Recensioni per
The Chronicles of grievous illusions
di astarte90

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
29/07/23, ore 14:16

Ciao!
Ho letto questa fic tutta d'un fiato, come ho potuto essermela persa in questi anni!
Partiamo dal presupposto che la Jill/Wesker è una delle mie coppie ricercate e che adoro!
Inoltre che dire, il tuo modo di descrivere le sequenze di ogni scena ed avvenimento mi piace moltissimo, davvero fluente e da libero sfogo all'immaginazione del lettore. Molto ricca di dettagli, non tralasci nulla in sospeso.
Ho visto che non ha più aggiornato, spero ricomicerai a scrivere altri capitoli perché questa fic a mio parare è in grado di prenderti ad ogni capitolo, non ci si annoia mai!
Alla prossima!

Son Manu

Recensore Junior
31/05/15, ore 21:12

Ti odiooooooo!!! Ufffa scrivi in un modo sublime(motivo n1), amo questa fanfiction cosi tanto da essere ne ossessionata (motivo n2)....però se mi e concesso dirtelo è una storia assurda, perché per quanto sia bella per quanto tu aggiorni questa questa fanfiction non sembra avere fine......ed è spaventoso >.<....
AAAAAHHHHHHH NON DIMENTICARE CHE SEI FANTASTICA!!!!!
(Recensione modificata il 31/05/2015 - 09:18 pm)

Recensore Junior
24/04/14, ore 20:17

Per la serie "chi non muore si rivede" (anche se con Wesker e Birkin nei paraggi questo detto non vale poi molto), eccomi nuovamente qui, dopo secoli, a tediarti con le mie riflessioni! :P
Dunque, cominciamo.
Sarò forse ripetitiva ma, ancora una volta, mi son venuti gli occhi luccicanti di ammirazione già leggendo il passo iniziale. Fitta talmente bene la storia e il nostro caro Wesker che potevi tranquillamente chiudere il capitolo qui, o comunque fare una storia a sè stante.
Bella anche l'immagine di Jill (come quella di qualche capitolo fa, quando era nella vasca), quieta ma allo stesso tempo preoccupante, povera. Sono sempre più convinta che, alla fine di tutta questa storia, lei dia di matto. O Wesker. O io, più probabilmente!
Permettimi però di segnalarti un piccolo errore: nella frase "l'espressione neutra, insofferente, faceva intendere che -" sembra che l'aggettivo "insofferente" stia ad indicare la "non-sofferenza" di Jill, la sua serenità, quando invece il suo significato dovrebbe essere esattamente l'opposto. A meno che non si possa utilizzare anche in questo caso o io abbia sbagliato l'interpretazione della frase! ^^'
Ancora una volta, poi, non posso non apprezzare l'atteggiamento paterno del dottore specie sapendo a cosa sta andando incontro. Il fatto stesso che anche l'ambiente circostante gli appaia più tetro del solito sembra quasi un presagio funesto, così come l'anticipato corteo funebre a seguito di Wesker.
A questo punto è stato interessante notare come, durante l'interrogatorio, Wesker addossi a Frayn "la colpa" del suo stesso pestaggio, come se lui non c'entrasse mai e fossero gli altri a sbagliare: "Non ho avuto altra scelta. Lei non mi ha dato scelta" oppure poco dopo "Capita a tutti di sbagliare". Bellissimo lo scontro verbale, quando Frayn allude al cuore di Wesker e come quest'ultimo si sente vulnerabile, nonostante l'apparenza.
Infine, la vendetta di Wesker (come quella nei confronti di Chris) è stata qualcosa di spettacolare.
Tutta la scena mette un'ansia pazzesca perchè si spera fino all'ultimo che l'eroina di turno s'inventi qualcosa per evitare il peggio ma allo stesso tempo si ha la consapevolezza che, effettivamente, non c'è via di scampo. Le ultimissime parole tra Jill e il dottore commuovono eppure una voce esterna, che s'intromette prepotentemente, ha il potere di spezzare tutta l'atmosfera. Perchè nessuno può sfuggire ad un dio, soprattutto se questo comincia a spazientirsi o a non divertirsi più.
Scena "incredibilmente crudele" (non dimentichiamoci che, comunque, stiamo parlando di Resident Evil, non dovremmo stupirci/turbarci per scene simili), sì, ma a suo modo (che è il tuo) elegante. Mi è piaciuta molto. Punto.

Adesso non mi resta che vedere gli sviluppi... *mumble mumble*
Beh, mi dileguo. A presto! ^_^




 

Nuovo recensore
12/03/14, ore 02:29

ciao questa non è una vera e propria recensione, volevo chiederti se hai abbandonato il progetto, se è si, mi dispiace molto, avrei voluto sapere come secondo te sarebbe andata a finire, sai scrivere molto bene,non fermarti per favore

Nuovo recensore
21/01/14, ore 12:38

ciao astarte mi sono super appassionata a questa storia sebbene non ami proprio la coppia wesker x jill ma sono per la chris x jill. Devo farti i complimenti per come hai svolto tutta la vicenda e sai sviluppare bene le storie anche interiori o passate dei personaggi. Spero che torni presto a postare nuovi capitoli perchè non sto più nella pelle per sapere il seguito :D

Recensore Junior
03/11/13, ore 14:58

Cosa posso dire...complimenti davvero! Continuano a succedersi un sacco di colpi di scena senza mai sprofondare nell'occ ( e per alcuni personaggi è davvero difficile mantenere il carattere). Sono poche le fanfiction riguardanti i videgiochi che leggo volentieri. Questa storia è una di quelle. Continua cosi 

