Recensioni per
La morte ti prende per mano
di lilly81

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/08/17, ore 23:33

Sappiamo entrambe che non farà una grande differenza, non ora che già sai alla perfezione cosa io pensi e quante volte abbia letto (divorato!) questa come tutte le altre tue composizioni. Peraltro sei in ferie, mi sento quasi crudele a rammentarti cappotti, zampilli, nebbia e coperte... Ma come ben sai, la mia (e la tua) sensibilità un poco troppo marcata mi hanno fatto, come ogni anno, trovare alla gola quel nodo nostalgico che, mi conosci, personalmente arriva quando ieri sino alle 20 splendeva l'ultimo sole, oggi già cala un po' piú d'ombra, almeno qui, in città. Perciò, approfittando del divano vuoto su cui sdraiarmi, del buio della prima notte ormai inoltrata, della finestra spalancata da cui tuttavia spira quel piacevolissimo venticello che, pur essendo in agosto, già fa presagire un assaggio di primo autunno, anche se molto alla lontana... Ed approfittando soprattutto della luminosità calda della piantana che ho vicino alla spalliera del sofà, ho ritenuto che tra tutte (e tu sai che sono poligama: le amo tutte allo stesso modo), questa fosse la tua opera piú adatta al contesto, per godermi un pre-sonno coi fiocchi. E questa volta ho pure pensato bene di recensirtela, giusto per ricordarti di quanto io riesca ad essere noiosa, ripetitiva, ma pure perennemente... Innamorata.
Quell'odore di legna bruciata ed immondizia, che tu purtroppo avevi realmente sotto il naso al momento della stesura, mi riempie le narici ogni volta che varco l'ingresso di questa storia. Ma anche le zigrinature in frantumi del porta cioccolatini sopra la credenza, a tratti mi adescano, mescolandosi perfettamente con la sgranatura del breve video estrapolato dalle telecamere di sorveglianza. Magari pure con qualche interferenza improvvisa e fulminea, che restituisca il passo di Vegeta prima un po' piú distante, poi tremendamente vicino alla gonnella d'altri mondi. Il tanfo maschile e "... Soltanto io" rimbombano come scariche elettriche nel mio immaginario di lettrice ancor prima che autrice e mi riducono una parte del cervello in pappetta liquefatta, fortuna che ho tutta la notte per cercare di ricomporla per quanto possibile!
Il buio che si approssima e sembra non svanire nemmeno per tutta la durata del deprimente, infruttuoso ed insano giorno di appostamento dinanzi la C.C. ad opera delle forze dell'ordine mi tormenta tanto quanto l'inverno e tutte le sue piogge, i suoi rumori di fanghiglia ed i suoi odori di freddo e di cupezza... Solo a parlar di freddo, ecco giungere, attraverso parole scritte, alla mia mente completamente immersa tra le righe, il pigiama in pile, tutt'altro che sensuale, ma comodo e finanche invitante addosso a Bulma, la quale, nonostante lo spessore dell'indumento, avverte il brivido del... Colpo in canna.
A finire il mio cuore, il mio cervello, tutto ció che sino al momento avevo usato per vivere il tuo capolavoro, é "la morte". Con quelle sue dita ruvide, ma affusolate, col suo palmo caldo e febbricitante, confortevole e disarmante in quel gesto tanto inflazionato a questo mondo, quanto inestimabile in quello meraviglioso in cui io e te siamo ben liete di abitare, di tanto in tanto, quando l'ispirazione chiama e/o quando la nuova puntata é disponibile, non importa la lingua dei sottotitoli. E sono piú che ben accette anche le costanti repliche della serie-madre, quella intrisa di coni d'ombra da cui questo capolavoro ha attinto un frammento, lasciando dinanzi agli occhi dello spettatore due mani intrecciate; nelle orecchie il rimbombo stupefacente de "La bocca, Bulma..." e nella testa soltanto un impellente desiderio di ricominciarla, un'altra volta, un'ennesima volta, da capo, per non dire riprenderle tutte quante, a partire dalle Capsule.



Ti abbraccio forte.

