Recensioni per
Perché a me?
di IpseDigit

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/11/13, ore 22:22

Ecco, ce l'hai fatta: mi hai commossa.
Non sono una lacrima facile, lo dico sinceramente. In una One-Shot tu sei invece riuscito a colpirmi così nel profondo, raccontando una delle mie più grandi ed irrazionali paure(che spesso identifico come il mio personale "Molliccio").
Confermo ancora una volta la mia opinione: hai talento da vendere e non tanto nel modo di scrivere, per quanto sia corretto e scorrevole, piacevole da seguire, ma nel modo che hai di porre determinati argomenti.
Complimenti, davvero.

Nuovo recensore
08/03/13, ore 15:29

Intenso, angoscioso, irreale, eppure vicinissimo alla realtà.
Una situazione assurda, estrema, che viene vissuta con troppa indifferenza da chi ne è invischiato; e in effetti, alla fine, se ne comprende il motivo.
L'iniziale sbigottimento che cattura il lettore, ben presto diventa una monotonia, come se in qualche modo, si tocchi con mano e si provi la stessa indifferenza del protagonista alla situazione, e si cada preda di una depressione che fa pensare 'in fondo, chi non è obsoleto'.

Una one shot irreale e angosciante...che può uscire solo dalla mente di un Lucca :) Hai fatto un lavoro eccellente, cuginetto...mi è piaciuta un sacco. Rapita :D

Recensore Veterano
06/02/13, ore 18:23

Sono una vecchia consumatrice di fantascienza classica (anche se, ad essere sinceri, Asimov non è in cima al mio personale Pantheon) e il caso ha voluto che mi fosse assegnata una OS di questo genere.
Hai saputo creare un climax perfetto partendo dall'iniziale descrizione della vita standard del protagonista, che scorre tranquilla sui binari di un'esistenza non eccezionale, con una bella famiglia, un impiego sicuro e un alloggio in un quartiere dignitoso. Man mano che la narrazione procede si avverte il crescente senso di disagio e di percezione dell'ingiustizia, ben descritto utilizzando il tragitto su quello9 che sembrerebbe un veicolo delle forze dell'ordine.
Il lettore viene coinvolto e riesce ad immedesimarsi perfettamente, fino ad arrivare al "punto di rottura" che per me è rappresentato dall'accendersi delle luci nel locale dove il protagonista sta per essere "terminato".
Il finale struggente e tristissimo lascia con l'amaro in bocca, senza tante spieggazioni ed inutili giri di parole per spiegare o giustificare in qualche modo lo svolgersi dei fatti.
Stilisticamente ho apprezzato lo stile narrativo in qualche modo piatto e ripetitivo assolutamente appropriato alla natura del protagonista.
Sulla grammatica e sull'ortografia nulla da dire, praticamente perfette.
Sono soddisfatta di aver potuto conoscere in questa occasione un nuovo autore e piacevolmente stupita che su questo sito (che, io per prima, frequanto con grandissimo divertimento e spirito "cazzaro") si possano trovare piccole perle che sarebbero degne di figurare in altri e ben più seriosi contesti.
cen.

recensione partecipante al contest "regalami una recensione" indetto da EFP_editing su freeforumzone.leonardo.it