Recensore Junior
30/10/13, ore 18:43

Non ci posso credere…il lato umano di Wesker.
Lasciami dire, Astarte, che la macro-scena che compone questo intrigante ed inaspettato capitolo, ti coinvolge e ti cattura in modo sorprendente, portandoti con mano a sfiorare l’umanità perduta eppure viva e vegeta persino nel principe delle tenebre; il quale si illude di poter distruggere quel che di umano gli è inesorabilmente rimasto, ma che nel momento della paura, dell’istinto più viscerale, ecco che schiaccia in modo sovrano ogni sua pressione psicologica, ogni sua priorità, ogni suo concetto di bene e male, giusto e sbagliato, umano e divino.
Wesker non possiede più maschere, non possiede più principi.
Egli è un ES inarrestabile che agisce per impulso, guidato da qualcosa che non sapeva di possedere, e che invece lo anima come mai gli è accaduto: sto parlando del suo dispregiato e rinnegato cuore.
Questo capitolo porta con mano il lettore a vedere questo lato nascosto di Wesker, con l’eleganza e la maestria che ti rende una grande scrittrice, che si è cimentata in un’impresa mastodontica e della quale sei stata all’altezza.
Perché riuscire a far fuoriuscire non solo il suo lato umano, perché quello è un percorso già in atto nella tua fic, ma persino la manifestazione della sua fragilità umano…!! Il tormento di sentimenti di preoccupazione, di un amore inconfessabile ma di cui gli effetti lacerano e straziano il suo animo, fino a renderlo “uomo”.
Sono incantata dall’incalzare di questo capitolo, dalla bravura e coscienza di causa del personaggio che hai dimostrato di avere, e che ti ha consentito di descrivere questo Wesker fragile e umano in modo assurdamente credibile, eppure facendomelo figurare in modo perfetto e inequivocabile come il tenebroso uomo di casa Capcom, senza alcuna alterazione. Era lui, punto.
Nella sua potenza, diavoleria, grandiosità, crudeltà….ed era lui anche nonostante questo suo momento di debolezza, colpito dall’oscuro sentimento di un amore che sapeva di provare, ma non in modo così viscerale, non in modo così autentico e sentimentale.
Della serie: quando il cuore parla. Un concetto simile affrontato su Wesker…..ha dell’incredibile! Chiunque ti direbbe : “che cosa?! Wesker? Lui?”
E invece tu hai dimostrato quanto persino a lui possa appartenere tale fragilità, e non solo! L’hai fatto in modo così fluido e consapevole, che ha reso questo capitolo di un IC meraviglioso.
Una delizia per gli occhi e per la mente.
Ottimo lavoro…sei stata straordinaria! Hai realizzato un qualcosa che ha dell’incredibile!! Sul serio! *___*

Voglio adesso rivedere con te alcune delle scene e delle situazioni che compongono la lunga sequenza di questo capitolo.
Scene che vedono Wesker protagonista sotto ogni punto di vista, facendoci immergere interamente dentro di lui, nella sua psiche, nella sua giornata, nelle sue tacite emozioni che tuttavia si evincono fin dalle primissime battute.
Vediamo come passiamo dal semplice turbamento, al sospetto, all’agitazione, fino all’ammissione di un sentimento e alla fine…alla perdita di controllo: l’incalzare di Wesker dall’essere un uomo privo di sentimento, eppure provato…al divenire “umano” e “fragile”.
Parole che sembrano non poter nemmeno toccare un personaggio simile, cosa di cui invece sei stata capace in modo magistrale e impressionatamente verosimile, come già detto in precedenza.

La scena d’apertura, quotidiana e tutto sommato ordinaria, catapulta subito il lettore nell’ottica giornaliera tipica di un Wesker che brama di conseguire le sue ricerche.
Mentre un semplice tecnico aggiusta le apparecchiature dell’ufficio, descritto ad arte, egli si immerge nel suo lavoro, cercando di affogare quel senso di angoscia che ineluttabilmente ha fatto aprire una voragine nel suo animo.
Un foro al momento piccolo, ma abbastanza pungente da farsi notare, e che l’uomo vestito di nero ignora, o meglio, si sforza di ignorare, divagando con la mente nei suoi progetti, dedicandovi tutte le sue attenzioni e il suo tempo, fingendo di avere il controllo di se. Indossando quella famosa maschera da sciacallo che gli è più consona e nella quale si sente protetto.

' Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire.
Perchè altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi. '


La citazione a inizio capitolo incarna alla perfezione l’anello di congiunzione fra inizio e fine capitolo, catapultandoci fin da subito nel tema centrale di questo scritto, in cui vediamo l’abnegazione da parte di un super io, che impone all’es di reprimersi e serrare il suo cuore verso una realtà inammissibile, necessaria per non tediarsi e soffrire.
Scoprire la verità, ed avere paura di viverla….
Essere completamente “vivi”, la paura di esserlo davvero.
Un concetto alto e molto complesso, tuttavia esistente.
Cos’è in fondo la vita? La viviamo davvero, oppure semplicemente facciamo quel che è più consono per “non soffrire”?
Il fine ultimo dell’uomo è essere felice, appagare i suoi bisogni e rincorrere l’armonia e la realizzazione di se stesso. Per far questo spesso si deve andare incontro a qualche compromesso…perché la felicità ha un prezzo.
Alla luce di questa realtà….siamo davvero certi di vivere davvero? Oppure magari il nostro modo di vivere è solo la maschera che abbiamo deciso di indossare perché la via più semplice per non soffrire….per non vivere realmente una realtà più difficile, cha magari bramiamo, ma che preferiamo sopprimere per rincorrere quella felicità illusoria, ma più semplice da raggiungere?
Questa frase iniziale già mi ha trasmesso un mondo, e mi ha subito proiettato verso quel senso di devastazione opprimente che altera Wesker e lo fa cimentare nel lavoro sperando così di affogare i suoi problemi.
Una magra illusione che non tappa tuttavia il buco di quella voragine che si sta facendo invece sempre più grande…sempre di più….