Recensore Veterano
28/02/15, ore 15:30

Anche questa fanfiction mi ha lasciato del tutto soddifatta.
Sai, inizialmente ho creduto che l'assassino non fosse Vegeta, ma che fosse tutto un equivoco ed infatti è stato bello l'effetto sorpresa. Comunque, quel che più ho apprezzato sono state le descrizioni ricche di dettagli e anche come hai gestito Bulma; i suoi pensieri, le sue paure e la girandola di sensazioni che le passano per la testa dopo che il commissario le ha fatto visita accusando Vegeta.
I momenti VegetaBulma poi, mi hanno lasciata davvero soddifattissima, soprattutto per l'IC dei personaggi - che a parer mio non è mai facile quando riguarda Bulma e, soprattutto, Vegeta.
Adesso vado a leggermi tutte le altre tue fanfiction e mi odierai, credo, perché ho paura che ti lascerò centinaia di commenti :P

Nuovo recensore
08/11/14, ore 13:02

Bravissima, come sempre!! Non ci deludi mai, anzi, ci cogli sempre di sorpresa mettendo nei tuoi racconti sempre nuove sfumature! Inutile dire che anche a me è venuta in mente la doccia di Psycho...:)
Ti dirò', all'inizio della storia ero convinta che non fosse Vegeta l'assassino, che fosse un impostore!! E invece alla fine si può dire che era la vittima a fare da "impostore" XD. Sublime!!! L'introspezione di Bulma poi la rende un personaggio così reale...i dettagli descritti in maniera così cruda (le mutande sporche e puzzolenti ecc) non lasciano mai niente di non detto. Fantastica :)

Nuovo recensore
13/01/14, ore 17:51

Ovviamente in mega-ritardo rispetto all'inserimento della storia ma ci tengo a darti il mio parere su questa magnifica storia.
Devo ammettere di non aver mai amato le storie thriller o comunque i gialli ma il tuo modo spontaneo e carico di emozione di scrivere non può non farmelo amare.
Ho adorato questa frase: "Sulla fedeltà del saiyan avrebbe messo le mani sul fuoco: questa valeva più delle attenzioni mancanti, dei “ti amo” mai pronunciati, dei complimenti mai elargiti." perchè è esattamente ciò che anche io, come Bulma, ho sempre pensato di Vegeta. In tutta la prima parte della storia tu sei riuscita ad insinuare in me il dubbio che Vegeta fosse davvero ancora capice di compiere azioni simili ma soprattutto che fosse capice di tradire Bulma.
Ho amato anche l'uso che ne hai fatto del "Sono soltanto io" quando Vegeta sorprende Bulma dentro la doccia. Mi ha trasmesso l'adattamento di Vegeta al mondo terrestre che proverà sempre a rinnegare ma al quale ormai innegabilmente si è affezzionato.
Grazie per le tue storie. Sono sempre un'emozione indescrivibile.
Chiara

