Recensioni di Kim WinterNight

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Recensione alla storia Home Sick Home - 15/03/22, ore 12:33
Capitolo 1: Home Sick Home
Oddio, Soul…
ODDIOOOOO!!!!
Quanto sono in ritardo!
So che mi manca ancora altro di tuo da recensire – tipo, per fare un esempio, l’ultimo capitolo della minilong su Bess ^^”””” – ma da qualche parte dovrò pur cominciare… no?
Ecco, diciamo che questa storia su Ethan che arriva in Brasile è quella che ho letto da meno tempo (escludendo quella su Domi *___*), e che mi ha dato da pensare anche dopo averla letta.
Perché, beh, sai perfettamente che sono molto affezionata ai tuoi bimbi e Ethan ha un posto speciale nel mio cuore, anche se è un personaggio molto complesso – e forse è anche per questo che lo adoro, perché non so mai esattamente cosa aspettarmi da lui, a dirla tutta!
Ebbene, qui lo vediamo alle prese con il suo passato e finalmente conosciamo meglio la sua famiglia rimasta in Brasile, anche se non tutta – e per fortuna, aggiungerei, ci mancava soltanto incrociare il dinosauro e saremmo stati a posto -___-”
Cooomunque… ecco, Ethan ha saputo sorprendermi anche questa volta: non mi aspettavo minimamente che sarebbe tornato proprio nella sua vecchia casa, mettendo in qualche modo da parte il suo enorme orgoglio, anche se solo momentaneamente e in apparenza, visto poi come sono andate le cose.
Insomma, okay, sapevamo che sarebbe partito in Brasile dopo quell’incontro con Bess, l’ha detto anche a lei, però non avevamo idea di dove sarebbe andato a finire. Da uno come lui, abituato ad arrangiarsi e a trovare una soluzione anche nelle situazioni più complicate, mi aspettavo che andasse a cercare rifugio da qualche altra parte. Pensavo che avrebbe subito cercato qualche attività – legale o meno – capace di sostentarlo, che avrebbe dormito sotto i ponti pur di non elemosinare una branda nella sua vecchia casa.
Invece eccolo, pronto a riabbracciare il passato, anche se il passato non era dello stesso avviso e l’ha respinto senza alcuna pietà.
O meglio, quello che era il suo vero passato, perché la sorella che l’ha accolto lui non l’ha nemmeno conosciuta e si era pure dimenticato della sua esistenza, se mai ne fosse stato realmente a conoscenza.
E questa ragazza, Ofelia, ha chiaramente il carattere di sua madre, perché per tutto il tempo ha assunto un atteggiamento sottomesso, calmo nonostante le cose si stessero mettendo male sotto diversi punti di vista, e questo sicuramente non la accomuna a Ethan o a Lilia.
Già, Lilia credo sia proprio Ethan al femminile, ahahahahahah! Insomma, che caratterino ha la ragazza!
Ma andiamo con ordine: tante cose sono cambiate, Ethan si è ritrovato a notarlo, anche se in apparenza tutto sembrava essere come sempre.
Intanto, il dino si è estinto, anche se probabilmente è durato fin troppo, visto tutto il male che ha fatto a questa povera famiglia.
Ethan non potrebbe esserne più contento, anche se a quanto pare Ofelia non la pensa allo stesso modo; lei è convinta che gli debba rispetto perché è pur sempre suo padre, che sia costretta a volergli bene nonostante tutto e che non possa parlare male di lui perché era loro padre e perché è morto e dei morti non si può sparlare.
Classiche idee radicate in molte culture e che diverse persone, purtroppo, non riescono a uscire da queste concezioni, a costo di soffrire e subire qualsiasi tipo di abuso, fisico o psicologico che sia.
Ma ovviamente qui si parla degli anni Novanta e di una famiglia brasiliana piuttosto povera, quindi è ancora più plausibile, contando che comunque i fatti peggiori sono successi almeno un decennio prima, se non di più.
