Recensioni di Koa__

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Serva me. Servabo te. - 22/08/20, ore 20:52
Capitolo 1: Serva me. Servabo te.
Ciao, allora, come prima cosa lasciami dire che avrei recensito questa storia comunque, ma quando ho visto il tuo nome in fondo alla catena ho pensato di prenotarti immediatamente. Tanto stavo comunque venendo qua... Volevo assolutamente leggerla, perché era da un po' che non scrivevi in Chiamatemi Anna, l'ultima volta fu per quella flash intanto che stava andando in onda la terza stagione e per come poi è andava avanti per te quella stagione, non era scontato trovarti qui. Ma invece eccoti, con una storia davvero intensa, come tuo solito ovviamente, ma qui forse ancora di più.

Per prima cosa, il titolo, è una vera raffinatezza. Non mi capita spesso di leggere titoli di fanfiction in latino, ho apprezzato in maniera particolare. Devo anche dire che il tuo aver scelto come soggetto principale Cole si discosta un po' dal timbro di storie puramente romantiche, o che comunque trattano di storie incentrate su una coppia intesa in senso romantico, per spostarlo su un qualcosa che è più di un'amicizia, ma meno di un'attrazione vera e propria. Mi piace molto il concetto attorno a cui la storia gira, ovvero il fatto che quello di Anna e Cole è un amore, diverso da quello che lei prova per Gilbert o quello che un giorno Cole potrebbe provare per un uomo (o che magari già prova, questo noi non lo sappiamo perché purtroppo Cole nella terza stagione è stato un po' messo da parte). Ma non è meno amore di quello, è soltanto diverso. Non implica alcun tipo di attrazione fisica o del voler stare insieme in quel senso, ma c'è senz'altro una forte fascinazione mentale e un'amicizia, un'intesa davvero profonda che io amo in modo particolare e che tu decanti in questa storia, come se ti trovassi davanti a un'opera d'arte. In poche righe hai riassunto alla perfezione il rapporto tra Anna e Cole, il modo in cui lei l'ha salvato da una vita che l'avrebbe visto triste e infelice e forse, magari a lungo andare, anche suicida. Questo è un concetto che resta un passo indietro, Cole lo pensa, ma non ci si sofferma, resta un'ipotesi ora svanita. Perché la sua vita adesso è diversa e Cole la vive come l'artista che è, come l'omosessuale che è. Restando sempre a dover mentire al resto del mondo, ma non nascondendosi da chi ama e non essendo poco se stesso in casa propria. Cosa che quando era ad Avonlea, non sarebbe mai potuto accadere. Mi piace come Cole parla di Anna, il suo amarla è palese. Il suo essere sorpreso dall'apertura mentale di lei, da come lo ha accettato, con tutta la naturalezza di questo modo, ma anzi dicendogli grazie per essersi confidato. In quel "grazie" c'è secondo me tutta l'essenza e la grandiosità di questo personaggio, che tu hai saputo delineare attraverso lo sguardo inedito, inedito per me, di Cole. Un ragazzo che si è aperto a un mondo che ancora lo rifiuta, ma non più completamente. E ambienti tutto questo in un momento molto drammatico della terza stagione, in cui Anna ha bisogno di conforto, di qualcuno che sia lì per lei al suo fianco. Un abbraccio meraviglioso, intanto che i pensieri corrono. Mi piacciono molto le immagini che ci hai regalato come i capelli rossi di lei che lui sfiora e accarezza, che Cole come pochi altri, tra cui Gilbert, apprezza davvero per ciò che sono. Mi piace come Cole veda la bellezza in Anna, poche altre persone sono riusciti a notarla, eppure è stupefacente e tu l'hai, come ho già detto, delineata alla perfezione.

Come al solito, il tuo stile, il tuo modo di scrivere e di farci entrare dentro ai personaggi, sono trascinanti. Ci porti dentro a un mondo che poi è una testa pensante e intelligente, molto emozionale, e lo fai stupendamente.
Complimenti e grazie per averla completata e condivisa.
Koa
Recensione alla storia Sospiri di cenere - 09/10/19, ore 09:35
Capitolo 1: Sospiri di cenere
Ciao, sono davvero molto contenta che tu ti sia messa nuovamente a scrivere su Anne e Gilbert (ma più in generale su Anne with an E). E questo lo dico anche in considerazione di certi tuoi discorsi delle settimane passate. Pensavo che non ti avrei più vista da queste parti. L'episodio di domenica invece, pur nel suo dramma, è stato anche estremamente positivo. E non aggiungo altro, perché non voglio fare spoiler in una recensione (a questo proposito: credo tu debba mettere l'avvertimento "spoiler" per avvisare i lettori più che altro). Ad ogni modo sono contenta e anche sorpresa di trovarti qua.