Recensore Junior
16/10/13, ore 11:03

Ciao Lilly81, anche se con immenso ritardo,  ho deciso di lasciarti un parere su questa bellissima storia.
Inizio col dire che anche se non sono iscritta da molto tempo, “bazzico” su questo sito da parecchi anni e le tue storie sono  state le prime in assoluto che ho letto su questa intrigante coppia, da cui sono sempre rimasta affascinata.
Scusa la parentesi, ma mi sembrava giusto dirtelo, visto che sono una tua grande fan e solo adesso ho trovato il coraggio per lasciarti un mio parere ^^
Passiamo alla storia: essendo un’accanita lettrice del genere giallo e horror, sono rimasta subito coinvolta dal tema della morte, la vera protagonista di questa storia; la mia attenzione è  stata subito catturata dal misterioso omicidio avvenuto nella città dell’Ovest in una serata lugubre e nebbiosa: insomma, la serata perfetta per commettere crimini senza destare troppi sospetti!
Sfortunatamente l’assassino è stato visto da qualcuno e la polizia si muove subito verso un luogo all’apparenza uguale a tutti gli altri: la Capsule Corporation.
Ed ecco che ci troviamo davanti ad una Bulma sconvolta, che accoglie la polizia in casa sua alle quattro di notte informandola che suo marito, Vegeta, è sospettato dell’omicidio di una donna.
Siccome  Bulma non è una donna “normale”, visto che ha ospitato in casa sua senza troppi complimenti un alieno venuto dallo spazio che si è macchiato dei crimini più efferati, non sono rimasta troppo stupita del fatto che il suo turbamento non deriva totalmente dall’omicidio ma dall’apprendere che la donna, prima di essere uccisa, è stata violentata.
E quando Vegeta torna a casa sorprendendola nel bagno, fragile ed indifesa, la donna non può fare a meno di urlare perché inconsciamente si è ritrovata a pensare che Vegeta sia ritornato il sadico principe dei saiyan  che voglia ucciderla.
Se il tuo obiettivo era quello di farmi tenere  con il fiato sospeso fino alla fine ci sei riuscita perfettamente, perché anch’io, come Bulma, ho avuto dei dubbi, che fortunatamente si sono dissipati nel leggere quello che è successo veramente.
Molto bello il confronto tra i due, in particolare quello che è successo dopo :)  
 Le tue storie mi piacciono molto anche per il modo in cui descrivi i rapporti tra i due protagonisti perché non sono mai volgari ed è sempre un piacere leggerle, anche a distanza di anni. Purtroppo ci sono scrittrici o scrittori che, forse per attirare più lettori, presentano delle scene di carattere sessuale per me sbagliate, insomma, per essere brutali, delle storie solo tutte sesso, senza costruirci una trama intorno. Una volta che le leggi, te le dimentichi, perché sono tutte uguali, invece le tue storie, anche quelle più vecchie, potrei rileggerle all’infinito e trovare sempre qualcosa di nuovo.
Scusa la lunga recensione ^^, quando avrò un pochino di tempo in più recensirò anche le altre tue storie, perché davvero meritano di essere lette e apprezzate, ma tranquilla, penso che le altre recensioni saranno meno lunghe di questa :)
Alla prossima! 

Nuovo recensore
18/05/13, ore 17:39

Ciao!
Devo ammettere che tornare su questo sito e trovare (purtroppo in immenso ritardo) le tue nuove ff è stata una piacevolissima sorpresa. Ti seguo dal 2006 circa e ho sempre considerato il tuo modo di descrivere i personaggi e di caratterizzarli così verosimile al mondo di Toriyama da farmi chiedere se non fossi lui in persona. E ovviamente non ti smentisci mai. Hai uno stile impeccabile che si affina sempre di più con il tempo. Mano a mano che leggevo proiettavo nella mia testa tutti i particolari,i dialoghi e le ambientazioni che,senza mai allontanarsi troppo da quello che è l'universo di Drangon Ball,raccontano in maniera introspettiva una storia che ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine. I dubbi e le paure di una donna sull'uomo che ama,un assassino che è sempre ,o quasi, pronta a perdonare. Io li ho sempre trovati una coppia intrigante e profonda e tu nella stessa maniera ne descrivi il loro essere. Complimentoni,sei molto brava!Spero che continuerai a deliziarci con altri tuoi racconti. :)

Recensore Master
05/05/13, ore 20:57

Che dire... Manco qualche settimana e, rientrando nel sito, trovo uno dei tuoi nuovi capolavori. Spettacolare, come sempre. Non so come ma ho sempre una certa ansia, nell'aprire il tuo profilo: spero sempre di vedere una nuova storia! Tornando a questa, è semplicemente perfetta. I soggetti come sempre IC, situazione originale. Scrittura impeccabile. Insomma... Non ti smentisci mai.

