Recensioni per
Freedom is just another word for nothing left to lose
di Lilith in Capricorn

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Ciao!
Di solito sono una persona di poche parole, faccio fatica a dilungarmi nelle recensioni per esprimere commenti sulle storie, ma davanti a queste trovo a pena poscia le parole da usare per complimentarmi... sempilicemente è bellissima. L'ho letta ascoltando "Me and Bobby McGee". Amo ascoltare la canzone che ha generato la storia, te la fa comprendere e ti fa immedesimare molto di più (oltre che ad essere un' inesauribile fonte di ispirazione). Credo tu abbia catturato in qualche modo un po' l'essenza di quegli anni meravigliosi, quella libertà che, per quanto effimera, si poteva afferrare, bastava solo essere matti abbastanza. Matti da non pensare più a nient'altro, senza la consapevolezza che poi sarebbe tornata la società ad imprigionarti nella sua tela e farti credere che conformarsi a quello che è il mondo oggi sia il solo ed unico modo per essere liberi. In questo momento sto ascoltando "I giorni" di Ludovico Einaudi, e non posso non credere che la musica, quella buona, è forse uno dei pochi modi che ci sono rimasti per accarezzare quella libertà vera, quella che ha portato l'uomo a pensare, dire, creare cose che a cui neanche facciamo più caso da quando e fino a quando l'ultimo iPhone è e sarà considerato l'espressione massima delle invenzioni umane. Abbiamo barattato quest libertà per poter "scegliere tra migliaia di libri, centinaia di film e dozzine di possibili vacanze (peccato che non possediamo tempo né denaro a sufficienza per libri, film e vacanze, né a chi lasciare i figli)", come scriveva una giornalista su "La Vanguardia". Non abbiamo rimedio.
Perdonami per questa recensione un po' sconclusionata, ma avevo bisogno di sfogarmi.
Adiós,
Conny Guitar

Recensore Master

Che storia struggente.
Amo gli anni Sessanta, amo Me and Bobby McGee e quella frase... ah, quella frase è una delle più belle che abbia mai sentito dire al mondo. Pensa che l'ho realizzata per caso, leggendo "Groupie" di Jenny Fabian.
Mi è piaciuto molto l'uso della prima persona, in questo periodo non riesco a scrivere in modo diverso e credo sia perché offre un'immedesimazione maggiore. Ho percepito benissimo tutta la nostalgia e i sentimenti di questi due ragazzi, liberi davvero perché nell'epoca giusta, e liberi perché andava loro di esserlo.
Credo che in poche righe tu abbia catturato tutta l'essenza degli anni Sessanta, della libertà sessuale che poi, irrimediabilmente, finiva a spezzare un sacco di cuori senza che nemmeno i diretti interessati se ne rendessero conto.
Mi hai fatto fare un viaggio davvero bellissimo in un pezzo di ricordo di una persona innamorata e, ti dico la verità, sono convinta che anche Matt, da qualche parte, si penta di aver lasciato andare l'occasione della sua vita. Deve per forza essere così, perché certi amori sono impossibili da eradicare.
Davvero complimenti.

Recensore Veterano

Buona sera!
Lo so, sono in estremo ritardo, ma come si suol dire meglio tardi che mai. Ti chiedo giustamente scusa, ma tra lavoro che non lasciava spazio e un incidente di mia madre il tempo era pochissimo.
Detto ciò...
La storia in se ha il suo fascino, soprattutto se viene apprezzata e giudicata nel modo migliore. Come abbiamo già avuto modo di parlare sai che non sono molto ferrata per quanto riguarda quegli anni, però devo ammettere che ascoltando una seconda e terza volta la canzone da te scelta sono riuscita a "capire" un po meglio la vita on the road della protagonista, e che per quegli anni era all'ordine del giorno stringere nuove amicizie, fare l'autostop, avere contatti anche con perfetti sconosciuti, insomma ordinaria amministrazione.
In pratica anche se - mea culpa - non ho apprezzato a pieno la tua idea, quello che hai voluto raccontare hai fatto comunque un buon lavoro.
Ledy
(Recensione modificata il 01/10/2013 - 10:07 pm)

