Recensioni per
Non ci sono finestre aperte
di Angye
Ho dovuto interrompere più volte la lettura, in certi tratti scoppiavo a piangere improvvisamente. |
Usi il presente per la trama principale e il tempo passato nei flashback, ma spesso ti confondi, inserendo quindi il tempo presente nei flashback e il passato nella storyline prinicpale. Ci sono altri errori, soprattutto per ciò che concerne la punteggiatura, ma mi sembra inutile elencarteli tutti. Tralasciando la grammatica un po' debole, la storia mi è piaciuta. Come mi è successa per quella del contest, l'ho iniziata con titubanza per poi appassionarmi ed entrare in empatia con i personaggi – che rimangono sempre il tuo punto di forza – durante la lettura. L'ntrospezione ti riesce alla perfezione! Direi che ho detto tutto. Nel complesso, quindi, un buon lavoro. Brava. :) Saluti, Aurora |
Avevo adocchiato la tua storia spinta dalla tua introduzione. Volevo vedere se questa storia mi avrebbe fatto versare per davvero una lacrima. E sappi che ci sei riuscita. Storia scritta bene, un po' troppo lunga per essere una shot (potevano uscirci perfettamente 3 capitoli, lo sai, vero?) ma solo alla fine della lettura ho compreso il motivo per cui non l'hai spezzata: avrebbe significato rovinare l'atmosfera, interrompere il flusso della vita di (mi sono appena resa conto di non conoscere il nome della protagonista, e a meno che la mia memoria non faccia davvero pena e stia per fare una figuraccia, direi che l'hai fatto di proposito. Sappi che mi hai scioccata xD) della protagonista avrebbe comportato il perdere quel ritmo che ti fa rimanere attaccata allo schermo e immedesimare in lei e la sua storia. I piccoli flashback con Andrea sono stati esilaranti e molto teneri. Il sarcasmo ti è uscito alla perfezione, ogni battuta pungente non risultava pesante ma perfetta per quel personaggio, per quel dialogo. Il rapporto madre-figlia è stato molto ben descritto e ammetto che più di una volta mi sono chiesta se avrei scoperto, prima di arrivare alla fine della storia, la causa della morte di lei. Il padre è stato un vero enigma. Dici che non è stato dichiarato pazzo, che è lucido, ma giuro che più di una volta ho pensato "è da internare". Sul padre ci sarebbe fin troppo da dire, ma per sintetizzarti il mio pensiero ho odiato ogni singola volta in cui lei si dispiaceva per il padre, in cui ci rimaneva male nel vederlo triste. Perché aveva ragione nel provare odio, disprezzo e tutta la gamma negativa di sentimenti umani a cui poteva aggrapparsi. Ma capisco, davvero, una parte di me capisce che alla fine, per quanto possa volerlo odiare davvero, una parte di lei prova un disperato bisogno che lui ci sia e che le cose possano cambiare. Il finale, che mi è piaciuto a metà a causa della mia doppia personalità (xD), è stato comunque molto dolce: la speranza di una nuova vita si è affacciata in quella casa, e il tocco finale, il saluto della madre, la dimostrazione che lei ora è tranquilla perché sa che la figlia ha deciso di riprendere a vivere è stato davvero toccante. Complimenti per la tua storia, nonostante la mia indecisione a causa della mia poca obiettività, alla fine ho deciso che essa ha pieno diritto di entrare a far parte delle mie preferite. |