Recensioni per
Il matto
di ethelincabbages

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/12/12, ore 23:55
Cap. 1:

Ciao carissima!
Ho spulciato tra le tue storie e ho trovato questa irresistibile perla...
Che dire, me ne sono innamorata!
Appena ho iniziato a leggere non capivo dove volessi andare a parare, il mistero mi si è svelato a poco a poco...
Hai tenuto la suspance fino alla fine...
L'idea è più che originale, è geniale!
Bellissimo il finale e Hermione che si avvicina a lui...
Davvero molto emozionante. E lo stile? Perfetto!
Ancora complimentissimi!!
Un abbraccio,

ArmoniaDiVento

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 2.0 del gruppo facebook 'Hpeace&Love].

Recensore Veterano
26/11/12, ore 18:17
Cap. 1:

Scusa se ancora non avevo recensito la tua storia, ma ho dovuto recensirne altre 5 tra prima e seconda classificata e il tempo sembra non bastare mai! Ad ogni modo, eccomi qua dopo aver letto, ponderato e poi riletto la tua storia. L’AU la rende un po’ particolare, ma è un AU quantomeno interessante perché rispecchia un dubbio che forse è passato per la mente di tutti quelli che hanno letto gli “Harry Potter”: e se Harry tentasse di convincere qualcuno dell’esistenza della magia e della veridicità di tutte le pazzesche avventure passate? Probabilmente lo prenderebbero per matto! Lo internerebbero e gli insegnerebbero a non fidarsi dei propri ricordi, a trattarli come un frutto della propria immaginazione, ad adattarsi al triste mondo “reale” e dimenticare il bastoncino di legno che vorrebbe tanto agitare farfugliando in latino. E questo mondo reale lo descrivi davvero bene, in tutta la sua grigia monotonia: l’appartamento misero, la grigia Londra, il piccolo teatro, il cicaleggio indistinto della gente… Tutto inasprisce il contrasto con il mondo che Harry ha nei libri della Rowling: eccitante, entusiasmante, vissuto da vero protagonista. Questo è un Harry privato del proprio ruolo d’eroe, lasciato a vivere un’esistenza facile ma inutile e quindi in crisi. Mi è piaciuto veramente il modo in cui hai descritto tutto ciò e anche lo stile che hai usato. Adoro che tu abbia scelto di far trovare a Harry un lavoretto per un deludente prestigiatore – il colmo!
Particolare, ma efficace anche la scelta di scrivere al presente e di mettere quelle prime e ultime righe rivolte direttamente al protagonista. Il tutto contribuisce all’intensità narrativa della storia, come se non potesse che svolgersi al presente perché questo Harry non ha più passato e forse nemmeno futuro.
Non sono sicura di aver capito la parte finale su Hermione. Forse l’hai creata in una maniera un po’ confusa di proposito, per lasciare il dubbio se Harry stia vedendo Hermione o un ricordo, ma io vorrei poterlo capire!
In ogni caso, bella storia.
 
MmeBovary. 

Recensore Junior
05/11/12, ore 22:57
Cap. 1:

Storia partecipante al FLASH CONTEST! “…l’amor che move il sole e l’altre stelle”: solo Epiloghi, editi ed inediti indetto da jakefan sul Forum di Efp 


Bell’epilogo, che riprende, se non ricordo male, l’inizio della fanfiction, chiudendo in questo modo in maniera circolare la narrazione. Bella l’immagine del teatro e del cartellone che passa inosservato, e anche bella l’espressione di Hermione. Non sono molto convinta dell’insieme di profumi che caratterizzano l’arrivo di lei. Prima di tutto, è un miscuglio di odori che nel suo insieme non sembra creare un effetto piacevole; in secondo luogo, se Harry è sul palco, significa che riesce a percepire tutti questi odori da lunga distanza. Se li sente con “il naso della memoria” – cioè che non li sente per davvero, ma si ricorda di averli sentiti – è meglio approfondire questa suggestione di distanza.

