Recensioni per
Live while we're young!
di Clially

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/03/13, ore 20:27

WE CESS!
Mamma e come ti odio in questo preciso momento u.u
Però andiamo per gradi....
1. Ma come? Cioè sono rimasta tipo :O quando ho letto di Claudia e Harry
2. "Entrai violentemente in Noemi." we,si bussa prima di entrare u.u e poi violentemente...e dove siamo? ad un incontro di wrestling?
3. "Ti ho tradita" ma mo ti faccio partire io per l'Austria a furia di calci nel culo!
Bah.....che migliore amica che ho,le le u.u
AHAHAHAHHAHAHA lol
xoxo GossipOneD

Recensore Veterano
26/02/13, ore 13:24
Cap. 22:

AHAHAHHAHAHAHA dio,soffoco :')
"Le sue mani esperte" eheh ;)
Ste mutande con le mucche le metti dapperttutto,maròò.
E poi quando ti senti male?
Quando devi andare a cena con Niall,e certo uu
E mi vuoi dire che cazzo gli hai detto? Giuro che se gli dici di no ti castro!
E io? Che fine fa Nemi? D:
Hazzoran,vedi di muoverti ad aggiornare e si,mi faccio male a recensire uu
xoxo GossipOneD

Recensore Master
19/02/13, ore 16:58
Cap. 22:

Heiii ciaooo c:
Aggiorna al più presto voglio sapere se diventerà la ragazza di Niall <3
Sono troppo curiosa, e spero tanto di si, non vedo l' ora di leggere il prossimo capitolo...
ti prego aggiorna presto, sono in ansia e voglio sapere che succederà :) Xx
ciao ciao baci
-Chiara

Recensore Master
14/01/13, ore 18:00

Oddio Niall in lacrime... no?!
Why? D: è successo qualcosa con claudia???? cosa?????
oddio, oddio, oddio.... panicoooooo
aspetto il prossimo capitolo
ciao ciao baci -Chiara

Recensore Master
19/12/12, ore 22:30
Cap. 20:

Ciao :3 questo capitolo è fantastico aspetto il prossimo, amo questa storia, penso sia fantastica. Aspetto il prossimo capitolo baci -Chiara

Recensore Veterano
02/12/12, ore 21:38
Cap. 19:

Sta cess!
L'ispirazione te la faccio arrivare io u.u
Ma come cazzo la distanza non si azzerava?? Mi sarei buttata addosso!!
Eh,tu neanche inizi a camminare gia stai a letto con Louis,bah u.u
Vabbè,pubblica il prossimo o te la faccio vedere io l'ispirazione,su per il ****!!
xoxo GossipOneD

Recensore Master
02/12/12, ore 12:13
Cap. 19:

Oddio oddio e ora?? amo la tua storia penso che sia fantastica voglio sapere il continuo lo aspetto con ansia baci baci al prossimo capitolo ciaooo:* -Chiara

Recensore Veterano
19/11/12, ore 18:49

"Che disagio. Bah. Sono senza parole. Sei un caso perso." questi sono i commenti di mio zio ahahahahah lol
Allora iniziamo....
COME CAZZO TI VIENE?? Io posso essere difficile da capire,ma non per questo quel cornuto mi deve lasciare!
E poi tu che chiedi ad Harry di dormire con te.....ma non vi odiavate?? .-.
E poi cazzo combini?? Allora puoi camminare?? Mi hai fatto tornare dall'Italia per niente!!
No,una cosa ci sarebbe: Zayn ;)
Ma che me ne fotte dei bootcamp,questi 5 bellissimi ragazzi non si muovono da qui,CHIARO??
Ahahahahahah vedi di muoverti a continuare porcellina (?)
Tra poco esce il video di kiss you *^*

Recensore Master
17/11/12, ore 21:43

Oddio si è alzata.. non ha niente e ora??? che succede aspetto il prossimo capitolo voglio sapere che succede baci  -Chiara

Recensore Veterano
12/11/12, ore 16:26

Non ti sputo in faccia perchè la saliva mi serve!
Ma ti rendi conto che questo capitolo è stupendo?! Non posso credere che non volevi neanche pubblicarlo....
Mo vedi di scrivere il continuo e di muoverti,bella.
Mi dispiace per Claudia,però tutti se ne sono andati....
Quel ricchione di Zayn!!
Ho capito che parlare con me è interessante (eheh ;)) però che cazzo,è tua sorella!!
Bah....mistero quel ragazzo,è e rimarrà un mistero u.u
Una cosa però non mi è chiara:
<>
Stiamo parlando delle stesse posizioni?? AHAHAHAHAHAHAHAAH :')
Dio,collasso.
Vedi di muoverti a continuare,o ti castro (?)
xoxo GossipOneD

Recensore Veterano
19/10/12, ore 21:49
Cap. 16:

Claudiaaaaaaaaaaaaaaa!
Oddio,come stai?? Tutto bene?? Non sei morta vero??
Oh porca carota,lo devono fare santo a Niall!
Awwwwww io e Zayn *--------------*
Anche se non ci ho capito un cazzo,ma gia i nomi Zayn e Noemi insieme mi mettono di buon umore!!!!
Ma quante volte lo abbiamo fatto?? Una?? E cosa significa l'ultima frase??
Maròòòòòòòòòòòò che me ne fotte della scuola,tu DEVI continuare.
xoxo GossipOneD

Nuovo recensore
15/10/12, ore 21:52

Ho seguito tutta la tua storia è stupenda :)) Mi piace molto è scritta bene , bacii :*

Recensore Veterano
09/10/12, ore 20:21

Ue cesssssssssssssss!
Per non chiamarti in un'altra maniera u.u
Ma come?? Come ti è venuto in mente?? Ma che tieni in testa,segatura forse??
Io che lascio Zayn per andare in Italia??
Ma stiamo parlando dello stesso Zayn?? E della stessa Italia??
MA IO MI CI STABILIREI A CASA MALIK.
E poi un'altra cosa.......ma quando ci saremmo fidanzati?? .-.
Bah.....tu che mangi come tuo solito,ma vabbè!
Fossi stata Louis ti avrei vomitato in faccia u.u
Ahahahahahaha anyway,anche io ho aggiornato :3
Mo però aggiusta le cose,ti pregooooooooooooooo >.<
xoxo GossipOneD

Recensore Junior
08/10/12, ore 16:04

Vi prego di leggere questa Os con in sottofondo"My Immortal-Evanescence" anche a ripetizione,dopo che sarà finita.E' l'unica che può trasmettervi parecchi significati leggendo questa Os.

-Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità
anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.-

Il ragazzo entrò di soppiatto dalla piccola finestra aperta ed atterrò silenziosamente: la sala era fredda e buia ma dopotutto cosa ci si poteva aspettare da un ospedale?
Camminò velocemente fino alla dispensa di sangue per poi chiudersi dentro
; sentiva già l'odore nell'aria,forte come non mai e lui aveva assolutamente bisogno di portarsi a casa qualche scorta; aprì lo zainetto buttandoci dentro 5 o 6 sacche per poi avviarsi con estrema calma verso i corridoi. I suoi passi rieccheggiavano nel largo corridoio ma del resto non gli importava:anche se qualcuno avesse udito i suoi passi nessuno avrebbe avuto le forze per alzarsi dal suo letto di ospedale ed investigare su chi fosse,tantomeno le infermiere che si vedevano di rado.
Il ragazzo passò davanti ad una larga vetrata dalla quale proveniva una fioca luce, qualcosa lo spinse a fermarsi e a curiosare: oltre il fitto vetro,una minuta ragazza attaccata a qualche tubicino e sotto delle sottili coperte osservava il vuoto dietro di lui,sembrava proprio non essersi accorta della sua presenza fino a quel momento, eppure improvvisamente i suoi occhi spenti e persi saettarono su di lui e lo ghiacciarono all'istante...perchè non scappava?Perchè era deciso a tenere quel contatto di sguardi con quella ragazzina?Questa gli fece cenno di entrare,era strana,terribilmente strana.
Il ragazzo dai capelli castani non se lo fece ripetere due volte:aprì lentamente la porta della camera e se la richiuse alle spalle rimanendo ad osservarla,
questa gli fece nuovamente cenno di sedersi sulla sedia al fianco del letto;
< Come ti chiami? > domandò la ragazza
< Justin > rispose lui preoccupato di nascondere il suo zaino pieno di sacche di plasma
< Perchè mi hai fatto entrare? > domandò subito dopo, la ragazza fece spallucce
< Qui è tutto terribilmente noioso,ricevere un visitatore alle 3 di notte è interessante >, Justin si irrigidì immediatamente: E se gli avesse chiesto il motivo per il quale era lì? Il suo flusso di pensieri fu interrotto dalla stessa sottile voce della ragazza: < Non voglio sapere che ci fai qui,sta tranquillo > sogghignò come se gli avesse letto nel pensiero,
ma tra i due la creatura innaturale chi era?
< Come ti chiami...ragazzina? >
< Scarlet...penso > rispose in un sospiro e sotto lo sguardo stralunato di Justin
< Ho molti vuoti di memoria,mi spiace di sembrarti stupida ma la malattia non porta nulla di buono >, il ragazzo diede una veloce occhiata alla sua scheda di salute senza tuttavia riuscirne a leggerne nulla,
< Di cosa sei malata? > domandò avvicinandosi
< Tumore ai polmoni > rispose meccanicamente Scarlet come se quella domanda le fosse stata fatta un milione di volte; Justin osservò il suo corpo magro sotto le lenzuola,il viso sciupato ed i capelli scuri che nonostante tutto c'erano ancora e la cosa lo sorprendeva parecchio.Una luce si accese in lontananza in una corsia lì vicino e Scarlet ci buttò l'occhio:
< Ti consiglio di scappare velocemente,le infermiere staranno cominciando il loro stupido controllo notturno e non farà loro piacere trovare una visita a quest'ora >, Justin la guardò un ultima volta sorridendole flebilmente e sperando di infonderle coraggio...ma cosa ne poteva sapere lui del coraggio della vita,visto che non ne aveva una da parecchio tempo?Afferrò lo zaino e si volatilizzò oltre la porta come solo quelli come lui potevano fare.