Recensore Junior
10/03/13, ore 22:46

Che dire... tu non ti smentsci mai! come sempre sei ruscita a creare una storia davvero piacevole, particolare, e accattivante. Riesci sempre a catturarmi già dalle prime righe, grazie al tuo straordinaro modo di descrivere e narrare, gochi così bene con le parole da riuscire a stendere delle frasi davvero particolari e per nulla banali...ho sempre adorato le tue narrazoni, il tuo modo d scrivere è sempre particolare e scorrevole, e i fatti narrati sono sempre così convincenti.
Hai questa bella potenzialità di riuscire a descrivere i personaggi e la loro psicologia mantenendoli sempre uguali e mantenendo sempre intatte le loro reali caratteristiche.Delle tue storie amo la maturità dei fatti...nella maggiorparte delle f.fic. presenti su questo sito, le storie su Bulma e Vegeta si basano sulla narrazione di scene amorose e romantiche, dei fatti che li hanno fatti innamorare o del periodo precedente al loro innamoramento, tutti racconti colmi di parole e pensieri dolci, una serie di "Bulme" isteriche, innamorate e confusionarie, e un'ammucchiata di "Vegeti" antipatici e scontrosi ma che alla fine diventano degli zuccherini di fronte all'amore... nelle tue storie ho più volte trovato, invece, il tema della paura, della confusione, delle indecisioni, degli equivoci, delle giornate passate a contorcersi le meningi e a fumare quintali di sigarette, dei giorni interi trascorsi fuori casa e dei panni sporchi al ritorno.
Nelle tue storie c'è sempre un delizioso miscuglio agro-dolce, fatto di attimi d'ansia e rabbia misti a gesti rassicuranti nascosti sotto le lenzuola. La cosa più bella è che riesci a rendere la quotidianità di cui parli, talmente interessante e particolare da farti credere che se continuassi a leggere le tue storie per tutto il giorno, alla fine anche la mia quotidianità potrebbe diventare interessante.
Come al solito ti riconfermi la mia preferita.

Recensore Veterano
09/03/13, ore 00:17

Insomma, ho scoperto questa storia quasi per caso e ne sono rimasta incantata. Rompe gli schemi, fa dubitare DAVVERO di Vegeta, per poi risolversi nella maniera più semplice possibile: la donna è semplicemente un'aliena da eliminare, come non averlo capito prima?
E l'amore tra lui e Bulma risolve tutto e scarica la tensione: ben descritto, incisivo ma non volgare.
Davvero una perla di fanfiction! 

Recensore Junior
28/02/13, ore 00:21

Cara Lilly,ogni volta che leggo una tua storia ritrovo sempre il buon umore.Il tuo modo di descrivere i luoghi è fantastico ed io rimango stupita (essendo anche inesperta nella scrittura.)All'inizio non mi sembrava vero che Vegeta potesse uccidere dei terrestri indifesi ma ammetto che ho tirato un sospiro di sollievo quando ho scoperto che si trattava solo di un mutante.Adesso però ti devo lasciare la vado a rileggere per la seconda volta ;)Baci
B_bb_r_
(Recensione modificata il 28/02/2013 - 12:24 am)

Recensore Veterano
26/02/13, ore 00:41

Questa è una storia che non avrei mai immaginato di leggere... è molto ma molto interessante. I gialli non li ho mai nè letti nè visti, tranne qualche piccola eccezione degna di nota, ma questo racconto mi ha lasciato col fiato sospeso fino alla fine. E' stato bellissimo alla fine tirate un sospiro di sollievo leggendo la fine e capendo che poi alla fine Vegeta non aveva fatto nulla di ciò che all'inizio era trapelato, e direi per fortuna ç_ç
I miei più sinceri complimenti, ed è certo che poi l'ispettore abbia ragione, perchè davvero la CC è un pianeta a parte^_^
Complimenti

