Recensioni per
Lui sorrideva
di margheritanikolaevna

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
09/03/13, ore 22:59

Cara Margherita, ho letto d'un fiato questa storia drammatica. Mi piace tanto il modo in cui sei riuscita a rendere in modo credibilissimo il punto di vista di più parti. Un apparente paradosso è l'ambivalenza dei personaggi nei confronti della guerra: in particolare, il contrasto tra lo struggente racconto del campo di battaglia insanguinato e l'avvallo dato dall'anziano all'azione suicida che mescolerà sangue e macerie per maledire nuovamente un altro terreno. Poi, la drammatica fine della giovinetta, uccisa da quegli stessi che avrebbe voluto salvare anche a costo di rischiare la morte per mano della sua famiglia. Poi, la vendetta per Sabra e Chatila che si rivolge non verso i falangisti autori della strage, ma verso gli anici dei loro amici. E infine, il paradosso dell'intervento di un esercito in armi con lo scopo dichiarato di mantenere una pace che non esiste più.
Complimenti per questo lavoro ben scritto e ben documentato, che offre notevoli spunti di riflessione e, sostituendo pochi riferimenti, potrebbe essere attuale a tutt'oggi.
A presto, spero
MaxT :)

Recensore Master
06/11/12, ore 21:09

Margherita ho appena letto.ho gli occhi pieni di lacrime e credimi sul pc, come sai, non piango.
è straziante, ben al di là della fanfiction. lo so, c'è Mac ma poteva anche essere un personaggio originale.
E' la TUA storia che è favolosa, importante, e che significa qualcosa.
da te c'è solo da imparare, e molto, moltissimo. altro che corsi di scrittura.
la psiche dei personaggi ti si srotola davanti come una pergamena che mostra i suoi segreti.
la Donna, martire per amore. il ragazzo, martire per follia.
perfetti, grandi nella loro normale tragedia.
mi dai i brividi quando scrivi certe cose.
non so che dire perchè sarebbe tutto stupido.
scrivi DAVVERO, se non sei "cattiva" già lo fai e a me dici di no..
sei meravigliosa.
baci, tua Setsuna
p.s non farmi aspettare...domani pretendo un altro link!!!!

Recensore Veterano
05/11/12, ore 23:43

Ho voluto aspettare di leggerlo tutto per commentarlo e non sono riuscita a fermarmi prima di averlo finito tutto quanto, in una sera soltanto.
Potrebbe benissimo essere un'original e nessuno oserebbe dire nulla perchè il tenente Mac è meraviglioso e vero, così vero che stringe il cuore.
Il sapere che sopravviveva mi ha permesso di leggerla senza affanno ma non ha tolto l'inquietudine e il dolore per la follia che la guerra, qualsiasi guerra, porta in se.
Anche io ho scritto una fic sulla guerra e ricordo che ho pianto mentre la scrivevo ma l'ho ritenuto un dovere necessario, un tributo direi, per coloro che avevano dato tutto il loro sangue per la terra che noi calpestiamo.
Per permetterci di farlo ancora.
Che aggiungere?
E' bellissima e, se non avesse vinto, sarebbe stato davvero uno scandalo.
Tutti i pg principali sono intensi, non solo Mac.
Lo è Shirin che, alla fine, riesce a salvare la vita a Mac...solo a lui ma...se è vivo è grazie a lei che, di sicuro, aveva sfiato la morte per avvertirlo.
Lo è Ascari padre, figura intensa e profonda che mi ha colpito tantissimo e lo è il figlio, che dà la vita per una visone assurda che altri, chi si guarda bene dal farlo chiaramente, ha inculcato loro...e lo sono gli americani e chi, come loro, vanno in missione di pace con le armi.
Tu hai reso bene tutto questo in questa tua fic, anche l'accenno ai campi di concentramento è struggente e fortissimo.
La storia dovrebbe essere maestra di vita ma non lo è mai perchè l'uomo ripete sempre gli stessi errori.
Gli stessi devastanti errori.
Sei stata grande anche nel documentarti in una maniera precisa, dando proprio tutte le notizie perfette.
Sei tra le mie autrici preferite...tu, Akane e Yukino siete tra le autrici più brave in assoluto.
In assoluto.
Complimenti, dal cuore.
Un bacio Anna

