Sai cosa? A dispetto delle mie più funeree (ahahaha) previsioni, queste fantomatiche seimila parole non mi sono pesate neanche un po’! Avevi ragione quando hai scritto che questa storia oltre che essere il sequel della tua precedente è anche una storia a sé: ci spiega una parte del passato di Joker molto importante per capire meglio e più in profondità il suo personaggio.
Hai descritto così efficacemente il malessere di Joker - la nausea, le vertigini, il freddo -, che ad un certo punto della lettura mi sono sentita male pure io, ti giuro! Tutto quel sangue, quel purpureo, quei vortici... è davvero un limbo quello che Joker è costretto ad affrontare, e io con lui che leggo delle sue sofferenze!
Ho apprezzato molto la professionalità della dottoressa, che secondo la sua etica cura qualsiasi “tipo” di paziente, sia esso il più terribile dei criminali o meno. Un po’ ci sono rimasta male quando è morta, quasi mi stava simpatica.
Gordon è odioso, ma questo già si sapeva. Anche se a dire la verità un po’ di magone per quel mezzo migliaio di vittime un po’ mi è venuto. So che Joker pensa sempre in grande (anzi, in colossale) per i suoi colpi, però cavoli, ha fatto fuori un sacco di gente ç_ç
Ma passiamo al flashback :)
A dispetto di tutta quella violenza gratuita nei confronti del povero piccino e poi della sua adorabile maestra (Perchè hai ucciso la maestra? È orribile il modo in cui muore!) , mi è piaciuto il tuo flashback. Insomma, è scritto bene, è credibile ed è perfettamente funzionale alla trama in sé: se Joker non avesse ricordato questo episodio, non credo sarebbe riuscito a ricordare tanto rapidamente che Hayley lo stava aspettando! Tra l’altro la somiglianza tra Harley e Lily è molto accentuata e il paragone viene spontaneo nella mente di Joker, anche se chiaramente nelle due occasioni lui svolge ruoli opposti (chi è abbandonato, chi abbandona).
Ah, piccolo appunto: i suoi occhi erano dello stesso colore del mare: perchè non hai più usato l’aggettivo “marini”? Appesantiva meno la frase...
Scherzo, ovviamente XD Mi piace di più questa soluzione; almeno ora non sento più i gabbiani che stridono e l’intenso odore di acqua salata... Approvato :D
Insomma, nonostante l’angst fosse un po’ troppo per me (stanotte sognerò la maestra impiccata al lampadario, ci puoi giurare), la storia mia è piaciuta molto. Davvero molto avvincente, tiene incollati alla pagina! Anche se prevedevo già che Joker sarebbe riuscito a tornare da Hayley, volevo a tutti i costi sapere come avrebbe fatto a liberarsi!
All’inizio ho pensato ingenuamente che la dottoressa si sarebbe impietosita, ma poi capendo che era una donna di ghiaccio e che comunque non avrebbe lasciato scappare tanto facilmente il pluriomicida solo perchè la stava supplicando di tornare dalla sua amata, ho dedotto che il tuo espediente doveva essere un altro. E... pura genialità! *mi inchino al tuo genio*
E poi beh, inutile dire che la fine è riuscita a compensare un po’ (solo un po’, sia chiaro XD) il momento angstioso della morte della dolce maestra... meno male che c’è Hayley *-*
Un’ultima cosa: ho adorato questa metafora: gli occhi forzatamente chiusi in una tenebra di tessuto. È molto poetica... tenebra di tessuto... devo solo far finta di non aver capito che è un modo per non ripetere “occhi bendati”, se no scoppio a ridere XD
Boh, ho scritto un sacco di cose :D Quindi, piaciuta tanto ma la maestra proprio non me la dovevi impiccare! Trasferirla non bastava? XD
Alla prossima, dear <3
Baci,
cuoredinchiostro
Ah, importantissimo: i puntini di sospensione sono tre!!! Mi innervosisce vederne solo due!!! (sono pazza, lo so u.u) |