Recensioni per
È il sedici di ottobre... Un buon giorno per una festa.
di Emily Alexandre

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/09/20, ore 06:57
Cap. 1:

Avevo iniziato la lettura del tuo shot durante un classico dopo cena, tra una serie di sbadigli e un vociare senza senso del televisore al piano di sotto. Non ero riuscito a finirlo, troppo lungo, troppo impegnativo; ma avevo capito subito che sotto c'era qualcosa di importante, significativo.
Sono finalmente riuscito a riprendere la tua storia questa domenica mattina, alle 5, quando tutto era freddo e silenzio intorno a me. Ho voluto tuffarmici dentro per ben due volte di seguito, il tempo di un film o poco meno… Ho voluto gustare con attenzione la sapienza della tua scrittura, la tua abilità nell'inventare giochi di date e di episodi, la tua capacità di tirar fuori i personaggi dalle pagine della storia e dal rumore delle frasi fatte, immergendoli nelle onde caotiche - a volte meravigliose, a volte terrificanti - della vita.
Ho voluto unirmi al tuo grande ballo di maschere, leggiadre maschere vere, pesanti maschere di circostanza, maschere dipinte sulla pelle, maschere tolte a fine ballo e a fine vita. Come Fersen ho riscoperto l'amore nella sua completezza: non solamente trasporto erotico - peraltro abilmente descritto, ma vicinanza di anime ("leggendole nell’animo come mai nessuno era riuscito a fare e lei, anziché sentirsi vulnerabile, si sentì protetta"), silenzi e contemplazione, segreti svelati ("il conte riusciva a far cadere ogni sua barriera, portandola a sussurrare segreti mai svelati").
Ti ringrazio per tutto ciò: mi hai dato la forza e la voglia per affrontare una nuova giornata!

Recensore Master
30/03/12, ore 15:53
Cap. 1:

Bien, sono arrivata a leggere qualcosa di tuo finalmente ^___^
Diciamo che questi giorni ho bisogno proprio di shot e la tua è calzata a pennello.Ti sorprenderà sapere che Marie Antoinette è un personaggio che mi intriga molto ^^'
Perdona da subito le mie poche parole: ho apprezzato lo stile, fluido e scorrevole, elegante, i riferimenti storici, l'introspezione calibrata, la citazione di Schopenhauer e come sei riuscita ad impostarla con la storia. Direi che il finale è quello che mi ha colpita di più, in una sorta di climax hai detto tutto in poco, hai accarezzato quella che penso sia stata una personalità complessa sotto la cipria e i modi a volte frivoli. Nell'ultima parte davvero si nota la vera Toinette, ma anche all'inizio quando parli di Maria Teresa d'Austria già dai ad intendere al lettore una figura più sfacettata che certe cronache storiche hanno voluto svilire ed etichettare.
Da grande amante della figura di fersen poi non posso non aver apprezzato il suo inserimento, diciamo che qui viene fuori un po' il mio animo fangirlistico lol. Non so perché mi ha colpito la frase: Non dimenticherò mai il colore dei vostri occhi, celati da una maschera. Ancora quel gioco di maschere e nudità che si riallaccia col titolo e il tema della shot, bellissimo!
E la scena d'amore è dolce e discreta, come quella della morte è intensa e fugace.
Ti faccio tanti complimenti, carissima, e ti mando tanti bisous **
Primavere

Recensore Veterano
28/03/12, ore 22:09
Cap. 1:

Eccomi qui.
Che dire è meravigliosa, (po io sono di parte: nata in Trentino (con il bisnonno morto per difendere la patria del Kaiser e di Marie Theresa come mi ricorda mia nonna più o meno tutte le volte che la vedo) in diaspora per studiare a Innsbruck, tu felix Austria nube da me è scritto addirittura all'università fatta appunto costruire da Marie Theresa e amante folle della Francia) insomma ho rivisto attraverso le tue parole Versailles, ci sono (ri)stata quest'estate con la mia migliore amica e dire che eravamo esaltate è un eufemismo. Perchè una persona mi ha descritto molto bene una volta: italiana nella lingua, tedesca nella testa (anche nella lingua ormai) ma irremediabilmente francese nel cuore. E te Emily con le tue storie di regine, di ragazze normali, di Parigi, di tempi passati mi fai tornare in quel tempo che sogno soltanto.
Grazie mille
un bacio

