“Io posto, tu posti?”
“Opossum!”
Well weeeeeell, ho finalmente trovato il coraggio di cliccare "Inserisci una recensione" e cominciare seriamente a pensare di scriverla, a tuo rischio e pericolo. O a mio? Boh.
Bene, dopo giorni di pianti, urla, grida, capelli arricciati, fatica, stress e crampi (?) ce l'hai fatta. Le tue mani hanno finalmente messo il punto definitivo a questa straziante fanfiction che ti ha privato delle tue forze mentali. E anche fisiche, in realtà. "Forza Aistra, ce la fai! CORRI!" manco fosse la maratona di New York. PEGGIO. Perchè ho visto il sudore imperlare la tua fronte, la fatica e la stanchezza nei tuoi occhi, e poi ho sentito (ma quando?) il tuo grido di vittoria alle due di notte quando finalmente hai esclamato "E' FINITA!". E siamo andati tutti a ballare la hola felicemente e a ubriacarci con Nick ed Ellen. Yeah.
Dunque, che dire. Ricordo ancora la spilletta di quaderno piena di appunti cretini che doveva servirti da mappa concettuale per scrivere questa storia, c’era un po’ di angst di qua, del fluff di là, poco lemon da qualche parte, hai preso tutto, l’hai buttato in pentola e hai fatto un pastrocchio. E ciò che ne uscito, cos’altro poteva essere se non una pppppppppperla di Pearl?
Ovviamente parte più bella sono i disclaimers. Ma ero troppo impegnata a “leggere” (per modo di dire, si sa) in modo molto dislessico per poter vomitare arcobaleni e tagliarmi con la lametta. Che poi dopo abbia affogato il mio dolore immenso nel gelato, è un altro discorso. *si sente in colpa* *poi ci pensa* …
Sei TU che devi sentirti in colpa! D: SATANA! LOL
Cioè, renditi conto dell’angst che hai creato. Io scherzavo quando dicevo “comincerò a piangere già dalle prime righe”, ma se tu mi cominci la storia con le parole di TRF è normale che io poi non riesca a leggere dall’emozione *faccina piangente*. Davvero, oh. È stato un colpo basso, non penso che te lo perdonerò *scrive il nome di Aistra in cima alla lista nera* *la consegna a Kira* MUHAHAHAH no.
Poi, be’, siamo andati peggiorando di rigo in rigo, davvero. Ma John, porello lui! Di nuovo gli incubi, di nuovo il dolore alla gamba, me l’hai fatto diventà anoressico pure (pesa meno di meee ç_ç), cioè non lo so, tra poco ti ritrovi una rivolta di Hobbit sotto casa tua. Ti ho avvertita.
No comunque, speaking seriously, questa prima parte angst è stato un piacere per i miei occhi e un tormento per il mio cuoricino masochista. Masochista per modo di dire, se facciamo il paragone con Jawn che, pazzo, va a farsi il giro turistico di tutti i luoghi che gli ricordavano Sherlock, della serie “No no, ma sto bene, sì, non mi fa né caldo né freddo che il mio migliore amico nonché amore della mia vita sia morto da tre mesi esatti!”. A chi vuoi darla a bere, Johnny boy! Ç_ç A proposito, Moriarty ti skinnerà perché non l’hai cagato nemmeno di striscio nella bellezza di 13 pagine di word. E fu così che il potere supremo di MMMMMuoriardi si unì alla forza degli Hobbit. Altro che signore degli anelli, tzè! Qui si parla del signore delle corone. Ok la smetto.
E poi, tanto per farsi ancora più male, se ne va a Baker Street a prendere il tè dalla signora Hudson. Ah no. Ovviamente se ne va al suo appartamento dove aveva passato le più passionali notti in compagnia di Sherlock… ah no, di nuovo. Però, ecco, te lo cerchi proprio tu, Johnnino! Poi non ti lamentare se ti vengono alla mente certi ricordi (scena assolutamente WEJRJFAIURSOEJO, ti odio, non smetterò mai di vomitare e cagare arcobaleni ç_ç) e te ne vuoi andare di corsa da Baker Street! Tzè, non si rifiuta un tè della signora Hudson. Anche lei un giorno ti si rivolterà contro e andrà a riempire le schiere del signore delle corone. AHAH.