Se vuoi sapere cosa ne penso di questo tuo scritto, la prima impressione che ho avuto è che sia proprio qualcosa di tuo. Ti ho riconosciuta immediatamente dallo stile, ma anche dall'approccio ai personaggi. Questo tuo Gilbert molto innamorato, anzi, innamorato perso, mi ha ricordato tue storie passate in cui facevi risaltare benissimo la devozione di Gilbert per Anne. Qui è la stessa cosa, è tutto tuo in questa storia. Dallo stile, alla scelta lessicale. Sino alle ripetizioni, ovviamente volute, di questa frase che viene ribadita come un mantra. Quasi fosse una preghiera. Parole che Gilbert pensa e con le quali quasi ossessiona se stesso in maniera potente. Tutto ruota attorno alla reazione di Anne. Al suo rifiuto netto e anche un po' sgarbato, che ha fatto crollare letteralmente Gilbert e da quel momento allora io capisco tutto quanto. Tutto quel che ha fatto nel secondo episodio è a mio avviso spiegato/giustificato da quella risposta. Anne ha di sicuro le sue buone ragioni per reagire così, per tenere a distanza Gilbert e il suo evidentissimo interesse (e io credo che Anne abbia segretamente creduto a Cole, quel giorno alla stazione). Il primo motivo, fra tanti altri, sta nel fatto che è un'amica estremamente leale. Io non credo che Anne possa anche lontanamente pensare di rubare il sogno d'amore di Ruby, piuttosto che farlo negherebbe qualcosa a se stessa. Il secondo motivo è che ritengo debba fare chiarezza dentro di sé e mettersi in testa che avere qualcuno accanto, e qualcuno come Gilbert oltretutto, non significa certamente che la sua indipendenza e libertà intellettuale vengano assoggettate al volere di un uomo. Stiamo pur sempre parlando di Gilbert Blythe! Ma col tempo io sono sicura che si arriverà anche a questo, su Facebook esponevo anche una mia teoria in proposito che non riporto qui, ma che vale per tutto questo discorso. La conclusione di questo ragionamento è che personalmente ho amato quel momento. Quell'abbraccio è stato molto dolce e anche disperato. Io credo che non sia risolutore di nulla, ma era ciò di cui Gilbert aveva bisogno in quei frangenti e Anne gliel'ha dato, liberandosi di tutti i pensieri. Hanno fatto cadere le proprie maschere, stanando i loro sentimenti bellamente e questo conta più di tutto quanto il resto. Tu ce lo hai descritto magnificamente, con la solita delicatezza che ti contraddistingue e con il tuo stile molto personale. Hai un modo tutto tuo di raccontare, e questa è a mio avviso una delle cose più importanti. Bisogna essere un po' degli individui unici nella scrittura, altrimenti si è piatti e banali. Uguali a tutti gli altri. Ormai posso dire d'aver letto talmente tanto di tuo, da saperti riconoscere tra mille altri. Quindi se hai dei dubbi sulla tua scrittura, a mio avviso non hai di che dubitare. Certo, farsene è sacrosanto e lavorare su se stessi lo è altrettanto, ma bisognerebbe darle un'accezione positiva e non negativa. Anche se non sempre questo è possibile purtroppo né facile da ottenere.

Ovviamente la storia su Anne e Cole mi interessa moltissimo, quindi quando e se vorrai pubblicarla, io la leggerò di sicuro.
Koa
Recensione alla storia Il sapore del sole - 18/05/19, ore 10:34
Capitolo 1: Il sapore del sole
Ciao, come dicevo ho notato subito questa storia quando l'avevi linkata nel gruppo e me l'ero messa da parte. Volevo assolutamente leggerla perché come sai anche tu non ci sono molte storie in questa sezione, anzi quasi per nulla. Quindi trovare nuove storie e nuovo materiale è sempre una cosa stupenda. E poi quando è scritto da un autrice talentuosa come te è anche meglio.

