L'odore ti frega sempre, Leya. Ma sono i dracomanni in generale che trattano così freddamente le donne incinta? Niente congratulazioni, niente riguardi, solo l'odore diverso. E va be'.
E Leya imparerà la lezione, e si asterrà dalla violenza per amore del bambino? Ma certo che no. Seppure, stavolta questo lato di lei in qualche modo mi piace. Forse proprio perché non è senza riguardi nel bambino, ma anzi proprio per lui e per il padre (e Leonar si unisce al gruppo "uomini che accolgono una gravidanza come un giorno di pioggia").
Mi sorprende che i soldati siano così bendisposti nei confronti della Magistra spietata che li ha abbandonati dopo aver condannato il proprio fratello e la sua famiglia. Ma forse era lei a incarnare il peggio, il resto degli uomini si era opposto al demone anche nei loro cuori. Forse il motivo per cui li guidava tanto bene contro i nemici, in effetti, era che lei era come loro.
L'immagine della battaglia è bellissima: gli uomini in una carica suicida, come ultima, disperata protezione, le donne (non per essere banale, ma comunque portatrici di vita) che invece aiutano da lontano, unite: un baluardo non solo fisico, ma anche morale, come simbolo di unione e speranza. E lì perfino Leya trova il suo posto. Accanto a Melian, che mostra non essere da meno rispetto al compagno.
E quando la vita riesce mostra un barlume di speranza, Koiros. Alla fine, ha deciso di voler assistere di persona all'ultimo atto (oh, quanto volevo vederlo in azione).
E devo dirlo, che avversario che è. Potente, arrogante, superbo, ponderato, il classico Signore Oscuro in grado di congelare un esercito. Devo farti i complimenti per come sei riuscito a renderlo, facendolo apparire poche volte (e forse anche grazie a questo: ciò che non si conosce spaventa sempre di più).
C'era un punto nell'Evil Overlord List che diceva di non perdere tempo in inutili dimostrazioni di forza, e forse Koiros avrebbe dovuto ascoltarlo.
Anche se Vinus (Amon) non sembra essere tanto diverso. Alla fine, si combattono solo per potere e disprezzo reciproco. Va riconosciuto a Koiros di non essere indietreggiato, ma anzi prontamente reagito, ma bisogna vedere se è potere o stupidità. Oh, stupidità. Così impara a sottovalutare Rael. Che fine miserabile, per chi aveva in pugno un mondo intero. Eppure, l'avevo detto io che non aveva mai avuto un vero avversario. Vinus aveva detto a Rael che armarsi rendeva solo più spaventosi, ma non più efficienti, e così è stato. Forse, se non fosse sempre stato invincibile, avrebbe compreso quanto sia facile morire.
Il finale aperto mi ha fatto rimanere male, ma la possibilità di un seguito mi incuriosisce, così come l'urban-fantasy (mentre non leggerò quella su Harry Potter: il dramione non mi attira molto).
Sarebbe interessante vedere come si può ristabilire una pace, e ne sarà di Vinus(Amon?).
Devo dire che il drago mi ha lasciato un po' stranito, nella sua descrizione come di chimera.
In conclusione, omaggio a Niktos che potrà godersi il suo riposo (fin quando Leya non dovrà viaggiare ancora, ma forse sarà meno sfiancante).
Aspetto con ansia tuoi prossimi lavori.
P.S. Nuovo stile di recensione: scrivere mano a mano che leggo che ne penso degli spezzoni, invece che fare tutto alla fine. Lo sto ancora collaudando. |