Mi fa piacere ritrovarti :)
Solitamente è facile perdersi in questi lidi della perdizione, però sono compiaciuta nel sapere che lo smalto che si adagiava perfettamente, come una patina di parole e intrecci, sulla prima storia che ho avuto occasione di leggere non è andato perduto, anzi...
Hai sfiorato ciò che da sempre vedo come il "seme della discordia" che ha diviso i fan della settima fantasia; un diverbio insanabile che continua da tempo immemore e cioè l'annosa questione del triangolo pericoloso.
Ora non mi dilungherò tanto su questo aspetto, anche perchè De gustibus non disputandum est :)
Tu hai sfiorato il punto nevralgico della tensione emotiva: la Tifa che hai descritto è tesa, che freme dalla bramosia di possedere Cloud che è perso nei sogni, chimere per la stessa Tifa che, pian piano, viene consumata dalla sua stessa paranoia.
E' bello - nel senso ha un bel valore simbolico - che nell'ultima frase sia stata inclusa la parola "speranza": dà un senso di incompiutezza e ciò che è finito per antonomasia (appunto il triangolo).
Penso che tu abbia colto l'implicita essenza che ha il "triangolo" nel simbolismo di Final Fantasy e della concezione del pathos.
C'è verità, ma non logica.
Tutto è infinito e finito.
Hai comunque lasciato furbescamente intedere che Aerith sarà sempre presente, a discapito dei sogni e delle speranze.
Proprio come la vedo io.
La sua presenza nella vita di Cloud è incontestabile e se Tifa vuole la felicità con Cloud deve imparare a conviverci.
Ecco le conclusioni che ho tratto leggendo la tua storia.
{Si capisce che protendo lievemente per la Clerith, eh? ;)
Solo una piccola imprecisione: Aerith non è una giardiniera, ma una fioraia; sono due professioni distinte.
Chiedo scusa per la tracotanza, ma sono assai puntigliosa su Aerith ...
Ti prego di perdonarmi, perchè mi spiace che una storia impeccabile come questa venna incrinata da questo stridio improvviso.
Spero continuerai a sorprenderci ;)
A bientot,
S. |