Ma nella baraonda dei suoi sentimenti, che tutto sommato egli riesce ancora a tenere sotto controllo, egli non ha tenuto conto di un fattore forse ancora più importante: il libero arbitrio altrui…
Perché finchè si parla di se stessi, siamo noi i fautori del nostro destino…possiamo reprimerci e auto distruggerci quanto vogliamo, mettendo a tacere i nostri istinti e i nostri pensieri.
Ma lo stesso discorso non vale sugli altri, anch’essi posseditori della stessa facoltà, che può portar loro a compiere azioni che potrebbero andare in contrasto con le nostre decisioni fino a scavalcare le nostre barriere già fragilmente erette.
Il non tener conto delle possibili azioni di Jill decreta la fuoriuscita della fragilità umana di Wesker.
Egli ha pensato a se stesso, alla salvaguardia della sua psiche, non prevedendo, una volta tanto, che le azioni di Jill avrebbero mosso il suo animo in modo inesorabile.
Perché neppure noi siamo padroni delle nostre azioni, che in parte dipendono dalle decisioni degli altri. E Wesker ne farà presto l’amara scoperta.

Egli non vuole accettare quella realtà, non vuole credere di non aver previsto tutto ciò.
Ciò fa rinascere lo sciacallo cacciatore che scorre nelle sue vene, ma uno sciacallo diverso….uno sciacallo che vuole disparatamente vederci chiaro” e identificare cosa ha messo nel caos il suo reparto scientifico, quasi non potendo accettare quel che il suo istinto ha già compreso.

Non subito il lettore identifica Jill nel racconto.
Le frasi grigie scritte di lato non fanno cenno mai all’identità di colui che parla.
E’ invece dalle sue parole che ne comprendiamo l’identità, che configurano il punto di vista di colei che ha fatto andare in tilt il sistema con passaggi graduali e molto avvincenti.
Ho trovato veramente intrigante questo passaggio! *_*
Questo non sapere se sia Jill la colpevole oppure no, e di apprenderlo tramite quelle piccole riflessioni poste di lato, che lentamente comprendi….lentamente capisci a cosa fanno riferimento.
Stupendo!

Memorabile l’incontro di Wesker con il cinese. A metà fra il comico e il terribile.
Una comicità credibile e pungente, che pone a contrasto la figura possente e demoniaca di un dio come Wesker, accanto alla comune effige di un semplice uomo, per di più ridicolo e imbranato.
Quando descrivi l’imponente sciacallo vestito di nero, che ferma quel piccolo ometto impaurito e dalla “r” moscia, è stata una scena impagabile! X°D
Ma che tuttavia ti proietta nell’inquietante immagine che suscita un uomo come Wesker, al cospetto di un comune e mediocre mortale, che vicino a lui diventa infinitamente piccolo: come se si fosse veramente al cospetto di un sovrano diabolico e ultraterreno, irraggiungibile ed eterno.
Quando Wesker lo segue come uno sciacallo, l’ansia che assale e impaurisce il cinese, l’incontro con l’italiano, impacciato quanto e più di lui.
Un duetto comico che strappa un sorriso, ma che al contempo, paragonato alla imponenza di Wesker, incute un senso di debolezza e inferiorità spaventoso.
Non facendoci infine dimenticare l’ira spietata con cui lui condanna coloro che sono degli inutili esseri inferiori e perditempo.
Come li definisce: "Meglio estirpare la gramigna prima che attecchisca o trovi il modo di sfuggirti e ti crei danni irrimediabili."
Facendoci solo presagire che non rivedremo più quei due poveri, stupidi, eppure vivi esseri umani…..

Susseguono intanto i pensieri di Jill, che stavolta ha pianificato alla perfezione il tutto, prendendo di sprovvista persino il diabolico capitano traditore, ancora inconsapevole di tutto, o anzi…ancora incapace di accettarlo.
Una Jill risoluta, oramai stanca, pronta a dimostrare “l’insulsa umana” di cosa è capace…
La padronanza che ha sulla sua vita, sulla sua decisione di morte, la vendetta che brama e che colpirà Wesker nel suo prezioso orgoglio, che lei vuole lacerare.
Ella pianifica un piano a dir poco perfetto, non sapendo che invece sta per muovere un tasto diciamo…giusto.
Col quale otterrà una dimostrazione d’amore che mai avrebbe potuto aspettarsi da uno come Wesker….

Wesker intanto viene a capo di quell’inganno, scopre suo malgrado il coinvolgimento della Valentine, perdendo il controllo. Tuttavia non è il suo orgoglio ad essere ferito, come ella ipotizzava…
Stranamente non è l’essere stato preso in giro, l’essere ingannato e raggirato che lo sconvolge…
No…
È altro…
È quel piccolo buco che sta scavando sempre di più…fino a creare quella famosa voragine.
Quel senso di vuoto che lo ha ingabbiato e straziato, e che senza Jill decreterà la sua follia.
Ovvero la paura…
Il sospetto….verso ciò che lei stava per compiere.

Con un capolavoro psicologico, hai trasformato Wesker in un uomo mortale, umano e spaventato. Terrorizzato dall’idea che la ragazza si sarebbe uccisa.
Egli aggredisce le sue truppe, si confonde fra la folla, corre fra i corridoi, e scappa nella bufera di neve, nella disperata ricerca di colei che in modo inconscio ha scaldato il suo cuore.
Colei che lui non bramava solo quella notte; colei che internamente ama, ama davvero, ama visceralmente, seppur non lo ammette.
Le ragioni tacciono, è il solo cuore che parla: e lo logora fino a straziarlo, costringendolo a gettarsi nella folle impresa di prevedere quel piano. Ma non per “vincere” su di lei…
No…
Per evitare la sua morte.