Quindi è tutto molto plausibile, così com’è comprensibile che esistano donne, invece, come Lilia, che hanno un carattere talmente forte e determinato da sfidare chiunque pur di farsi valere.
E Lilia si è proprio comportata come la padrona di casa, colei che prende ogni decisione e a cui chiedere “il permesso” anche solo per far entrare qualcuno tra quelle mura.
Questo si è capito fin da quando Ofelia ha visto Ethan e non sapeva assolutamente come comportarsi, dicendogli che avrebbe deciso Lilia cosa fare, e questo fa intuire molte delle dinamiche che esistono in quella casa.
È come se, influenzate da quello che hanno passato per via del dino, non riescano a scrollarsi di dosso e a fare a meno di vivere in un certo sistema familiare secondo cui una persona decide per tutti e gli altri eseguono. Sicuramente non lo fanno apposta, ma hanno vissuto dei traumi e delle esperienze terrificanti che le hanno proprio portate a comportarsi così in automatico.
E viene da sé che la persona con il carattere più forte sia quella che poi prende quella posizione di comando.
E forse, se Lilia non si comportasse così, sarebbero perse e spaesate, anche se la madre sta male e sicuramente molte dinamiche non le sono neanche chiare.
A proposito di questa povera donna, oddio, il fatto che stia male è assolutamente comprensibile; quando la vita ti ferisce nel profondo e tu non hai neanche la forza morale per risollevarti, sicuramente c’è una grande parte anche psicologica che ti porta a stare sempre peggio e a buttarti giù.
Insomma, a ben pensarci lei che prospettive ha mai avuto? Picchiata e maltrattata dal marito (e chissà quanto è andata avanti questa cosa, in fondo Ethan non può sapere cosa sia successo anche dopo la sua partenza), usata come macchina sforna-figli, annichilita e avvilita sotto ogni punto di vista, non ha sicuramente mai creduto di poter cambiare le cose. E sicuramente ha sofferto moltissimo anche per la partenza dei suoi figli, così come per la morte di uno di loro.
Una situazione che definire tragica è un eufemismo…
Ed ecco che arriviamo al confronto tra Ethan e Lilia, che sicuramente mi ha fatto riflettere moltissimo; se da un lato la ragazza è incazzata nera con lui perché è scappato, abbandonando la famiglia e andando in cerca della “bella vita”, e posso capirla, dall’altro non può nemmeno biasimarlo. Lui era un bambino, davvero troppo piccolo per capire la portata di quel viaggio e di quell’allontanamento, come può fargliene una colpa?
D’altro canto, lei penserà anche che poteva tornare prima, una volta conscio di cosa fosse successo, almeno per assicurarsi che tutti stessero bene e per provare a salvarli. Ed è comprensibile che si sia sentita come una ruota di scorta, ritrovandosi il fratello ultraventenne che torna a casa solo perché non sa dove diamine andare e si ricorda della famiglia solo quando la sua “bella vita” si sgretola…
Però lei non può sapere tante cose e, così come lui non può capire come hanno vissuto loro in Brasile, lei non può capire cosa Ethan abbia passato a Los Angeles tra i casini di Davi, la costante sensazione di dover fuggire da un momento all’altro e di non appartenere davvero a nessun luogo, la tragedia di Ives e i problemi con l’alcol…
Insomma, per non parlare delle difficoltà e i traumi affettivi che entrambi hanno vissuto.
Si somigliano molto più di quanto siano disposti ad ammettere – anche nell’orgoglio sono spiccicati – e, secondo me, devono solo cercare di calmarsi e capire come aiutarsi a vicenda.
Non è colpa di Ethan se è scappato quando era piccolissimo, forse se ci fosse qualcuno su cui puntare il dito, potrebbe essere Davi o comunque i fratelli più grandi, che erano già più consapevoli di cosa stavano facendo – anche se comunque non erano persone adulte, ovviamente.