Per un'intera settimana Justin si introdusse di nascosto nell'ospedale,superando la sala di sacche di sangue senza darci molto peso:non gli interessava fare una buona scorta di "cibo",ma amava parlare con Scarlet,gli sembrava dannatamente facile e soprattutto poco impicciona.
La ragazza si sedette sul letto,quella notte non aveva nessun tubicino collegato al suo corpo:
< Come riesci ad entrare qui di notte Justin? > domandò la ragazza scrutandolo con quei suoi occhi verdi e spenti
< Dalla finestra della dispensa > spiegò; ci fu un momento di tombale ed imbarazzante silenzio tra i due prima che Scarlet potesse parlare,questa volta con tono più sicuro:
< Tu non sei come me,Justin > affermò evidenziando nuovamente il suo nome, il ragazzo dagli occhi color miele la guardò un secondo inclinando impercettibilmente la testa:
< Se intendi se sono malato...no Scar,non sono malato come te >, la mora scosse divertita la testa da tale ingenuità:
< Non intendo questo,tu sei diverso da me...e da tutti.L'ho capito oramai > Justin sentì il sangue freddarsi nelle vene...oh aspetta,nel suo corpo non scorreva più sangue;inghiottì rumorosamente la saliva e cominciò a scuotere la testa negando: < Che stupidaggini inventi Scar? > chiese ridendo teatralmente
ma la ragazzina sembrava sicura di ciò che diceva < Non sei umano,lo capisco dalla facilità con cui entri nell'ospedale,eviti le infermiere e dal fatto che tutto ti sembra stupidamente monotono,come se tu avessi visto già di tutto;vero Justin? > domandò abbassando lo sguardo e sorridendo a se stessa,
lui cominciò a balbettare prima di lasciarsi ad un sospiro:
< Non hai paura? >
< E di cosa?Di un ragazzo dai capelli castani e gli occhi color miele?Oh che terrore >
< Intendo dalla mia natura.Insomma non hai paura che io ti possa succhiare il sangue,uccidere,far di te un ammasso di carne e roba simile? > chiarì meglio Justin evidenziando particolari che appartenevano solo a stupide leggende sulla sua razza,
Scarlet si stese sul letto lentamente chiudendo gli occhi: < Non ho paura di te Justin, ho paura che da un momento all'altro io possa morire,perchè prima o poi io morirò è ovvio,ma soprattutto ho paura di morire tra queste 4 mura.Perchè dovrei aver paura di qualcosa che potrebbe uccidermi se morirò ugualmente? > e chissà dove trovò la forza per piangere silenziosamente. Quella notte Justin sentì il mondo crollargli addosso:in quella situazione lui era completamente inadeguato ed inutile visto che sulla vita non poteva dare consigli,pertanto quando si alzò da quella poltrona pronto a scappare dai soliti controlli notturni sentì come se un magone gli stesse scivolando via d'addosso,
< Justin > lo richiamò un'ultima volta,si girò ad osservarla: < Per favore domani portami via,di nascosto, di pomeriggio. >
< Scarlet sei pazza? > la ragazza inspirò profondamente prima di continuare:
< Ti prego,voglio vedere qualcosa di nuovo.So che puoi farlo senza il minimo sforzo.Non ho nessuno che mi venga a trovare,sono sola > Justin ripensò alle sue due ultime parole...anche lui era solo,era terribilmente solo in realtà,eppure c'era Tom con lui ogni giorno,che era il suo Tutore da quando era diventato un vampiro,da quando i suoi genitori erano morti e si sentì in dovere di portare quella ragazza via con se
< Domani pomeriggio,te lo prometto >.
**
Il ragazzo si sporse timidamente verso la segretaria che batteva ritmicamente le dita sulla tastiera,
< Mi scusi signorina potrei visitare Scarlet Jonson? > domandò attirando la sua attenzione,la donna diede un veloce sguardo all'orologio che indicava le 16 ed annuì per poi ignorarlo nuovamente.
Justin entrò nella camera di Scarlet chiudendosi la porta alle spalle e assicurandosi di aver dato un tic di sicurezza, chiuse le tende e spalancò la finestra che tenevano sempre chiusa per evitare che la salute di Scar peggiorasse;
< Cos'hanno detto oggi i dottori? > domandò premurosamente il ragazzo prendendola in spalla
< Che per ora non ho più bisogno di quei tubi,che per ora ho abbastanza energie > spiegò stringendosi al suo collo e ispirando profondamente l'aria fresca che entrava nella stanza,poi continuò: < E secondo loro queste energie io dovrei spenderle fissando al di fuori di quel vetro > e fece uno strano verso di disapprovazione che fece scoppiare a ridere il ragazzo; Justin scese velocemente dalla finestra stringendo la ragazza e correndo per il prato verde che si estendeva alla sinistra dell'edificio.
Scarlet poggiò i piedi nudi sull'erba umida
< Non ricordavo certe sensazioni > commentò sentendosi un leggero formicolio sotto alla pianta dei piedi,era una sensazione piacevole e si sdraiò completamente per terra
< Non stenderti così,ti verrà un accidente sull'erba bagnata! > la riprese Justin sedendosi a mo' d'indiano e lasciando che la ragazzina poggiasse la testa sulle sue gambe,sentì il suo respiro regolare e per un secondo ne fu geloso, < Da quanto tempo sei in ospedale Scar?Da quanto lotti con questo tumore? > domandò accarezzandole i lunghi capelli che nonostante tutto si prometteva di curare < Più o meno da 5 anni,se prima il mio era un via vai tra ospedale e casa,ora la mia casa è l'ospedale.Non aveva più senso viaggiare sapendo che le mie condizioni non sarebbero migliorate,non ho neanche voluto fare la Chemio > commentò rasserenata dall'idea che ben presto tutto quel dolore sarebbe finito < La Chemio ti avrebbe donato qualche speranza in più e qualche mese,anno in più per trovare una soluzione... >
< Non mi serve speranza Justin,mi serve un miracolo.E poi non ha senso per me vivere qualche mese o ancor peggio qualche anno in più nella sofferenza,prima la faccio finita meglio è > concluse seccata
< Sembra quasi che della tua vita non ti mancherà nulla.. >
< E invece ti sbagli;mi mancherà la pasta al forno della mamma,la gelosia di papà,le risate tra amici e mi mancherai tu Bieber > disse con una nota di malinconia:lui non l'avrebbe mai raggiunta,non sarebbe mai potuto andare con lei in paradiso un giorno .
Quanti in tutto quel tempo l'avevano rimproverata di non aver intrapreso la chemioterapia?Tanti,ma quanti avevano provato il dolore che provava lei?
Nessuno,si sentiva un peso per tutti:per gli amici che magari si sentivano costretti a portarle dei fiori,per la famiglia che viaggiava nel mondo alla ricerca di qualche dottore capace di curarla,ma oramai non ci speravano neanche più loro,era un peso persino per quell'ospedale che teneva una camera occupata solo per lei.
Rimasero il religioso silenzio sentendo il vento spostare le foglie secche sul prato e farle rotolare via
< Sai Justin a volte vorrei sentire il tuo cuore battere,per vedere come ti senti. >
< Anche io vorrei,ma sono oramai 3 anni che convivo con questa" vita "Scarlet.Non ricordo neanche più come batte il cuore.. > si lamentò;la ragazza si alzò con il busto battendo ritmicamente un pugno sul suo petto: < Questo è il battito del tuo cuore quando sei tranquillo,tutto procede per il meglio > e battè 5 colpi,
poi ne accellerò il ritmo battendone 8 più velocemente: < Questo è quando hai paura > poi aumentò ancora di più il ritmo battendo 10 colpi:
< E questo è quando sei con la persona che ti fa star bene e della quale pensi di essere innamorata > sorrise;
il moro la osservò: quel viso stanco aveva riacquistato un po di colore e gli occhi verdi un po' di voglia di vivere,pensare che lui l'aveva aiutata ad essere felice lo aveva completato,era come se in quel momento il cuore di Scar battesse per ricordare il suo.Justin battè 10 colpi sulla mano della ragazza che ne contò ogni singolo rintocco per poi sorridere come una bambina: < Sono 10...> Osservò imbarazzata, < Scarlet Jonson vorresti baciare un vampiro? > domandò irrigidendosi mentre si soffermava sulle sue labbra rosee che successivamente si aprirono in un sorriso: < Non so come si fa.Insegnamelo > concluse prima che le labbra di Justin potessero assaporare le sue in un bacio che le insegnò tutto ciò che c'era da sapere.