La mera, semplice, umana, paura della morte. Pura per gli altri….
Una paura mai provata ne sperimentata…che lo fa letteralmente impazzire….
L’amore più puro e cieco, che non si banalizzava in quel carnale atto d’amore che egli credeva.
Non era solo la passione e quel senso di possessione che l’aveva incitato a violentare la sua “vittima”.
No…
In realtà era l’istinto, era il viscerale istinto, che la amava….la voleva nella sua vita…e non poteva accettare che ella non vi fosse.
Un eden che rinnega, ma che allo stesso tempo non può nemmeno immaginare lontano da lui per sempre.
Wesker non accetta quell’idea, non vuole, non può.
Così corre alla sua disperata ricerca, ignaro di cosa sarebbe consono alla maschera del principe nero.
Corre…giudato…dall’amore.
Wesker è innamorato.

E tu, mia cara Astarte, hai saputo descriverlo in modo….
Un applauso!!
Grandiosa!! *___*

Jill intanto sopraggiunge al suo patibolo, pronta a dare l’addio a quel mondo che non ha più niente da offrirle. Pronta a intraprendere il viaggio eterno e senza ritorno della morte….
Ma non sa che colui che è stato lo sciacallo…ha fiutato il suo percorso in tempo per poter assistere a quel momento…
Una nota sadica e sarcastica caratterizza la Jill morente di questa scena, in un tripudio di emozioni contrastanti fra il dolore e anche l’auto compiacimento.
Ella porta provocatoriamente il coltello sul segno indelebile con cui Wesker l’ha marchiata.
Un simbolo di morte, a cui si aggiunge un secondo segno della morte:
Il primo, come morte spirituale, quando il suo corpo è stato toccato in modo intimo e violento dal protagonista del suo tenebroso amore proibito, che ha cristallizzato col suo morso la possessione che lui ha avuto su di lei, devastandola non solo nell’orgoglio…ma anche in quell’inconfessabile amore perdurato dai tempi della stars e mai sfogato, e che lui ha deturpato.
Egli ha quindi decretato la sua sconfitta psicologica, marchiandola con quel segno….
Segno al quale lei affianca il secondo segno, quello della morte tangibile, incidendo quel marchio con quello del coltello da lui bruciato, ma ancora tagliente e simbolico.
Jill incide la morte sulla morte.
La morte tangibile del suo corpo sgozzato, nello stesso punto segnato dalla morte per quella “colpa” con cui lui l’ha marchiata.
Una scena di un pathos indescrivibile, in cui Jill gode di quel terribile male.
“Oppure... beh, probabilmente quando ti ho identificato ho voluto sapere come avresti reagito, gustare qualsiasi impercettibile incrinazione della tua maschera glaciale ed indifferente. Ecco perchè ho tergiversato. Ecco perchè sto pantendo più del previsto.
Spero tu ti stia godendo lo spettacolo.


E sempre dalle sue riflessioni che vediamo lo squarcio nell’animo di Wesker arrivare a opprimerlo e devastarlo.
Possiamo sentirlo morire dentro, urlare il nome di Jill, correre verso di lei…mentre assiste a quello strazio.
Geniale la scena di far avvenire tutto dal punto di vista di Jill, che dal suo canto non comprende, non vuole ascoltarlo, eppure lo vede…lo vede correre, disperarsi….
Ma lei non vuole essere salvata.
Eppure….non lo sa ancora, ma quel che sta vedendo con i suoi occhi è la disperazione negli occhi vermigli del principe nero. Una scena che ha dell’incredibile…dell’unico….
E’ questo il segno che capovolgerà l’universo di Jill?
Staremo a vedere….*_*

Wesker così combatte per la prima volta per proteggere qualcuno, per salvare la vita altrui. Qualcosa di cui è consapevole per metà, ma cui non da attenzione, in balia di sentimenti sconosciuti per lui, dei quali è consapevole e inconsapevole allo stesso tempo.
Si abbassa di livello, scende in campo e come “divinità” decide di affrontare egli stesso il Bicefalus, proteggendo e sperando di salvare colei che ineluttabilmente ha scavato nel suo cuore.

Ed è qui che possiamo dare un nome alla voragine apertasi nel suo cuore: una voragine chiamata Jill Valentine.

Accorrono i soldati.
Il manto bianco della neve tinto di rosso, e il principe nero che soccorre la sua vittima.
Vediamo svelato il perchè di questo splendido titolo: il bianco, il rosso e il nero.

Una morte non ancora scampata, un amore appena confessato nelle azioni…nei fatti.
Wesker va via, trascurando tutto.
Condannando a morte la creatura da lui stesso creata e che ha osato non sottomettersi al suo volere e quindi meritevole di morte. La creatura che ha osato ferire a morte la sua preziosa e odiata nemica….
Quel suo “ sopprimetelo” gela il sangue.
Hai saputo esprimere magnificamente la freddezza, l’odio, il risentimento, il disprezzo, l’ira di una divinità ferità….tutto in quella semplice parola.

Al contempo elimina così anche l’ultima traccia di Chris…

Wesker tiene Jill fra le sue braccia, fredda, immobile, priva di sensi….
Viva o morta, non ci è dato saperlo.
Egli non può accettare che ella muoia per mano di qualcuno che non sia lui.
Non può accettare la sua vita senza di lei.
Libera dunque i suoi poteri, trasformandosi di nuovo, davanti agli occhi dei suoi sottoposti, come l’uomo divino, e corre….corre nella speranza di salvarla. Corre mettendo per la prima volta al primo posto qualcosa che rinnegava e pensava di non possedere: il cuore.

