Cosa resta dopo un'avventura? Cosa rimane dopo che l'eroe, pieno di ferite, fronteggia l'ultima, epica sfida, pronto a perdere tutto, e invece ne esce vincitore? Cosa succede quando lascia la spada che lo ha accompagnato, rinfranca le membra e fronteggia il cielo azzurro del resto della sua vita?
Mi sono sempre chiesto cose del genere, immaginando che l'eroe scomparisse, in un certo senso, alla fine della sua storia. Mi trovavo conflittualmente spezzato fra il volere che l'avventura continuasse, e il desiderare ogni bene per quell'eroe che mi aveva accompagnato per un pezzo di strada. Era sempre un sentimento dolceamaro, perchè se da un lato ti aspettavi per lui una vita felice, dall'altro sapevi che non avrebbe avuto più avventure epiche, o grandi sentimenti, o drammi da risolvere.
Quanto mi sbagliavo.
Racconti come questi ti fanno capire che le meraviglie e le avventure non sono certo ovunque, ma nondimeno, un'avventura o una cosa meravigliosa può presentarsi nelle forme più inattese, tanto quanto potrebbe esserlo svegliarsi un giorno e scoprire quanto si è fortunati ad avere a fianco qualcuno che si ama, percorrere la strada con quella persona, fin dove il mondo ci consentirà di andare.
Sensazionale, Meg. Nel senso più letterale del termine. Mi hai regalato delle sensazioni con questo racconto, e l'ordine in cui il veleno e il miele viene regalato da questo racconto è qualcosa da far scendere le lacrime. Mi sono messo a ridere come un cretino, a fine racconto, sperando di poter, un giorno, provare lo stesso genere di felicità.
Grazie. |