Stanotte ho fatto un sogno strano e curioso, così questa mattina mi sono svegliata con la voglia di leggere una storia sui licantropi. Mi sono messa un pò a smanettare su EFP e alla fine ho trovato questa tua storia. Mi ci sono fiondata, famelica come un lupo e alla fine... No, non posso subito arrivare alla fine, partiamo dal principio...
Dunque, inutile dire che il tuo modo di scrivere e di descrivere i luoghi, le situazioni, i movimenti, i pensieri... tutto è reso a dir poco sublime. Leggere risulta semplice e scorrevole. Mi sono persa nel buio della notte, nelle luci dei lampioni filtrate dai rami, nelle vie che costeggiano le palazzine... Le descrizioni sono state così accurate da farmi immaginare alla perfezione ogni cosa. Inizialmente ho avuto paura quando il lupo è entrato in casa, non avevo ancora capito chi fosse, non avevo collegato il titolo... Alla fine però ho capito (e meno male!) ed è stato meraviglioso! Il rapporto madre figlia era così reale, vissuto, tenero... Hai saputo renderlo vivo, perfetto, anche utilizzando poche parole, chiare e dirette. Non hai utilizzato giri di parole, arzigogolamenti (passami questo termine) vari, sei stata semplicemente bravissima.
Anch'io ho una nipotina e ti posso garantire che ho avvertito sulla mia pelle l'affetto che provi per la tua perchè sei riuscita a trasmetterlo anche nel racconto. Hai notato anche i più piccoli particolari di una bimba e questo lascia presupporre che tu stia molto attenta quando sei con lei. Ho adorato il pezzo in cui la mamma si accorge dello strofinaccio intorno alla tazza di latte e ho riso come una bambina quando ho scoperto che lo aveva fatto per riscaldare il latte. Meraviglioso.
La pazienza della madre, poi, è davvero ammirevole. Stanca, sfinita per il viaggio e per le riunioni, è disposta a soddisfare le insistenti curiosità della figlia, assecondandola e proteggendola dalla verità. Perchè lei non sa mentirle, eppure le dice una verità più tenera, più comprensibile ed accettabile dalle sue orecchie di bimba cuirosa. E' stato bello leggere i conflitti interiori di una madre che, effettivamente, vuole solo il meglio per sua figlia. Che diventi una lupacchiotta oppure no non è per lei un problema, le sue preoccupazioni sono le responsabilità che porta avere il dono della Luna in sè...
Bello bello bello, non ci sono altre parole per descriverlo.
Per finire mi è piaciuto moltissimo il nuovo termine che ha inventato la bimba: «Non devi metterla e tac! Ti… ti… illupisci?» Fantastico... non avrei saputo scegliere una parola migliore per descrivere l'"illupimento" di qualcuno!^_^
Ti faccio solo notare un piccolo errore:
«Prima di tutto, non possiamo lasciati sola. Manca una "r"
Ok, ora vado. Credo di aver scritto troppo, ma credimi, questa storia mi è piaciuta moltissimo. Mi ha tirato su di morale.
Alla prossima,
Fher |