Vediamo, vediamo, vediamo...ce ne sono molte di cose da dire in merito a questa determinata one-shot.
Iniziamo dalla tematica: cliché. E' un cliché horror movie, tipico di quello che potrebbe essere un simpatico racconto fatto a tu per tu con una persona, ma non cattura troppo l'attenzione da scritto. Può essere scritto sì, ma ci vuole un dato stile che non lo faccia apparire banale, persino il protagonista alla fine non si stupiva più. Anche se ammetto che sono una tipa alla quale serve un horror degno di nomi elevati quali Stephen King o simili perché le situazioni raccontate riescano a far entrare davvero nell'ottica del personaggio, altrimenti non colgo nulla, ed è un po' come stavolta.
Qualche errore di grammatica qua e là (presta attenzione ai congiuntivi e le congiunzioni, mi da l'idea che tu l'abbia scritto di getto e non abbia avuto il tempo di andare a capo una volta o sistemare il tutto dal punto di vista lessicale.)
Lo stile: il fu tasto dolente XD. Non scorre, purtroppo scritto così il racconto non riesce a scorrere bene, si intoppa e rimane in gola, stopposo. Allungalo un poco, non mettere in una singola frase ottomila cose successe, così non arrivi a creare suspance, non c'è sorpresa, tutto succede troppo velocemente e non c'è un vero e proprio filtro di sensibilità umana, che poi dovrebbe essere quella del protagonista. Che pensa? Quali sono le sue sensazioni? Quanto lo stato d'ansia? A cosa lo paragoneresti per farlo capire a me?
Spero di essere stata in qualche modo utile, ma soprattutto non prendere mai a male le critiche, servono, io ne ho fatto molto tesoro nel corso degli anni =P
See ya soon!
*§*EvilGrin*§*
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