Banco di prova eh? Bene, little TacitA, ben trovata! *_*
Molto affascinante questo inizio, questo assaggio che ci dai del tuo piccolo tornado dai capelli fiammeggianti che è descritta davvero come una creatura eterea e allo stesso tempo con una malizia innocente che solletica il palato, che ricorda tantissimo la donna angelo-demone di Klimt, di Baudelaire, con quel fascino vampiresco, quando "vampiro" significava ancora fascino pericoloso e fatale di Dracula, di Bram Stoker. è un personaggio idealizzato agli occhi di semplice ragazzo (se permetti, molto diverso da come l'ho visto negli scritti precedenti), che rimane profondamente affascinato da quella che sarà la sua Rose al punto da ricordarne ogni movimento, il profumo, la consistenza della pelle, i dettagli del corpo, dell'abito e coglie ogni singola espressione del viso.
Come al solito il tuo stile profondamente analitico e poetico ci ha dato la possibilità di avvertire ciascuno di questi dettagli sulla pelle e ti assicuro che è un po' un'esperienza da brivido, come un'inquadratura fotografica o una dettagliata focalizzazione.
C'è qualcosa di profetico nell'unica frase di discorso diretto di questa piccola adorabile One-shot ed è il "ti stavo aspettando", verissima in senso stretto e quasi inquietante in senso figurato perchè, proprio in quel momento non ho trovato nulla di innocente in lei.
Forse sarà questo che trasformerà l'indole di Kameron, questa inquietudine, questa maschera di finta innocenza che lei sembra assumere per presentarsi al mondo ma, a tratti, nello sguardo e nelle parole, perde progressivamente.
Forse Kameron temerà di perderla, temerà questo piccolo tornado che si può vedere, a buon diritto, come un personaggi "sublime", secondo il significato originario: bellissima si ma incredibilmente potente e inquietante.
E ti scuso l'ultima frase romantica ù.ù da un'aria di confortante normalità all'esperienza del nostro uomo.
Aspetterò con grande ansia, quando vorrai pubblicare la tua serie e ci sarò! <3
Abbi/ Neal C. |