Recensioni per
L'Uomo Senza Nome
di Ignoto
Inquietante e bellissima! È scritta davvero bene (a parte qualche ripetizione, soprattutto all'inizio) e scuote il lettore con la sua brutale eleganza. Questo "Uomo Senza Nome" sembra quasi un'astrazione, simbolo di un disagio, di una mancanza che molti di noi avvertono ben prima del trapasso: una vuotezza interiore che spesso ci affligge e alla quale non riusciamo a dare un senso. Questa, ovviamente, è una mia interpretazione e non so se è effettivamente quello che volevi esprimere, ma, ad ogni modo, trovo il tuo un lavoro superbo! |
Questa storia è claustrofobica dall'inizio alla fine. Già il titolo crea un certo senso di inquietudine, che continua nella parte centrale (interessante l'uso che fai del grassetto, funziona!) e culmina nel finale. Per tutta la durata della lettura mi sono aspettato un qualche risvolto metafisico, magari suggerito da quell' "onorico" che hai messo nella prima riga, ed invece mi sono dovuto ricredere alla fine. Bella, mi è piaciuta |
Ponderata e mirevole la scelta delle parole per quanto concerne l'inizio del brano; segnalo, tuttavia, il termine "informazioni" (secondo e quinto rigo) che trovo alquanto fuori luogo per l'ambientazione meramente introspettiva, onirica appunto, quasi irreale a cui, ritengo, mal si addice. Altra segnalazione, che, insieme alla suddetta, vela un prologo altrimenti impeccabile, è l'espressione "a vedere da degli occhi" (quinto rigo), viziata da un'allitterazione leggermente cacofonica. |