Recensore Junior
12/01/13, ore 12:40

Oh, inquietanza. (?)
Ehilà, chi si rivede! Contavo di arrivare prima a recensire qualcosa di tuo, ma tra università e lavoro è già tanto che arrivi a dormire sei ore la notte, figuriamoci a dare un commento serio a qualunque storia (o a leggerla).
Comunque, applichiamoci.
Parto dalla citazione iniziale. Epicuro... awwwww :3 (Ma tu dimmi se esiste un commento più idiota da fare parlando di Epicuro. Dovrei auto fustigarmi.) Letta a posteriori è davvero adatta alla tua storia, molto anticipatoria, se vuoi.
Poi... è difficile parlare di caratterizzazione dei personaggi con così poche righe a farti da supporto, ma ci provo lo stesso (olè, mi sento ispirata, quest'oggi!). Credo che tu sia riuscito a raffigurare piuttosto bene il protagonista, basandoti soprattutto sull'uso degli stereotipi. Mi spiego: è un uomo qualunque, con una famiglia qualunque, che lavora in un'azienda qualunque e vive in un quartiere qualunque. (Sto abusando della parola qualunque). Io lo interpreto come un individuo uguale a tutti gli altri, un'esistenza grigia in un mondo grigio, da cui emerge solo nel momento in cui altri lo decidono. Penso che sia uno scenario terribilmente piatto ed inquietante e, tuttavia, anche piuttosto realistico, il che fa riflettere.
La trama è molto carina, lineare; si svolge abbastanza rapidamente e ha anche un po' di suspence sul finale. Certo, quando iniziano a parlare per codici alfanumerici si inizia ad intravedere la conclusione, ma fino a quel punto è tutto molto incerto.
Il tuo stile mi piace, semplice e non troppo ricercato, freddo in alcuni punti; direi  che è molto adatto all'argomento della storia e che trasmette bene l'atomosfera che ci si aspetta dal genere e dalla trama.
Benon, la parte critica l'ho superata, ti lascio solo un altro paio di righe con la mia personalissima opinione.
La storia mi è piaciuta, anche se forse avrebbe reso di più allungandola un po'; è scritta bene, non ci sono errori, ha una trama avvincente. L'unica cosa, forse, è l'impaginazione e il font della citazione (comics per una frase che parla di morte? Meglio qualcosa di più pesante e squadrato, a mio avviso... e magari ingrandisci il carattere del testo, perchè se si legge di notte avere parole belle grandi evita il rischio di mal di testa), ma son quisquilie rispetto a ciò che considero davvero importante in un racconto. 
In conclusione, un ottimo lavoro (anche perchè vedo che è la prima storia che posti!)
A presto,
Vale
 

Nuovo recensore
10/01/13, ore 13:52

Davvero bella (anche se non é proprio il mio genere)! Comunque sua mi sono davvero immedesimata nel protagonista e mi sono venuti i brividi alla descrizione della stanza/sala "operatoria"!!!
ne aspetto altreeee mi raccomando=)



P.S: carina la frase iniziale!!!!!

Nuovo recensore
10/12/12, ore 15:34

I robot emulano le emozioni umane o le provano? In questo caso questi due concetti sono molto confusi, chissà come ci si sente a provare una cosa per il semplice fatto di averla impostata nel nostro database che è tutto tranne che biologico o spirituale? Neppure noi siamo in grado di comprendere la natura delle emozioni, per una mente matematica e realista come quella di un robot non può essere che è un gigantesco rompicapo fuori dagli schemi.
Bella one shot mi è piaciuta, scorre bene e non ci sono errori!

Recensore Junior
09/12/12, ore 15:18

Molto bella questa one-shot, appassiona e permette al lettore di immedesimarsi col protagonista... e quasi una simbiosi, ci angosciamo e ci interroghiamo assieme a lui su ciò che avverrà. Ci sorprendiamo scoprendo di non essere "vivi" come invece ci aspettavamo. Mi lancio in un applauso di ammirazione, non riuscendo, come invece pare naturale a te, di scrivere anche solo una riga di fantascienza, genere che adoro tra le altre cose.

Nuovo recensore
07/12/12, ore 19:32

Premetto che Asimov mi affascina e quindi vinci a mani basse. Comunque, la storia non è male, però mi piacerebbe vedere qualcosa di veramente originale, visto che il tuo stile di scrittura è pulito e liscio come il pavimento che descrivi. Se pubblicherai questi scritti di riflessione avrai sicuramente il mio appoggio! Comunque non vanno contro il regolamento, puoi metterli nella sezione "Generale" o "Introspettivo" senza nessun problema...Aspetto tue nuove u_u