Recensioni per
Sogno di una notte di mezzo inverno
di Doralice
Sei superba nelle long, sei superba nelle brevi. Prima di tutto ho "sentito" la desolazione di Sherlock, quello che sogna e desidera. Poi sono stata illuminata e riscaldata da ciò che accade, da John che "capisce". John capisce sempre, io adoro il John che capisce, soprattutto nel momento in cui accade, e se quel momento è descritto da te. |
L'avevo letta tra i commenti del gruppo. Ora la rileggo qui per la seconda volta e le sensazioni sono sempre le stesse, ma non sprecherò tempo a cercare di descriverle, tanto mi verrebbe uno schifo e non esprimerei neanche la metà di quanto avrei voluto dire. Meravigliosa. E' breve, ma meravigliosa: io penso che se uno è bravo a scrivere, allora anche una sola frase è perfetta e dice e trasmette molto di più di quanto non facciano pagine e pagine di word. E tu sei brava, cavolo se lo sei! Per questo anche questa shot è meravigliosa, perché è un piccolo concentrato di tutto quello che serve per parlare di loro, di Shelock e John e del loro rapporto e amore. E' sempre un immenso piacere leggere qualcosa di tuo, perché sai gestire i tuoi personaggi facendoli tuoi ma lasciandoci riconoscere quelli che abbiamo imparato ad amare nella serie. E poi hai un modo così incisivo, fermo eppure delicato e intimo di trattare il lato fisico e sessuale del rapporto tra Sherlock e John che è davvero splendido leggerti. In questo caso, c'è molta introspezione dal punto di vista di Sherlock, che sfoga nella sua mente quello che col corpo non ha il coraggio di fare ma che in realtà ha voglia di provare, così tanto da abbassare le difese quel tanto che basta a John per capire e per acquisire abbastanza coraggio per entrambi e trovare quel contatto che necessitavano da troppo tempo. In tutto questo, la parte fisica è davvero il minimo, perché al centro di tutto è la loro intesa mentale e spirituale, che li unisce ancor prima del corpo e della conseguente fisicità. E' proprio il loro rapporto quello che hai descritto. Fantastico. Molto molto bella, come sempre del resto :) |
dai il meglio di te in queste storie brevi, sono un piacere da leggere. |
Non so perché questa storia mi fa pensare a Sherlock prima di John. Chi chiamava Sherlock quando rimergeva dai suoi pensieri prima? Chi riempiva non solo i suoi sogni, ma anche la sua casa, il posto accanto sul taxi, la sedia di fronte al ristorante? Nessuno. E nessuno lo aveva mai amato e capito come John. E' una cosa enorme. Eppure nessuno dei due aveva mai avuto il coraggio di sorpassare la linea che divide i sogni dalla realtà. Tu lo hai fatto con una storia delicata e anche un po' malinconica - tanto che credevo sarebbe finita con un niente di fatto. Per fortuna non è stato così! Un happy end che è un bel regalo! Buon Natale. |
Oh Dio, che bella che è. |
Hai un sacco di arretrati. Sono definitivamente morta quando ho letto quella frase. Sallo. TU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Love you dear <3 |
–Oh, Dio... – dice John – Avrei voluto avere il coraggio di farlo prima. – |
Sai, penso che alla fine fra loro due ci sia sempre questo sospeso. L'ho pensato dalla prima puntata che ho visto, e andando avanti ne ho avuto la consapevolezza. La paura, di distruggere tutto ciò che hanno creato, e un po' in Baskerville la corazza di entrambi è stata intaccata... la paura di perdere tutto e non avere niente in mano. Penso che la frase che John dice a Sherlock "avrei voluto avere il coraggio di farlo prima" racchiuda tutto questo e anche di più. Mi è piaciuta molto :) |
L'ho già letta sul gruppo, ma mi sciolgo anche qui. |
TU. Dannata te. Vorrei riuscire a farti capire che cosa riesci a fare, ogni volta che scrivi; ogni volta che ti leggo. Per prima cosa, hai usato Shakespeare; citando una delle mie frasi preferite e usando come titolo, modificandolo appena, una delle mie opere preferite, e poi hai una delicatezza estrema, nel descrivere certi momenti. Ma che dico? Certi momenti? Questa delicatezza la metti in ogni cosa. Angst, fluff, slice of life, slash,... tutto, ogni cosa. E ti ammiro per questo, perché non è per niente facile. E' più che perfetto, da almeno mille punti di vista diversi. |
Porca miseria. Porca miseria e di nuovo porca, porca, porca miseria! |