Insomma, ora a Lilia viene spontaneo dare delle colpe perché ce l’ha con il mondo intero e ha perfettamente ragione, ma non può vivere costantemente nel rancore, perché non le fa bene e di sicuro non la aiuterà, specialmente se se la prende con chi non ha una colpa effettiva in tutta questa situazione.
Certamente se non fosse esistito quell’essere immondo che ha generato tanta violenza e sofferenza nella loro famiglia, niente di tutto questo sarebbe successo.
Mi è piaciuto come hai saputo gestire il confronto tra i due e hai fatto risaltare un concetto importante come “la ragione non sta da nessuna delle due parti”, e questo è veramente qualcosa di bellissimo e per cui ti ammiro molto. Non è semplice gestire certe situazioni, rendendole anche credibili e plausibili, se adattate nella vita di chi legge.
Mentre mi immergevo nei dialoghi tra questi due, ho rivisto le dinamiche di molte discussioni che quotidianamente accadono tra le persone, soprattutto quando sono due testardi e orgogliosi a scontrarsi.
E alla fine Ethan si è dovuto arrendere al fatto che, almeno per il momento, Lilia non lo vuole tra i piedi e non gli permetterà di vedere la madre. Lui ha detto che non si arrenderà, ma ora sono proprio curiosa di sapere come andranno le cose. Alla fine riuscirà a farsi valere? O meglio, lui e la sorella riusciranno a costruire un rapporto vagamente civile, ad ascoltarsi e a mettere da parte un po’ d’orgoglio?
Chissà, la vedo molto difficile, visti i soggetti in questione XD
Soul, sei riuscita a creare un’altra storia intensa e piena di spunti di riflessione, mi ha coinvolto molto e mi ha portato ancora una volta nel mondo distrutto di questi tuoi OC, dove non c’è mai una volta in cui non si respiri pura e semplice sofferenza.
Ethan è sempre più solo, ma certamente con i suoi atteggiamenti non si aiuta, anche se è pure comprensibile che non sappia come comportarsi e come affrontare le cose. Nessuno gli ha mai insegnato a vivere e a interagire con gli altri, nessuno gli ha mai davvero fatto capire quanto sia importante amare e ricevere amore, perché quando qualcuno ci ha provato – vedi Ives, o il mio Ethan XD – lui non ha mai saputo come gestire quei momenti e ha finito per diventare sempre più di ghiaccio.
Mi dispiace un sacco per lui, come sempre mi ha fatto stare male leggere di quanta sofferenza ci sia intorno e dentro di lui, viene voglia di abbracciarlo! Ma so che non accetterebbe mai un contatto del genere, ahahahahahahahahah!
Complimenti Soul, e grazie per averci svelato ancora una volta qualcosa in più su questo tuo meraviglioso universo; quando c’è qualche novità da leggere su Ives&Ethan&co., io sono sempre troppo felice e non vedo l’ora di leggere *_____*
Alla prossima e, fammi un favore, manda un abbraccio a Ethan e digli di accettarlo e di non indinosaurirsi troppo (?) XD ♥
Recensione alla storia Ti amo, ma tu non lo capisci - 26/07/21, ore 14:01
Capitolo 1: Ti amo, e tu non lo capisci
ECCOMIIIIIIIIIIIIII!
Finalmente ce l'ho fatta!!!!!
Beh, comincio così: Arianna --> un nome, una garanzia!
Ora, tu ti ricordi, vero?, della primissima storia che ho scritto con Mike come protagonista? Quella di tre capitoli con la protagonista di nome Arianna che era UN TANTINO ossessionata da lui e che mangiava il gelato alla stracciatella solo perché piaceva a lui anche se a lui no???
Ecco, mi sa che le nostre Arianne (?) sono MOOOLTO simili, o potrebbero essere addirittura la stessa """persona""", nel senso che magari quando Arianna ha visto che Fausto non la voleva, si è """innamorata""" di Mike (????????) COSA STO SCRIVENDO???? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XDDDD
No, scusa, vedi, anche la tua storia è seria e c'è poco da ridere, però io ho dovuto delirare come mio solito perché ormai lo sai come sono fatta... non potevo non scriverti questa roba dei parallelismi delle Arianne AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
E appunto, ecco... CHE PIAAAAAAAAAAAAAGA!!!!!!!
