Storia arrivata seconda al contest "Make Me Cry My Eyes Out" organizzato su efp forum. :)
Ti lascio il giudizio a portata di mano come recensione!
In generale la parte grammaticale era perlopiù corretta, ma cerano sono alcuni errorini qua e là che penso tu abbia corretto, quindi non vale la pena di riscriverli qui.
In generale la storia si legge benissimo, è scritta in maniera incisiva e toccante e dà una nuova prospettiva su di una vicenda nota. Lo stile basato su ricordi, ripetizioni, esclamazioni e dettagliata introspezione si adatta bene a Cho, alla sua emotività, al suo modo di fare un po’ lacrimevole e spesso difficile da capire per gli altri (e per Harry soprattutto).
L’unico problema che ho riscontrato sono alcune frasi un po’ difficili da farsi piacere per l’uso di strutture verbale pesanti e un po’ goffe che, sebbene grammaticalmente corrette, andrebbero evitate, come “non sarebbe dovuta finire così” o “effusioni che sarebbero dovute toccare a lei”. Come dicevo, sono modi corretti, ma sono talmente lunghi e contorti che non aiutano la lettura.
Hai lavorato benissimo sulla tua Cho, rendendola molto più complessa e interessante della versione che intravediamo nei libri della Rowling. I libri lasciavano molto all’immaginazione del perché le cose tra lei e Harry fossero finite dopo tanta anticipazione o di cosa lei provasse. Tu hai riempito quel vuoto narrativo con un’idea coerente e plausibile. In particolare mi piace l’idea che abbia giustificato il fatto che Cho piangesse continuamente e abbia spostato la colpa della fine del lacrimoso rapporto da lei che piange troppo a Harry che non la sa confortare e non capisce cosa indichino le sue lacrime.
Harry mi è piaciuto meno perché l’ho trovato non pienamente IC. Il bacio goffo, l’inciampare quando scorge Cho, quelli sono dettagli perfetti, ma la scena della neve in cui la guarda con sicurezza e le dice “Sei bellissima” mentre sono a letto insieme mi sembra un pochino troppo audace per l’Harry che si sentiva lo stomaco pieno di piombo al solo rivolgere la parola a Cho e che è rimasto con lei veramente poco.
Trama non troppo complessa, con una semplice ma efficace alternanza tra la scena presente –il bacio di Harry e Ginny– e ricordi passati significativi. Una storia semplice ma non scontata quindi che si legge molto bene. Bella la costruzione circolare con la fine che ripete l’inizio dopo che la storia gli ha dato un significato.
Non sono particolarmente colpita dalla scena della neve che mi sembra forzare un po’ i personaggi per creare un romanticismo un po’ forzato, ma per il resto la storia era bella e molto triste. L’idea di Cho innamorata anche lei ma non compresa complica quella che nei libri è solo una fase di passaggio nell’adolescenza di Harry e che invece nella tua storia è una vera e tragica storia d’amore.
|