Recensore Master
23/10/12, ore 15:23

Sviluppo della trama e trattazione del tema
So che la giudice che ha indetto il contest aveva messo in conto che si sarebbe potuto trattare di qualunque tipo di guerra, però, devo ammetterlo, è proprio questo il genere di guerra che cercavo nelle storie che avete consegnato
Volevo vedere soldati che calpestavano terre aride e ostili, soldati che combattevano per la propria patria e che soffrivano per la situazione in cui si erano ritrovati, soldati con i fucili imbracciati che lottavano strenuamente per superare imboscate tese dai nemici; volevo vedere fazioni opposte e scontri di opinioni, racconti ormai perduti nelle memorie e quell'angoscia che si prova sul campo di battaglia, e la tua storia mi ha regalato tutto questo, per quanto sia stata davvero lunga da leggere e giudicare
Ci sono tantissime cose che potrei dire, tantissime sensazioni che essa è riuscita a provocarmi, ma è la storia stessa che parla, il modo in cui hai affrontato l'argomento senza forzare le cose cadendo troppo nel drammatico, facendo in modo che fosse il delinearsi del racconto a far comprendere che cosa stesse succedendo e che cosa sarebbe successo in seguito
Hai inoltre usato immagini di impatto, immagini incisive che catapultavano il lettore durante quei momenti e hai persino descritto come il vento e l'arsura ferivano le labbra e gli occhi, facendo sentire partecipi durante le scene a cui hai dato vita, come il racconto che sente Mac dalle labbra del vecchio; in particolar modo, la sensazione che lascia addosso l'ultimo capitolo è quasi raccapricciante
Ho potuto rivedere di sfuggita quell'episodio come tu stessa consigliavi di fare nelle note, e, devo dirlo, sei riuscita in una manciata di parole a ben descrivere la scena che lì viene a sua volta poco accennata, facendo quasi sentire nelle narici e sulla punta della lingua il sapore della fuliggine, dei calcinacci e del sangue

- Sintassi, lessico&grammatica
Non so se sia una svista, un cambiamento che hai voluto dare tu stessa o cosa, però, dopo il terzo capitolo, il tempo della narrazione cambia, divenendo del tutto al presente fino alla fine della storia. Non ci sono momenti in cui dal presente passi al passato, però, dunque non me la sono per niente sentita di appuntartelo come errore, pensando per l'appunto ad una scelta stilistica. Questa è una cosa che eviterei, però, perché lascia il lettore un po' disorientato
Ti appunto inoltre qualcosa, con una rapida rilettura riuscirai a cogliere senza troppi problemi anche altre piccole imperfezioni presenti nel testo, niente a cui un betaggio non possa rimediare:

  • Il vento soffiava incessante [...] trapunta di stelle immobili. → Ti segnalo tutta questa serie di frasi per un solo motivo. Usi un po' troppo spesso la parola vento a distanza ravvicinata, e se da una parte capisco che tu abbia voluto utilizzare una figura per dare impatto alla scena e spiegare cosa fa effettivamente il vento, dall'altra il continuo andare a capo ha reso un po' scocciante la lettura, dunque avrei continuato sulla stessa riga - inserendo magari un segno d'interpunzione come il punto e virgola - o avrei cercato un altro sinonimo che avrebbe potuto comunque dare la stessa sensazione;
  • Il sole era ancora alto nel cielo nudo → Dopo “nudo” inserirei una virgola per distaccare la frase dalla successiva;
  • La notte era calata veloce → Quel “veloce” mi suona un po' male, ad essere sincera. Lo sostituirei con un “in fretta” o qualche altro sinonimo;
  • Raccontano gli uomini degni di fede (ma solo Allah è onnisciente e onnipotente e non dorme) → Invece delle parentesi tonde inserirei i trattini esattamente come hai fatto poco dopo nella stessa frase;
  • L’uomo più anziano dopo qualche istante di silenzio annuì → La riscriverei così “Dopo qualche istante di silenzio, l'uomo più anziano annuì” per farla diventare più fluida e leggibile;
  • Lui, tutti i suoi compagni alla fine non contavano niente → Metterei una “e” al posto della virgola;
  • Mac Taylor era solo un ragazzo sperduto sotto un cielo straniero → Anche qui, dopo “straniero”, inserirei una virgola, in modo che la frase non scorra ad apnea e risulti più leggibile;
  • Ecco, ricordano, le regole di ingaggio → Non ho capito perché tu abbia inserito quelle due virgole, lì. Ne eliminerei una, perché in questo modo la frase risulta un pochino incomprensibile;
Piccoli errori a parte, la grammatica andava bene e hai un vocabolario molto ampio; abbondi anche di descrizioni per far capire al lettore il luogo in cui si svolge la storia, e questa è una cosa che apprezzo moltissimo.
Vorrei solo appuntarti che quando chiudi il discorso diretto molto spesso dimentichi la virgola, che da quel che so va inserita. Metti invece il punto alla fine, e quello va bene.

