Buongiorno!
Come ho avuto occasione di notare, questa è la tua prima storia.
Immagino gli sfarfallamenti mentali per trovare l'idea giusta, quella che colpisce, l'idea che ti trascina subito in vetta. Mi dispiace dire che un abuso di cliché con finale assai poco ad effetto che ricorda tanto qualche commedia pseudo-romantica di basso potenziale non è l'idea perfetta.
Tuttavia, andiamo per ordine.
Solitamente sto lì a cercare cavillose questioni grammaticali con cui mettere a tacere ogni possibile replica. Questa volta devo dire che la grammatica è buona, sebbene abbia riscontrato due problemi principali. Punto primo, tutta quelle serie inutile di accentazioni dopo le prime quindici righe circa. Punto secondo, il cambiamento di tempo verbale. Se parti al presente, è inutile che te ne vai per la tangente e passi al passato (perdona la brutta allitterazione) remoto. Per il resto, mi sembra tutto ok. Sorvoliamo sullo spazio mancato dopo i i segni di interpunzione, sull'uso errato di come tali segni di interpunzione vanno sistemati nei dialoghi. Tuttavia, per il resto la storia sembra accettabile. Magari una più attenta lettura prima della pubblicazione non farebbe male, ecco.
Passiamo alla caratterizzazione.
Insomma, siamo seri! Tu ce la vedi Court ad abbandonare la sua meravigliosa e splendida vita per uno che probabilmente vivrà in carcere per metà del suo tempo? Ti ricordo che Court è molto più interessata al danaro, al successo, alla fama che non a Duncan. Abbandonare tutto? Sparire dalla scena? Mmm, un po' complicato.
La trama.
Oh Gesù, meglio il pollo fritto di ieri sera. Cancella pure quest'ultima frase, cercavo di stemperare i toni. Allora, abbiamo questa Court in un notevole stato depressivo prossima al suicidio che un giorno qualunque, di un mese qualunque, di un anno qualunque, incontra per caso Duncan e nel giro di poche righe -dieci?- ci va a letto. Loro fanno l'amore. Oh, che espressione sublime. Ovviamente rimane incinta. La sfiga della Court è incredibile: non va a letto con nessuno da quattro anni e dopo 48 mesi di astinenza, alla prima ripassata, rimane incinta.
*Fa le corna*
Insomma, non lo trovi un po'... Incredibile? Per non parlare della gravidanza accelerata. A meno Duncan non sia divenuto un vampiro a nostra insaputa, non credo che tutti questi sintomi possano manifestarsi due giorni dopo. E poi - signora Logica vieni in mio aiuto- Court non lavora e si può permettere un Cinque Stelle? E' la figlia nascosta di Onassis o cosa? Ha sposato segretamente uno sceicco arabo?
Suvvia, un pochino di logica.
Continuiamo con l'analisi.
Court, maestra di sfiga, piange anche la morte dei genitori. Era per dare pathos al tutto? Patetismo (in entrambe le sue accezioni di significato) gratuito? E l'sms? Dai, quale persona a questo mondo darebbe una notizia del genere con un sms?
Tuttavia, il finale è davvero strepitoso. Non sapevo che Court fosse capace di fare harakiri. Davvero strabiliante anche il "NOOOO" in coro che ho immaginato alla rallentatore con qualche distorsione vocale. *Asciuga lacrime*
Per non parlare del finale... Paradisiaco, estatico. Delizioso sapere che da morti guarderemo il mondo da sopra una nuvoletta batuffolosa. Delizioso.
E che Gwen è così subdola - così OOC- da farsi mettere incinta da Trent che in questa storia fa la parte dell'uomo sessualmente sfruttato.
Un po', di nuovo, improbabile, non trovi?
Sinceramente, scherzi a parte, non voglio offenderti o roba simile, ma potresti avere del potenziale dato che scrivi in maniera abbastanza piacevole. Perciò meglio strappare l'erba cattiva alla radice. Magari penserai che sono una povera stronza che non ha niente di meglio da fare che stroncare le autrici alla loro prima storia, ma almeno così non ti illuderai e, dopo aver metabolizzato la mia recensione, ci rifletterai su. Potresti scrivere qualcosa assai più interessante di questa fan fiction!
Sperando solamente di esserti stata utile,
Jules |