[Recensione premio per il PRIMO posto al contest "The Most Beautiful Death in This World indetto da Rosebund89 e giudicato da me]
Bene, rieccomi qui ancora una volta. Prima di addentrarmi nella recensione, ti segnalo una cosa:
- "Le gocce che colpivano il vetro, più grandi e pesanti di quando, qualche ora prima aveva cominciato a piovere sembravano quasi volerlo infrangere;": o elimini la virgola dopo quando oppure l'aggiungi dopo prima, come penso fosse nelle tue intenzioni.
A parte questo, nient'altro da segnalare. Come sempre i tuoi scritti sono impeccabili.
Nell'altra recensione, se non ricordo male, credo di aver detto che ormai non mi stupisco più di amare tutte le tue storie, ma tengo a ribadirlo: ogni tua storia che leggo è una conferma del tuo talento, tutte le volte riesci a coinvolgermi e a farmi provare emozioni e, ti assicuro, non è facile. Quindi, davvero, tanti, tantissimi complimenti.
La cosa che ormai adoro di te è la tua capacità di dipingere i personaggi, e non ho usato a caso il verbo dipingere: riesci sempre a rappresentare dei personaggi profondi, pieni di emozioni, anche contrastanti, pieni di sfumature, con tante caratteristiche, esattamente come accade nella realtà. Ecco, a proposito di questo, un'altra caratteristica che ho ritrovato in tutte le tue storie è il realismo: tutto ciò che leggo sembra accaduto davvero, perché è credibile, perché è realistico, perché tu lo rendi tale: troviamo reazioni umane, giustificate dal carattere dei personaggi, le stesse reazioni che se descritte da una scrittrice meno esperta o meno brava potrebbero addirittura risultare finte, false: andiamo, Hermione che lascia Ron per Harry? Ma poiché la cosa viene scritta e narrata da te, come solo tu sai fare, il lettore ci crede, anzi, gli sembra tutto così naturale, tutto così giusto. E questa è una grande, grandissima caratteristica: sai approfondire i risvolti psicologici dei personaggi in una maniera che, adesso lo dico, ti invidio - in senso buono, ovviamente.
Le tue shot sono sempre profonde e narrano tanto, non importa che siano di 1000 o 2000 o 50000 parole, il lettore sente tutto il background che c'è dietro, che tu hai costruito e che magari in questa sede accenni solo; ma è proprio questo accenno a far capire che qualcosa c'è, che sotto ogni tua storia ci sono delle basi, ed è per questo che risultano così immensamente credibili.
Come in questo pezzo, che ho amato:
Aveva provato in qualche modo a farle indovinare quello che in realtà avrebbe voluto urlarle; erano anni che comunicavano così, muovendosi sull'orlo delle ipotesi e delle cose non dette, e non avevano ancora imparato a smettere di farlo.
Ecco, qui si capisce quello che dico. C'è il presente, la situazione attuale, ma c'è quel "erano anni che..." che aumenta la credibilità e lo spessore in maniera esponenziale. Sono i dettagli che rendono una storia grande, e tu hai questa predisposizione ai dettagli che è meravigliosa.
E insomma, penso di aver detto tanto, forse troppo, come al solito, ma mi lascio prendere e trasportare e divento prolissa - ormai lo sai.
Ribadisco: la storia è stupenda, coinvolgente; il lieto fine è inaspettato, ma non so se lo definirei proprio lieto: il lettore ha la sensazione che ci saranno altri ostacoli da affrontare, che non è finita qui. Ma forse mi sbaglio.
Bea, mi fai diventare ripetitiva. Sei bravissima. Punto.
A presto,
Cri
p.s tanti complimenti anche per il banner, che ti porta subito dentro la storia; sì, lo so che non l'hai fatto tu, ma dovevo dirlo. |