Io inizialmente non avevo nemmeno capito che Fauso fosse così tanto più grande di lei, caspita!!!! Potrebbe veramente essere suo padre - speriamo di no, povero Fausto... :/
Cioè, ma aspetta un attimo... io veramente non ho parole per definire questa qui! Perché va bene prendersi una sbandata per qualcuno (a prescindere anche dal fatto che è più grande), ma non ci si può veramente comportare così.
Io posso dirti che da adolescente quando mi piaceva qualcuno ero una rompipalle - forse te l'ho detto anche in merito agli Sfigati (DEVO METTERMI A SCRIVERE, ODDIO, MA QUANTO TEMPO È PASSATO??? O______O) e al mio alter ego in quel nostro AU, però non ho mai fatto queste sceneggiate da telenovela tipo litigare con le mie "rivali" in amore o addirittura assaltare di nascosto il tipo che mi piaceva come ha fatto lei!!!!
Ma poi vogliamo parlare della sensibilità di questa qui? Arianna ha la sensibilità di una scarpa bucata (???): prima considera il fratellino una piattola, poi va a dire a Fausto che del resto l'hanno capito tutti che è ancora innamorato di Evelyn (oooow :D) e che deve smettere di pensare a lei o a Monica... ma cioè, ma come si permette??? Ma che ne sa lei dei sentimenti altrui?
Io sono rimasta senza parole, credimi, veramente ma veramente basita o.o
Ma poi quando ha fatto tutta quella scenata con Lucia cosa si aspettava? Okay che 'sta Lucia è antipatica e fa la gatta morta, ma in fondo a lei cosa importa? Credeva davvero che Fausto non sapesse badare a se stesso e avesse bisogno di lei per difendersi?
Certo, forse l'unica cosa che anche io avrei fatto - e non solo da adolescente XD - sarebbe stato mollare un calcio a quella megera, a prescindere dal fatto che le piaccia o meno Fausto: in quell'istante ho amato Arianna AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Poi ha cominciato a esagerare e a comportarsi come una bambina, proprio come le ha fatto notare anche il povero Fausto, e a quel punto ho pensato: oddio, dov'è il gelato alla stracciatella di Mike e il gatto Warhol???? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Poi quando è arrivato lui in camera sua e lei stava per baciarlo, mi è venuto un brivido che non ti immagini... oddio, no, cioè...
Ma la scena più sconvolgente è stata quella in cui lei ha provato a donarsi a lui nelle docce, ma... MA!
Io non ho la minima idea di come commentare, poi il bello è che non si staccava!!!! Meno male che ha detto che il fratello era una piattola... lei invece no, eh, tranquilla, stai serena! ^^""""
Che profondo disagio... e poi come al solito si è rinchiusa in camera sua a piagnucolare, pffff...
Sorella, non ti offendi, vero, se questo tuo personaggio mi sta altamente sulle scatole??? È una cosa davvero fantastica, perché quando qualcuno mi fa odiare i suoi OC o i personaggi di cui scrive, io mi esalto perché penso che sia veramente un autore eccellente, capace di una caratterizzazione fantastica e di rendere i personaggi reali e non stereotipati, del tipo "siccome la protagonista è lei, bisogna farla piacere al lettore". Ma quando mai?!?!?!
Pure io sono consapevole che la mia Arianna sia una piaga, che sia insopportabile e anche insignificante, visto che faceva tutto solo per tentare di "ingraziarsi" Mike, ma quello figurati se le dava retta AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Povero Fausto, a me quest'uomo fa una pena... poi visto tutto quello che ha passato, sinceramente gli ci mancava soltanto questa rottura... ç___ç
Più leggo gli spin-off delle tue long e più mi viene la curiosità di recuperare le storie principali, quindi non escludo che lo farò, anche se non so quando o quanto mi ci vorrà ^^" però sono sempre più curiosa, poi scritto da te potrei leggere qualsiasi genere, anche un fantasy storico (?????)