E non poteva certo mancare la tappa da Angelo. “Ma come si chiama il ristorante?” “Ma che ne so, basta che scrivi da Angelo, nessuno se ne fotte una ceppa di come si chiama il locale!”
John sorrise –un sorriso che non arrivava mai fino agli occhi.
Bellissima e angstissima citazione, sai che l’ho apprezzata molto, soprattutto per il fatto che l’hai ripresa alla fine :° soooo sweet my dear!
E John è proprio l’angst in persona, santo cielo. Porello che vede il posto accanto a sé vuoto e vorrebbe che a riempirlo ci fosse il suo detective, proprio come la prima volta, in A study in Pink, dove si dischiararono molto velatamente la loro attrazione fisica per l’altro ç_ç “Mi considero sposato col mio lavoro” Ma dove! AHAH f’o cess Sherlock. With love sempre <3
Infine, poi, il nice touch. La stangata finale, il palo in faccia, la secchiellata di acqua fredda. John che si reca al cimitero a contemplare la lapide del suo amore, e poi in realtà ciò che contempla è Sherlock, vivo e vegeto, messo meglio di lui, magari gli si presenta davanti con la gonnellina e il cappello di paglia, la collana di fiori e lo stuzzicadenti tra le labbra, tutto abbronzato, che fa “Hey John!!!”
Che immagine.
E finalmente la parte angst sembra chiudersi per lasciar spazio a quella che doveva essere lemon ma che, ovviamente, il tuo istinto fluff ha scaraventato via, prendendosi tutto il posto. Ma lo apprezzo lo stesso, davvero Ghia, perché non si può iniziare subito con le scopate violente contro il muro, per quelle ci arriverai… molto presto. :)
Molto apprezzato il paragone tra Sherlock e il mare, fa trasparire l’amore di John anche se il detective è un rompipalle di prima categoria che pensa solo al lavoro e fa la parte del frigido verginello. E infatti, non appena la chiamata di Lestrade (caro mio, ti amo e ti stimo, però CHECCAZZO EH! *si ricompone*) viene a interrompere la magia e la poesia di quel risveglio, Sciorlock subito si fionda su quel cellulare demmerda e risponde, lasciando il povero John con una manciata di fagioli in mano e con la sua furia hobbittosa.
Però, è sempre un amore. È un amore nel modo in cui guarda Sherlock sulla scena del crimine e ne rimane ancora affascinato, dopo tanto tempo. Chissà, forse è stata la sua mancanza… è come ritornare agli inizi, quando ripeteva in modo estatico e irritante quanto Sherlock fosse amazing nelle sue deduzioni.
E da lì è partito il fluff infinito. Di nuovo ci troviamo da Angelo, finalmente con un sorriso che arriva fino agli occhi, finalmente seduti insieme allo stesso tavolo, e finalmente tornano a casa insieme dove possono sperimentare procate per tutta la notte senza dover fare i conti col cellulare, sapientemente spento da Johnny boy.
:*
A M A Z I N G.
Te lo sei detta da sola ma fa sempre bene ripetertelo: ti sei superata. Cazzomerda è lunghissima e non tutti avranno il coraggio di leggerla (soprattutto nel modo angstissimo con cui comincia ç_ç) ma sinceramente non sanno cosa si perdono.
Per cui braFa amore, hai saputo mescolare VERAMENTE bene angst fluff e un pizzico di lemon (perché sì dai, il petto nudo di Sherlock e i bacini di John si devono citare :3) e creare la perla.
Quindi mi dispiace che tu ti sia inimicata gli Hobbit, la signora Hudson e Moriarty, la loro collaborazione ti farà a pezzettini e non leggeremo più di te :( Perché tu, come nessuno di noi, non puoi niente contro la potenza del signore delle corone.
Detto questo, sto tipo a 1300 parole e penso sia enough. Se non lo è ti appendi, perché sto da tre ore e mi sono rotta :D Ma giustamente, una grande storia merita una grande recensione.
So, complimenti ancora amome, adesso aspetto la comica che so sarà osdjxkcjojfoid, ovviamente.
Ciau ** |