Recensioni per
Wake me up when september ends
di Mitsuki91

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
16/12/12, ore 01:48

Salve. Dato che avevamo partecipato entrambe a questo contest e che tu eri stata tanto carina da leggere la mia storia e farmi sapere che ti era piaciuta, sono passata a recensire la tua. Purtroppo noterai che sono una di quelle puntigliose che non si lascia sfuggire nulla nei commenti e se ciò ti infastidisce chiedo scusa subito: secondo me le recensioni devono essere accurate. E sincere. Ed è per questo untlimo punto che ho dibattuto un po’ se lasciare questa recensione o no – perché come vedi non è proprio positiva e non volevo essere la seconda classificata acida che va a lasciare la recensione critica alla prima classificata… Giuro che non è per quello che ti lascio questa recensione! ;) Lo faccio perché credo che la tua storia possa migliorare se correggi un paio di sviste grammaticali (tranquilla, cose piccole, al punto che la giudiciA non le aveva nemmeno viste) e magari rivedi un po’ alcuni punti.
Andiamo con ordine.
La frase “si stupì di trovarci qualcosa, anche se dopotutto non usava quella giacca dal Natale scorso” suona un po’ strana, come se non riuscissi a districarne la logica. Si stupisce sebbene non usasse la giacca da tanto. O si stupisce perché dopotutto non usava quella giacca da tanto. Non capisco quale delle due sequenze logiche dovrebbe prevalere.
“La riccia” è un’espressione che non userei per descrivere Hermione o qualunque altro personaggio. Ci sono tanti modi per indicare un personaggio che non coinvolgano i capelli. Tutti i “il biondo”, “la rossa”, “la riccia”, etc… non sono modi stilisticamente adeguati ad un racconto come si deve; sono immaturi, inappropriati e amateur. Se apri un libro a caso sulla tua scrivania dubito che troverai mai un personaggio indicato come “il liscio” o “il riccio”. A meno che non sia un libro per parruccheieri.
Invece che “quel… Quel coso” sarebbe più corretto dire “quel… quel coso” perché la maiuscola dopo i puntini di sospensione si mette solo se si inizia una nuova frase, non se si crea un balbettio.
Dici “sebbene Ginny sospettasse che lui l’amasse ancora” ma a quel che ricordo io l’unica ragione per cui i due non stanno insieme è perché lui è dovuto partire e quindi le ha detto di non poter stare con lei. Non credo che lei “sospetti”, credo che lei “sappia” di essere amata a questo punto. Ma qui le opinioni possono discordare.
Ti concedo la licenza poetica di dire che anche se la canzone non esisteva tu l’abbia voluta usare, ma un dettaglio un po’ surreale che riguarda l’MP3 resta comunque a turbarmi: dopo un anno che Ginny ha l’MP3 in tasca lo accende ed è carico? Dimmi la marca perché a me tutti gli aggeggi elettronici si scaricano dopo nemmeno un mese anche a stare spenti. xD Vabbe’, dettagli di veridicità che poco hanno a che fare con la storia in sé. 
Nel testo della canzone, la citazione esatta dovrebbe essere “like my father’s come to pass”, con l’apostrofo, perché la s non è lì per il plurale ma come abbreviazione di “has”. Altro dettaglio tecnico. 
Non dovrebbe essere “oh Merlino come gli mancava” ma “come le mancava” perché è grammaticalmente sbagliato riferirsi ad una ragazza col maschile “gli”.
Al discorso “Mentre i ricordi dolceamari di qualche mese prima tornavano a galla, e la loro storia non era altro che spensieratezza e amore, la vita di due sconosciuti.” manca una principale. È grammaticalmente improbabile mettere una temporale, poi mettere “e”, attaccare una coordinata e poi far finire il tutto lì. Basta togliere la “e” per creare un discorso corretto – a meno che, ovviamente la tua non sia una licenza poetica per creare un qualche effetto che io non ho recepito.
Stilisticamente non amo molto l’abbondanza di lacrime, il continuo piangere, e la frase un po’ peripatetica “quale destino crudele poteva dividerli? Se esisteva un Dio, esso doveva capire che il loro amore era troppo grande per poter finire così, spento dalla guerra”. Insomma, addirittura invocare gli dei come le eroine della tragedia greca mi pare un po’ esagerato, senza offesa.
Il mio commento generale è che la storia non è scritta male, sia grammaticalmente che stilisticamente, ma è un po’ immatura, adolescenziale, come se le mancasse un po’ di sviluppo e profondità. Ho letto cose molto peggiori, ma anche migliori. E forse la scelta di inserire la song-fic facendo ascoltare a Ginny un pezzo babbano ti ha penalizzata ai miei occhi perché io sono sempre molto sospettosa dei tentativi di ff writers di re-inserire a forza il loro mondo in quello magico. Non credo si possa fr ascoltare a Ginny questo pezzo senza perdere un po’ di credibilità.
Questo è tutto (e anche troppo, dirai tu). Spero che niente di ciò che ho detto ti abbia turbata in alcun modo. Tu sei libera di lasciare dieci pagine di critiche ad ogni mia storia se vuoi.
Ah, ovviamente, tutte le critiche vogliono essere costruttive.
Un bacio,
MmeBovary.