Parere personale
La prima cosa che voglio dirti è che ho apprezzato davvero molto il fatto che tu ti sia documentata, cosa che, purtroppo, di questi tempi capita davvero raramente, nello storie pubblicate su EFP o altrove
Hai inserito riferimenti a situazioni realmente accadute, hai utilizzato momenti della vita vera e accennato ad episodi di guerra che, bene o male, hanno coinvolto anche il protagonista, ed è una cosa non da tutti mettere tanto impegno nelle storie, al giorno d'oggi
Per quanto io sia una fan di CSI - quello con Grissom, almeno quando c'era una volta - e abbia visto solo qualche stagione di CSI: NY, non avendolo mai apprezzato a pieno, devo dire che questa tua storia è riuscita a far risalire di qualche gradino il fandom, cosa che non avrei mai creduto possibile
Come precedentemente detto, l'intreccio tra finzione e realtà mi ha davvero colpita, ed ha fatto guadagnare molti punti all'apprezzamento personale, dunque i miei più sinceri complimenti. Per quanto abbia passato l'intera notte a leggerla e a valutarla, ne è valsa davvero la pena

Recensore Master
13/09/12, ore 21:57

Mi fa una tremenda impressione leggere questo capitolo adesso, dopo l'attentato che c'è stato davvero al consolato americano a Beirut.
Bello il riferimento alla colazione domenicana di Mac e gli altri: sono questi piccoli particolari che rendono vivido il racconto. Così come ho apprezzato la volontà di Mac di scrivere alla madre e, se possibile, di parlarle al telefono. Questo perché si tratta di un argomento a cui sono sempre stata sensibile: la lontananza dei soldati da casa. Inoltre evidenzia come in tempo di guerra tutto è stravolto e anche le cose piccole e scontante diventano rare e acquistano importanza.
Questo capitolo è anche un'occasione per ripassare le forze peacekeeper :D
Oh santo cielo, hanno sparato contro Shirin D:
Il camion bomba esplode D:
"muggito che incomincia bianco e poi diventa rosso e via via si dissolve nello spostamento d’aria" questa frase mi è piaciuta particolarmente!
Alla fine, nonostante non sia andata come sperava, Shirin è riuscita davvero a salvare Mac. E Stan ç_ç A effetto anche la conclusione.
Sei stata davvero brava perché era prevedibile come sarebbero andate a finire le cose, eppure hai saputo descriverle in modo da sorprendere lo stesso e creare colpi di scena. Ancora una volta le descrizioni sono state molto vivide. Da brividi davvero.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest! Sono proprio contenta di aver letto questa storia :)

Recensore Junior
13/09/12, ore 16:44

Sapevo che finiva nel sangue e nella disperazione, ma ci sto male lo stesso. Chiaramente, ho apprezzato l'uso che hai fatto di Shirin (ovviamente non la fine che ha fatto), ed il suo disperato tentativo di evitare la tragedia.
Il dialogo tra Mac e Whitney è da pelle d'oca, e, a mio avviso, realistico. E la serenità di Ismalal è troppo inqietante: capisco come fa ad essere tranquillo, ma è davvero un aspetto spaventoso.
Fiction molto intesa e profonda. Fa davvero riflettere, sei un piccolo genietto. E poi tutte le ricerche di nomi/luoghi che hai fatto... ma è favoloso! Certi autori più o meno famosi dovrebbero imparare da te.
(nota: adoro quando un personaggio si mette a pensare alle cose belle che potrebbe fare. Significa sempre che una sciagura sta per piovergli addosso. Lo faccio anch'io con i miei, è una cosa un po' malvagia, ma funziona! *risata crudele*)