Recensore Master

Meravigliosa!
In primo luogo, ciao! Ho trovato la tua storia spulciando tra i contest del forum ed è stata una vera fortuna imbattermi in questo breve racconto, considerando anche che difficilmente leggo originali.
Potrei scriverti talmente tante di quelle parole, che alla fine, son certa, andrebbe perso l'intero senso della mia recensione. Questo perché la tua storia ha suscitato in me un mix di sensazioni contrastanti: l'angoscia, la speranza, l'energia giovanile e la rassegnazione della consapevolezza.
Non ho idea di come si chiami la tua protagonista - se l'hai scritto, l'ho già dimenticato - né so che faccia abbia e quale ruolo occupi nel mondo, eppure mi sono sentita partecipe dei suoi pensieri, l'ho sentita reale, vera.
Lei è lo sconosciuto con cui ti scontri per strada, il docente che ammirato ti racconta di un'epoca andata, la nostalgica zia o il ragazzo intrigante che incontri sotto casa. È tutti e, allo stesso tempo, nessuno, perché la sua storia è così brutalmente realistica, così disillusa, che potrebbe essere la storia di chiunque.
Di lei sappiamo ch'era innamorata di Matt, che lo è ancora. Neanche Matt sappiamo chi sia o che volto abbia, ma sappiamo che hanno vissuto assieme un'esperienza che ti segna, condizionandoti la vita intera.
Non erano i miei anni i 60/70, conosco l'epoca attraverso i documenti, più o meno romanzati, di chi, quell'epoca, l'ha vissuta e posso dire, nei limiti delle mie conoscenze, che la tua storia racchiuda in modo esemplare l'atmosfera di quegli anni, i valori, le convinzioni e le conseguenze che ha tatuato sui volti di chi c'era.
Lei e lui vivono per la libertà, per quegli ideali, sono Beat, eppure lui, non sappiamo quando e perché, decide poi di omologarsi, di cedere alla dittatura del capitalismo avrebbero forse detto i suoi contemporanei, mentre lei non vuole rinunciare a quella vita, che l'ha talmente assorbita da renderle impossibile il rinunciare a un certo modo d'essere, a un certo stile di vita e di pensiero. Quando s'accorge che la vita è andata avanti e gli usi sono cambiati, nonostante lei, è troppo tardi. È orribile, ma è vero.
Questa tua trama mi ha ricordato molti dei romanzi scritti da chi faceva parte della 'beat generation' sulla generazione dei beat e in molti di questi il finale era simile al tuo: qualcuno, secondo i canoni beat, accettava i compressi della vita borghese e andava avanti, altri, invece, si ostinavano a vivere al modo dei contestatori e finivano, una decina d'anni dopo, col guardare il mondo disillusi e frustrati, perché l'incanto era svanito per sempre.
Un saggio sull'epoca ripeteva continuamente il concetto che quegli anni non sarebbero mai più tornati, ch'erano destinati a restare nella storia, ma come ricordo di un passato irripetibile. La tua storia me l'ha ricordato.
È bellissima, sul serio e spero che la mia recensione sia riuscita a trasmetterti quanto mi sia piaciuta!
Passando ai dettagli più 'tecnici', lo stile mi è molto piaciuto, la narrazione in prima persona, per una volta, non ha banalizzato la narrazione, ma l'ha impreziosita.
Ti segnalo solo due piccolissime sviste, perché questa storia merita d'essere perfetta: «Si e lei ama me!» dove manca l'accento sul 'sì' affermativo e "cantaando" dove c'è una 'a' di troppo :)
Concludo qui, rinnovandoti i miei complimenti, veramente bravissima!

Rosmary
(Recensione modificata il 06/09/2013 - 08:11 pm)

Recensore Master

Ciao! Queste righe sono Stupende...sì con la "S" maiuscola! Molto indovinato il paragone tra pioggia e vita, è vero, è la vita che scorre: un semplice e poetico gocciolare di pioggia. Questa è l'immagine che porto con me, anche io amo la pioggia forse non così tanto come la protagonista ma mi piace, mi piace camminare senza ombrello! E' una magnifica e commovente storia d'amore, umida di lacrime, un po' come l pioggia e come l'amore stesso. Complimenti davvero, trovo che si possa definire un canto alla vita, specialemnete se ripenso al finale, brava, brava!
Un saluto
Eldarion

Recensore Junior

Nessuno che l'abbia recensita.. dico, sono pazzi?!
Amo questa storia, ero completamente imbambolata allo schermo a leggere la storia di questa ragazza tanto, tanto speciale.
Dall'inizio alla fine, hai raccontato una storia finita in un solo capitolo.
Assolutamente fantastico.
Posso dire di essermi lusingata io per Matt, difronte alle parole della ragazza sotto la pioggia.
Potrei piangere!
Si dice che solo coloro che hanno fatto l' amore insieme riescano a cantare.
Lui con la chitarra e lei con i suoi strambi versi che avrei tanto voluto ascoltare.
Nessuno dei due aveva niente, e quale situazione migliore può far innamorare davvero?
Sì, anche in poco tempo.
Io amo, AMO alla  follia questa storia. La trovo romantica, drammatica, sognante e triste.
Lei cercava la felicità, ma l'amore è l'ultima cosa che te la possa dare.
Accidenti...
Sarah