Recensioni di Legar

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Ali sporche - 07/05/24, ore 19:57
Capitolo 1: Ali sporche
Ho già letto questa storia, ma ci tenevo a ritagliarmi un momento per commentare. Purtroppo credo che sarò più breve di quanto vorrei, ma volevo innanzitutto scriverti quanto sono contenta di questo tuo approdo in un nuovo fandom e con una nuova OTP che ha appassionato entrambe!
Kaz e Inej non hanno la dinamica più semplice da scrivere, e forse sarebbero più sereni senza l'angst che ognuno porta nella vita dell'altro, ma alla fine del giorno non possono fare a meno di starsi vicino, nel modo non convenzionale in cui riescono a farlo. Anche in questa lettura, come nei libri, ho infatti ritrovato i pensieri di Inej che vorrebbe di più, che sta per perdere ogni speranza e smettere di credere in questa relazione, e poi Kaz come al solito la sorprende e la fa felice con quei piccoli passi, piccoli ma pur sempre in avanti. Ho trovato bellissimo il momento in cui Kaz lascia che sia proprio lei a togliergli i guanti, l'unica che in fondo ci è mai riuscita. E ora vorrei tanto leggere di queste tre settimane e oltre, sarei solo felice se l'ispirazione ti portasse di nuovo da loro!
Recensione alla storia Il sole raro - 30/04/24, ore 09:14
Capitolo 1: Il sole raro
Che bella questa storia! Hai fatto un bellissimo lavoro con l’introspezione di Kaz, che non è affatto semplice, eppure risulta così credibile nel cedere all’immaginazione nell’assenza di Inej e poi alle proprie paure quando il momento di rivederla davvero si avvicina. Mi è piaciuto tantissimo che “ha capito che ogni cosa può diventare un aneddoto da raccontare a Inej”, è dolce senza essere stucchevole, proprio come lui. E il dettaglio finale del contatto tra le loro ombre è una perla!
Sono felice di aver letto una tua Kanej!
Recensione alla storia Sei tu la mia città - 01/07/23, ore 19:28
Capitolo 1: Sei tu la mia città
Ciao!
Ho sinceramente amato questa storia, a partire dal titolo e in ogni singola parola.
So che non hai ideato il titolo ma si tratta di una citazione, però l’hai scelto e l’hai sviluppato in maniera centrale nella fanfiction. La città è protagonista dei paragrafi giustificati, con questo punto di vista esterno e impersonale cha la dipinge in maniera vivida agli occhi del lettore. Ma la città è anche protagonista delle introspezioni di Kaz e Inej, evidenziate dal corsivo e dall’allineamento a destra così come da uno stile che si fa più intimo: è nelle sue vie e nelle sue finestre che i due si riconoscono.
Kaz e Inej sono la mia ship preferita dei libri e li ho ritrovati in questa storia ritratti in modo perfetto, anche se in realtà qui non interagiscono con dei dialoghi. Mi sono parsi estremamente riconoscibili, ho sentito la loro voce pur in assenza di parole, pure se i rispettivi nomi propri non sono mai citati.
D’impatto anche la conclusione centrata che riprende il titolo, e quindi il prompt della storia.
Davvero complimenti, non ho letto tantissimo come vorrei nel fandom ma questa è stata senza dubbio tra le mie letture preferite!
Un abbraccio!
Legar
Recensione alla storia Bilico - 07/05/23, ore 21:38
Capitolo 1: Bilico
Ciao!
Sai bene quanto mi piaccia il personaggio di Kaz e quanto ho shippato lui e Inej, perciò è stato piacevolissimo leggere questo breve momento tra loro.
Con il secondo volume della duologia non si risolvono le complicazioni tra i due, non sarebbe stato possibile né credibile da parte di Kaz superare un trauma tanto radicato in breve tempo, solo per amore. Ritroviamo dunque nella sua introspezione in questa flashfic ogni pensiero e desiderio contorto che lo tiene lontano e vicino a Inej. “Le aveva dato modo di partire e chiesto di tornare. Si era irrigidito per la sua prossimità e ora le andava incontro.” Sei riuscita senza dubbio a caratterizzarlo nel modo che conosciamo, e Kaz non è un personaggio semplice.
Ho amato i parallelismi con i libri, a cominciare dalle posizioni che assumono nel finale, a replicare la scena più intensa e iconica tra loro nel bagno in “Il regno corrotto”, a cui lo stesso Kaz ripensa. Ma anche quel pensiero, “Voglio te”, difficile da esprimere con le parole e soprattutto con le azioni, eppure una costante nella testa di questo personaggio.
E ancora, è stato così da lui convocarla con un pretesto, discutere di uno schiavista senza importanza, cercare il pretesto degli affari per vedere Inej. Solo poco tempo prima non gli sarebbe uscito altro di bocca, o al massimo altre parole poco lusinghiere (“i miei investimenti”), invece questo Kaz riesce a compiere qualche passo in avanti. “Mi sei mancata”, una battuta bellissima da leggere nella sua semplicità.
Da un punto di vista stilistico, trovo che questa ff sia molto rappresentativa del tuo stile, vicina a scritti più lunghi. Non ricerca una particolare struttura, ha un’impostazione narrativa, risulta equilibrata tra dialogo, descrizione e introspezione, variegata ma misurata nelle scelte lessicali come nella lunghezza dei periodi. Gradevolissima.
Insomma, ho davvero amato questa lettura! Complimenti!
Recensione alla storia Un calderone pieno di forte amor bollente - 28/03/22, ore 13:26
Capitolo 1: Un calderone pieno di forte amor bollente
Oscar della penna 2022 - Miglior Commedia
(Giudice: Legar)