Comunque bello il finale, quella parola sola, il suo nome, che dà un po’ il senso e il cuore all’intero racconto.

Recensore Master
14/09/12, ore 16:33
Cap. 1:

Ma... ma... è bellissima! E' il finale che avrei voluto leggere davvero, così disperatamente desolato eppure così ostinatamente carico di speranza. Un Harry davvero fantastico, descritto, anzi, disegnato con perfetta lucidità fin dalle prime battute. La sua storia che si srotola ai nostri occhi seguendo i suoi gesti quotidiani.
Scusami, non so che altro aggiungere. La metto fra le preferite. Complimenti.

Recensore Junior
22/07/12, ore 21:05
Cap. 1:

torno a leggere fan fiction dopo più di un mese; come sicuramente avrai intuito questo era l'anno della maturità per me quindi mi sono imposta le famose "zero distrazioni" e mi sono concentrata per superare uno scalino che a mio avviso era invalicabile. torno a leggere fan fiction dopo più di un mese e inizio proprio con questa; mi immergo nella lettura e noto immediatamente che "questa" è diversa. "questa" ha un qualcosa che mi fa scattare un senso di angoscia, di non ritorno, della mancanza di un qualcosa perduto e mai più ritrovato.
angoscia. l'emozione che trasmette. un retrogusto dolce/amaro la sensazione che lascia.
ma jaybree è così, quando pensi di iniziare a conoscerla subito ti sorprende e ti lascia senza parole e dopo aver letto "questa" inizi seriamente a pensare che l'esame di maturità non era così invalicabile

Recensore Master
16/07/12, ore 20:53
Cap. 1:

Oddio, una storia bellissima, certo triste ma bellissima
Cosa posso dirti che nn ti abbiano detto le altre? Nulla temo. solo che sei stata bravissima a descrivere la disperazione di Harry e anche la sua forza interiore (la consaspevolezza di sè e di cosa è che gli impedisce di affondare)

Recensore Veterano
01/07/12, ore 18:28
Cap. 1:

Dopo tutto questo tempo non sono quasi in grado di commentare la storia. Già commento poco di mio, però devo dire che dopo essere stata lontana dal mondo delle fanfiction per tutto questo tempo (sono più di due mesi che non riesco a leggere niente) sentivo davvero la mancanza di storie come questa, è esattamente quello che volevo leggere oggi.
Il tuo Harry malinconico, quasi disperato, è convincente.
Hai saputo mostrare il contrasto tra i suoi ricordi e la realtà nella quale vive, che non riesce ad accettare, lasciando fino alla fine il dubbio su cosa fosse realmente successo. Qual è la verità? In fin dei conti è capitato a tutti di svegliarsi convinti di aver vissuto davvero il sogno appena finito; mi piace pensare che anche per Harry sia stato così.
Mi è piaciuta moltissimo, sia per l'ambiente che hai curato nei dettagli e che risulta nitido eppure cupo, sia per la caratterizzazione di Harry, sia per Hermione.

Recensore Master
29/06/12, ore 20:32
Cap. 1:

Il tuo Harry mi lascia sempre senza parole, anche ora, mentre sembra l'ombra di se stesso. Eppure rimane quel nucleo intimo e particolare, che lo caratterizza, e non lascia dubbi sulla sua identità: è tutto misero, malinconico, logorante, stringe il cuore, ma poi basta l'arrivo di due bambini, il riferimento ai suoi occhi, e sembra quasi che tutto debba tornare come prima. Quasi. La sente anche il lettore la sensazione di deja-vu che sente Harry, una sorta di speranza che addolcisce la scena e al tempo stesso ti fa trattenere il respiro. I continui riferimenti a Hermione nella seconda parte del racconto sono una tortura. Seriamente, per un po' ho dovuto smettere di leggere perché... ti fa rabbia. E tu vorresti entrare nella storia, riportare tutto a com'era prima. E poi il finale... di una dolcezza disarmante, ti lascia gli occhi lucidi. 
Non so che altro dire. E' una storia che ti lascia un po' sperduto, arrabbiato, triste, speranzoso. Più di tutto speranzoso, sì, perché non crederò mai che la magia non esiste, che Harry Potter non esiste, che Harry e Hermione non esistono. 
Complimenti ^^
Syn (ex AlexielFay)

