Recensioni per
La chiave
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/07/12, ore 12:29
Cap. 1:

Eccomi qua, come ti ho detto, ho amato la tua storia e sono stata molto felice di fare da giudice sostitutivo. Sono state tutte storie molto belle, ecco il giudizio alla tua storia.

Secondo Posto - Maylrohin, La chiave

Sintassi e grammatica: 9,5/10

Per quanto riguarda la sintassi e la grammatica è tutto praticamente perfetto. Ti segnalo solo due sviste: “Capitano” che si scrive con la maiuscola e “ora come ora ti viene da pensare che, forse, potresti esserci tu a far festa a quella bambina per la sua ammissione a Hogwarts.” hai dimenticato di iniziare con la maiuscola, per ognuno di questi errori ti ho tolto 0,25 pt per un totale di – 0,5 punti.


Caratterizzazione dei personaggi (IC): 10/10

Mi piace come hai caratterizzato Gilderoy, ma ancora di più mi piace come hai caratterizzato Rachel. Devo ammetterlo, lei ti è riuscita meglio di lui. Certo, con lui eri un po' vincolata, perché il risultato doveva essere coerente con l'Allock che conosciamo tutti, anche se la fine mi ha lasciata un po' perplessa. Il carattere introspettivo della storia ti ha consentito di indagare anche sotto la superficie dell'atteggiamento esterno, ma quel rimpianto mi è sembrato poco da lui.

Ad ogni modo il Gilderoy che ci hai presentato è coerente, le premesse sono state sviluppate molto bene e forse il rimpianto finale è solo il vecchio Allock che fa capolino nella coscienza del nuovo ragazzo vanitoso e gli fa vedere a cosa ha rinunciato in nome della gloria (ma si può considerare gloria quel comportamento da impostore? Verrebbe da domandarsi)


Originalità: 10/10

Immaginare un personaggio come Allock che cambia in questo modo: da timido imbranato, Faccia di Pluffa, ad arrogante, spocchioso e pieno di sé: ce ne vuole di fantasia. Sei stata molto originale, perché questa caratterizzazione di Allock non l'avevo mai letta e non è male.

L'idea della chiave come elemento unificatore della raccolta mi è piaciuto molto, è simbolo del suo rapporto con Rachel, finché alla fine non la lascia andare, magari per fare in modo che la trovi la ragazzina che presto andrà ad Hogwarts.

Harry e Ron a causa dell'incidente con la Ford Anglia perderanno quello Smistamento, viene da pensare chissà se la ragazzina c'era e in che Casa è stata Smistata.


Stile: 9,5/10

Il tuo stile mi è piaciuto molto. Le frasi sono brevi, semplici e ben articolate. Il tutto risulta fluido e scorrevole, la lettura si è interrotta solo in questi due punti:

“senti le sue dita sottili e un po' infreddolite per via della rigida temperatura e sai che non sei mai stato meglio”.

“non riesci ad evitare di rivolgere il tuo smagliante sorriso alla cameriera Babbana perché, ehi!, hai un sorriso maledettamente affascinante.”

Non sono errori, per questo te l'ho segnato nello stile. L'anteposizione dell'aggettivo al sostantivo, si usa per mettere in risalto l'aggettivo, per enfatizzare la qualità.
Il lato negativo di questa scelta è che a volte si spezza la scorrevolezza della lettura ed in questo caso non c'era alcun bisogno di enfatizzare l'aggettivo.
A mio avviso, “della temperatura rigida” e “il tuo sorriso smagliante” stavano meglio nella frase, perché lo stile di scrittura della storia è semplice, fluido e scorrevole, non c'era alcun bisogno di alterare qualcosa che era già perfetto!
Per questo motivo ti ho tolto -0,5 totali.


Gradimento personale: 9/10

La storia mi è piaciuta molto, sul serio. Mi ha lasciato una bella sensazione, mi ha trasmesso emozioni: la rivincita di Gilderoy, la delusione di Rachel, il pentimento di lui alla fine e un vago senso di amarezza alla fine.

C'è però un'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso: come è finito Allock a Corvonero? Ho controllato su Internet e ho notato che Wikipedia dà Allock a Corvonero, però non c'è alcun riscontro su HP Lexicon, che è la fonte più affidabile.

Questa notazione te la faccio nel gradimento personale e non nella caratterizzazione del personaggio, perché immagino che tu ti sia fidata di una fonte che ti ha tratto in inganno (non temere, ci sono passata anch'io e capisco il senso di frustrazione che si prova!).
Converrai con me che Gilderoy sarebbe un Corvonero atipico! Voglio dire, non lo vedo il tipo in grado di risolvere gli indovinelli del batacchio a forma di Aquila della sua Sala Comune, per tacere le doti che ama Priscilla Corvonero (o Rowena Ravenclaw, che dir si voglia). Anzi, io l'ho sempre immaginato in Serpeverde perché riprende un po' tutti gli stereotipi sui discepoli di Salazar: è ambizioso, spesso codardo (o astuto?), mette i propri interessi sopra tutto e mi ricorda un po' il Draco dei primi libri. Ecco, troppo poco Corvonero. D'altronde, tra i Corvonero abbiamo personaggi insopportabili tipo Mirtilla Malcontenta, quindi un Allock sarebbe potuto capitare, ma è veramente poco Corvonero, non riesco a digerirlo, quasi quanto non digerisco Peter Minus tra i Grifondoro (diciamo che è stato un errore del Cappello Parlante).
In questo caso, però proprio per l'evidente discrasia tra le caratteristiche per cui sono famosi i Corvonero (non necessariamente l'essere secchioni, quanto l'intelligenza viva), sarebbe stato apprezzabile che, pur nei limiti dell'IC, ci avessi mostrato qualche lato di Gilderoy che lo rendesse un degno (o almeno accettabile) Corvonero. Ecco, questa sarebbe stata la ciliegina sulla torta che avrebbe dato il massimo al gradimento personale.

Ti ripeto, è una raccolta molto bella, ed è stato un vero piacere leggerla, la mancanza di questa sfumatura non l'ha resa perfetta come sarebbe potuta essere!


Totale: 48/50

Recensore Veterano
15/07/12, ore 18:55
Cap. 1:

E' STUPENDA! Mi piace, davvero. Una fetta di vita vera di un personaggio interessante, se si va a scavare abbastanza in fondo. Bellissima, davvero.