I miei complimenti. I miei più sentiti complimenti.
Un capitolo veramente stupendo, che inquadra Wesker mai visto, eppure vero, così reale e palpabile da averlo di fronte ai propri occhi.
Un passaggio graduale e spettacolare del principe nero che viene sopraffatto dai sentimenti, realizzato con la maestria che solo chi ha piena coscienza di Wesker poteva realizzare!!!
Hai conseguito un lavoro stupendo, sul serio. Accompagnato poi dal tuo sempre splendido, curato, simbolico, stile di scrittura, che impreziosisce ogni momento, ogni singolo passaggio!

Continua così, come sempre!
<3

Recensore Junior

Uuuh, allora era davvero lui!  \*0*/ *falsa aria sorpresa*
Ok, ti dirò una cosa. Così come quando scrivo, anche quando leggo ho l'abitudine di soffermarmi più volte sui capitoli prima di recensirli (specie se complessi come i tuoi), dunque avevo già letto questo capitolo qualche giorno fa. Ebbene, credo che mi abbia fatto uno strano effetto perchè giusto questa notte ho fatto un certo sogno con protagonista proprio Wesker. Cioè, era lui come fattezze ma non sono sicura che avesse proprio il suo ruolo (sai come sono i sogni, sempre un pò confusi), però sono certa di averlo visto per un momento impegnato in certe attività. Svegliandomi mi sono vergognata come una ladra e... ho pensato a te, a questo capitolo. Ecco, questo doverbbe averti già fatto capire quanto la tua storia mi stia colpendo! XD
E quindi passiamo al capitolo.
Come si è capito, la prima parte del sogno è qualcosa di magnifico. Intanto mi è piaciuta l'antitesi nella definizione di "notti infestate da sogni" che mi pare sottolinei proprio il fatto che le notti di Jill non sono tranquille ma oramai "infestate", appunto, minate da qualcosa di disturbante.
Molto bella poi la descrizione dell'arrivo dell'uomo misterioso, di come viene a "salvarla" da quel luogo di perdizione (come quando Wesker l'aveva "protetta" durante l'incontro col Bicefalus) e, soprattutto, della sua doppia maschera. In fondo questa dicotomia è ciò che sempre ha caratterizzato l'uomo e che sta facendo letteralmente impazzire Jill. L'altro punto che mi ha fatto scappare un "Oooh" fangirlggiante è stato nel riferimento al fisico da dio di Wesker. Ma non un dio qualsiasi... ma Ade, ovviamente. Il suo mito lo conscevo e, quindi, questo confronto non poteva non piacermi! 
E poi, quello tra la fiammella della candela e quelle dei suoi occhi... *Brrr* Il mio cuoricino è debole... Potresti avermi sulla coscienza, SALLO! X)
Poi c'è la parte dei pensieri di Jill.
Come le altre volte, è più confusa che persuasa e direi che sta confondendo le due parti di Wesker. Cioè, secondo una mia visione personale, se una persona ama qualcuno, lo ama incondizionatamente, indipendentemente da quello che succede. E' chiaro che un tradimento pesante come quello attuato da Wesker può far cambiare opinione su di lui, ma i sentimenti sono un'altra cosa, credo. Jill non può mica premere un interruttore e decidere di non amarlo così, da un momento all'altro. Ciò che dovrebbe chiarire è la sua posizione nei suoi confronti, per quanto difficile sia tale compito. Se mi sono spiegata correttamente, questo è il motivo per cui non vedo la necessità di Jill di chiedersi chi sta amando in questo momento. Lui è sempre lui. (eeh?)
Certo, se poi aggiungiamo il fatto che anche Wesker ha i suoi grattacapi, rimembranze e ambigui atteggiamenti nei confronti della ragazza beh... tutto si fa più complicato.
Ed estremamente pericoloso. Mi piace! 
In tutto ciò, anche il povero Frayn non sta capendo più nulla, anche se sente "qualcosa" nell'aria. Come io sento che la sua ora è sempre più vicina! D:
Mah, staremo a vedere!

Come errori ho trovato solo, durante il sogno, "La ragazza a quella scoperta rimase perplessa, ma dominata dalla sua sete di conoscenza, ..." dove il "ma" andrebbe messo prima della virgola altrimenti la frase principale risulta spezzata, e quando si sveglia "...certi brividi, certe fantasie, certi tremori... io lo ho riconosciuti"
A presto! =)
 

