Recensioni per
Date obulum Belisario
di mamie

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/05/18, ore 08:58

Ciao^^
come sempre leggerti è un'avventura spirituale, più che un passatempo.
La tragedia di un uomo che era grande, ed è ridotto nella polvere. Perchè si sa, più si è in alto, più la caduta sarà devastante.
Rendi benissimo il confronto impietoso tra luce e buio, ttra grandezza e miseria. Belisario, un uomo potente, nobile, un condottiero di eserciti, è ridotto a un mendicante cieco, costretto a implorare la carità della gente.
Se docessi dire tutto quello che questa breve storia mi suscita, probabilmente il commento verrebbe più lungo della storia stessa: è bellissimo ad esempio come descrivi i soldati intorno ai fuochi da campo, o la cupola della cattedrale che si accende d'oro all'alba. È un racconto ricco di immagini, che fa sentire ancora più crudelmente il peso di essere condannati al buio eterno, e di aver perso la possibilità di vedere altre immagini di struggente bellezza come quelle.
Mangifico, complimenti (come sempre^^)

Recensore Veterano
08/09/12, ore 15:26

(Recensione premio per il contest What do I like?)

Ciao!
Meno male che hai un'impressionante collezione di storie sul tuo profilo, o temo che avrei esaurito il materiale per le recensioni ;)
Dunque, mi inoltro ancora una volta in un territorio poco familiare. Onestamente non conosco granché il personaggio di cui parli, se non per il nome, tirato fuori da qualche vecchio tomo di storia.
Eppure, mia cara, ritengo che tu abbia il bellissimo dono di far apparire interessanti personaggi quasi ignoti, mettendoli in una nuova luce.
Belisario è un chiarissimo esempio di questo - si percepisce il netto contrasto tra un passato glorioso e un presente misero, reso più tenue però da un personaggio che pare quasi, nel suo dolore, aver accettato il suo destino (dice "del mio niente voglio vivere").
Una frase mi è piaciuta in modo particolare:" Perché ridi, signore? Fatti avanti. Guardami. Guardatemi. Non c’è nessuno che si ricordi di me? Io, invece, mi ricordo di tutto."
Per non parlare del finale, che riprende il titolo e conclude alla perfezione la storia di un personaggio descritto così profondamente in un testo così breve.
Brava, davvero!

Nuovo recensore
01/05/12, ore 18:54

oh povero Generale... non fosse stato per lui la guerra gotico- bizantina sarebbe stata in toto nelle mani di Totila.

Mi ricorda, la tua storia, la canzone di Branduardi... vai cercando qiua, vai cercando là ma quando la Morte t coglierà che ti resterà delle tue voglie? vanità di Vanità...

bellissima storia cara. Meriterebbe una fanfic a ritroso, con Bellisar che rammenta la campagna d' Italia...

Recensore Master
30/04/12, ore 14:59

Questo pezzo è bello perché fa riflettere sulla vita.
All’inizio si trova consolazione nel vuoto, ma poi quando si riprende contatto con la realtà la voglia di vivere sebbene in condizioni pietose, sebbene avendo perso tutto, compreso il bene più prezioso ovvero la luce, esplode di nuovo.
E per poter vivere si accettano anche le più crudeli umiliazioni perché la vita è la cosa più preziosa che si ha.
E’ una storia profonda.
Complimenti.