Recensore Junior
13/12/12, ore 11:23

Sempre con un po’ di ritardo ma ci arrivo anch’io. So che questa storia è stata pubblicata un po’ di tempo fa, ma penso mariti una bella recensione, essendo una bella storia. Mi piace come la sua struttura e il fondamento di essa sia, come argomento principale, il ricordare a Bulma in primis e anche ai lettori che Vegeta è o era un assassino prima di essere un terrestre. Bulma lo sa che nel suo passato ha ucciso e, anche se consapevolmente o inconsapevolmente cerca di dimenticarlo, una parte di lei non può fare a meno di pensarci. Tuttavia non se fa un problema, la sua prima preoccupazione è che lui possa aver rubato, non ucciso; e anche quando scopre dal commissario quali sono le accuse, la morte di una presunta innocente è messa in secondo piano essendo la sua principale preoccupazione il tradimento fisico di Vegeta, cosa che non metteva in dubbio appena un secondo prima. La caratterizzazione della stessa Bulma è molto bella, mi piace particolarmente il suo modo di mantenere la calma che non ha in situazioni spesso più grandi di lei. Anche Vegeta è molto ben evidenziato in questa storia, pur apparendo per poco (come sua caratteristica XD). La naturalezza con la quale confessa il crimine è proprio da lui, un assassino che non ha problemi a nascondere i suoi omicidi. Una cosa in particolare ho apprezzato di questa storia e che aleggia dall’inizio alla fine, senza mai farcela dimenticare. Appare come una situazione normale, terrestre. Un commissario che cerca giustizia per una vittima (anche lui ben caratterizzato, tanto da farcelo diventare familiare). Un delitto che potrebbe accadere e una situazione che, solo in apparenza, si discosta con il mondo di Toriyama, ma che ci riporta prepotentemente nel suo originale nel momento in cui veniamo a sapere la verità. Vegeta è sì un assassino, ma solo di esseri invasori (questo dopo aver smesso di essere lui in prima persona l’invasore di turno). E per finire un bel momento tra due personaggi che tanto amiamo, raccontati nella loro intimità che cambia, che non è più solo fisico, ma è anche qualcosa che si sta concretizzando anche con piccoli gesti trasgressivi come quello di prendersi per mano o di contare i giorni, da una arte e dall’altra, dall’ultima volta che sono stati insieme. Piccola parentesi, mi ha fatto molto sorridere l’istinto di Bulma nel rispondere “Mio marito ha i capelli biondi e gli occhi azzurri”, e noi sappiamo che non sta mentendo XD. Concludo con una nota personalissima che esula dalla storia in sé, mi scuso di non averti lasciato recensioni alle tue ultime capsule, ma purtroppo non avevo visto che le avevi pubblicate, quando le ho notate erano già vecchie ed è passato del tempo prima che le potessi effettivamente leggere e non ho comunque avuto modo di rimediare al mio torto. Spero che con questa recensione mi sia fatta perdonare. Alla prossima.

Nuovo recensore
04/12/12, ore 16:28

Ho trovato oltre a te solo pochissimi autori che riescono a rendere i personaggi così fedeli a sè stessi...e tu sei la migliore in assoluto. Si nota anche il percorso che hai avuto come scrittrice,nonostante io apprezzi le storie più vecchie allo stesso modo delle ultime che hai pubblicato. Mi piace molto come giochi con le parole e riesci a far divenire la storia "viva". Ogni volta che ti leggo mi trasporti in mezzo alla scena, e così deve fare ogni scrittore che si rispetti. Sei veramente in gamba ragazza,continua a scrivere mi raccomando perchè si riesce a sentire che sei felice e soddisfatta quando lo fai. Un grande "in bocca a Vegeta" ;)