Dopo aver riportato Scarlet in ospedale, Justin tornò a casa buttandosi sul divano, sapeva che lui era lì e che lo stava osservando..
< Tom entra e non spiarmi > disse fissando il vuoto davanti a se e l'uomo si fiondò al suo fianco
< Mi sorprende di come tu abbia affinato i tuoi sensi sovraumani piccolo Bieber > lo prese in giro scompigliandogli i capelli, < Dove sei stato fino ad ora?Dei piccoli bulletti potevano aggredirti per le strade buie della città > rise l'uomo nascondendo un vero interesse per cosa avesse fatto quel giorno il suo figlioccio
< Sono stato con quella ragazza...quella della quale ti ho raccontato che ogni notte vado a trovare in ospedale.Credo di essermene innamorato > commentò ridendo come uno stupido e portando la testa all'indietro, Tom ascoltò minuziosamente ogni descrizione del ragazzino,osservando con quanta enfasi esaltasse quel viso stanco e quella voce affaticata, come nonostante tutti i piccoli difetti lui riuscisse a trovare qualcosa di unico in quella ragazza;poi decise di aprir bocca:

< Il fato gioca brutti scherzi.Lega razze differenti,lega lingue diverse,lega uomo e donna... e lega chi è destinato a vivere in eterno con chi è destinato a sperare in una vita dopo la morte,purchè esista. >

**
< Mi spiace di non essere potuta uscire oggi... > sussurrò la ragazza mentre Justin la cullava seduto sulla poltrona della sua camera
< Non fa niente Scar,non mi interessava di uscire >
< No Justin,è tutta colpa mia.I medici mi hanno somministrato molte medicine,dicono che sia diventata troppo debole > si lamentò mentre disegnava cerchi concentrici sul petto del ragazzo; era passato oramai un mese da quel bacio e Scarlet non faceva altro che peggiorare,dormiva quasi tutta la giornata,a volte non aveva abbastanza fiato per parlare e si limitavano a scambiarsi sguardi d'intesa ricchi di significato < Justin io credo di amarti > soffiò di punto in bianco la bruna nascondendosi il viso dalla vergogna,
Bieber sorrise: < Scar credo che tu mi abbia ricordato come si ama > rispose baciandole prima la fronte e poi le labbra.
Quella notte stessa il ragazzo tornò per starle accanto,sapeva che non avrebbero parlato molto:il viso stanco dava segni di cedimento eppure Scarlet si rifiutava di andare a dormire,almeno fino a quando Justin non fosse andato via,
< Sei felice Justin?O ti sto facendo solo sprecare prezioso tempo che potresti sfruttare per far altro..? > domandò la bruna,Justin rise:
< Sono felice Scarlet e per fare il resto c'è tempo...ho l'eternità >
< Deve essere bello vivere per sempre... >
< E invece ti sbagli Scar.Sai qual'è la mia più grande paura?Di non morire,di non poter invecchiare insieme alle persone che amo,di non poter sperare in una vita dopo la morte con chi vorrei accanto.Con questo incubo ci convivo ogni giorno > spiegò stringendole la mano ed intersecando le loro dita, odiava sapere che prima o poi lei sarebbe andata via lasciandolo nuovamente lì,solo.
< Justin...Justin... > cominciò a sussurrare Scarlet per svegliare il ragazzo che si era addormentato sulla poltroncina mentre la cullava,non aveva neanche più il fiato per sussurrare il suo nome e per svegliarlo ma doveva farlo,le aveva spiegato che i vampiri dormivano e respiravano in reflusso del ricordo della loro vita passata,era una specie di modo per non dimenticare; i suoi meravigliosi occhi color miele con sfumature più scure si schiusero osservandola: < Scar?Cosa c'è? > domandò aggiustandosi sulla poltroncina in tela rossa,in risposta la ragazza cominciò a battere ritmicamente 10 veloci pugni sperando che lui capisse,che capisse che non aveva più fiato per parlare perchè se ne stava andando;
Justin sorrise facendola arrossire,altri 10...altri 10...poi il pugno della ragazza rallentò la velocità,mentre gli occhi le si chiudevano,
rallentò così tanto che Justin non ne sentì più il tocco, poi improvvisamente Scarlet segnò un'inquietante retta sul petto del ragazzo prima di far crollare la mano a peso morto.


Tom poggiò una mano sulla spalla del ragazzo che fissava inerme la terra battuta e quella lastra di pietra la sopra conficcata:
< Era destino,Justin.. > gli ricordò Tom
< Ieri sono morto,Tom. > disse di punto in bianco il ragazzo senza guardarlo negli occhi:avrebbe fissato quella lapide per tutto il resto della sua esistenza
< Come? > domandò stranito l'uomo,Justin sospirò: < Alle 00.56 i nostri cuori battevano ritmicamente,10 pugni,come dicevamo noi...alle 00.58 il suo cuore ha smesso di parlare con il mio.Ma non di amarmi ed è lì che sono morto.Avrei provato a suicidarmi se non fosse per il fatto che sarebbe stato inutile >;
il ragazzo si chinò sulla terra,ignorando la preziosità dell'abito nero che indossava ed osservando senza pace quelle scritte incise lì sopra,
poi cominciò a picchiare la lapide.

Non furiosamente,
non piangendo,
ma con 10 forti rintocchi.


"Continueranno a cercarsi? Probabilmente sì, come fanno da secoli. Lo faranno finché non riusciranno a smettere di perdersi, anche se adesso hanno promesso a loro stessi di aver per sempre chiuso l’uno con l’altro. Continueranno a incontrarsi, a cercarsi senza saperlo. Ma perché non smettono di scappare l’uno dall’altro? Perché un amore o un’amicizia del genere è difficile da gestire e fa paura. Ma loro continueranno a cercarsi. è scritto nel loro destino."






________________________________________
Ed eccomi qui,per chi non mi conoscesse sono Melany,piacere.
Questa è la mia prima OS su Bieber pertanto in questa sezione sono sconosciuta.
Ci ho messo l'anima,forse è la storia(seppur breve) più triste che io abbia mai scritto e se per questo può non esservi piaciuta mi spiace,ma non ho uno stile ben preciso
percui vario molto.
Non ho nulla da dire se non che spero di ricevere qualche recensione magari come prima impressione,visto che non sono abituata a scrivere su Bieber per quanto io sia Belieber e per quanto lo ami,ma questa volta è stato diverso.Spero di avervi in qualche modo toccato il cuore anche per una frazione di secondo.

Con amore,Mel.
Vi prego di leggere questa Os con in sottofondo"My Immortal-Evanescence" anche a ripetizione,dopo che sarà finita.E' l'unica che può trasmettervi parecchi significati leggendo questa Os.

-Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità
anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.-

Il ragazzo entrò di soppiatto dalla piccola finestra aperta ed atterrò silenziosamente: la sala era fredda e buia ma dopotutto cosa ci si poteva aspettare da un ospedale?
Camminò velocemente fino alla dispensa di sangue per poi chiudersi dentro
; sentiva già l'odore nell'aria,forte come non mai e lui aveva assolutamente bisogno di portarsi a casa qualche scorta; aprì lo zainetto buttandoci dentro 5 o 6 sacche per poi avviarsi con estrema calma verso i corridoi. I suoi passi rieccheggiavano nel largo corridoio ma del resto non gli importava:anche se qualcuno avesse udito i suoi passi nessuno avrebbe avuto le forze per alzarsi dal suo letto di ospedale ed investigare su chi fosse,tantomeno le infermiere che si vedevano di rado.
Il ragazzo passò davanti ad una larga vetrata dalla quale proveniva una fioca luce, qualcosa lo spinse a fermarsi e a curiosare: oltre il fitto vetro,una minuta ragazza attaccata a qualche tubicino e sotto delle sottili coperte osservava il vuoto dietro di lui,sembrava proprio non essersi accorta della sua presenza fino a quel momento, eppure improvvisamente i suoi occhi spenti e persi saettarono su di lui e lo ghiacciarono all'istante...perchè non scappava?Perchè era deciso a tenere quel contatto di sguardi con quella ragazzina?Questa gli fece cenno di entrare,era strana,terribilmente strana.
Il ragazzo dai capelli castani non se lo fece ripetere due volte:aprì lentamente la porta della camera e se la richiuse alle spalle rimanendo ad osservarla,
questa gli fece nuovamente cenno di sedersi sulla sedia al fianco del letto;
< Come ti chiami? > domandò la ragazza
< Justin > rispose lui preoccupato di nascondere il suo zaino pieno di sacche di plasma
< Perchè mi hai fatto entrare? > domandò subito dopo, la ragazza fece spallucce
< Qui è tutto terribilmente noioso,ricevere un visitatore alle 3 di notte è interessante >, Justin si irrigidì immediatamente: E se gli avesse chiesto il motivo per il quale era lì? Il suo flusso di pensieri fu interrotto dalla stessa sottile voce della ragazza: < Non voglio sapere che ci fai qui,sta tranquillo > sogghignò come se gli avesse letto nel pensiero,
ma tra i due la creatura innaturale chi era?
< Come ti chiami...ragazzina? >
< Scarlet...penso > rispose in un sospiro e sotto lo sguardo stralunato di Justin
< Ho molti vuoti di memoria,mi spiace di sembrarti stupida ma la malattia non porta nulla di buono >, il ragazzo diede una veloce occhiata alla sua scheda di salute senza tuttavia riuscirne a leggerne nulla,
< Di cosa sei malata? > domandò avvicinandosi
< Tumore ai polmoni > rispose meccanicamente Scarlet come se quella domanda le fosse stata fatta un milione di volte; Justin osservò il suo corpo magro sotto le lenzuola,il viso sciupato ed i capelli scuri che nonostante tutto c'erano ancora e la cosa lo sorprendeva parecchio.Una luce si accese in lontananza in una corsia lì vicino e Scarlet ci buttò l'occhio:
< Ti consiglio di scappare velocemente,le infermiere staranno cominciando il loro stupido controllo notturno e non farà loro piacere trovare una visita a quest'ora >, Justin la guardò un ultima volta sorridendole flebilmente e sperando di infonderle coraggio...ma cosa ne poteva sapere lui del coraggio della vita,visto che non ne aveva una da parecchio tempo?Afferrò lo zaino e si volatilizzò oltre la porta come solo quelli come lui potevano fare.

