Davvero una fic molto bella!
Mi sono piaciuti molto i pensieri di Charlotte, sopratutto quelli iniziali e in particolar modo la frase "No, non posso farlo, già mi odio" sembra banale eppure la ritengo molto importante e significativa perché inizia a mostrare le ragioni che porteranno la povera Charlotte a prendere quella tremenda decisione.
Leggerò sicuramente altre tue storie, quindi alla prossima :)

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Uau, questa è davvero . . . davvero tristissima!!!
Ops, non m i sono presentata. Sono Tigre rossa, una nuova autrice, e adoro Lady Oscar e company. E quanto mi ha colpito la storia di Charlotte!
Questa breve fic è scritta davvero molto bene ed è davvero molto triste, complimenti!

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Tu sei straordinaria!
No, dimmi: hai facoltà telepatiche o cose del genere?
A questa scena c'ho pensato l'altro giorno parlando con te di Lady Oscar. Devi sapere che quell'episodio, quando ero piccola, mi ha traumatizzato.. Forse più di tutti gli altri. A otto anni veder suicidarsi una ragazza di 16 anni poichè costretta ad amare un brutto e sudicio vecchiaccio mi ha logorato l'anima. -Ogni volta che ho rivisto la scena ci sono rimasta secca, sempre.
Charlotte che dall'alto del palazzo stringe la rosa bianca....E prima che coome impazzita si lava le mani nella fontana...candide mani macchiate di rosso...
Sicuramente hai guardato l'episodio per scriverlo, o il manga. I dialoghi sono esattamente quelli - me li ricordo ancora.

L'ho trovato un componimento struggente.
Agghiacciate per ciò che descrive.
Emozionale.
Ottimo, sia come forma che come sentimento.
Fila nei preferiti.

Sei geniale!

Un kISS,
Azzurra.

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Davvero struggente il personaggio di Charlotte, una piccola stella cometa appena apparsa nella storia, giusto il tempo di farci vivere il terrore che chissà quante piccolissime adolescenti dovevano subire a quei tempi per volere delle famiglie, e per soddisfare i desideri lascivi di vecchi pervertiti. La tua storia è davvero toccante, direi quasi che la sua brevità le conferisce un tocco di perticolarità in più, come se usando più parole in fondo non sarebbe servito, perchè in quei pochi pensieri hai tradotto perfettamente le sensazioni di quella giovanissima rosa. Brava davvero.

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Ho sempre trovato la vicenda della sfortunata Charlotte straziante; davvero si veste d'innocenza questo personaggio, innocenza oltraggiata prima dalla madre, pronta a venderla al miglior partito sulla piazza. Breve, ma intensa come l'atto estremo lucido e folle di questa fanciulla decisa a preservare se stessa.
Mi è piaciuta molto. Complimenti.

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Ahhh giuro sono morta! Penso alla povera Charlotte...Costretta a sposare un uomo tanto più vecchio di lei, un uomo dai modi viscidi, lussuriosi. Mi vengono i brividi solo ad immaginare la scena del bacio sulla mano. Un bacio di per se casto, ma da come l'hai descritto hai reso benissimo l'idea del ribrezzo che la povera bambina deve aver provato.
La madre di Charlotte ( scusami non mi ricordo come si chiama)è a mio parere ancora peggio di quel vecchio pervertito. Praticamente vende l'innocenza della figlia per il prestigio sociale. Stupenda la frase"Mi vesto di paura", dove si immagina benissimo quello che deve provare Charlotte.
Una storia tragica, con un finale amaro e tristissimo.
I miei complimenti, bravissima come sempre a muovere le corde dei sentimenti che si agitano dentro in ognuno di noi.
Baci Laurana.

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Ciao. Sei stata sintetica ma sei riuscita a far emergere bene il ribrezzo che ha provato la povera Charlotte di fronte a quell' uomo viscido. Anche la sfiducia della giovane nei confronti della madre si percepisce bene. Brava!
A presto

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ciao, povera Charlotte, si è suicidata per non sottomettersi al volere della madre, ti assicuro che ci sono rimasta malissimo quand'è morta, poi anche la Polignac un conto sarebbe stato farla sposare con un di 15 anni, sarebbe anche meglio, ma con uno di 43 anni... no, assolutamente!! Poi per il bene del sua famiglia, la odio...
Bene, spero che scriverai presto qualcos'altro perché sei davvero brava, quindi alla prossima
CIAO
Miriade

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Bella ! Breve, ma intensa e vibrante. Un pugno di sensazioni di sdegno e terrore chiuse nello stomaco e nel petto di Charlotte.
Hai reso in maniera efficacissima il suo dramma interiore. La frase " Mi vesto di paura " mi ha colpito enormemente per quanto racchiude.
Complimenti davvero...molto molto bella, spero di rileggerti in questa sezione !

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