Sei stata veramente brava a sviluppare questa storia e a far entrare il lettore in questo tuo universo, e ti dico la verità: anche se non avessi letto le note finali, a grandi linee avrei compreso le dinamiche di questo tuo mondo, anche se magari non con precisione, però a fine lettura non mi sono ritrovata del tutto spaesata!
Complimenti davvero, mi hai fatto amare Arianna perché l'ho odiata e, anche se questo può sembrare contraddittorio, per me non lo è!
E la storia è fantastica a prescindere *_______*
In bocca al lupo per il contest di Soul e alla prossima ♥
Recensione alla storia La giraffa e il tappeto - 03/07/21, ore 17:31
Capitolo 1: La giraffa e il tappeto
CIOÈ.
Dedicata a me e arrivo dopo millenni AHAHAHAHAHAHAHAH WHAT A SHAME!!!!
Carmaux, vedi che per una volta non sei stata solo tu a giungere in ritardo nelle recensioni?
Questa storia risale a, quanto?, quasi un anno fa?! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH meglio tardi che mai, spero che questo detto valga :D
MA IO NON LO AVEVO CAPITO!
Cioè, non avevo capito assolutamente che Diego e Michele fossero fratelli e che Diego fosse tanto tenero!
Diego che consola Michele è trooooooppo troppo dolce e io mi sono un sacco sciolta, sappilo *__________*
I nomi di questi due fratelli sono oro, mi piacciono troppo entrambi, sai? Non so se abbiamo mai parlato dei nomi che mi piacciono di più – quelli italiani intendo – ma Diego e Michele rientrano tra questi, sono troppo belli! E LORO DUE SONO TROPPO BELLI!
Michele non deve tenersi tutto dentro, Diego ha ragione: con lui può parlarne, perché è il suo fratellone e – a differenza di certi fratelli dinosauri – lui gli vuole bene e sarà sempre pronto per stargli vicino! Insomma, Diego è una persona buonissima ed è normale che abbia tanto a cuore il benessere del suo fratellino!
E ha ragione anche quando gli dice che non deve essere come lui, perché essere diversi è bello e non bisogna fare paragoni tra fratelli: magari Diego è più portato per fare qualcosa che a Miki non riesce, però Miki saprà sicuramente mettere in pratica delle qualità che al fratello maggiore mancano ^^
Non si può assolutamente essere tutti uguali e fatti a stampino, tutti capaci a fare le stesse cose nello stesso modo… noi esseri umani siamo tutt’altro che dei robot!
E Michele prima lo capisce, meglio è!
Ma perché i genitori dei tuoi personaggi sono sempre (chi più chi meno velatamente) dei dinosauri??? XDD
Purtroppo spesso sono le famiglie a indirizzare i figli a tenersi tutto dentro o a voler essere tutti uguali, e questo non succede soltanto quando questi sono piccoli, ma è una caratteristica che perdura negli anni e che finisce per rovinare letteralmente la vita alle persone. Ci sono persone che non riescono mai a esternare loro stesse, il loro volere e la propria personalità, e questo è veramente terribile.
