Recensioni per
Stato di grazia.
di Gatto Magro
mistica, malinconica, meravigliosa, solenne, lugubre, triste, compassionevole, forte, agrodolce, vivida, viva, vera, nostalgica, malata, schizofrenica. |
Sono arrivata fino in fondo, è stato il tuo modo di scrivere a l'alone di mistero che si creava a ogni parola a farmi rimanere qui, attaccata al pc e al tuo capitolo. |
Il tuo modo di scrivere è a dir poco straordinario. |
Io... non lo so, è maledettamente difficile scrivere qualcosa, a questo punto. |
Beh...che dire. Ogni volta che vado a leggere storie in giro, e resto basita per la qualità, non dico scadente ma peggio, che vi trovo, torno qui a rincuorarmi. |
Davvero molto belle le descrizioni dei contesti, della camera, della strada e della pioggia, anche quelle dei personaggi. Dai dettagli si intuiscono i loro caratteri, e in alcuni punti si raggiungono vette di surreale. |
Woooooooo che capitolo meravigliosoooo *-* FInalmente ci capisco qualcosa:) e poi mi sto affezionando moltissimo a brian! Vedono i morti per caso? (Tipo il cane: MR BUNGLE XD) E la madre, bè, intuivo fosse morta. Sun non avevo capito fosse scappata e ora mi chiedo dove sia andata (pensavo un cimitero ma è troppo banale conoscendoti :D)! Il lampione a gettoni mi ricorda un tuo disegno ;) Mi chiedo se sia stato il disegno ad ispirare la storia o viceversa. |
La prima parte mi ha ricordato un'altra tua storia originale XD Non so se sia voluto... Comunque ce li ho così vividi nella mente questi pantaloni rosafragola che quasi ho paura di ritrovarmeli nell'armadio domani mattina. Sarà strano ma la trovo una trovata originale. Ciò che mi piace dei tuoi personaggi è che hanno dei caratteri particolari, molti definiti, penetranti oserei dire. Non hanno nulla di comune o umano xD Leggendo le tue storie sembra di entrare in un'altra dimensione parallela di sogno che non si vorrebbe mai vivere nella realtà, se ne ha quasi il terrore anzi: il terrore che le parole si stacchino dalla pagina virtuale e ci incastrino al loro interno ipnotizzandoci. Sembra quasi che la protagonista sia la storia stessa O.o Ripeto: inquietante. |
Ok inizio a capirci qualcosa forse ;) Brian e Sun sono di una tenerezza smisurata, cosi delicati e indifesi. Mi piace il fatto che la nonna rimanga ancora sullo sfondo, sappiamo che c'e' ma non la possiamo vedere, fa parte del buio. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli, secondo me hai tanto da raccontare e spiegare. Comunque nel primo capitolo Sun dice che papa' ha picchiato di nuovo Brian, quindi mi ero immaginata tipo un mostro di persona, ora pero', vista la sua comparsa in scena, mi chiedo cosa lo abbia trasformato perche' sembrava un padre premuroso e innamorato dei propri figli O.o |
Come un ragnatela che si allunga, si intreccia, inciampa in se stessa e riparte, una ragnatela orfana, perché c'è sempre qualcosa che sfugge, sfugge il nucleo, il ragno creatore; come pezzi di un puzzle che si si incastrano intorno ad un frammento invisibile che puntualmente tentiamo di scoprire, ma, puntualmente, ci ha già depistati. Insomma che dire: questa muta agonia poetica è di uno splendore infernale e non lo dico perché sono in classe insieme a te. Adoro il tuo stile e adoro il fascino che sai dare all'oscurità di questa storia. Ho letto anche le altre storie, o meglio, le ho iniziate tutte, ma parto da questa perché è la mia preferita fin ora. più la leggo e più ho l'impressione di trovarmi di fronte ad una clessidra di polvere nera che cade lenta, un granello alla volta, scandendo il ritmo di una danza macabra, di un temporale estivo pronto a sconvolgere il mondo. Tutto questo silenzio soffocante sembra pronto per urlare una verità mortale. |