Per un'intera settimana Justin si introdusse di nascosto nell'ospedale,superando la sala di sacche di sangue senza darci molto peso:non gli interessava fare una buona scorta di "cibo",ma amava parlare con Scarlet,gli sembrava dannatamente facile e soprattutto poco impicciona.
La ragazza si sedette sul letto,quella notte non aveva nessun tubicino collegato al suo corpo:
< Come riesci ad entrare qui di notte Justin? > domandò la ragazza scrutandolo con quei suoi occhi verdi e spenti
< Dalla finestra della dispensa > spiegò; ci fu un momento di tombale ed imbarazzante silenzio tra i due prima che Scarlet potesse parlare,questa volta con tono più sicuro:
< Tu non sei come me,Justin > affermò evidenziando nuovamente il suo nome, il ragazzo dagli occhi color miele la guardò un secondo inclinando impercettibilmente la testa:
< Se intendi se sono malato...no Scar,non sono malato come te >, la mora scosse divertita la testa da tale ingenuità:
< Non intendo questo,tu sei diverso da me...e da tutti.L'ho capito oramai > Justin sentì il sangue freddarsi nelle vene...oh aspetta,nel suo corpo non scorreva più sangue;inghiottì rumorosamente la saliva e cominciò a scuotere la testa negando: < Che stupidaggini inventi Scar? > chiese ridendo teatralmente
ma la ragazzina sembrava sicura di ciò che diceva < Non sei umano,lo capisco dalla facilità con cui entri nell'ospedale,eviti le infermiere e dal fatto che tutto ti sembra stupidamente monotono,come se tu avessi visto già di tutto;vero Justin? > domandò abbassando lo sguardo e sorridendo a se stessa,
lui cominciò a balbettare prima di lasciarsi ad un sospiro:
< Non hai paura? >
< E di cosa?Di un ragazzo dai capelli castani e gli occhi color miele?Oh che terrore >
< Intendo dalla mia natura.Insomma non hai paura che io ti possa succhiare il sangue,uccidere,far di te un ammasso di carne e roba simile? > chiarì meglio Justin evidenziando particolari che appartenevano solo a stupide leggende sulla sua razza,
Scarlet si stese sul letto lentamente chiudendo gli occhi: < Non ho paura di te Justin, ho paura che da un momento all'altro io possa morire,perchè prima o poi io morirò è ovvio,ma soprattutto ho paura di morire tra queste 4 mura.Perchè dovrei aver paura di qualcosa che potrebbe uccidermi se morirò ugualmente? > e chissà dove trovò la forza per piangere silenziosamente. Quella notte Justin sentì il mondo crollargli addosso:in quella situazione lui era completamente inadeguato ed inutile visto che sulla vita non poteva dare consigli,pertanto quando si alzò da quella poltrona pronto a scappare dai soliti controlli notturni sentì come se un magone gli stesse scivolando via d'addosso,
< Justin > lo richiamò un'ultima volta,si girò ad osservarla: < Per favore domani portami via,di nascosto, di pomeriggio. >
< Scarlet sei pazza? > la ragazza inspirò profondamente prima di continuare:
< Ti prego,voglio vedere qualcosa di nuovo.So che puoi farlo senza il minimo sforzo.Non ho nessuno che mi venga a trovare,sono sola > Justin ripensò alle sue due ultime parole...anche lui era solo,era terribilmente solo in realtà,eppure c'era Tom con lui ogni giorno,che era il suo Tutore da quando era diventato un vampiro,da quando i suoi genitori erano morti e si sentì in dovere di portare quella ragazza via con se
< Domani pomeriggio,te lo prometto >.
**
Il ragazzo si sporse timidamente verso la segretaria che batteva ritmicamente le dita sulla tastiera,
< Mi scusi signorina potrei visitare Scarlet Jonson? > domandò attirando la sua attenzione,la donna diede un veloce sguardo all'orologio che indicava le 16 ed annuì per poi ignorarlo nuovamente.
Justin entrò nella camera di Scarlet chiudendosi la porta alle spalle e assicurandosi di aver dato un tic di sicurezza, chiuse le tende e spalancò la finestra che tenevano sempre chiusa per evitare che la salute di Scar peggiorasse;
< Cos'hanno detto oggi i dottori? > domandò premurosamente il ragazzo prendendola in spalla
< Che per ora non ho più bisogno di quei tubi,che per ora ho abbastanza energie > spiegò stringendosi al suo collo e ispirando profondamente l'aria fresca che entrava nella stanza,poi continuò: < E secondo loro queste energie io dovrei spenderle fissando al di fuori di quel vetro > e fece uno strano verso di disapprovazione che fece scoppiare a ridere il ragazzo; Justin scese velocemente dalla finestra stringendo la ragazza e correndo per il prato verde che si estendeva alla sinistra dell'edificio.
Scarlet poggiò i piedi nudi sull'erba umida
< Non ricordavo certe sensazioni > commentò sentendosi un leggero formicolio sotto alla pianta dei piedi,era una sensazione piacevole e si sdraiò completamente per terra
< Non stenderti così,ti verrà un accidente sull'erba bagnata! > la riprese Justin sedendosi a mo' d'indiano e lasciando che la ragazzina poggiasse la testa sulle sue gambe,sentì il suo respiro regolare e per un secondo ne fu geloso, < Da quanto tempo sei in ospedale Scar?Da quanto lotti con questo tumore? > domandò accarezzandole i lunghi capelli che nonostante tutto si prometteva di curare < Più o meno da 5 anni,se prima il mio era un via vai tra ospedale e casa,ora la mia casa è l'ospedale.Non aveva più senso viaggiare sapendo che le mie condizioni non sarebbero migliorate,non ho neanche voluto fare la Chemio > commentò rasserenata dall'idea che ben presto tutto quel dolore sarebbe finito < La Chemio ti avrebbe donato qualche speranza in più e qualche mese,anno in più per trovare una soluzione... >
< Non mi serve speranza Justin,mi serve un miracolo.E poi non ha senso per me vivere qualche mese o ancor peggio qualche anno in più nella sofferenza,prima la faccio finita meglio è > concluse seccata
< Sembra quasi che della tua vita non ti mancherà nulla.. >
< E invece ti sbagli;mi mancherà la pasta al forno della mamma,la gelosia di papà,le risate tra amici e mi mancherai tu Bieber > disse con una nota di malinconia:lui non l'avrebbe mai raggiunta,non sarebbe mai potuto andare con lei in paradiso un giorno .
Quanti in tutto quel tempo l'avevano rimproverata di non aver intrapreso la chemioterapia?Tanti,ma quanti avevano provato il dolore che provava lei?
Nessuno,si sentiva un peso per tutti:per gli amici che magari si sentivano costretti a portarle dei fiori,per la famiglia che viaggiava nel mondo alla ricerca di qualche dottore capace di curarla,ma oramai non ci speravano neanche più loro,era un peso persino per quell'ospedale che teneva una camera occupata solo per lei.
Rimasero il religioso silenzio sentendo il vento spostare le foglie secche sul prato e farle rotolare via
< Sai Justin a volte vorrei sentire il tuo cuore battere,per vedere come ti senti. >
< Anche io vorrei,ma sono oramai 3 anni che convivo con questa" vita "Scarlet.Non ricordo neanche più come batte il cuore.. > si lamentò;la ragazza si alzò con il busto battendo ritmicamente un pugno sul suo petto: < Questo è il battito del tuo cuore quando sei tranquillo,tutto procede per il meglio > e battè 5 colpi,
poi ne accellerò il ritmo battendone 8 più velocemente: < Questo è quando hai paura > poi aumentò ancora di più il ritmo battendo 10 colpi:
< E questo è quando sei con la persona che ti fa star bene e della quale pensi di essere innamorata > sorrise;
il moro la osservò: quel viso stanco aveva riacquistato un po di colore e gli occhi verdi un po' di voglia di vivere,pensare che lui l'aveva aiutata ad essere felice lo aveva completato,era come se in quel momento il cuore di Scar battesse per ricordare il suo.Justin battè 10 colpi sulla mano della ragazza che ne contò ogni singolo rintocco per poi sorridere come una bambina: < Sono 10...> Osservò imbarazzata, < Scarlet Jonson vorresti baciare un vampiro? > domandò irrigidendosi mentre si soffermava sulle sue labbra rosee che successivamente si aprirono in un sorriso: < Non so come si fa.Insegnamelo > concluse prima che le labbra di Justin potessero assaporare le sue in un bacio che le insegnò tutto ciò che c'era da sapere.

