“Kyoko Sakura, mi stai distruggendo dopo che io ho distrutto te.”
Io credo che tutte le morti costringano quelli che rimangono a farsi carico di un’assenza pesantissima. Perciò non riesco nemmeno a immaginare quanto debba pesare la morte di una persona che si ha ucciso inavvertitamente... ecco perchè non biasimo Mami per questa sua voglia di distruggere sé stessa, dopo che lei ha distrutto Kyoko. “È complicato. Assurdo, stupido e complicato” ma comprensibilissimo. E non credo che sia la parte peggiore di lei a incastrarla in questa spirale di autocommiserazione, al contrario, penso sia proprio la parte migliore di Mami, quella che la rende ancora così umana nonostante la sua condizione di Puella Magi.
È proprio impantanata tant’è che, quando vede Akira, prova la stessa rabbia della sera in cui l’ha preso a pugni.
(Ah, a proposito, esistono davvero persone come Akira Ito? No perché io ne vorrei tanto una...)
Sarà anche un tentativo goffo e maldestro, il suo, ma è di una sincerità disarmante, di un’umanità disarmante. Che bello quando Mami si sente alleggerita! E io sono convinta che lo stesso Akira stia provando la stessa sensazione. Nel mio commento a “Imperdonabile Peccatrice” ho affermato che nel dolore c’è un’elevata dose di immaturità ed egoismo, e lo ribadisco: la morte di Kyoko è un peso che opprime sia Mami che Akira, in forme diverse, con spigoli e dettagli diversi, ma il dolore di nessuno dei due è più speciale di quello dell’altro. Parlarne, arrabbiarsi, cercare di stancarsi anche fisicamente, oltre che psicologicamente, sono convinta che sia consolatorio per entrambi. Non ci sono santi o benefattori, ci sono solo due ragazzini che si trovano a condividere un peso enorme e no, nessuno dei due riuscirà a disfarsene, Mami si sente alleggerita solo perché può farsi aiutare da Akira a portare parte di quel peso. Dicono sempre che l’unione fa la forza, no?
Bella, Kaos...
E anch’io vorrei tanto conoscere Vieni a Ballare in Hokkaido! |