Recensioni per
Il Re immortale
di Andrewthelord

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/04/10, ore 18:49
Cap. 1:

amen fratello..
i miei genitori sono di quella generazione e hanno vissuto quel mito trasmettendolo anche a me..
Elvis è sempre stato una meraviglia per me anche quando mia madre mi faceva vedere i suoi film da piccola..
non era solo il re era un sole che scaldava gli altri con la sua voce e il suo sorriso..
gloria al re prima ,ora e sempre..
xxromy75

Recensore Master
23/08/07, ore 16:04
Cap. 1:

Ho notato che nelle recensioni alle tue storie si finisce spesso per parlare più di politica, ateismoVScristianesimo e delle tue sviste più che di ciò che scrivi. Non sempre, ma spesso.
Io non conosco Elvis se non per le sue canzoni e non ho voglia di parlare delle mie convinzioni sull'esistenza o meno di Dio in uno spazio rencensioni su Internet.
Però una cosa te la voglio dire: questa storia mi ha fatto quasi piangere. C'erano delle frasi del prof che, oltre a dipingere una persona splendida, colpiscono veramente al cuore, e non perché sono o non sono buoniste, ma perché sono belle, e tanto mi basta. Hai dipinto in una maniera che, almeno a me, è piaciuta moltissimo un mito come quello di Preasley, e non posso che essere felice di aver letto questo breve racconto.
Complimenti ^^

Nuovo recensore
09/05/07, ore 21:59
Cap. 1:

Concordo pienamente su ogni singola parola che hai scritto. A me sinceramente Elvis non piace, ma ci ha dato molto a tutti noi. E considerando che la musica, il rock, nello specifico, occupa una buona parte della mia vita, devo ringraziare Elvis, e la sua Gibson Les Paul. Questo racconto è la dimostrazione di come la musica è passione, non solo note o suoni sgangherati. E' emozioni. E' vita.

Recensore Veterano
19/03/07, ore 20:27
Cap. 1:

piccola postilla: sei stato impreciso perché Elvis ha divorziato una volta solo ed ha avuto una sola figlia, Lisa Marie. Ciononostante, la tua scelta di scrivere su di lui è apprezzabile, ma documentati meglio, la prossima volta. Ciao

edo
16/03/07, ore 12:32
Cap. 1:

MI è piaciuta la forma, è un testo ben scritto, con le giuste pause, le giuste accelerazione. Tuttavia, non mi è piaciuto il continuo riferimento a dio, alla cristianità. Elvis veniva visto come il diavolo dai ben pensanti dell epoca,anni 50, e piaceva per quello, perchè andava oltre le definizioni. Hai citato qualcosa a riguardo,le radio, per la prima volta unita per tutte le razze, ma nn hai parlato della grande rivoluzione musicale che ha in elvis il più grande rappresentante, non hai parlata di cosa potesse suscitare il the pelvis, movimento di bacino tipico di elvis, nelle ragazzine, e cosa invece potesse insegnare il suo modo di fare ai ragazzi. Hai citato più volte dio, ma elvis non centra con dio, perchè per i suoi fans era dio. Secondo il mio punto di vista devi liberarti, della visione cristiana. Anche perchè pensa, la censura in italia, era dovuta alle eccessiva impronta cattolica della sociètà. Mentre elvis cantava meno parole, più azioni,soddisfami baby, in Italia non si poteva pronunciare la parola caviglia. Inoltre hai collocato male l omicidio di kennedy, non potevi essere in giro per gli States a metà degli anni 50 e sapere come sarebbe morto kennedy, a meno che non avessi intenzione di ucciderlo tu. Cmq a parte i punti di vista diversi hai una bella penna, conservala e falla diventare ancora più acuta e non ho dubbi che potrai essere un ottimo giornalista.

bobo
15/03/07, ore 14:36
Cap. 1:

mi piacerebbe scrivere che fai schifo e dovresti ritirarti...ma non posso e comunque non sarebbe onesto. Davvero commovente, profonda e originale...Elvis visto in chiave filosovica ed esistenziale...il sogno e il divertimento che abbracciano e avvolgono l'esistenza...spero che tu creda in quello che scrivi e soprattutto che ne tragga tu stesso ispirazione per aprirti al mondo!

Raphael
14/03/07, ore 23:10
Cap. 1:

Davvero un bel racconto. Quando molti atei dicono: "Ma dov'è Dio? Perchè non ci parla? Perchè c'è il male nel mondo?...", una risposta bella ce la dà il nostro avvocato, felice, tutto sommato, nell'ora della morte. Ed è chiaro perchè sia contento. Elvis ha portato a lui e alla sua generazione un insegnamento così grande, così profondo, una voglia di vivere tale che De Cesari ne è rimasto impressionato. E se questo lo ha portato un uomo, se un semplice uomo "con tutti i suoi problemi, con tutti suoi vizi ed errori riesce a dare così tanto a così tanta gente, allora, allora l’uomo è veramente qualcosa di straordinario"... allora anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo in noi qualcosa di divino. Senza cercare risposte in teoremi, assurde equazioni, domande provocatorie e miracoli... De Cesari ha capito che basta ripiegarsi su stessi, e scopriremo che c'è un pò di Elvis in tutti noi...

Recensore Master
14/03/07, ore 22:49
Cap. 1:

mi ha davvero commosso; elvis era un ragazzo, un uomo come tanti, che ha sempre fatto quello che gli diceva il cuore, coraggiosamente, era un uomo davvero degno di stima, un faro nell'incertezza dopo la morte di kennedy e king. Mi è davvero piaciuta questa tua fic, e spero che tu ne scriva altre! SHUN