Recensore Junior
18/09/13, ore 17:48

E rieccomi qui... spuntando sempre all'improvviso! ^^
Bel capitolo, anche questo.
Come negli altri, mi sono piaciute molto le descrizioni (ormai penso si sia capito che ci tengo particolarmente!). Anche un ambiente apparentemente banale come un bagno può risultare interessante se saputo descrivere: l'umidità, le goccioline, le piastrelle e lo specchio bagnato... diventano tutti elementi importanti per il racconto e non solo elementi di scena. Poi è stato bello osservare il contrasto tra l'atmosfera quieta dell'ambiente e lo scombussolamento interiore della protagonista. *povera Jill... alla fine della storia si troverà ad aver bisogno di uno psichiatra!*
Per quanto riguarda i suoi pensieri, mi è sembrata un pò... ripetitiva. *mi rimangio il "povera" di prima* Cioè, la sua frustrazione è più che comprensibile tuttavia pare girare intorno agli stessi concetti senza arrivare a evidenti conclusioni che ha davanti, anche se le ignora volutamente. In tutto ciò, comunque, mi pare che abbia fatto un passo avanti, non limitantdosi solo a ricordare situazioni e protagonisti ma anche sensazioni fisiche (vedasi i pettorali e, soprattutto, il calore). E la cosa mi piace! :3
Ora passiamo a Frayn.
La sua storia è stata davvero commovente e assolutamente credibile (non come un'altra storia "simile" del fandom che, per quanto struggente anch'essa, era un pò troppo fantasiosa...). Non ricordo se ho già parlato con te (o con qualche altro autore) della mia "intolleranza" alle sdolcinatezze gratuite e "prefabbricate" che si trovano nelle storie... Tuttavia ti confesso che la frase di Frayn "Io non so quando mi accorsi di essere perdutamente innamorato di lei. Probabilmente lo ero sempre stato" non mi ha avuto su di me alcun effetto sgradito, anzi l'ho trovata una bellissima dichiarazione d'amore. E questo soprattutto perchè, come hai detto tu, il suo rapporto con Meredith è nato quando erano dei bambini e, solitamente, i legami formati in tenera età sono destinati a durare per sempre... Virus mutageni-e-similari permettendo! Per la questione "enfant prodige" è ovvio che non si possa fare un confronto con Wesker (sappiamo quanto sia... particolare) però, come te, credo anche io che un'organizzazione segreta e importante come la Umbrella abbia avuto bisogno dei migliori uomini per poter portare avanti i propri progetti. Oh, a questo proposito... quando ho letto che dietro tutto c'era anche (e ovviamente) lo zampino di Edward Ashford, nonchè di tutta la sua allegra famigliola, mi è spuntato un sorrisone enorme: adoro i riferimenti alla storia originale e a tutti i suoi protagonisti più o meno normali!
Per quanto riguarda il piano di fuga ideato e illustrato dal dottore (quando ha uscito fuori la piantina mi è venuto in mente l'effetto sonoro di quando la si apre nel gioco! ^.^), beh... mi è parso semplice. Troppo semplice perchè non accada qualcosa di brutto! D:
Infine, ma mai ultimo <3, Wesker.
La sua presenza prossima a Jill è, come al solito, sinistra e terribilmente affascinante allo stesso tempo. E' sempre stupendo vederlo nelle vesti di scienziato intento ad osservare la sua cavia. Eppure ora, come Jill è finalmente conscia di certe sensazioni, anche lui sembra essere consapevole di un qualcosa di nuovo...
Stavolta, come errori, ho notato solamente un paio di "sì" assertivi non accentati (uno all'inizio, quando Jill ripensa al taglio e al fazzoletto di Wesker "Si, va bene, sanguinava copiosamente", mentre l'altro è poco dopo quando Jill risponde a Frayn dall'interno del bagno).

E ora passo al prossimo capitolo... Sono proprio curiosa di sapere cosa stava sognando Jill... ^_^
 

Nuovo recensore
11/09/13, ore 15:29

Salve cari lettori e scrittori, questa fanfiction per me è diventata una droga non vedo l'ora che esca il 19esimo capitolo, la scrittrice è molto vicina al mio modo di pensare al carattere dei personaggi soprattutto di Jill, sembra che descrivi il mio carattere la testardaggine e il coraggio, pazzesco, comunque dovresti pensare seriamente di scrivere un libro io lo comprerei sicuramente, sono rimasta molto colpita da questa storia continua a scrivere io sono una tua fan bacii baci

Nuovo recensore
02/09/13, ore 23:17

O.O oddio!!!
Con questo capitolo ti sei estremamente superata!!!
E' DIVINO!
Mi sono completamente immersa nelle parti descrittive;il risveglio è stato qualcosa di sublime !
Inoltre come hai gestito Wesker mi ha lasciata sensa parole *_*
Nonostante anche lui sia rimasto segnato dagli avvenimenti,eccolo li! freddo e bastardo,sempre pronto a beffare Jill.
Ma ho il sospetto che presto, al nostro caro capitano  non basteranno un paio di occhiali scuri per distaccarsi da tutto >->
Davvero,questo capitolo in particolare è una piccola perla e tu sei formidabile!
A presto :)

Ps:scusa il ritardo ma sono un po' presa con gli esami ^_^

Nuovo recensore
30/08/13, ore 15:41

Sei eccezionale!!! Questa fanfiction è meravigliosa ed il modo in cui ti esprimi è... è meraviglioso! Complimenti! Aspetto il prossimo capitolo *-*