Recensore Master
01/12/12, ore 16:16

Sembra fin da subito di essere in un romanzo noir; con un’atmosfera che costringe il lettore a immergersi nella realtà violenta che gli sta intorno, con un punto di vista assolutamente criminale sulla storia, con l’introduzione di un personaggio che sembra uscito da un poliziesco degli anni trenta. Sembra di essere in un AU; tanto che persino Bulma, nel momento in cui appare per la prima volta e subisce il suo interrogatorio, somiglia tantissimo ad una delle famigerate e biondissime dark lady di quel genere di letteratura.  Bello, per esempio, l’insistere sui dettagli come il porta cioccolatini di cristallo vuoto e il vaso di peonie artificiale, che sanno di altri tempi; e bella la citazione da Psycho della famosa scena della doccia… La cosa sorprendente, tuttavia, è che non siamo per niente in un AU. Quella che vediamo (perché sembra davvero di avere le immagini davanti agli occhi!) è solo un’interpretazione più cupa della Città dell’Ovest, ma niente dell’originale viene snaturato; come nel caso di quella proiezione della scena del crimine con la penna laser - per fare un esempio su tutti - che sembra il frutto di una tecnologia avanzata che ha un sapore del tutto dragonballiano.
Credo che la convivenza pacifica di due ambientazioni tanto diverse funzioni perché è lo stesso Toriyama a descriverci un mondo dove realtà similmente agli antipodi come un certo progresso tecnologico e la semplicità rurale coesistono, per cui la storia in sé si presta, come si presta alla commistione di generi. Altra cosa però è riuscire a scrivere una storia di questo tipo e farlo concretamente e bene. Devo farti i miei complimenti soprattutto per questo stavolta; per come hai saputo creare un’atmosfera unica senza scrivere un AU, per le sfumature del giallo e del nero nella storia, che la rendono qualcosa di piacevolissimo da leggere che va ben oltre il fandom di DB.
Per quanto riguarda la storia più nello specifico d’altra parte, quel niente è come sembra che è diventato ormai uno dei tuoi tanti tratti distintivi, si esprime in questa one shot come non mai, proprio grazie all’impronta da detective story che dai alla trama. Così la storia si sviluppa attorno a Bulma e alla sua reazione di fronte al presunto fattaccio. In un crescendo di tensione e atmosfera descritti con assoluta maestria, la vera protagonista si rivela essere la scienziata, alle prese con un complicato caso di coscienza. Dovrebbe avere paura che il suo uomo sia un brutale assassino (con tutto quello che ne conseguirebbe non solo da un punto di vista etico) e avere paura per la sua incolumità, eppure è spaventata molto più concretamente all’idea che il crimine di cui si sia macchiato sia di natura sessuale e che quindi lui la tradisca; ma ancora di più, in verità, si sente in colpa perché la morte di quella donna potrebbe essere anche una sua responsabilità. E forse è proprio per quest’ultima sensazione che si ritrova a difendere Vegeta,  nonostante sia a disagio, perché realizza con rabbia che anche lei è parte di quel mondo, che le piaccia o no. Che sciocco, povero, ridicolo, miserabile… terrestre! Addirittura apostrofa così il commissario, tra sé, quando si accorge frustrata che non può raccontargli la sua verità, mentre viene trattata come una normale terrestre… e sembra di sentir parlare Vegeta!
Ma niente è come sembra non solo nella mente di Bulma. In ogni gesto e parola dei protagonisti, in ogni minimo dettaglio, fino al più lampante che è la stessa soluzione del giallo, c’è più di una valenza e di un significato, spesso contrario a ciò che sembra e comunque ambiguo, come la nebbia. Bellissima ed emozionante in questo senso la scena di intimità tra i due, a partire da quel sono soltanto io con cui Vegeta fa ritorno a casa, fino al momento in cui, eccitato all’idea che la sua donna abbia paura di lui e animato da un certo (antico) sadismo, si ritrova però a provare un piacere più intenso nello stringerle la mano mentre fa l’amore con lei. Quello che per lui è trasgredire,  per il resto del mondo è qualcosa di normale e quella ammissione di colpevolezza, quel sì l’ho fatto, che inizialmente sembra il colpo di grazia ad una fragile e spaventata compagna, quasi a chiosare questa indeterminatezza di intenti si tramuta addirittura in un servizio fatto all’intera umanità – quegli sciocchi, poveri, ridicoli e miserabili terrestri, tanto per intenderci - degno del miglior supereroe…
Da che parte sta la realtà? Probabilmente da entrambe o magari da nessuna. È questo il senso che mi lascia questa storia, anche se si chiude in maniera positiva per i personaggi.
Come nella migliore tradizione delle storie noir infatti  non c’è una vera fine e una vera soluzione, non per il povero commissario Teik, ma nemmeno per chi legge... Non c’è un ripristinare l’ordine delle cose, né un finale consolatorio. Resta la realtà, ambigua, e la nebbia. La Capsule Corp.  è ancora un pianeta a parte e Vegeta è ancora colui che fa paura, da qualsiasi parte decida di stare, che sia la parte dei buoni o quella dei cattivi; è ancora morte, anche se ti prende per mano.
Grazie per questa splendida storia!
Baci, lilac
 
 

Recensore Junior
28/11/12, ore 20:46

Ciao! :)
Devo dire piacevolissima oneshot. Originale, scritta davvero bene, molto coinvolgente e dettagliata. Ho immaginato tutto alla perfezione! ^^
Personalmente non mi sarebbe mai balzata in mente l'idea di un Vegeta ricercato e sospettato dalla polizia. Anche perché non so quanto sarebbe riuscito a concludere il commissario con una persona del genere.
A essere sincera continuavo a chiedermi se Vegeta avesse violentato o meno quella "donna" (diciamo che mi sono immedesimata in Bulma xD).
Ho apprezzato tantissimo come hai descritto il legame tra i due amanti. Sei riuscita ad attribuire a Vegeta un lato dolce, pur mantenendolo perfettamente IC.
Per quanto riguarda l'ultima frase del commissario, bhé, non ha tutti i torti. xD
Ancora complimenti. Alla prossima ^^

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