Se non sbaglio è la prima volta che scrivi di Anna e Gilbert e lasciami direi che ti è riuscito benissimo. Il punto di vista di Gilbert è stato molto ben usato, l'ho trovato IC (se questo era il tuo dubbio maggiore, a mio avviso non hai di che preoccuparti) e più in generale l'intera storia mi ha ricordato moltissimo la serie. Sarà che il contesto da "aperta campagna" con fiori e la natura intorno a loro, è uno scenario così tipico da richiamare in automatico la serie e i personaggi. Quindi te la sei giocata benissimo, certo che partire da Bambi e tirarci fuori questo... complimenti per l'idea che ti è venuta, perché è una connessione che sinceramente io non avrei mai fatto. Eppure ci sta a pennello. Questa Anna che è sempre lei in ogni cosa che fa, viene vista dallo sguardo innamorato di Gilbert che la trova meravigliosa anche quando gioca con i grilli. Di Anna hai fatto passare l'entusiasmo, su tutto, ma anche un certo modo di vedere se stessa (il detestare il colore dei capelli soprattutto) che me l'ha ricordata moltissimo. Quindi anche su di lei hai fatto un ottimo lavoro. E poi la storia è davvero molto bella. Scritta benissimo, ma che hai fatto dei progressi incredibili te l'avevo già detto in passato e lo ribadisco qui.

Sono davvero felice d'averla letta, spero che la challenge (O una qualsiasi altra cosa) ti ispirino per scrivere ancora su di loro.
Koa
Recensione alla storia Rose tardive - 15/11/18, ore 09:28
Capitolo 1: Rose tardive
Ciao, quando ho fatto un salto nel tuo profilo e ho visto che avevi scritto qualcosa su Chiamatemi Anna non sono riuscita a trattenermi (e sappi che l'avrei letta comunque) perché conoscevo già la serie, e l'avevo intravista ma non benissimo e ovviamente conosco molto bene i personaggi, quindi quando mi è capitato ho letto con molto interesse le storie di Mudblood98. Perciò ero davvero curiosa di leggere qualcosa di tuo di più recente e sono davvero contenta d'averlo fatto, perché ho notato che, dall'ultima cosa che ho letto tua, hai fatto dei grandi cambiamenti. Non avendo letto altro di più recente mi viene da dire che in parte il merito credo sia di questo fandom in particolare. Non lo dico per sminuirti, anzi, ma penso più che altro che il contesto di Chiamatemi Anna abbia una tale profondità psicologica e introspettiva, che tira fuori il meglio in ognuno. E un giorno mi piacerebbe provare a scriverci qualcosa, dopo che avrò visto la serie ovviamente. Il tuo stile ha un'impronta diversa rispetto all'ultima cosa tua che ho letto, direi molto più poetico ed emozionale. Hai descritto ottimamente l'ambiente in cui Billy e Cole si muovono, concentrandoti su dettagli come il sole o il ruscello che scorre. Possono sembrare dettagli da niente, ma chi conosce Anna e il suo mondo sa quanto in realtà sia importante la natura che la circonda. Ho sempre avuto la sensazione che aiutasse i personaggi, che in un certo qual modo facesse parte della loro caratterizzazione. Di certo qui ricopre un ruolo molto importante, perché la natura fa da silente spettatore. E quello che succede, a me è piaciuto moltissimo.

Ora, credo che per comprendere tutto io debba per forza guardare le puntate, ma la situazione è comunque molto chiara. C'è stato ovviamente una sorta di tensione in passato fra Cole e Billy, tanto che entrambi e anche a distanza di tempo, sono convinti che l'altro lo odi. Ed è ciò che in fin dei conti li frena, che li trattiene dal farsi avanti e dal mostrare se stessi e i propri sentimenti. Il punto di vista di Billy ci aiuta a entrare meglio dentro alla sua testa e ci rendiamo conto di quanto lui in realtà idealizzi Cole, di quanto si senta non alla sua altezza. Billy si giudica molto duramente, al punto che non sente di meritare la dolcezze del suo sguardo o le conseguenze del suo carattere buono e gentile, che lo spingono a non odiarlo. Mi piace molto il lavoro introspettivo che hai fatto su Billy, perché arriva al punto di baciarlo ma quasi a pentirsene pur non facendolo davvero. Billy è a una sorta di stallo, è contento d'averlo fatto perché lo ama e lo desidera, ma al tempo stesso odia se stesso per esser stato tanto debole. Crede di sapere già come andrà a finire, e invece si rende conto che non aveva capito davvero niente. O forse aveva capito tutto. Cole è buono e generoso, Cole lo ama tanto quanto Billy ama lui e non potrebbe mai odiare nessuno (anche se dovrebbe, pensa Billy), ma a un certo punto questi si convince che non è così. La poca fiducia che ha in se stesso si mescola al senso di colpa e questo gli impedisce di giudicare la situazione con obiettività e anche dopo che Cole ricambia il suo bacio. Insomma, hai fatto un gran lavoro dandoci sentimenti contorti e intricati, che tu ci hai mostrato in maniera molto vera e naturale.

Mi è piaciuta moltissimo.
Koa