Sono un'amante del "Fantasma dell'Opera", si trova sicuramente nella mia top 5 di libri preferiti e, anche se devo ammettere di essere pių dalla parte di Erik, ho apprezzato molto il tuo breve, ma intenso racconto. Non ti nascondo che l'ultima frase mi ha fatto scappare la lacrimuccia perchč č cosė ogni volta che penso al "povero e sventurato Erik". Brava :33

Davvero una one shot degna di nota. Al di là dello stile che è perfetto e non presenta errori, i personaggi di Christine e Raoul rimandano completamente a quelli di Leroux e sei riuscita a cogliere perfettamente la loro essenza. Sono sicura che un dialogo molto simile sia avvenuto tra loro dopo che hanno abbandonato la Dimora sul Lago, e che Christine abbia sofferto ancora a lungo a causa di ciò che le era successo. Il sospiro finale di Erik, poi, è il colpo di grazia. Complimentissimi!

I miei complimenti, questa One-shot mi ha emozionata in un crescendo fino all'ultima frase che mi ha anche rattristata. Trovo che il personaggio di Christine rispecchi molto quello di Leroux, sei riuscita a renderlo molto bene, a mio modesto parere! :) Inoltre, mi piace molto il tuo modo di scrivere fluido e decisamente scorrevole.

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Perfetta.
Davvero.
Non c'è altro da dire e, addirittura, nei dialoghi mi hai ricordato molto il modo di scrivere di Leroux. (:
Per quanto io sia totalmente team Christine/Erik (cioè, si dice così? XD), il personaggio di Raoul mi piace e non lo biasimo né punto il dito contro le sue scelte. E' l'eroe positivo che combatte per l'amore della sua bella. E va bene così, perché credo sia quasi d'obbligo che esista in ogni racconto.
Erik che sospira, infine, però no. Che colpo basso, stavo per mettermi a piangere. ;__;
Ma è perfetta, davvero.
Perfetta quanto la testardaggine di Christine nel voler continuare a sostenere che non ama il Fantasma (cosa che per me non sta né in cielo né in terra, perché rapimenti e mostruosità e inganni a parte, Erik si è preso una parte di lei - quella della sua voce, della sua ispirazione - che mai nessun altro uomo potrà azzardarsi a raggiungere; perciò sì, per me Christine lo ha amato e l'ama, oltre tutte le sofferenze e gli affanni, di un sentimento che non può essere compreso né, spesso, approvato, che va al di là della paura e della riluttanza fisica e sfocia della pura estasi artistica che soltanto Erik gli ha concesso di raggiungere).
Lavoro stupendo. E grazie per avermi aggiunto su Facebook (:

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