Recensore Master
28/03/12, ore 16:38
Cap. 1:

ahhhhhhhhh, Fersen e Toinette, non so mai cosa pensare della loro relazione, da un lato lui era un porco che non se ne faceva scappare una, ebbe una relazione anche con Bess Foster, quella del film " La Duchessa ", eppure fu semrpe fedele alla monarchia francese, che alla fine non era nemmeno la sua. Si diceva che fosse uno degli amanti di re Gustavo, un altro porco sebbene come re abbia la mia stima, e che per anni il padre e la sorella tentarono di farlo sposare, anche con madame de Stael mentre lui si consacrava a Elle, che potrebbe essere Toinette.
Non so, vedo la loro relazione come tipicamente platonica, e se anche sia stata fisica solo pochissime volte, Toinette non era figlia della Teresona per nulla
il motto degli Asburgo, pensa che lo coniò il loro grande rivale Mattia Corvino, quello di Dracula per intenderci
e ... il clan Polignac al gran completo, anche la Polastron che in quegli anni era una delle tanti amanti del conte d'Artois, prima che ne divenisse L'amante
mi paice che tu abbia parlato di Maria Teresa, tra lei e la bisnonna di Toinette, Liselotte del Palatinato, non so chi fosse più sfigata * una voce fuori campo dice Liselotte ma io dissento *
e anhce la povera Maria... e la fine, non so.. è stupenda... non che Fersen abbia fatto una fine migliore visto che è morto con la cassa toracica praticamente spaccata

Recensore Master
28/03/12, ore 16:19
Cap. 1:

sono risucita a ritagliarmi un po' di tempo fortunatamente per un'attenta lettura! La ricostruzione storica è stata molto bella e interessante considerando che io per la mia tesi e i lavori che ho scritto in passato mi ero concentrata sulla parte della Rivoluzione vista filosoficamente attraverso gli occhi di chi l'ha fatta e pensata e non di chi in qualche modo ne è rimasto vittima. Non conosco molto bene la storia di Maria Antonietta altrimenti credo che avrei potuto apprezzare maggiormente i dettagli da te inseriti però sapendola a grandi linee mi è sembrato tutto scritto davvero bene e raccontato con molta intelligenza. Si vede che sono cose che conosci molto bene e da quello che ho inutito vedendo le storie che aggiorni il genere storico è quello che prediligi ;) non è un genere semplice io stessa non ho voluto definire storica una delle mie originali perchè non avevo una completa conoscenza dle periodo tale da ritenenrsi ben spiegatoXD
Mi è piaciuta moltissimo la parte finale della ghigliottina e il "brusco" passaggio, quasi un risveglio da un sogno, tra la fine del loro incontro amoroso e il momento in cui le deve prepararsi a morire. Molto belle le frasi con cui hai spezzato il suo incedere verso la ghigliottina e soprattutto i pensieri dedicati alla sua famiglia e chi lei ha amato in vita. Ho trovato la OS davvero in grado di racchiudere l'atmosfera del periodo con molti dettagli e accortezze linguistiche ben pensate e poi anche l'uso del tema della maschere. Altra nota a mio avviso sempre positiva: l'assenza di scene spinte troppo esplicite. L'incontro tra i due alla festa/sogno mi è sembrato delicato e piacevole alla lettura, non ha spezzato quella sensazione di tepore che avevo colto leggendo ciò che lo precedeva.
Un'latra cosa che ho apprezzato il il dialogo tra i due circa la condizione di MA rispetto al paese a cui ha fatto da regina, il suo essere sempre considerata meno del previsto e l'etichetta di straniera che non è mai riuscit a ascrollarsi di dosso anche se stava ciompiendo perfettamente il suo dovere.
Bellissimo lavoro, molto curato e piacevole! E complimenti per il risultato nel contest!!
Giuls

Recensore Veterano
28/03/12, ore 13:32
Cap. 1:

Amo profondamente Maria Antonietta e la sua storia così come amo profondamente quello che hai scritto.
Credo che tu sia riuscita a cogliere in pieno l'essenza di Toniette, le sue fragilità e le sue paure...hai descritto mirabilmente i punti salienti della vita di Maria Antonietta bambina, ragazza e donna costretta a portare una maschera troppo importante per lei che voleva solo essere se stessa.
Nelle fanfiction storiche dai il meglio di te Emily, porti noi lettori in un mondo lontano e ci fai sentire come se fossimo lì, accanto a quei personaggi di cui scrivi ed infatti mentre leggevo la storia vedevo lei, il Delfino, vedevo Fersen e vedevo Versailles...dopo quello che hai scritto sono ancora più contenta di partire per Parigi tra una settimana perchè quando sarò lì ricorderò le tue parole e mi ricorderò di Maria Antonietta.
Hai scritto uno dei tuoi tanti capolavori...bravissima!!
Un bacio,
Liz.

