calibrata visione di un fan rispettoso del canon.
Ben vengano altre tue opere! Nei momenti di stallo dallo studio passerò a farti visita ancora altre volte!
Complimenti ancora.
Saluti,
*Halley*