Dopo aver riportato Scarlet in ospedale, Justin tornò a casa buttandosi sul divano, sapeva che lui era lì e che lo stava osservando..
< Tom entra e non spiarmi > disse fissando il vuoto davanti a se e l'uomo si fiondò al suo fianco
< Mi sorprende di come tu abbia affinato i tuoi sensi sovraumani piccolo Bieber > lo prese in giro scompigliandogli i capelli, < Dove sei stato fino ad ora?Dei piccoli bulletti potevano aggredirti per le strade buie della città > rise l'uomo nascondendo un vero interesse per cosa avesse fatto quel giorno il suo figlioccio
< Sono stato con quella ragazza...quella della quale ti ho raccontato che ogni notte vado a trovare in ospedale.Credo di essermene innamorato > commentò ridendo come uno stupido e portando la testa all'indietro, Tom ascoltò minuziosamente ogni descrizione del ragazzino,osservando con quanta enfasi esaltasse quel viso stanco e quella voce affaticata, come nonostante tutti i piccoli difetti lui riuscisse a trovare qualcosa di unico in quella ragazza;poi decise di aprir bocca:

< Il fato gioca brutti scherzi.Lega razze differenti,lega lingue diverse,lega uomo e donna... e lega chi è destinato a vivere in eterno con chi è destinato a sperare in una vita dopo la morte,purchè esista. >

**
< Mi spiace di non essere potuta uscire oggi... > sussurrò la ragazza mentre Justin la cullava seduto sulla poltrona della sua camera
< Non fa niente Scar,non mi interessava di uscire >
< No Justin,è tutta colpa mia.I medici mi hanno somministrato molte medicine,dicono che sia diventata troppo debole > si lamentò mentre disegnava cerchi concentrici sul petto del ragazzo; era passato oramai un mese da quel bacio e Scarlet non faceva altro che peggiorare,dormiva quasi tutta la giornata,a volte non aveva abbastanza fiato per parlare e si limitavano a scambiarsi sguardi d'intesa ricchi di significato < Justin io credo di amarti > soffiò di punto in bianco la bruna nascondendosi il viso dalla vergogna,
Bieber sorrise: < Scar credo che tu mi abbia ricordato come si ama > rispose baciandole prima la fronte e poi le labbra.
Quella notte stessa il ragazzo tornò per starle accanto,sapeva che non avrebbero parlato molto:il viso stanco dava segni di cedimento eppure Scarlet si rifiutava di andare a dormire,almeno fino a quando Justin non fosse andato via,
< Sei felice Justin?O ti sto facendo solo sprecare prezioso tempo che potresti sfruttare per far altro..? > domandò la bruna,Justin rise:
< Sono felice Scarlet e per fare il resto c'è tempo...ho l'eternità >
< Deve essere bello vivere per sempre... >
< E invece ti sbagli Scar.Sai qual'è la mia più grande paura?Di non morire,di non poter invecchiare insieme alle persone che amo,di non poter sperare in una vita dopo la morte con chi vorrei accanto.Con questo incubo ci convivo ogni giorno > spiegò stringendole la mano ed intersecando le loro dita, odiava sapere che prima o poi lei sarebbe andata via lasciandolo nuovamente lì,solo.
< Justin...Justin... > cominciò a sussurrare Scarlet per svegliare il ragazzo che si era addormentato sulla poltroncina mentre la cullava,non aveva neanche più il fiato per sussurrare il suo nome e per svegliarlo ma doveva farlo,le aveva spiegato che i vampiri dormivano e respiravano in reflusso del ricordo della loro vita passata,era una specie di modo per non dimenticare; i suoi meravigliosi occhi color miele con sfumature più scure si schiusero osservandola: < Scar?Cosa c'è? > domandò aggiustandosi sulla poltroncina in tela rossa,in risposta la ragazza cominciò a battere ritmicamente 10 veloci pugni sperando che lui capisse,che capisse che non aveva più fiato per parlare perchè se ne stava andando;
Justin sorrise facendola arrossire,altri 10...altri 10...poi il pugno della ragazza rallentò la velocità,mentre gli occhi le si chiudevano,
rallentò così tanto che Justin non ne sentì più il tocco, poi improvvisamente Scarlet segnò un'inquietante retta sul petto del ragazzo prima di far crollare la mano a peso morto.


Tom poggiò una mano sulla spalla del ragazzo che fissava inerme la terra battuta e quella lastra di pietra la sopra conficcata:
< Era destino,Justin.. > gli ricordò Tom
< Ieri sono morto,Tom. > disse di punto in bianco il ragazzo senza guardarlo negli occhi:avrebbe fissato quella lapide per tutto il resto della sua esistenza
< Come? > domandò stranito l'uomo,Justin sospirò: < Alle 00.56 i nostri cuori battevano ritmicamente,10 pugni,come dicevamo noi...alle 00.58 il suo cuore ha smesso di parlare con il mio.Ma non di amarmi ed è lì che sono morto.Avrei provato a suicidarmi se non fosse per il fatto che sarebbe stato inutile >;
il ragazzo si chinò sulla terra,ignorando la preziosità dell'abito nero che indossava ed osservando senza pace quelle scritte incise lì sopra,
poi cominciò a picchiare la lapide.

Non furiosamente,
non piangendo,
ma con 10 forti rintocchi.


"Continueranno a cercarsi? Probabilmente sì, come fanno da secoli. Lo faranno finché non riusciranno a smettere di perdersi, anche se adesso hanno promesso a loro stessi di aver per sempre chiuso l’uno con l’altro. Continueranno a incontrarsi, a cercarsi senza saperlo. Ma perché non smettono di scappare l’uno dall’altro? Perché un amore o un’amicizia del genere è difficile da gestire e fa paura. Ma loro continueranno a cercarsi. è scritto nel loro destino."






________________________________________
Ed eccomi qui,per chi non mi conoscesse sono Melany,piacere.
Questa è la mia prima OS su Bieber pertanto in questa sezione sono sconosciuta.
Ci ho messo l'anima,forse è la storia(seppur breve) più triste che io abbia mai scritto e se per questo può non esservi piaciuta mi spiace,ma non ho uno stile ben preciso
percui vario molto.
Non ho nulla da dire se non che spero di ricevere qualche recensione magari come prima impressione,visto che non sono abituata a scrivere su Bieber per quanto io sia Belieber e per quanto lo ami,ma questa volta è stato diverso.Spero di avervi in qualche modo toccato il cuore anche per una frazione di secondo.

Con amore,Mel. Vi prego di leggere questa Os con in sottofondo"My Immortal-Evanescence" anche a ripetizione,dopo che sarà finita.E' l'unica che può trasmettervi parecchi significati leggendo questa Os.

-Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità
anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.-

Il ragazzo entrò di soppiatto dalla piccola finestra aperta ed atterrò silenziosamente: la sala era fredda e buia ma dopotutto cosa ci si poteva aspettare da un ospedale?
Camminò velocemente fino alla dispensa di sangue per poi chiudersi dentro
; sentiva già l'odore nell'aria,forte come non mai e lui aveva assolutamente bisogno di portarsi a casa qualche scorta; aprì lo zainetto buttandoci dentro 5 o 6 sacche per poi avviarsi con estrema calma verso i corridoi. I suoi passi rieccheggiavano nel largo corridoio ma del resto non gli importava:anche se qualcuno avesse udito i suoi passi nessuno avrebbe avuto le forze per alzarsi dal suo letto di ospedale ed investigare su chi fosse,tantomeno le infermiere che si vedevano di rado.
Il ragazzo passò davanti ad una larga vetrata dalla quale proveniva una fioca luce, qualcosa lo spinse a fermarsi e a curiosare: oltre il fitto vetro,una minuta ragazza attaccata a qualche tubicino e sotto delle sottili coperte osservava il vuoto dietro di lui,sembrava proprio non essersi accorta della sua presenza fino a quel momento, eppure improvvisamente i suoi occhi spenti e persi saettarono su di lui e lo ghiacciarono all'istante...perchè non scappava?Perchè era deciso a tenere quel contatto di sguardi con quella ragazzina?Questa gli fece cenno di entrare,era strana,terribilmente strana.
Il ragazzo dai capelli castani non se lo fece ripetere due volte:aprì lentamente la porta della camera e se la richiuse alle spalle rimanendo ad osservarla,
questa gli fece nuovamente cenno di sedersi sulla sedia al fianco del letto;
< Come ti chiami? > domandò la ragazza
< Justin > rispose lui preoccupato di nascondere il suo zaino pieno di sacche di plasma
< Perchè mi hai fatto entrare? > domandò subito dopo, la ragazza fece spallucce
< Qui è tutto terribilmente noioso,ricevere un visitatore alle 3 di notte è interessante >, Justin si irrigidì immediatamente: E se gli avesse chiesto il motivo per il quale era lì? Il suo flusso di pensieri fu interrotto dalla stessa sottile voce della ragazza: < Non voglio sapere che ci fai qui,sta tranquillo > sogghignò come se gli avesse letto nel pensiero,
ma tra i due la creatura innaturale chi era?
< Come ti chiami...ragazzina? >
< Scarlet...penso > rispose in un sospiro e sotto lo sguardo stralunato di Justin
< Ho molti vuoti di memoria,mi spiace di sembrarti stupida ma la malattia non porta nulla di buono >, il ragazzo diede una veloce occhiata alla sua scheda di salute senza tuttavia riuscirne a leggerne nulla,
< Di cosa sei malata? > domandò avvicinandosi
< Tumore ai polmoni > rispose meccanicamente Scarlet come se quella domanda le fosse stata fatta un milione di volte; Justin osservò il suo corpo magro sotto le lenzuola,il viso sciupato ed i capelli scuri che nonostante tutto c'erano ancora e la cosa lo sorprendeva parecchio.Una luce si accese in lontananza in una corsia lì vicino e Scarlet ci buttò l'occhio:
< Ti consiglio di scappare velocemente,le infermiere staranno cominciando il loro stupido controllo notturno e non farà loro piacere trovare una visita a quest'ora >, Justin la guardò un ultima volta sorridendole flebilmente e sperando di infonderle coraggio...ma cosa ne poteva sapere lui del coraggio della vita,visto che non ne aveva una da parecchio tempo?Afferrò lo zaino e si volatilizzò oltre la porta come solo quelli come lui potevano fare.

