Ciao Ev *sventola la mano* (visto? stavolta ho letto con la luce del sole, ma a quanto pare non è servito..)
Ecco, lo sapevo io.
L'avevo detto che questo capitolo sarebbe stato ancora più sconvolgente del precedente!
E non so che significato attribuire all'aggettivo "sconvolgente", se positivo o negativo.
è incredibile! ti prende, ti cattura e non ti lascia andare fino all'ultima riga. Hai scosso il mio mondo.
Sei tremenda! (e questo è in senso buono, senza ombra di dubbio, indiscutibilmente in senso più che buono)
Non credo di farcela, ad andare con ordine, quindi procederò per ordine sparso.
O a seconda di come mi sento ora, sono ancora scombussolata.
L'inizio era tranquillo, sembrava non promettere troppe scosse, quindi mi sono permessa di rilassarmi e abbassare la guardia.
Che errore da principiante, dannazione! Eppure non è la prima storia che leggo.
I momenti in cui Roxas ripensa a sua madre (a parte l'incubo della vasca da bagno) e alla sua condizione familiare mi hanno messo addosso una malinconia pazzesca. è come se provassi anche io tutto il dolore, la frustrazione, la sofferenza che prova Roxas.
Mi ha causato un blocco in gola.
Il ricordo del primo incontro con Roxas mi ha sconvolto, perchè non riuscivo a capacitarmi come tutto possa essere iniziato in un modo così normale, tranquillo, quasi dolce.
Poi la faccenda comincia a sfuggire di mano.
L'incubo nella vasca da bagno mi ha messo addosso non un terrore gretto e immediato, ma una paura più sottile, che non è svanita nell'accorgermi che era solo un incubo, ma è rimasta li, come nebbia, ad opprimermi.
Il sangue:
allora l'idea di essere ricoperti di sangue mi ha messo la pelle d'oca, ma non eccessivamente.
In generale il sangue non mi fa impressione (a meno che non tentino di prelevarmelo con un siringone munito di ago di un metro) anzi, ha su di me un certo fascino. Mi sto appassionando al macrabo.
Ma in questo contesto, sangue addosso, sangue nella vasca, piangere sangue, sangue che esce dal volto della madre.
Mi ha terrorizzato, quando l'hai usato come cornice in questa tua opera.
sopratutto la scena nella vasca, tutta, nessun pezzo escluso. Paura, panico, inquietudine.
E il ripetere che la morte per paura è la più orribile. Ho temuto di doverlo sperimentare sulla mia pelle.
La scena della gelosia morbosa devo dire che un po' me l'aspettavo. Axel l'aveva già ampiamente dimostrato quando Roxas era fuggito da casa sua.
Ma da quando Roxas entra in cucina è iniziato il vero delirio.
Li per li non capivo cosa succedesse, ma man mano che Roxas vedeva e sentiva cose sempre più strane ho iniziato a tremare.
Tremavo e non capivo,
non capivo e avevo paura, e questa aumentava, sempre di più.
Penso che la paura che mi ha colto in quel momento sia una delle più incredibili, vagamente simile ad un interrogazione dove non sai niente, o quando non sai cosa fare, non sai come andrà a finire la vicenda.
Ad un tratto mi sono vista gli occhi di Axel da verde follia diventare neri. Ho rischiato l'infarto.
Ma la fine, il giornale, è stato il colpo di grazia.
Giuro, stavo per mettermi ad urlare.
Diverse ipotesi mi hanno invaso la mente: era tutta un'illusione, Axel era un morto vivente( non zombie, solo qualcuno che dopo essere stato ucciso si alza, cammina e vive come se non fosse successo niente. Niente sguardi vuoti o carne in putrefazione) o un fantasma.
Sono completamente impazzita, roba da non credere.
E ho dovuto realizzare che Roxas era pazzo, pazzo, rotto, completamente andato.
Brr.. che brividi.
Mi ricorda una cosa che mi è capitata qualche notte fa.
Avevo comprato il peluche di Axel, ad Aprile, e quella sera lo tenevo accanto a me, sul cuscino.
La mattina, quando mi sono svegliata, ho visto due occhi verdi e minacciosi che mi fissavano e ho lanciato un urlo pazzesco, me lo ricorderò per sempre.
Penso che tu abbia ridimensionato il mio modo di vedere Axel e Roxas, anche se ancora li adoro e li adorerò per sempre.
Grazie per questo bellissimo capitolo, e per le emozioni che mi hai trasmesso.
Prima di commentare sono scappata dalla mia stanza, scossa, chiudendo la porta e tornando nel mio pacato mondo, sonnacchioso e sicuro.
Ci ho messo circa una decina di minuti, prima di convincermi ad entrare.
Sei tremendamente brava, un vero talento naturale.
Hai tutta la mia stima.
Ma come fai a rendere il tutto così suggestivo?
A presto, ci vediamo al prossimo capitolo di Insidie Interiori.
Raven. |