Recensore Junior
13/06/12, ore 14:57
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Sono davanti alla tastiera che cerco di raccogliere un pensiero compiuto che sia degno di questo scrigno di emozioni che è la storia di Jaybree. Il momento in cui leggi le prime righe di una storia è sicuramente quello che preferisco perchè dentro la testa si ammassano spiegazioni e scenari e poi basta un niente per capovolgerli..e così è stato con questa one shot. Troppo corta per soddisfare la sete del lettore di conoscere il nuovo Harry, l'età, l'aspetto , sapere che fine ha fatto Hermione, cosa di preciso ricordi Harry e cosa no, ma è proprio il mosaico di suggestioni e ricordi di Harry che affascina. L'idea del Salvatore del Mondo Magico che adesso impugna una scopa non più per cavalcarla e solcare i cieli, ma per pulire è emblematica e struggente;e lui che pulisce un palcoscenico vuoto, simboleggia perfettamente la sua "decadenza"; così come è struggente il nome di Hermione sulla bocca come unico baluardo della sua vecchia vita per settimane e l'eco del loro ultimo addio - "Vengo con te". "Il matto" può essere considerato il nuovo "masterpiece" di questa autrice appassionata.

Recensore Junior
13/06/12, ore 00:35
Cap. 1:

Leggendo questa fic sono rimasta tutto il tempo col fiato sospeso.
L'immagine di Harry, di questo Harry, è triste e malinconica, lascia tanti dubbi su cosa sia successo a lui, a Hermione, al mondo magico che abbiamo imparato a sentire anche un po' nostro, ma nonostante ciò ho avvertito come un senso di coerenza. Del resto Harry è cresciuto come un ragazzino normale, anzi è stato meno fortunato di altri suoi coetanei, Londra non ha idea delle sue gesta eroiche... è come se avesse vissuto un'altra vita, racchiusa in una parentesi aperta e chiusa all'interno di un'esistenza che in fin dei conti non gli ha riservato niente di meglio che un appartamento in disordine e un lavoro mediocre.
Quella città non gli deve nulla.
E la sua unica ancora di salvezza, Hermione, la sua Hermione, non è lì con lui. Non importa sapere dov'è e cosa le sia successo, il vuoto che ha lasciato è chiaro e distinto e si percepisce fortemente.
E fa male.
Complimenti anche per quest'altra splendida storia, tutto quello che scrivi rievoca immagini nitide nella mente del lettore, ci fai sbirciare nella vita dei protagonisti come fossimo nascosti accuratamente dietro l'angolo a spiarli.
Ripeto, questa storia toglie il respiro.

Recensore Master
13/06/12, ore 00:04
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' incredibile come solo leggendo le storie di Jaybree si possa vedere ogni singolo fotogramma, si possa sentire il rumore di una lattina che rotola, come si possa sentire la sofferenza di Harry, isolato da tutti.
Le immagini scorrono veloci mentre osservi il percorso di Harry, non sai dove andrà, ma lo stile dell'autrice, quella sua capacità di rendere ogni emozione palpabile, getta il lettore in uno stato di profonda angoscia.
Ti chiedi "Che cosa è successo? Perché Harry vaga in questo modo?"
E continui a leggere i pensieri di Harry, soffri perché capisci che nessuno l'ha mai compreso, si è sempre sentito in quel sottoscala, insultato e preso in giro dai suoi zii. La cicatrice diventa un simbolo di autolesionismo e non il segno di quello che è successo, come se si volesse nascondere la verità, o meglio la magia.
Basta poco per rivedere Hermione, un semplice incontro con dei bambini che però permette a Harry di ricordare, lei, la magia, i loro esercizi per il Torneo Tremaghi, ogni singolo istante.
E Harry si ritrova a sorridere dopotutto. Matto?
Sarò matta io perché ho adorato questa storia sin dalle prime parole.

