Bella, bella, bella, bella! Perché nessuno ha recensito prima questa breve ma adorabile storia su Bard? (probabilmente perché qui se non ti chiami Ciel o Sebastian nessuno ti considererà, HM HM. Tristezza)
Beh, lieta di avere l'onore di essere la prima.
La poesia in apertura è semplicemente perfetta. Niente di meglio di Ungaretti per aprire una storia su un soldato, a mio parere (forse anche Brecht era adatto, ma Ungaretti è così ermetico e anche incisivo, come la tua fic). Ho davvero approvato tantissimo questa tua scelta, che per me merita un applauso sentito.
Il testo è scorrevole e così commovente.. Già che si apre menzionando Abby, mi ha mosso commozione. E poi le immagini dei soldati, le pallottole, la guerra, l'orrore... Non ci si stupisce se il povero Bard, uomo dal cuore d'oro in fondo, sia in uno stato di nevrosi. Molto realistico, tral'altro, penso che chiunque sappia che i soldati arrivano ad avere comportamenti maniacali. Vedi le sigarette accese spasmodicamente l'una dopo l'altra.
"Il Paradiso è troppo lontano per me" è davvero un colpo al cuore. E' il cuore della fic, una frase breve ma che colpisce, come una pallottola. Trasporta lì, nel mezzo dell'Inferno che vive Bard, da cui -guarda caso- sbuca proprio il demone.
In definitiva una storia breve ma molto bella. Vorrei che avesse più attenzione: proverò a consigliarla.
Baci,
Aranea |