Recensioni per
Storie di uomini e pietre [Here Lies One Whose Name Was Written In Water]
di Darseey

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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M E R A V I G L I O S A

MI sono appena innamorata di questa fan fiction! Grazie per avermi fatto fangirleggiare su questa coppia che inizio ad amare tanto tanto xD

Allora.
Parlaimo che quando il tuo OTP è Moran/Moriarty non puoi (NON PUOI FISICAMENTE) trovare in giro qualcosa di fluffoso e terribilmente coccoloso.
Insomma, in breve, ho amato questa storia da morire. Sebastian è perfetto, Jim è altrettanto perfetto, tu sei perfetta, davvero, bravissima!
(e quella dei 21 grammi è davvero una chicca :D)

Mi hai fatto leggere una MorMor, cosa che faccio raramente. Ma non ho potuto fare a meno di restare calamitata da questa storia, in bilico tra un presente devastante e ricordi ormai scomparsi. Tant'è che, come Sebastian, anch'io leggendo ho avuto il dubbio se fossero successi davvero. Ma tanto ormai non resta più nulla, se non una furia distruttrice che si abbatte senza pietà su oggetti un tempo riveriti e preziosi. E non per cercare sollievo nel distruggerli, ma perché ormai sono inutili. Ecco, una cosa che mi ha colpito molto è proprio questo vuoto - dentro e fuori Sebastian - che inghiotte tutto.
Scritta benissimo, mi ha lasciato addosso un'impressione forte.

questa storia mi ha ferito ed entusiasmato, ogni volta che leggo della morte di Jim soffro e spero che torni... lo so che sono strana, ma io adoro Jim... e Sebastian e questa storia è cosi piena di loro due, della loro anima, del loro modo di amarsi, della loro passione, del loro essere semplicemente se stessa che sono senza parole... io spero sempre che anche l'altra tua storia veda presto un altro capitolo, perdonami se mi permetto.... ma sei così brava che spero sempre di leggerti...
(Recensione modificata il 04/09/2012 - 09:43 pm)

Eccoti. Sei tornata, Mia Regina, e io guaisco come un cane alla luna.
Un altro capolavoro. Vorrei aprirti la scatola cranica e sottrarti il cervello, farne un frullato e bermelo, secondo l'antica credenza dei popoli amazzonici di poter, in questo modo, assorbire un po' della tua arte e del tuo sapere.
Ora: Sebastian e Jim non sono la MIA coppia preferita, è difficile che mi metta a leggere una MorMor, ma questa, ovviamente, non è una normale Mor/mor, per chè è tua. A partire dal titolo.
Queste pietre che sono loro, immutabili, inamovibili e dure, vulnerabili solo se le spacchi con qualcosa di più grosso e pesante. E quel qualcosa arriva con la morte di Jim. Sebastian è perso nella grande magione di pietra (anch'essa), e osserva una scalinata che ne apre in due lo sterno tra un piano e l'altro, come fosse un'architettura chirurgica: c'erano posizioni da rispettare, in cima e ai piedi di quella scalinata, ma ora non c'è più posto per lui,  nè sui ballatoi di marmo né altrove, nemmeno fuori di lì. Sebastian sfoga la rabbia contro un dipinto fatto di sangue. E questa scena mi ha fatto MALE. L'altalenarsi tra il passato miserevolmente poco romantico, in corsivo, e il duro presente di Seb, in carattere normale, rende alla perfezione l'idea di ciò che c'era e non c'è più.
Il parallelismo sottinteso, mai nemmeno accennato, ma evidentissimo tra Sherlock che inganna John e Jim che inganna Sebastian, colpisce come una pallottola, anche se Jim, lasciamelo dire, è stato meno crudele di Sherlock, che a John non ha mai dato niente: Jim si è concesso a Sebastian, invece, a modo suo lo ha amato, dicendoglielo con un coltello e succhiando la sua ferita. Anche se non sembra.
E la tua magia è, come sempre, il tuo linguaggio: mi lasci imbambolata mentre leggo. Le tue frasi mai banalmente descrittive, ma piene di sogno e paura, dense di Anima, profonde come una caverna... riesci a rendere una scena con ilk solo accenno allo stato d'animo del protagonista. Io non so come fai, non lo so, non mi capacito.
Lo so che l'ho detto fino alla nausea, ma nella scrittura tu sei quello che vorrei essere io. Eccelsa.
E io ti ringrazio per ogni cosa che pubblichi, perché mi rende perfettamente felice.
Ti abbraccio, Ila.
Claudia
 

Oh insomma, quanto mi erano mancate le tue Mor-Mor *____* Ogni tua storia si tramuta in brividi. Per il tuo modo di scrivere, così ricercato e soprattutto intelligente. Insomma si possono provare emozioni leggendo la descrizione di una casa?? Ebbene tu riesci a emozionarmi anche in questo. La scena della pira poi *_* e i piccoli riferimenti a Sherlock, Myc, il fermaglio di giada... Mi sono emozionata pure leggendo della casa a Canary Wharf... In breve le tue storie mi emozionano per la profondità con cui racconti gli avvenimenti. Non é ammesso farsele scappare! Baci

Quanto amo questa storia. Sono stata così felice di vederla nascere e maturare, e adesso che ne leggo la fine provo quasi nostalgia. E' un racconto così crudo, eppure così pieno di sentimento, che quasi mi chiude la gola. Questi personaggi dall'animo velato di grigio sono i miei preferiti. Una relazione morbosa e per questo più intensa, regala di certo più emozioni dell'amore senza ostacoli di cui si legge spesso nei romanzi. Ciò che prova Sebastian per James va oltre la lealtà, perché lui è l'unico che possa guardarlo in faccia e dirgli davvero ciò che pensa. Può dirgli che ciò che fa è sbagliato non moralmente, ma perché facendolo lascia lui solo in una grande casa vuota. E il tuo Jim ha un'anima nera, ma pur sempre un'anima. Non vedo l'ora di ricominciare a pensare storie di questo genere, Oscar. :)
A prestissimo.
Bosie