Ho appena cominciato a digitare che già la parte razionale del mio cervello mi pone la domanda che mi aspettavo: perché sto scrivendo una recensione a un'autrice che nel suo profilo dichiara di aver abbandonato il sito? Una recensione che non arriverà mai al destinatario?
Ma, dopotutto, anni e anni di esperienza nell'evitare di ascoltare ciò che dice la parte razionale hanno un loro discreto peso nella formazione di un individuo, quindi eccomi qui.
E poi forse una risposta c'è. Forse è perché mi avevi già colpito con "Respirare inizia per R (e finisce per E)" e anche allora non avevo commentato (perché quella volta sì ho dato retta alla voci interiori) anche se è stata una delle os più belle che abbia letto su Enjorlas/R.
O forse solo perché questa Body Language mi è piaciuta oltre ogni dire.
A cominciare dalle note, anzi dalla prima nota, sull'amore privo di genere (e dalle note alla prima nota)! E già che siamo in tema di note, lasciati dire che "Non per niente era stato l'unico a non ridere in faccia a Metatron per i successivi due millenni dopo la sua comparsa sulla Terra in forma di cespuglio infuocato" merita il premio per il miglior commento ironico-biblico dacché Adamo ha calcato il suolo dell'Eden. (In paradiso non davvero non hanno buongusto!)
Comunque, procediamo.
Premetto che adoro Crowley in forma di serpente, e qui mi è piaciuto un sacco come Aziraphale non percepisca quasi la differenza tra le due forme.
Anzi, si può dire che di questo punto di vista di Aziraphale ho adorato ogni sfaccettatura, soprattutto mi è piaciuto come evolva nel tempo ciò che prova per il suo demone, senza mai ammetterlo, dal preoccuparsi per lui, al sentire la sua mancanza, fino ad arrivare ad avere una tale fiducia nel suo nemico da addormentarsi nel suo letto e da risvegliarsi tra le sue spire. A questo punto gli diventa difficile negare. Bella l'immagine dell'effetto che fanno le iridi di Crowley sull'angelo: "A quel punto della storia erano più rassicuranti che altro, non umane, né appartenenti ad uno dei suoi superiori. Rilassanti."
Anyway, taglio corto se no cito tutta la storia, e soprattutto sto cominciando a sentirmi davvero stupida a scrivere cose che nessuno leggerà (non l'avrei mai detto, ma evidentemente c'è un limite anche alla mia irrazionalità).
Lasciami solo sottolineare il punto in cui, secondo me, hai centrato in pieno la personalità di Aziraphale e i suoi sentimenti, perché in poche righe riassumi tutta un'essenza (soprannaturale, pure): "Stava iniziando a diventare preoccupante, e ancora più preoccupante era il fatto che la cosa non lo preoccupasse a sufficienza. La verità era che non aveva nessuna voglia di restare senza nessuno con cui avere una conversazione intelligente, e questo bastava a far passare in secondo piano molte questioni morali. Il fatto che il suo concetto di conversazione intelligente includesse necessariamente Crowley avrebbe dovuto dargli da pensare."
Adorabile come son finiti a letto per la seconda volta, come tutto sia naturale (allo stesso modo in cui è diventato naturale mangiare, bere, dormire, e essere avvinghiato da un essere antropomorfo piuttosto che da un serpente) senza bisogno di dichiarazioni esplicite, perché non serve definire i sentimenti per chi li prova da secoli, così come non serve definire le forme fisiche quando si parla di amore.
Ottima la chiusura con la citazione dell'apocalisse e le precisazioni sui serpenti, e un Crowley possessivo.
Se mai ti capitasse di leggere questa recensione (e mi rendo ben conto che questa ipotesi rasenta l'impossibilità, ma chi può davvero dirlo… ineffability!), sappi che ti ringrazio per questa storia, per "Respirare inizia per R..." e, non ultimo, per avermi indirettamente consigliato la lettura di Ryssa!
Grazie.
Losiliel |