Recensore Master
12/06/12, ore 00:17
Cap. 1:

Vorrei che le parole potessero anche lontanamente esprimere la miriade di emozioni che sto provando ora. Ho appena finito di leggere la storia, triste, vero, ma è intensa. Intensa è la parola che userei per definirla, intenso è tutto ciò che afferma, mi fa pensare a come mi sentirei se non credessi alla magia, a come mi sentirei se non ci fosse harry e il suo mondo. Male probabilmente, come lui, senza il ricordo di quel mondo fantastico dove ha vissuto e dove io, da scrittrice, vivo buona parte del mio tempo. Ti dico grazie cara jay, per aver stimolato queste mie strane riflessioni, e complimenti per quello che hai scritto, complimenti davvero.

Recensore Junior
11/06/12, ore 23:41
Cap. 1:

Sono davanti alla tastiera che cerco di raccogliere un pensiero compiuto che sia degno di questo scrigno di emozioni che è la tua storia. Il momento in cui leggi le prime righe di una storia è sicuramente quello che preferisco perchè dentro la mia testa si ammassano spiegazioni e scenari e poi basta un niente per capovolgerli..e così è stato con questa one shot. Troppo corta per soddisfare la mia sete di conoscere il nuovo Harry, l'età, l'aspetto del nuovo Harry, sapere che fine ha fatto Hermione, cosa di preciso ricordi Harry e cosa no, ma è proprio il mosaico di suggestioni e ricordi di Harry che mi affascina. L'idea di Harry che adesso impugna una scopa non più per cavalcarla e solcare i cieli, ma per pulire è emblematica e struggente;e lui che pulisce un palcoscenico vuoto, simbolo della sua personale decadenza; così come è struggente il "Vengo con te", il nome di Hermione sulla sua bocca come unico baluardo della sua vita per settimane. ""Il matto" forse è la tua nuova ff che preferisco ;)

Recensore Master
11/06/12, ore 22:55
Cap. 1:

Recensione regalo per "It's just one year- Big BDA" del gruppo Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione].
Ok, mi ha messo una tristezza questa storia.... Davvero. Una tristezza mista a qualcosa di incompiuto.
E sembra che non ci sia neanche la minima traccia di speranza per Harry, a parte quelle ultime frasi. Lui che la rivede, anche con quell'espressione solita da Hermione. E poi quel "Ride. Hermione"... Sì, lei, ma Harry? Harry così solo e impazzito. E' estremamente struggente. Tutta il suo cammino verso il luogo di lavoro e che lavoro! -_-
Però nonostante la tristezza mi è piaciuta, per l'attenzione ai dettagli anche i più insignificanti che danno qualcosa di unico alle tue storie. Vabbè, io non sono brava con le recensioni, però ti assicuro che mi è piaciuta veramente, ma non è un mistero. Adoro il tuo stile. ^_^
p.s: bellissimi anche i riferimenti a Wicked e Racconto d'inverno!! *_*

ggg ggddcdd

Recensore Master
11/06/12, ore 22:46
Cap. 1:

Eccola l'affinità! Harry matto, impazzito, isolato.
Verrebbe da chiedersi cosa è successo, che fine hanno fatto il suo mondo e i suoi ricordi, ma alla fine che importa?
Amo questa capacità che hai di parlare di qualcosa senza giustificarla, come in "Le mani tremano". Ti soffermi su quello che è ora, non sul perché è stato, e incredibilmente riesci a colpire senza bisogno di spiegare perché è successo quello che è successo.
Penso di aver cominciato a sentire la stretta allo stomaco prima di arrivare a metà storia, quando ho capito che di quello che era Harry non è rimasto più niente. Quei lampi di ricori che non sa spiegarsi sono di una malinconia indescrivibile, e sono reali.
Non lo so, vorrei dire altre mille cose ma non so, sono rimasta un tantino senza parole!

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