Per un'intera settimana Justin si introdusse di nascosto nell'ospedale,superando la sala di sacche di sangue senza darci molto peso:non gli interessava fare una buona scorta di "cibo",ma amava parlare con Scarlet,gli sembrava dannatamente facile e soprattutto poco impicciona.
La ragazza si sedette sul letto,quella notte non aveva nessun tubicino collegato al suo corpo:
< Come riesci ad entrare qui di notte Justin? > domandò la ragazza scrutandolo con quei suoi occhi verdi e spenti
< Dalla finestra della dispensa > spiegò; ci fu un momento di tombale ed imbarazzante silenzio tra i due prima che Scarlet potesse parlare,questa volta con tono più sicuro:
< Tu non sei come me,Justin > affermò evidenziando nuovamente il suo nome, il ragazzo dagli occhi color miele la guardò un secondo inclinando impercettibilmente la testa:
< Se intendi se sono malato...no Scar,non sono malato come te >, la mora scosse divertita la testa da tale ingenuità:
< Non intendo questo,tu sei diverso da me...e da tutti.L'ho capito oramai > Justin sentì il sangue freddarsi nelle vene...oh aspetta,nel suo corpo non scorreva più sangue;inghiottì rumorosamente la saliva e cominciò a scuotere la testa negando: < Che stupidaggini inventi Scar? > chiese ridendo teatralmente
ma la ragazzina sembrava sicura di ciò che diceva < Non sei umano,lo capisco dalla facilità con cui entri nell'ospedale,eviti le infermiere e dal fatto che tutto ti sembra stupidamente monotono,come se tu avessi visto già di tutto;vero Justin? > domandò abbassando lo sguardo e sorridendo a se stessa,
lui cominciò a balbettare prima di lasciarsi ad un sospiro:
< Non hai paura? >
< E di cosa?Di un ragazzo dai capelli castani e gli occhi color miele?Oh che terrore >
< Intendo dalla mia natura.Insomma non hai paura che io ti possa succhiare il sangue,uccidere,far di te un ammasso di carne e roba simile? > chiarì meglio Justin evidenziando particolari che appartenevano solo a stupide leggende sulla sua razza,
Scarlet si stese sul letto lentamente chiudendo gli occhi: < Non ho paura di te Justin, ho paura che da un momento all'altro io possa morire,perchè prima o poi io morirò è ovvio,ma soprattutto ho paura di morire tra queste 4 mura.Perchè dovrei aver paura di qualcosa che potrebbe uccidermi se morirò ugualmente? > e chissà dove trovò la forza per piangere silenziosamente. Quella notte Justin sentì il mondo crollargli addosso:in quella situazione lui era completamente inadeguato ed inutile visto che sulla vita non poteva dare consigli,pertanto quando si alzò da quella poltrona pronto a scappare dai soliti controlli notturni sentì come se un magone gli stesse scivolando via d'addosso,
< Justin > lo richiamò un'ultima volta,si girò ad osservarla: < Per favore domani portami via,di nascosto, di pomeriggio. >
< Scarlet sei pazza? > la ragazza inspirò profondamente prima di continuare:
< Ti prego,voglio vedere qualcosa di nuovo.So che puoi farlo senza il minimo sforzo.Non ho nessuno che mi venga a trovare,sono sola > Justin ripensò alle sue due ultime parole...anche lui era solo,era terribilmente solo in realtà,eppure c'era Tom con lui ogni giorno,che era il suo Tutore da quando era diventato un vampiro,da quando i suoi genitori erano morti e si sentì in dovere di portare quella ragazza via con se
< Domani pomeriggio,te lo prometto >.
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Il ragazzo si sporse timidamente verso la segretaria che batteva ritmicamente le dita sulla tastiera,
< Mi scusi signorina potrei visitare Scarlet Jonson? > domandò attirando la sua attenzione,la donna diede un veloce sguardo all'orologio che indicava le 16 ed annuì per poi ignorarlo nuovamente.
Justin entrò nella camera di Scarlet chiudendosi la porta alle spalle e assicurandosi di aver dato un tic di sicurezza, chiuse le tende e spalancò la finestra che tenevano sempre chiusa per evitare che la salute di Scar peggiorasse;
< Cos'hanno detto oggi i dottori? > domandò premurosamente il ragazzo prendendola in spalla
< Che per ora non ho più bisogno di quei tubi,che per ora ho abbastanza energie > spiegò stringendosi al suo collo e ispirando profondamente l'aria fresca che entrava nella stanza,poi continuò: < E secondo loro queste energie io dovrei spenderle fissando al di fuori di quel vetro > e fece uno strano verso di disapprovazione che fece scoppiare a ridere il ragazzo; Justin scese velocemente dalla finestra stringendo la ragazza e correndo per il prato verde che si estendeva alla sinistra dell'edificio.
Scarlet poggiò i piedi nudi sull'erba umida
< Non ricordavo certe sensazioni > commentò sentendosi un leggero formicolio sotto alla pianta dei piedi,era una sensazione piacevole e si sdraiò completamente per terra
< Non stenderti così,ti verrà un accidente sull'erba bagnata! > la riprese Justin sedendosi a mo' d'indiano e lasciando che la ragazzina poggiasse la testa sulle sue gambe,sentì il suo respiro regolare e per un secondo ne fu geloso, < Da quanto tempo sei in ospedale Scar?Da quanto lotti con questo tumore? > domandò accarezzandole i lunghi capelli che nonostante tutto si prometteva di curare < Più o meno da 5 anni,se prima il mio era un via vai tra ospedale e casa,ora la mia casa è l'ospedale.Non aveva più senso viaggiare sapendo che le mie condizioni non sarebbero migliorate,non ho neanche voluto fare la Chemio > commentò rasserenata dall'idea che ben presto tutto quel dolore sarebbe finito < La Chemio ti avrebbe donato qualche speranza in più e qualche mese,anno in più per trovare una soluzione... >
< Non mi serve speranza Justin,mi serve un miracolo.E poi non ha senso per me vivere qualche mese o ancor peggio qualche anno in più nella sofferenza,prima la faccio finita meglio è > concluse seccata
< Sembra quasi che della tua vita non ti mancherà nulla.. >
< E invece ti sbagli;mi mancherà la pasta al forno della mamma,la gelosia di papà,le risate tra amici e mi mancherai tu Bieber > disse con una nota di malinconia:lui non l'avrebbe mai raggiunta,non sarebbe mai potuto andare con lei in paradiso un giorno .
Quanti in tutto quel tempo l'avevano rimproverata di non aver intrapreso la chemioterapia?Tanti,ma quanti avevano provato il dolore che provava lei?
Nessuno,si sentiva un peso per tutti:per gli amici che magari si sentivano costretti a portarle dei fiori,per la famiglia che viaggiava nel mondo alla ricerca di qualche dottore capace di curarla,ma oramai non ci speravano neanche più loro,era un peso persino per quell'ospedale che teneva una camera occupata solo per lei.
Rimasero il religioso silenzio sentendo il vento spostare le foglie secche sul prato e farle rotolare via
< Sai Justin a volte vorrei sentire il tuo cuore battere,per vedere come ti senti. >
< Anche io vorrei,ma sono oramai 3 anni che convivo con questa" vita "Scarlet.Non ricordo neanche più come batte il cuore.. > si lamentò;la ragazza si alzò con il busto battendo ritmicamente un pugno sul suo petto: < Questo è il battito del tuo cuore quando sei tranquillo,tutto procede per il meglio > e battè 5 colpi,
poi ne accellerò il ritmo battendone 8 più velocemente: < Questo è quando hai paura > poi aumentò ancora di più il ritmo battendo 10 colpi:
< E questo è quando sei con la persona che ti fa star bene e della quale pensi di essere innamorata > sorrise;
il moro la osservò: quel viso stanco aveva riacquistato un po di colore e gli occhi verdi un po' di voglia di vivere,pensare che lui l'aveva aiutata ad essere felice lo aveva completato,era come se in quel momento il cuore di Scar battesse per ricordare il suo.Justin battè 10 colpi sulla mano della ragazza che ne contò ogni singolo rintocco per poi sorridere come una bambina: < Sono 10...> Osservò imbarazzata, < Scarlet Jonson vorresti baciare un vampiro? > domandò irrigidendosi mentre si soffermava sulle sue labbra rosee che successivamente si aprirono in un sorriso: < Non so come si fa.Insegnamelo > concluse prima che le labbra di Justin potessero assaporare le sue in un bacio che le insegnò tutto ciò che c'era da sapere.

