Dopo aver letto la tua Cloud x Aerith, ho subito cercato qualcos'altro di tuo. Quando poi ho visto che, beh, avevi scritto una flashfic su Sephiroth e Aerith, che è una delle mie coppie preferite, non ho potuto che fiondarmici.
Per quanto riguarda questa coppia, sono sempre stata molto esigente, in tutto. È una coppia complessa, del tutto fuori dai registri del canon ma che, per risultare credibile, deve essere gestita bene.
Mi hai sorpresa.
Diciamo che Sephiroth è uno dei personaggi più complessi nella storia dei videogiochi (non solo in FFVII) e tu, per me, nonostante sembri OOC, gli hai reso giustizia. La cosa che più mi ha sorpresa è stato l'accenno di pentimento finale.
Stupendo.
Sephiroth è tutto tranne che una persona che si pente. Qui l'hai reso molto umano. E, senza ombra di dubbio, la cosa che l'ha reso umano è stato rendersi conto del sorriso di Aerith mentre l'uccideva.
È questa la cosa più sorprendente.
Gli hai reso giustizia perché questa cosa è del tutto credibile. Per me lo è. Nonostante in Sephiroth, nel gioco, si celi un seme di pazzia, rimane dopotutto molto umano (del tutto fuori da come lui si ritiene). Il seme della sua pazzia è ciò che lo rende umano, io l'ho sempre pensata così. E vacillare per un sorriso dato in un momento di sofferenza, per me, potrebbe per lui essere credibile. Purtroppo, nel gioco, Sephiroth è troppo convinto della sua idea di grandezza ecc. ecc. Non mi dilungherò troppo. Insomma, sul gioco una cosa del genere non sarebbe potuta accadere anche per motivi di trama (sarebbe successa il gioco si sarebbe interrotto, dopotutto, no? xD) ma vedere che Sephiroth vacilla per il sorriso di quella che dovrebbe essere la sua più acerrima nemica, è questo che mi è piaciuto.
Perché l'ha stupito il sentimento e la bontà che ci sono in Aerith. :)
Forse sarò una romanticona nel ritenere Sephiroth tutto tranne che cattivo (lo ritengo folle, ma non cattivo xD) e quindi, per me, vederlo emozionarsi per una cosa simile è del tutto credibile.
Dopotutto abbiamo visto come, nel Crisis Core, fosse una persona "normale" (per quanto relativa possa essere la normalità).
Non posso che ringraziarti per questa perla, davvero.
Giulia. |