Recensioni per
National Anthem
di xNewYorker__

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/12/12, ore 12:02

Non ho parole.
Mi rendo conto che non sia conveniente cominciare una recensione in questo modo, ma veramente non ho parole.
Ho adorato ogni singolo aspetto di questa breve storia. Partendo dallo stile, impeccabile, ai contenuti.
Le ripetizioni iniziali sono state fantastiche, hanno sottolineato l'imminenza della morte in una maniera assurdamente elegante. Ho notato anche diversi elenchi, volendoli così chiamare, come ad esempio l'elenco di cose per cui Raphael ride prima di morire. Boh, immagina che mi sia alzata in piedi e che ti stia applaudendo. 
Sì, il Raphael che hai creato è un uomo pessimo e senza scrupoli, ma non posso dire di averlo biasimato o giudicato. Anzi, mi sono sentita stranamente vicina a lui, e ho trovato molto giusta la coerenza della sua morte (si può parlare di coerenza? Ho avuto la netta sensazione che fosse morto così come aveva vissuto).
Eppure sai, mi si è stretto il cuore quando ha nominato il cappello a pois regalatogli quella mattina da suo figlio.
Il suo biglietto d'addio, poi, mi lascia interdetta. Era rivolto alla società? Voglio dire, era una critica molto cinica al mondo moderno per cui o sei un cinico spietato o soccombi? Almeno, così è come l'ho interpretata io :)
Ancora bravissima, è stata davvero una meravigliosa storia, e mi scuso per non aver potuto recensire prima.
Baci!

Nuovo recensore
11/12/12, ore 18:31

Ciao.
Finora non avevo mai letto niente di tuo, e devo dire che con questa piccola storia mi hai convinto a cominciare.
Per capire appieno il messaggio che hai voluto lanciare ho dovuto soffermarmi su alcune righe, e rileggerle, perché riesci ad esprimere in maniera molto matura i concetti, a quanto pare meglio di me. Alla fine, però, ho capito tutto, spero. *ride*
L'uomo che hai descritto lo giudicherei come un verme. È lo stereotipo di 'uomo di merda' per eccellenza. L'uomo che non prova nessun tipo di rimorso nemmeno di fronte alla morte, l'uomo che piuttosto che attendere si getta da una finestra (ho capito bene?) e che liquida la morte con un sorriso, un sorriso che stona, affiancato alle urla di terrore. Un uomo che ha sempre pensato al proprio conto, che ha sempre pensato ai suoi affari e mai al bene generale.
L'intero testo lo trovo una critica sottile e pungente, non nei confronti delle vittime, tutt'altro, piuttosto di quei loschi individui come Raphael che purtroppo esistono, e per sempre, immagino, esisteranno.
Mi piace il tuo stile, e ho amato in particolar modo quando, all'inizio, hai ripetuto 'per l'ultima volta'. Ha dato un senso di imminenza di morte molto chiaro, mi è piaciuto.

Un bacio,
Aurora.