Recensore Junior
26/08/13, ore 16:00

Calma, respiro….oh cielo!! Ci sei andata dentro Astarte! Un capitolo forte, intenso, ricco di interessanti parole, riferimenti, citazioni, un lessico ricco, articolato e stavolta aggiungerei “non semplice”. Perché stavolta la lettura è stata molto intensa ed impegnativa, non che non lo fosse anche negli altri capitoli. La tua fic è un’opera complessa e che richiede viva partecipazione di chi legge. Ma stavolta lo è stata ancora di più, dato il lungo intreccio di metafore, di parole poetiche e suggestive, e del tuo linguaggio articolato ed elaborato che rende le tue descrizioni qualcosa di più di un testo descrittivo. Diviene un testo simile quasi a quello romantico, a quello dei libri antichi, in cui dovrebbero esserci addirittura le didascalie per comprenderne a pieno i milioni e milioni di rimandi e citazioni, come accennavo all’inizio di queste righe. Questo punto devo dirlo: datti alla scrittura astarte. Scrivere una fan fiction è limitativo rispetto le tue capacità, e lo dico sinceramente! Descrizioni e concetti simili devi sfruttarli per un’opera tua, perché i tuoi scritti sono qualcosa di eccezionale, unico, complesso, ove si vede la tua grande maestri con opere classiche, concetti filosofici, e padronanza di un lessico che è unico. E non parlo solo del sinonimo poco usato o della frase ad effetto. È tutta la tua fan fiction che è così. Tutta la tua fic è un insieme di frasi poetiche, metaforiche, articolate e complesse, più simili a un testo di studio che a un racconto vero e proprio. Una capacità che hai (e una pazienza…perché scrivere così denota tanta e tanta devozione!!) che devi sfruttare assolutamente. Ha dell’incredibile, sul serio.
Più che la storia in se, e quello che effettivamente accade nel capitolo in cui affronti le conseguenze di questo amore proibito, quel che mi è rimasto sono state le lunghe frasi che compongono l’intero capitolo, le memorabili descrizioni, le metafore, i viaggi introspettivi che si intrecciano con la narrazione….potrei spendere insomma l’intera recensione a dirti questo: la tua capacità descrittiva ha oramai superato la normale concezione di descrizione, è a un livello analitico, direi addirittura didattico. La tua non è più una fan fiction, ma un vero e proprio trampolino di lancio verso la costruzione di una carriera. Hai una tipologia di scrittura, ribadisco, che andrebbe numerata rigo per rigo, come nei testi scolastici, per farne comprende i densi significati evidentemente pesati e ripesati. C’è una fan fiction nella fan fiction. Un capitolo nasconde dietro di se un altro capitolo, che analizza ogni frase che usi. E cosa posso aggiungere che non ancora detto?
Vorrei poter parafrasare (si, siamo a questo livello per me xD) rigo per rigo la tua fic, davvero! Ma mi ci vorrebbe un mese di recensione secondo me, tanti che ci sarebbe da dire. perdonami se quindi non mi cimenterò nel dettaglio più di così, perché davvero….siamo arrivati a un punto che ogni rigo ha veramente la sua seconda, tripla, quadrupla lettura! E chiunque legge la tua fic, vorrei che lo facesse con la stessa pazienza che vi dedico, perché merita…merita davvero! Perché ripaga cimentarsi nella lettura di un capitolo simile, che è sia lungo, interminabile e complesso da seguire per le tantissime descrizioni…..ma è allo stesso tempo un tripudio di emozioni forti, palpitanti, concetti meravigliosi, citazioni accademiche e ha un livello di analiticità della mente umana (e non sono di Jill e Wesker) che ha dell’incredibile.
Sei una scrittrice eccezionale!
E non lo dico perchè sono una tua affezionata lettrice, perché chiunque avrà la pazienza di leggere un capitolo come questo potrà concordare con me.
Quindi un ringraziamento speciale va a te, per la dedizione che hai per questa fan fiction, per il teatro di emozioni che ne hai fatto, e per averci messo dentro tutta te stessa. Il tuo impegno, la tua passione, i tuoi studi, le tue conoscenze, il tuo tempo….è una fan fiction scritta con l’anima, e credimi, si vede.
Magari sulla lunghezza devi un po’ lavorare, questo te l’ho sempre detto xD Ma quello a parte, è una lettura che risulta lunga ma estremamente piacevole, un piacere per la mente e per gli occhi! *_*
Sei un genio o sei una pazza a riuscire a scrivere così, ai posteri l’ardua sentenza! xD ma tutti i geni sono un po’ pazzi ;)
Quindi i miei più sentiti ed estremi complimenti per il lessico di questo capitolo, per la sua complessità, per la sua profondità, per il suo….essere andata oltre! Oltre l’essere una fan fiction. Questa è un’opera vera e propria.
Credo di aver esaurito il mio vocabolario orami. Non so come altro esprimerti l’incanto che ho provato nel ritrovarmi davanti un capitolo come questo. mi spiace solo che per l’ovvia lunghezza, mi sia impossibile analizzarlo, ed infatti per stavolta mi asterrò dal farlo perchè….perchè è perfetto, perfetto in tutto. Perfetto nelle descrizioni, che vanno lette! Non posso mettermi ad elencarne solo qualcuna! E’ un insieme di farsi, di paragrafi, che sono l’uno un incanto dietro l’altro! Un’esplosione di emozioni che…sono lì! Sono nella fan fiction! Dovrei ripeto paragrafare rigo per rigo, perché diavolo….sono una meraviglia!
Spero solo che possa arrivarti il mio pieno entusiasmo e partecipazione verso questo testo che sei riuscita ad elaborare, che per la sua complessità potrebbe essere un’opera su cui studiare! Dico seriamente!
Se poi allunghiamo il discorso a Jill e Wesker……eeeee…..e il discorso non finisce più! xD
E dico veramente! Il discorso non finisce più! Perchè se il tuo è un testo descrittivo così intenso e articolato, prolisso e complesso oramai al livello di analisi vero e proprio….figuriamoci come lo sono la psiche dei due protagonisti, adesso reduci di una scottante caduta delle illusioni che li mette a nudo, concretamente, di fronte paure, rabbie, repressioni, angosce, bene male, lato oscuro, speranze, desideri taciti e nascosti….
In una parola, la stessa da te usata nella fan fiction: due illeciti e incoscienti amanti.
E questa frase da te magistralmente usata dice tutto.
Neanche la speranza di aggrapparsi al ricordo di Chris può funzionare stavolta, nulla può fermare quella pioggia esterna ed interiore che ha fatto già naufragare i due protagonisti in modo simile e diverso. A nulla potranno aggrapparsi. Citi Leopardi, poeta a me veramente caro, e riporti la meravigliosa frase sulle illusioni, la cui perdita è la causa dell’infelicità. Ed in questo caso, persino la perdita dell’illusione dell’odio verso wesker, è causa di infelicità per jill, che non può ammettere a se stessa di amarlo in realtà. Ma non solo questo. è un insieme di sconvolgenti e tacite prese di coscienza che già si muovevano dentro di lei, ma che adesso l’hanno ferità in un’intimità invalicabile che lei aveva chiuso al resto del mondo. E non stiamo parlando solo della sua psiche, stiamo parlando di lei come donna: stiamo parlando del suo corpo, che ha accolto Wesker.
Un attimo nato per concludere una disputa durata tutta una vita. Cadrà ancora tanta pioggia, volta a simboleggiare quanto siamo deboli noi esseri umani. Essa non basterà mai a cancellare le macchie di un tormentato passato, sebbene il giorno è destinato a passare…..esso rimane incancellabile.
Il viaggio verso un mondo devastato. “E' un' atarassia che non è tale. E' un limbo di spiriti indefiniti. La terra di nessuno.”
Queste parole di Jill che colpiscono nel profondo e che catapultano immediatamente in questa terra desolata lontana dal paradiso.
Interessante il passaggio in cui Jill arriva a concepire chi è chris per wesker: “Per te, lui era un rivale... un ostacolo. O peggio, colui che toccava ciò che doveva essere tuo...”
Un colpo da maestro, che traduce mesi e mesi di sofferta agonia che wesker ha nutrito nei confronti dei due amanti, arrivando a logorare e torturare la sua psiche inconfessabilmente ferita.
e qui assistiamo alla sconvolgente “chiacchierata” di jill con il suo inconscio, che le parla con una schiettezza simile a quella vista con Wesker qualche capitolo prima. Perché anche l’inconscio di jill, nel suo ES più estremo, le mette in evidenzia la realtà: ovvero quel suo auto lesionarsi su un qualcosa che è accaduto e che l’ha umiliata, l’ha gettata nell’oblio più profondo e nella vergogna più tetra…ma che lei ha voluto. Lei ha voluto che lui la “scopasse”. La crudezza di questa parola che vuole appunto sottolineare la “banalità” di quel che è concretamente successo. una banalità che non è tale, ma che va arricchita dalle mille sfumature che avvolgono wesker e jill.
Ma che nell’inconscio più inconscio della ragazza….è stato questo quello: del sano ed entusiasmante sesso…..
Soltanto che la ragazza non può ammetterlo, non può nemmeno vederlo. Non in colui che è la sua nemesi, non in colui che è il diavolo nero…che lei ha desiderato e voluto con tutta se stessa sebbene nella violenza di quell’atto che ha lasciato un indelebile segno sia sul corpo che nell’anima.
Non vuole riconoscere quello che non esiste, non vuole piegarsi….ma oramai il dado è già tratto come crudamente la porta a riflettere il suo crudele e severo inconscio: perché quel “sì” c’è stato….
Quel: “era questo ciò che desideravi” era stato risposto in modo affermativo…e può negarlo a chiunque…tranne che a se stessa.
Da’altra parte, vediamo la reazione di Wesker, che da uomo divino e inavvicinabile, lontano dagli spregevoli desideri degli esseri umani…..non reagisce bene a quella caduta dei suoi sentimenti. Ore e ore davanti a un orologio ad analizzare il loro ticchettio, e la rabbia crescente nel suo cuore in realtà non di pietra, pulsa…pulsa animandolo in modo negativo. Anche lui, in modo diverso si sente umiliato. Umiliato dalla sua umanità che ha violentemente ed inarrestabilmente prevaricato su di lui.
Perdere il controllo nell’oblio del desiderio di un primordiale istinto dettato da insulse e spregevoli emozioni. Emozioni che sono lontane da lui, lontane dal dio che egli è. Eppure vi si è appagato, vi si è concesso, non curante di tutto, violentando in modo diverso la sua psiche, intollerante sotto quell’aspetto di se stesso. Accostato il tutto alle sue turbe interiori riguardo la sua vita all’umbrella, l’essere creato, l’essere null’altro che un fabbricato…che lo hanno logorato ancora di più ora che si è aggrappato disperatamente a quell’unica cosa che gli era rimasta del suo passato….che è Jill. Una donna da lui in realtà agognata fino alla pazzia. Assieme ad una accecante gelosia inarrestabile verso un fantasma, che è Chris, che continua a logorare la sua psiche.
Perché lui ha posseduto l’oggetto del suo desiderio prima di lui.