Recensore Junior
28/03/12, ore 13:06
Cap. 1:

Amo incondizionatamente Maria Antonietta....forse te l'ho già detto, forse no.
Avrò letto almeno tre biografie che la riguardano, ultimamente ho comprato un nuovo libro su di lei (i suoi diari romanzati, in pratica), ho guardato almeno tre o quattro volte il film di Sofia Coppola e mi fiondo spesso e volentieri a rivedere anche Lady Oscar (credo che tutto sia partito da lì ;D).
In generale (e come avrai capito) mi piace proprio il periodo della Rivoluzione ma su quest'argomento sono un po' "strana", nel senso che la trovo giusta ma non ho mai ammesso né la morte della regina né del re. Anche perché Maria Antonietta mi è molto cara a prescindere, molto più di sua sorella Carolina che, in quanto Regina del Regno delle Due Sicilie dovrebbe starmi più a cuore (sono napoletana). Solo che Antonia l'ho sempre immaginata molto fragile, una bambina immatura e impreparata spedita a governare un regno tanto grande quanto traditore come quello francese soltanto per gli interessi economici e di pace di due nazioni.
Penso che questa tua storia, che mi ha fatto molto commuovere - in particolar modo sul finale - abbia regalato nuova considerazione a quest'anima fragile, consentendole - attraverso l'amore di e per Fersen - di mostrarla per quella che era: una fanciulla prima ed una donna poi che aveva soltanto voglia di vivere ed essere felice. Senza maschere, imposizioni, intrighi, raggiri, crudeltà.
Brava Emily :)
Un bacio
Matisse

Recensore Veterano
28/03/12, ore 12:46
Cap. 1:

siamo alle solite, tu scrivi e io mi ci fiondo il prima possibile.
E siamo alle solite, nelle storiche dai il tuo meglio.
Scorrevole come sempre, mi è piaciuta l'idea della maschera dipinta sulla pelle, perché per Toniette la sua pelle stessa è divenuta una maschera.
Grazie anche per questa.

Recensore Junior
28/03/12, ore 12:13
Cap. 1:

Questa storia è stupenda. E lo è perché sei riuscita a catturare l'essenza di questa Regina e ogni frase, ogni momento riescono ad esprimere il candore e la malinconia che hanno contraddistinto questa donna. Come hai detto tu, Fersen diventa lo strumento per far conoscere il lato più delicato e sensibile di Maria Antonietta. E' forse un punto di vista obiettivo? Sicuramente no. Ma credo che non esistano pareri ogettivi su ciascuno di noi e che alla fin fine anche la persona più vicina riuscirà a vedere sempre e solo una maschera. E allora Fersen e le loro conversazioni diventano occasione per spogliare Maria Antonietta di quante più maschere possibili, arrivando sempre più vicino al suo volto più segreto. Mi ha toccata profondamente la riflessione di Maria Antonietta sulla Francia e il senso di inadeguatezza che ne viene fuori, qualcosa che nonostante tutto è vissuto sempre con delicatezza, in silenzio.
E delicato è anche il momento in cui Fersen e Maria Antonietta si lasciano andare e mettono da parte le maschere delle convenzioni sociali. Non ti nascondo che mentre ti scrivo e sto quindi arrivando al momento finale, avverto già la commozione per il finale di questa splendida storia. Tutto ha il sapore di un addio, in realtà; ogni riflessione e confessione di Maria Antonietta appaiono come una sorta di testamento spirituale, una donna che sul finire della vita richiama tutte le maschere che ha indossato, quelle buone e necessarie e quelle cattive e non volute. E poi arriva la frase, una frase che sembra nata per descrivere questo momento e io rileggendo il finale mi sono messa a piangere e non so più cosa scrivere. Piango davvero: per la sorte di Maria Antonietta, per la bellezza delle tue parole e per tutto il candore che avvolge questa storia.
Grazie per aver condiviso questa storia con noi, tesoro.
E per la dedica....ti dico solo questo: credo che solo una persona meravigliosa come te potrebbe scrivere una storia come questa. E' come se leggendola ti avessi vista davvero.
Marina(oggi mi va così. <3)