Ciao, sono la tua sorella gemella. Ti trasferiresti nella mia città per il resto della tua vita?
Il mondo dell'adolescenza sta andando a puttane. Scusate la parola, eh, però è vero.
Io sono nella tua stessa, identica, precisa situazione. Circondata da ochette starnazzanti e galli con tanto di cresta gelatinata.
"Questa è l'idea che il mondo si è fatta dell'adolescente.
E tutti gli altri?
E tutti gli altri diversi da loro?"
E' quello che mi chiedo ogni giorno. Leggere il tuo sfogo mi ha fatto sentire meno sola, in un modo o nell'altro, perché adesso so che da qualche parte c'è qualcuno che la pensa come me. Qualcuno che preferisce i libri a mode o stupide sigarette.
"La gente, pensa, giudica.
La gente prima ti consiglia di essere sempre te stessa, in qualunque occasione.
Poi ti parlano alle spalle."
QUANTO E' VERO! Prima fanno tutti i filosofi, pronunciando frasi fatte tipo: "Sei quello che sei, non devi cambiare per nessuno". Poi li acchiappi mentre ti indicano col dito e ridacchiano per qualcosa che hai fatto o detto e addio filosofia. Vengono a chiamare "strani" a noi, ma prima dovrebbero guardarsi allo specchio.
"E se a me interessasse più una libreria con gli sconti del cinquanta percento,
invece che un negozio Prada con gli sconti al settantacinque?
Come mi chiameresti?
Diversa."
Allora devi esserne fiera. Fiera di essere diversa, se significa che non sei come loro. Sono tutte copie, senza originalità: vorresti davvero assomigliarli? Tanto meglio essere diversa! Tanto meglio!
"E se avessi vissuto le più forte emozioni,
grazie ad un libro?"
Oh, sì che l'hai fatto. Leggere un libro è molto più emozionante di comprare la stessa marca di scarpe del tuo compagno di banco. Anche quelli scritti peggio sono più interessanti delle cose che gli altri fanno ogni giorno.
"E' questo che dovrei pensare,
mentre cerco di raggiungere l'impossibile?"
Pensare cosa? Di essere diversa? Sì, sì, pensalo più che puoi. Sei diversa, ed è la fortuna più grande che potesse capitarti. Ce ne sono pochi come noi, siamo destinati a qualcosa di più grande. Loro non avranno mai la possibilità di piangere per una pagina, di ridere o di sorprendersi per un semplice vocabolo. Loro non scopriranno mai la profondità delle parole, le emozioni che possono nascondere. Perditi nei libri, perché ne hai la possibilità. Perditi in quello che raccontano e non ne uscire. E' presto per pensare alla realtà: adesso vivi come più ti piace vivere. Non dare conto a niente e nessuno.
Tanti complimenti per quello che hai scritto. Continua così! c:
Un grosso abbraccio,
la tua quasi-gemella umiko. |