E l’Oscar per la Miglior Commedia va a…
Un calderone pieno di forte amor bollente di blackjessamine

Questa commedia è una lettura frizzante come delle Api Frizzole, deliziosa come un Pallotto Cioccocremoso, calda come delle Gomme Bolle Bollenti.
Gli scherzi tra i personaggi avvengono su argomenti perfettamente credibili per la loro età, coerenti con l’ambientazione scolastica: scommesse, appuntamenti, prese in giro, allusioni. Sono temi comuni, e lo sono perché funzionano: si è sempre riso, anche in altre forme narrative non scritte, con un personaggio che allude al “flauto”, che ha a che fare con una “zucca dura e vuota”, che ironizza sui contrasti con una cultura lontana “in mezzo ai ghiacci”.
La leggerezza di Nina emerge ancora di più in contrapposizione alla rude serietà di Matthias: le battute allusive di lei trovano orecchie pudiche ad ascoltarle, la sua espansività fisica si scontra con la rigidità dello studente straniero. Quest’ultimo risulta riuscito all’interno del genere anche perché suscita l’ilarità di Nina (e del lettore) senza provarci, per esempio quando, non conoscendo come funzionano le Gomme Bolle Bollenti, le prova e ha una reazione inadeguata.
Anche Wylan e Jesper, pur se da personaggi minori, contribuiscono ad aggiungere elementi di leggerezza, con la loro conversazione fatta di discussioni e provocazioni, sempre inconcepibili per Matthias.
Lo stile di scrittura, oltre che piacevolmente curato, è funzionale a veicolare il clima giocoso che vivono i personaggi: non etichetta una scena come divertente, ma la mostra negli aspetti che il lettore, con la propria sensibilità, trova divertenti. È indovinata la scelta del punto di vista, la seconda persona narrante è riferita proprio al personaggio più serio e ingenuo, quindi ogni espediente arriva come una sorpresa per lui e per il lettore. Sono appropriate alcune scelte retoriche, per esempio doppi sensi (“è la volta che ti costringo a imparare a suonare il mio flauto!”), allusioni (“la mia bocca è abituata a cose ben più bollenti”), iperboli (“uccidi sul colpo Durmstrang”).
Immancabile per il suo genere, e naturale conseguenza dello svolgersi di questa trama, è il lieto fine: Nina e Matthias si incontrano un po’ per caso, ma si lasciano con la promessa di un appuntamento per il ballo della scuola. Ogni loro interazione ha portato a questo, da Matthias che all’inizio si è convinto di marciare per “una manciata di viottoli fangosi” di “quello squallido paesino” e invece ha compiuto i passi che l’hanno portato a Nina e “a sorriderle come un idiota”.