Quindi spero veramente che Michele si apra e capisca che almeno con Diego può essere se stesso, non deve nascondersi né vergognarsi di ciò che è, vivere come si sente di vivere e non farsi comandare da nessuno ^^
E niente, sono veramente ma veramente contenta che tu abbia parlato un po’ di Diego quando era più piccolo e non stava ancora con Robin, perché mi hai fatto capire che comunque lui era fantastico già durante l’adolescenza (molto spesso i fratelli maggiori durante l’adolescenza tendono a fare un po’ gli stronzetti con i minori e parlo per esperienza AHAHAHAHAHAHAHAHAH, invece lui è stato un pandorissimo *____*) e che aveva già tutte le carte in regola per diventare l’uomo adorabile che noi tutti conosciamo e che anche Emi ha avuto il piacere di incrociare nella sua vita :3
Grazie per le emozioni che hai saputo farmi provare, le tue storie sono sempre intense e piene di feels *____*
Ti mando un abbraccio e ci sentiamo alla prossima ♥
Recensione alla storia Campo di Girasoli - 30/04/21, ore 20:24
Capitolo 1: Campo di Girasoli
Ciao carissima, so di essere tremendamente in ritardo su questa storia che hai pubblicato per l'iniziativa di Soul un sacco di mesi fa, ma finalmente eccomi! Perdonami, davvero, ma non potevo perdermi un testo come questo neanche per idea.
Fin da subito mi aveva colpito il tema - avevo letto vagamente le note introduttive che hai inserito - ed ero curiosa di scoprire come l'avresti trattato.
E certamente non avevo dubbi che l'avresti fatto nel modo giusto: sei stata veramente fantastica, non so quali altre parole utilizzare.
È vero che il tutto è prettamente introspettivo, ma questo non ti ha impedito di farci anche sapere a quali terribili torture questo ragazzo viene sottoposto a Campo di Girasoli.
Direi che ogni dettaglio di questo racconto lo hai studiato e sviluppato al meglio: il fatto che esternamente questo riprovevole istituto sembri bello e accogliente, tra girasoli rigogliosi e mattoncini rosa va in netto contrasto con ciò che succede all'interno di quelle mura falsamente luminose; e il parallelismo con l'immagine di una gabbia dorata è veramente azzeccato e d'impatto.
Inoltre, il modo sublime con cui ti sei calata nell'introspezione di questo povero ragazzo mi ha davvero emozionato, perché sei riuscita perfettamente a farmi provare - anche se in minima parte, perché non posso neanche immaginare quanto sia forte la sua sofferenza - ciò che prova lui.
Lo fanno sentire sbagliato e sono certi di poterlo curare con delle torture, ma la verità è che lui non è affatto malato e questa consapevolezza lo porta automaticamente a conoscere il proprio destino: non uscirà mai di lì.
E questi animali erano anche convinti di poter curare così gli omosessuali... penso proprio che tutti coloro che hanno reagito positivamente alle immagini e agli stimoli di corpi dell'altro sesso fossero nient'altro che bisessuali, ma ovviamente la cosa non era neanche minimamente contemplata.
E forse è meglio così, perché almeno i bisessuali ce l'hanno fatta a uscire da certi schifo di posti... anche se vivere con un'esperienza del genere alle spalle dev'essere talmente traumatico che forse molti sono poi stati portati a desiderare di non esserne mai venuti fuori...
Che tristezza. La tristezza vera è pensare che queste cose hanno fatto parte della nostra realtà fino a pochi decenni fa, e questo mi fa ribrezzo e mi fa venire i brividi, te lo giuro.
Che orrore e che sofferenza per queste povere persone, che non hanno fatto proprio niente di male per meritarsi certe sevizie.
E poi, se pure l'omosessualità fosse stata una malattia (cosa che non è affatto), pensavano davvero di poterla "curare" in un modo tanto riprovevole e sadico? Io sono veramente senza parole, credimi.
Ti ringrazio per aver portato alla mia attenzione questa tematica, perché sono quelle cose che mi fanno una rabbia infinita e che mi danno proprio il voltastomaco, ma che credo sia necessario affrontare per far comprendere quanto l'essere umano può essere stupido, ignorante e come possa muoversi in nome di principi che non hanno senso.
Grazie davvero e complimenti per come ne hai parlato, davvero!
Prima di lasciarti, volevo solo segnalarti una piccola svista che ho notato: "Diventa sempre più difficile crede a qualsiasi cosa", qui c'è "crede" al posto di "credere" ^^
Alla prossima, un abbraccio ♥
Recensione alla storia Ho soltanto paura - 26/04/21, ore 20:34
Capitolo 1: Ho soltanto paura
Oh.