Dopo aver riportato Scarlet in ospedale, Justin tornò a casa buttandosi sul divano, sapeva che lui era lì e che lo stava osservando..
< Tom entra e non spiarmi > disse fissando il vuoto davanti a se e l'uomo si fiondò al suo fianco
< Mi sorprende di come tu abbia affinato i tuoi sensi sovraumani piccolo Bieber > lo prese in giro scompigliandogli i capelli, < Dove sei stato fino ad ora?Dei piccoli bulletti potevano aggredirti per le strade buie della città > rise l'uomo nascondendo un vero interesse per cosa avesse fatto quel giorno il suo figlioccio
< Sono stato con quella ragazza...quella della quale ti ho raccontato che ogni notte vado a trovare in ospedale.Credo di essermene innamorato > commentò ridendo come uno stupido e portando la testa all'indietro, Tom ascoltò minuziosamente ogni descrizione del ragazzino,osservando con quanta enfasi esaltasse quel viso stanco e quella voce affaticata, come nonostante tutti i piccoli difetti lui riuscisse a trovare qualcosa di unico in quella ragazza;poi decise di aprir bocca:

< Il fato gioca brutti scherzi.Lega razze differenti,lega lingue diverse,lega uomo e donna... e lega chi è destinato a vivere in eterno con chi è destinato a sperare in una vita dopo la morte,purchè esista. >

**
< Mi spiace di non essere potuta uscire oggi... > sussurrò la ragazza mentre Justin la cullava seduto sulla poltrona della sua camera
< Non fa niente Scar,non mi interessava di uscire >
< No Justin,è tutta colpa mia.I medici mi hanno somministrato molte medicine,dicono che sia diventata troppo debole > si lamentò mentre disegnava cerchi concentrici sul petto del ragazzo; era passato oramai un mese da quel bacio e Scarlet non faceva altro che peggiorare,dormiva quasi tutta la giornata,a volte non aveva abbastanza fiato per parlare e si limitavano a scambiarsi sguardi d'intesa ricchi di significato < Justin io credo di amarti > soffiò di punto in bianco la bruna nascondendosi il viso dalla vergogna,
Bieber sorrise: < Scar credo che tu mi abbia ricordato come si ama > rispose baciandole prima la fronte e poi le labbra.
Quella notte stessa il ragazzo tornò per starle accanto,sapeva che non avrebbero parlato molto:il viso stanco dava segni di cedimento eppure Scarlet si rifiutava di andare a dormire,almeno fino a quando Justin non fosse andato via,
< Sei felice Justin?O ti sto facendo solo sprecare prezioso tempo che potresti sfruttare per far altro..? > domandò la bruna,Justin rise:
< Sono felice Scarlet e per fare il resto c'è tempo...ho l'eternità >
< Deve essere bello vivere per sempre... >
< E invece ti sbagli Scar.Sai qual'è la mia più grande paura?Di non morire,di non poter invecchiare insieme alle persone che amo,di non poter sperare in una vita dopo la morte con chi vorrei accanto.Con questo incubo ci convivo ogni giorno > spiegò stringendole la mano ed intersecando le loro dita, odiava sapere che prima o poi lei sarebbe andata via lasciandolo nuovamente lì,solo.
< Justin...Justin... > cominciò a sussurrare Scarlet per svegliare il ragazzo che si era addormentato sulla poltroncina mentre la cullava,non aveva neanche più il fiato per sussurrare il suo nome e per svegliarlo ma doveva farlo,le aveva spiegato che i vampiri dormivano e respiravano in reflusso del ricordo della loro vita passata,era una specie di modo per non dimenticare; i suoi meravigliosi occhi color miele con sfumature più scure si schiusero osservandola: < Scar?Cosa c'è? > domandò aggiustandosi sulla poltroncina in tela rossa,in risposta la ragazza cominciò a battere ritmicamente 10 veloci pugni sperando che lui capisse,che capisse che non aveva più fiato per parlare perchè se ne stava andando;
Justin sorrise facendola arrossire,altri 10...altri 10...poi il pugno della ragazza rallentò la velocità,mentre gli occhi le si chiudevano,
rallentò così tanto che Justin non ne sentì più il tocco, poi improvvisamente Scarlet segnò un'inquietante retta sul petto del ragazzo prima di far crollare la mano a peso morto.


Tom poggiò una mano sulla spalla del ragazzo che fissava inerme la terra battuta e quella lastra di pietra la sopra conficcata:
< Era destino,Justin.. > gli ricordò Tom
< Ieri sono morto,Tom. > disse di punto in bianco il ragazzo senza guardarlo negli occhi:avrebbe fissato quella lapide per tutto il resto della sua esistenza
< Come? > domandò stranito l'uomo,Justin sospirò: < Alle 00.56 i nostri cuori battevano ritmicamente,10 pugni,come dicevamo noi...alle 00.58 il suo cuore ha smesso di parlare con il mio.Ma non di amarmi ed è lì che sono morto.Avrei provato a suicidarmi se non fosse per il fatto che sarebbe stato inutile >;
il ragazzo si chinò sulla terra,ignorando la preziosità dell'abito nero che indossava ed osservando senza pace quelle scritte incise lì sopra,
poi cominciò a picchiare la lapide.

Non furiosamente,
non piangendo,
ma con 10 forti rintocchi.


"Continueranno a cercarsi? Probabilmente sì, come fanno da secoli. Lo faranno finché non riusciranno a smettere di perdersi, anche se adesso hanno promesso a loro stessi di aver per sempre chiuso l’uno con l’altro. Continueranno a incontrarsi, a cercarsi senza saperlo. Ma perché non smettono di scappare l’uno dall’altro? Perché un amore o un’amicizia del genere è difficile da gestire e fa paura. Ma loro continueranno a cercarsi. è scritto nel loro destino."






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Ed eccomi qui,per chi non mi conoscesse sono Melany,piacere.
Questa è la mia prima OS su Bieber pertanto in questa sezione sono sconosciuta.
Ci ho messo l'anima,forse è la storia(seppur breve) più triste che io abbia mai scritto e se per questo può non esservi piaciuta mi spiace,ma non ho uno stile ben preciso
percui vario molto.
Non ho nulla da dire se non che spero di ricevere qualche recensione magari come prima impressione,visto che non sono abituata a scrivere su Bieber per quanto io sia Belieber e per quanto lo ami,ma questa volta è stato diverso.Spero di avervi in qualche modo toccato il cuore anche per una frazione di secondo.

Con amore,Mel. Vi prego di leggere questa Os con in sottofondo"My Immortal-Evanescence" anche a ripetizione,dopo che sarà finita.E' l'unica che può trasmettervi parecchi significati leggendo questa Os.

-Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità
anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.-

