Mi ero ripromessa di leggere questa storia con calma, gustandomi pian piano i vari capitoli, ma iniziato il primo avevo troppa curiosità di vedere come si sviluppava la trama e quindi l'ho letta tutta d'un fiato (oddio, relativamente, giacchè era parecchio lunga e impegnativa) stamattina.
L'idea di base è assolutamente affascinante e mi ha intrigato molto come eventi del passato si riverberino e si riflettano sul presente, spingendo i protagonisti e rivivere - in qualche modo e con un finale si spera meno tragico - ciò che coinvolse i personaggi del loro passato. Per Raphael questo legame è anche di sangue e si esplica nel suo essere comunque legato alla villa della sua infanzia, che pure ispira paura e sospetto agli altri abitanti del paese. Lui vuole resistere e non consente che fenomeni che giudica inspiegabili gli impediscano di perseguire i suoi obiettivi.
Per Hiro il legame è più sottile: non di sangue ma dell'anima, dato che gli spiriti che lo visitano ne faranno un tramite affinché la loro storia di amore e dolore superi le barriere del tempo e dell'oblio, affinché l'unico ancora in vita per testimoniarla conosca la verità.
Inutile dirti che la scena dello stupro è veramente scioccante, disturbante... leggerla è stato difficile e doloroso. Immagino quanto lo sia stato scriverla!
Forse l'unica cosa che non mi ha convinto pienamente - ma è una questione del tutto soggettiva - è la presenza di tutte quelle scene lemon di sesso, descritte con dovizia di particolari: non so, non mi sembrano funzionali alla trama e distolgono l'attenzione del lettore dal cuore profondo di questo racconto, che sono i sentimenti e il loro morboso intrecciarsi.
Infine: ma la storia vera era proprio così torbida come la descrivi?
Un bacio forte, a presto. |