Allora, è fatto ormai assodato che io e le recensioni non andiamo molto d’accordo, quindi che ne scrivo talmente poche da dimenticare sempre più tale arte.
Quindi, da dove comincio? Forse già dalla strana forza sconosciuta che tra le tante altre fan fiction ogni tanto ce ne sia qualcuna che mi impongo di recensire, che mi attira per qualche motivo, tanto da stamparla. Ahimè, la lettura a pc mi risulta alquanto difficoltosa.
Ora, anzitutto i miei più sinceri complimenti per lo stile splendido. Come direbbe il mio caro libro di letteratura, è uno stile che non esito a definire alto, con un’eccellente padronanza del linguaggio, tramite l’uso di termine arcaici e poco usati.
È una prosa che diventa quasi poesia, ecco.
Si comprende benissimo l’attenzione posta dietro e ogni singola parola, non c’è un vocabolo fuori posto; per non parlare di tutti quei riferimenti storico-culturali di matrice classicheggiante sparsi qua e là, senza però apparire pedante. Voglio dire che traspare benissimo il tuo bagaglio culturale, ma in maniera lieve, quasi fresca, senza che tu lo sbatta in faccia al lettore.
Passando invece al contenuto (oddio, somiglio sempre più a un libro di italiano), rinnovo i complimenti, qui per l’originalità. Devo ammettere di essere rimasta sorpresa. Certo non è la prima storia incentrata su un ipotetico rapporto Dante/Virgilio (come se non ci fossero già abbastanza riferimenti all’interno della Commedia, coff coff), però mai l’avevo trovata come l’hai sviluppata tu, tutta incentrata su visioni vaghe di sogno di un ipotetico e lontano futuro.
Finale, ambiguo, come giusto, ma di pura poesia.
C’è poi da aggiungere da par mio che il personaggio di Virgilio è stato uno di quelli che ho più amato e apprezzato nel panorama della letteratura latina e universale sia come personaggio storico sia nella versione fornita da Dante. Forse perché l’ho sempre considerato il simbolo di una qualche integrità morale, forse perché ho stampata nella mente l’immagine di lui che vorrebbe bruciare il manoscritto dell’Eneide e desiste dall’intento solo grazie alle suppliche degli amici, di Mecenate e forse dello stesso Augusto.
Insomma, per concludere tale recensione che, purtroppo, è un po’ cortina, rinnovo per la terza volta i miei complimenti.
Alla prossima.
Gwen Chan |