"capì che il peso delle cose non dette, porta a spegnere qualsiasi altro sentimento, i dolori tenuti dentro come fossero segreti, portano all’autodistruzione"
Penserai, forse, che autocitarmi sia segno di presunzione, ma non è così.
Su questa frase ne abbiamo parlato e ho capito una cosa... questi sono i tipici dolori che tieni dentro come segreti...
Queste riflessioni buttate lì su quella pagina bianca di word, sono quel passo decisivo che allontana dall'autodistruzione.
La protagonista di questa storia vive un momento drammatico, dove milioni di pensieri si accavallano fino a non trovare mai una vera e propria fine, dove il mentire a se stessi diventa l'unico salvagente in grado di salvarti.
Sei stata molto brava Aura, hai perfettamente racchiuso, in queste poche parole, tutta la frustrazione e la sconfitta di una donna che ha desiderato con tutta se stessa che dentro di sé si compisse un miracolo.
I miracoli avvengono tutti i giorni e spesso neanche ce ne accorgiamo, ma quando viviamo in prima persona questo tipo di sconfitta, ci sembra quasi che i miracoli non siano per tutti.
Ma i miracoli sono tanti e la vita va avanti, anche se per la protagonista di questa storia finisce tutto con un cuore squarciato ed un disperato desiderio di piangere.
Ci sono cose nella vita che non si possono controllare... per tutto il resto c'è mastercard (mi sono autocitata ancora :P)
Bellissima storia, bellissimo cuore e bellissimo modo di descriverlo...
Complimenti.

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Ciao sono Avalonne, con la seconda delle recensioni che ti avevo promesso, spero non ti dispiaccia se mi sono allontanata dalla sezione Harry Potter, ma ho aperto la storia senza guardare e ne sono rimasta affascinata.
Complimenti mi è davvero piaciuta, ho continuato a leggerla fino in fondo con il cuore a mille, sperando con la donna, cercando di non illudermi come lei e sentendo alla fine, la malinconia che si annida nelle viscere. Perché la natura umana è fatta così, vuole sempre sperare un altro pochino. Hai descritto davvero bene i mille sentimenti contrastanti che possono agitare una donna in un momento simile e hai anche creato il giusto ritmo, di frenesia a malapena celata.
Anche il titolo è azzeccatissimo perché sei riuscita a dilatare quei tre minuti che dovrebbero essere un istante in un'eternità.
Bravvissima! Sul serio

a presto

avalonne

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che bello e profondo questo tuo testo. il tema delle donne che non riescono ad avere figli non è quasi mai trattato, forse perché non tutti sanno che è un trauma per una donna, perché dalla natura le viene negato il suo scopo, quello di procreare e di portare così avanti nel tempo qualcosa di sé, quel qualcosa che ti rende in qualche modo immortale e ricordabile. E' veramente bello, fa riflettere e spaventare, allo stesso tempo.
Complimenti vivissimi, a presto,
Isaby94