Recensioni per
Fatta di Carne
di LauriElphaba
----- Due anni dopo quella notte, Finnick era tornato. Sconvolto, in preda agli incubi giorno e notte, ma era tornato. Era uscito dall'Arena sano e salvo. Il suo Tributo. Il bel tipo del Distretto 4. Alla fine, era riuscita a salvare qualcuno. Sul treno di ritorno da Capitol City, lui l'aveva stretta fra le sua braccia forti e calde. Mags, la testa abbandonata sulla suo spalla, aveva percepito il sorriso del ragazzo allargarsi sul bel volto disteso anche se non poteva vederlo. |
In qualche modo Mags ha fatto quello che deve cercare di fare un mentore, far sopravvivere i suoi tributi, e lei l'ha fatto ancora, anche quando era lei tributo nei settantacinquesimi hunger games, la terza edizione della memoria. L'edizione che non vanterà ne perdenti ne vincenti, ma solo sopravvissuti e martiri. |
Complimenti, veramente. Le storie scelte di questa sezione sono poche, e piano piano credo che me le leggerò tutte: oggi è toccata alla tua. |
Ciao! Devo ammettere che la tua storia mi ha.. Smosso qualcosa, non so bene come spiegarti XD cioè, Mags mi è sempre piaciuta, e non avevo mai pensato al fatto che lei fosse già nata quando la guerra è finita; è interessante leggere i ricordi di lei bambina, come lo è leggere i suoi pensieri durante la mietitura, che sono particolarmente realistici. In questo sei molto brava, riesci a descrivere con estrema precisione pensieri ed emozioni. |
Okay, anche se è passato un anno da quando l'hai pubblicata... un bacino sul naso me lo dai lo stesso? |
Ciao! :) |
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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
"Era lei, Mags Aalto. Aveva quattordici anni e tutto quello che sapeva fare era pescare, nuotare e intrecciare cesti. Le piaceva farlo in riva al mare, nelle ore più fresche ma ancora luminose, quando la brezza le riempiva le narici del profumo del sale. Ma niente di questo sarebbe importato mai più. A nessuno" |
Mi sono venuti i brividi, è molto toccante il tuo racconto e purtroppo triste, anche se si conosce la sua fine riviverla è sempre difficile e dura. Mi piace l'idea di raccontare gli Hunger games di Mags, l'esperienza di ognuno è legata a quella dell'altro dopo tutto. La parte del bacio è bellissima, prima rimandato e poi Mags si rende conto che non ci sarebbe stato altro tempo da aspettare. |
E' molto bella questa fic, mi ha commosso. L'ho trovata per caso spulciando tra i preferiti di qualcuno. E' coinvolgente, emotivamente ti senti molto vicina a Mags, una vecchietta saggia e adorabile, davvero: ho provato tantissima pena quando è morta, per una volta mi è piaciuto anche come la Collins ha descritto la scena (di solito, invece, mi suscita freddezza il suo modo di scrivere). Qui, ovviamente, nella tua fic, nessun senso di freddezza: è una storia calda, che parla di una persona fatta di carne e ricordi, toccante in tutta la sua semplicità. |
Anche a me Mags è piaciuta fin dalla sua prima comparsa: mi ha fatto venire in mente mia nonna (anche lei nata e tuttora vivente, da ben 97 anni, in un posto sul mare), e tutte le persone anziane che avrebbero fatto la stessa cosa di Mags, perché “tanto ormai son vecchia”, detto rigorosamente in dialetto. |
Per recensire, ho aperto e riletto la tua storia un tre-quattro volte. Tutte le volte guardavo il rettangolo delle recensioni e pensavo a qualcosa di adeguato da dire. La verità è che Mags mi ha commosso da quando, con un gesto semplice, ha preso il posto di Annie nel libro. Perché immagino lo abbia fatto con tranquillità e senza pensarci due volte: va la vecchia, si salva la ragazzina. |
Ben scritta e decisamente d'effetto. Sono molto contenta che tu abbia deciso di scrivere su un personaggio come Mags, così eroica, così importante per la storia stessa, eppure così marginale. Adoro i personaggi secondari, si sa. |
Bellissima. Ho sofferto da morire per Mags, questa vecchina che si sacrifica per il bene di Finnick e della sua amata, per salvare Annie da un'altra sortita nell'Arena (che, se anche l'avesse vista uscire viva, avrebbe segnato probabilmente il suo definitivo cedimento mentale, probabilmente anche peggiore delle torture che poi effettivamente ha subito) e che ancora si sacrifica per permettere a lui di salvare i due ragazzi, avanzando verso la morte a testa alta. È il momento in cui Finnick, finalmente, appare per quello che è, un essere umano fatto di carne e di emozioni, perché anche noi soffriamo con lui. E sono davvero felice che tu abbia reso giustizia a un personaggio che probabilmente il fandom ignorerà, ma di cui ero davvero curiosa di leggere qualcosa, perché meritava più spazio. Anche a me ha affascinato molto, forse perché anch'io ho perso una nonna che per me era una seconda madre troppo presto (avevo diciott'anni, ma era comunque presto, e qualcosa dentro di me rimane convinto che sia in vacanza e non morta), per cui ti capisco. |