Ed eccoci all'ultima poesia che per ora hai pubblicato! Spero ce ne siano altre, perchè mi sono affezionata a questa raccolta :) Hai usato una metafora originalissima, nonchè spiazzante: in qualche modo, non so perchè, ho sempre pensato alla proiezione di diapositive come ad un qualcosa di familiare e un po' noioso, e questo ha fatto sì che l'impatto del tuo parallelo fosse forte. C'è un salto tra il primo verso e il secondo, perchè in qualche modo mi aspettavo seguisse qualcosa di solare e di positivo; hai giocato molto bene con le parole e con le aspettative del lettore, o se non altro con le mie! In effetti, viene da pensare che la proiezione di immagini, il cinema, è nato proprio da un'arte sottile, misteriosa e inquietante: quella delle ombre cinesi, la proiezione delle nostre paure e dei nostri sogni.
L'umanità non avrebbe avuto bisogno di inventarsi le ombre cinesi se non per vedere le proprie mani trasformarsi in qualcosa d'altro. il muro su cui le si proietta, però, resta indifferente a tutto questo. Se l'umanità diventa un muro e non coglie i tuoi messaggi di aiuto, lanciati verso il vuoto, allora l'unica cosa che fa è riamandarti indietro le tue angoscie, ingigantite e trasformate in un qualcosa di concreto.
Uhm, la pianto qui di scocciarti con i miei viaggi mentali e ti saluto. A presto!

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Sei un mito a scrivere poesie. Senti che potresti leggere
la mia lettera d'amore?
Ci conto e se vuoi fai anche una recensine!!
TITOLO
You and me