Laila, vorrei tanto ma tanto ma tanto abbracciarti fortissimo e dirti che posso capirti perfettamente, sai?
E non lo dico soltanto per farti stare meglio o per illuderti che ci sia qualcuno che prova le stesse emozioni che provi tu, no; lo dico perché semplicemente in molte parole da te scritte mi ci rivedo tantissimo.
E rivedo tantissimo, purtroppo, alcune mie amiche che hanno situazioni famigliari simili.
Il sentirsi sempre in colpa, il non avere il coraggio di esprimere le proprie opinioni, il sentirsi inutili e non capite né accettate... insomma, sono tutte cose che ho vissuto sulla mia stessa pelle e posso comprendere che non sia per niente semplice uscirne, davvero.
Però posso assicurarti che se ce l'ho fatta io, può farcela chiunque altro. So che magari io e te ci conosciamo appena e quasi sempre solo in occasione di tue bellissime iniziative, però sappi che ti parlo con il cuore in mano: posso capire tutto questo e sono certa che chiunque possa superare le proprie paure e i propri limiti (spesso per lo più mentali) e farsi valere.
È un processo che richiede tempo e tanto lavoro su se stessi, a volte serve anche un aiuto esterno, però ci si può riuscire eccome.
In questi ultimi giorni sto riflettendo molto sul modo in cui tantissimi genitori tarpano le ali ai propri figli, facendoli sentire colpevoli e inadeguati, dando loro le colpe che non sanno a chi addossare, insegnandogli concetti sbagliati e legandoli così sempre più a loro.
Mentre invece i genitori dovrebbero insegnare ai figli a staccarsi dal nido, a vivere indipendentemente da loro, a essere forti e a far sentire la loro voce, a non farsi mai mettere i piedi in testa in un mondo che picchia duro e che vuole soltanto sottometterti. I genitori dovrebbero fare come tanti animali in natura - per citare un flusso di pensieri che ho condiviso con una mia amica giusto oggi: dovrebbero aiutare i loro cuccioli a cacciare, a difendersi, a costruirsi un rifugio, fino a lasciarli liberi e indipendenti.
Invece in tanti commettono uno dei più grandi errori dell'essere umano: sono egoisti e possessivi, e siccome "tu sei MIO figlio, IO decido e tu obbedisci". Concetto che poi vale per un periodo, ma quando un figlio cresce è logico e giusto che si faccia le sue opinioni, le sue idee, la sua personalità e che commetta degli errori da cui imparare per essere una persona migliore.
Anche perché i genitori non ci saranno per sempre, così come la famiglia in generale, che poi ognuno di noi si costruisce a prescindere dai legami di sangue.
Tutto questo pippone enorme (scusa!) per dirti che la tua frustrazione è lecita e comprensibilissima, che è anche normale che tu abbia paura, ma che tenersi tutto dentro a lungo andare ti fa stare soltanto peggio. Infatti hai fatto benissimo a sfogarti in questa piccola flashfic, e forse questo potrebbe essere un buon punto di partenza per cominciare a dire la tua, a far sentire la tua voce, a far capire al mondo che anche tu vali e che hai delle opinioni rispettabilissime e che meritano di essere ascoltate come quelle di tutti.
E sai cosa penso? Che forte lo sei già, anche se dici che hai paura di esserlo. Lo sei perché ti rendi conto di ciò che ti succede, ne sei consapevolezze e hai il desiderio di cambiare la tua situazione.
E questa è la base di partenza per tutto il resto.
Ti mando un forte abbraccio e spero che i miei sproloqui non siano stati troppo invadenti o inopportuni, io quando parto a parlare di certi argomenti mi infervoro perché mi toccano molto da vicino e vorrei poter aiutare concretamente tutti coloro che vivono situazioni di questo tipo!
Grazie per aver condiviso questi tuoi pensieri, è una cosa davvero molto importante, soprattutto per te stessa ♥