Il ragazzo entrò di soppiatto dalla piccola finestra aperta ed atterrò silenziosamente: la sala era fredda e buia ma dopotutto cosa ci si poteva aspettare da un ospedale?
Camminò velocemente fino alla dispensa di sangue per poi chiudersi dentro
; sentiva già l'odore nell'aria,forte come non mai e lui aveva assolutamente bisogno di portarsi a casa qualche scorta; aprì lo zainetto buttandoci dentro 5 o 6 sacche per poi avviarsi con estrema calma verso i corridoi. I suoi passi rieccheggiavano nel largo corridoio ma del resto non gli importava:anche se qualcuno avesse udito i suoi passi nessuno avrebbe avuto le forze per alzarsi dal suo letto di ospedale ed investigare su chi fosse,tantomeno le infermiere che si vedevano di rado.
Il ragazzo passò davanti ad una larga vetrata dalla quale proveniva una fioca luce, qualcosa lo spinse a fermarsi e a curiosare: oltre il fitto vetro,una minuta ragazza attaccata a qualche tubicino e sotto delle sottili coperte osservava il vuoto dietro di lui,sembrava proprio non essersi accorta della sua presenza fino a quel momento, eppure improvvisamente i suoi occhi spenti e persi saettarono su di lui e lo ghiacciarono all'istante...perchè non scappava?Perchè era deciso a tenere quel contatto di sguardi con quella ragazzina?Questa gli fece cenno di entrare,era strana,terribilmente strana.
Il ragazzo dai capelli castani non se lo fece ripetere due volte:aprì lentamente la porta della camera e se la richiuse alle spalle rimanendo ad osservarla,
questa gli fece nuovamente cenno di sedersi sulla sedia al fianco del letto;
< Come ti chiami? > domandò la ragazza
< Justin > rispose lui preoccupato di nascondere il suo zaino pieno di sacche di plasma
< Perchè mi hai fatto entrare? > domandò subito dopo, la ragazza fece spallucce
< Qui è tutto terribilmente noioso,ricevere un visitatore alle 3 di notte è interessante >, Justin si irrigidì immediatamente: E se gli avesse chiesto il motivo per il quale era lì? Il suo flusso di pensieri fu interrotto dalla stessa sottile voce della ragazza: < Non voglio sapere che ci fai qui,sta tranquillo > sogghignò come se gli avesse letto nel pensiero,
ma tra i due la creatura innaturale chi era?
< Come ti chiami...ragazzina? >
< Scarlet...penso > rispose in un sospiro e sotto lo sguardo stralunato di Justin
< Ho molti vuoti di memoria,mi spiace di sembrarti stupida ma la malattia non porta nulla di buono >, il ragazzo diede una veloce occhiata alla sua scheda di salute senza tuttavia riuscirne a leggerne nulla,
< Di cosa sei malata? > domandò avvicinandosi
< Tumore ai polmoni > rispose meccanicamente Scarlet come se quella domanda le fosse stata fatta un milione di volte; Justin osservò il suo corpo magro sotto le lenzuola,il viso sciupato ed i capelli scuri che nonostante tutto c'erano ancora e la cosa lo sorprendeva parecchio.Una luce si accese in lontananza in una corsia lì vicino e Scarlet ci buttò l'occhio:
< Ti consiglio di scappare velocemente,le infermiere staranno cominciando il loro stupido controllo notturno e non farà loro piacere trovare una visita a quest'ora >, Justin la guardò un ultima volta sorridendole flebilmente e sperando di infonderle coraggio...ma cosa ne poteva sapere lui del coraggio della vita,visto che non ne aveva una da parecchio tempo?Afferrò lo zaino e si volatilizzò oltre la porta come solo quelli come lui potevano fare.

Per un'intera settimana Justin si introdusse di nascosto nell'ospedale,superando la sala di sacche di sangue senza darci molto peso:non gli interessava fare una buona scorta di "cibo",ma amava parlare con Scarlet,gli sembrava dannatamente facile e soprattutto poco impicciona.
La ragazza si sedette sul letto,quella notte non aveva nessun tubicino collegato al suo corpo:
< Come riesci ad entrare qui di notte Justin? > domandò la ragazza scrutandolo con quei suoi occhi verdi e spenti
< Dalla finestra della dispensa > spiegò; ci fu un momento di tombale ed imbarazzante silenzio tra i due prima che Scarlet potesse parlare,questa volta con tono più sicuro:
< Tu non sei come me,Justin > affermò evidenziando nuovamente il suo nome, il ragazzo dagli occhi color miele la guardò un secondo inclinando impercettibilmente la testa:
< Se intendi se sono malato...no Scar,non sono malato come te >, la mora scosse divertita la testa da tale ingenuità:
< Non intendo questo,tu sei diverso da me...e da tutti.L'ho capito oramai > Justin sentì il sangue freddarsi nelle vene...oh aspetta,nel suo corpo non scorreva più sangue;inghiottì rumorosamente la saliva e cominciò a scuotere la testa negando: < Che stupidaggini inventi Scar? > chiese ridendo teatralmente
ma la ragazzina sembrava sicura di ciò che diceva < Non sei umano,lo capisco dalla facilità con cui entri nell'ospedale,eviti le infermiere e dal fatto che tutto ti sembra stupidamente monotono,come se tu avessi visto già di tutto;vero Justin? > domandò abbassando lo sguardo e sorridendo a se stessa,
lui cominciò a balbettare prima di lasciarsi ad un sospiro:
< Non hai paura? >
< E di cosa?Di un ragazzo dai capelli castani e gli occhi color miele?Oh che terrore >
< Intendo dalla mia natura.Insomma non hai paura che io ti possa succhiare il sangue,uccidere,far di te un ammasso di carne e roba simile? > chiarì meglio Justin evidenziando particolari che appartenevano solo a stupide leggende sulla sua razza,
Scarlet si stese sul letto lentamente chiudendo gli occhi: < Non ho paura di te Justin, ho paura che da un momento all'altro io possa morire,perchè prima o poi io morirò è ovvio,ma soprattutto ho paura di morire tra queste 4 mura.Perchè dovrei aver paura di qualcosa che potrebbe uccidermi se morirò ugualmente? > e chissà dove trovò la forza per piangere silenziosamente. Quella notte Justin sentì il mondo crollargli addosso:in quella situazione lui era completamente inadeguato ed inutile visto che sulla vita non poteva dare consigli,pertanto quando si alzò da quella poltrona pronto a scappare dai soliti controlli notturni sentì come se un magone gli stesse scivolando via d'addosso,
< Justin > lo richiamò un'ultima volta,si girò ad osservarla: < Per favore domani portami via,di nascosto, di pomeriggio. >
< Scarlet sei pazza? > la ragazza inspirò profondamente prima di continuare:
< Ti prego,voglio vedere qualcosa di nuovo.So che puoi farlo senza il minimo sforzo.Non ho nessuno che mi venga a trovare,sono sola > Justin ripensò alle sue due ultime parole...anche lui era solo,era terribilmente solo in realtà,eppure c'era Tom con lui ogni giorno,che era il suo Tutore da quando era diventato un vampiro,da quando i suoi genitori erano morti e si sentì in dovere di portare quella ragazza via con se
< Domani pomeriggio,te lo prometto >.
**
Il ragazzo si sporse timidamente verso la segretaria che batteva ritmicamente le dita sulla tastiera,
< Mi scusi signorina potrei visitare Scarlet Jonson? > domandò attirando la sua attenzione,la donna diede un veloce sguardo all'orologio che indicava le 16 ed annuì per poi ignorarlo nuovamente.
Justin entrò nella camera di Scarlet chiudendosi la porta alle spalle e assicurandosi di aver dato un tic di sicurezza, chiuse le tende e spalancò la finestra che tenevano sempre chiusa per evitare che la salute di Scar peggiorasse;
< Cos'hanno detto oggi i dottori? > domandò premurosamente il ragazzo prendendola in spalla
< Che per ora non ho più bisogno di quei tubi,che per ora ho abbastanza energie > spiegò stringendosi al suo collo e ispirando profondamente l'aria fresca che entrava nella stanza,poi continuò: < E secondo loro queste energie io dovrei spenderle fissando al di fuori di quel vetro > e fece uno strano verso di disapprovazione che fece scoppiare a ridere il ragazzo; Justin scese velocemente dalla finestra stringendo la ragazza e correndo per il prato verde che si estendeva alla sinistra dell'edificio.
Scarlet poggiò i piedi nudi sull'erba umida
< Non ricordavo certe sensazioni > commentò sentendosi un leggero formicolio sotto alla pianta dei piedi,era una sensazione piacevole e si sdraiò completamente per terra
< Non stenderti così,ti verrà un accidente sull'erba bagnata! > la riprese Justin sedendosi a mo' d'indiano e lasciando che la ragazzina poggiasse la testa sulle sue gambe,sentì il suo respiro regolare e per un secondo ne fu geloso, < Da quanto tempo sei in ospedale Scar?Da quanto lotti con questo tumore? > domandò accarezzandole i lunghi capelli che nonostante tutto si prometteva di curare < Più o meno da 5 anni,se prima il mio era un via vai tra ospedale e casa,ora la mia casa è l'ospedale.Non aveva più senso viaggiare sapendo che le mie condizioni non sarebbero migliorate,non ho neanche voluto fare la Chemio > commentò rasserenata dall'idea che ben presto tutto quel dolore sarebbe finito < La Chemio ti avrebbe donato qualche speranza in più e qualche mese,anno in più per trovare una soluzione... >
< Non mi serve speranza Justin,mi serve un miracolo.E poi non ha senso per me vivere qualche mese o ancor peggio qualche anno in più nella sofferenza,prima la faccio finita meglio è > concluse seccata
< Sembra quasi che della tua vita non ti mancherà nulla.. >
< E invece ti sbagli;mi mancherà la pasta al forno della mamma,la gelosia di papà,le risate tra amici e mi mancherai tu Bieber > disse con una nota di malinconia:lui non l'avrebbe mai raggiunta,non sarebbe mai potuto andare con lei in paradiso un g

Recensore Veterano
06/10/12, ore 23:26

Claudiaaaaaaaaaaaaaaa!!
Oh mio Dio,ci manca solo Harry,poi abbiamo finito il quadretto!!
Dio,Louis e Claudia mi piacciono da morire *wwwwwwwwwwww*
E come al solito avvertimi cinque minuti prima,mai quakche oretta prima,non vorrei che ti facessi male u.u
Harry putroccolo!
E' tua coetanea e la chiami bambina?? Bene,si sputtana anche da solo....
Eheheh,ispirazione dai manga giapponesi ;)
Questa che piglia e si spoglia,bah!
Ma poi non ho capito.........lo fanno??
Ahahahahahaha lol
xoxo GossipOneD

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