Se solo lei fosse stata al suo posto, lui avrebbe potuto nasconderlo per sempre a se stesso.

Ma egli chiude violentemente il sipario, ri-indossa la maschera che più gli si addice, lo show del diavolo nero deve andare avanti, e così egli riversa tutto sui suoi scopi, sui suoi esperimenti. “le apparenze prima di tutto”.
E così: “Venti minuti dopo...La figura di Albert Wesker terrificante ed opprimente nel suo costume da spregevole, disumano assassino si stagliava tra il candore delle corsie dei laboratori.”
Mentre mette in atto il suo nuovo e inarrestabile piano, o meglio “ancora di salvezza”. Il più terribile e inumano di tutti: vedere Jill non come individuo, pensante e capace di sentimenti, ma come una tra le più basse forme di vita, allo stremo di una macchina priva di personalità.”
Una rivelazione inquietante, spaventosa, e che apre le porte a qualcosa di terrificante.
E a nulla valgono gli uno, due, tre, quattro, cinque, sei tentativi di Wesker per avere una reazione da lei…..
Egli passa da uno stadio di provocazione all’altro, infervorato dall’incessante silenzioso della valentine, buttando così persino il fastidioso argomento Chris: i morti non tornano in vita.
Ma ella non cede, scoppiando in un ultimo e plateale urlo dispregiativo dopo minuti e minuti di silenzio inarrestabile e inscalfibile: quell’-agisci come cazzo ti pare-, in cui risiede tutto il disprezzo e tutta l’agonia accumulata da Jill in quei giorni sofferti dopo quell’umiliazione in realtà tacitamente voluta.
In quell’amore-odio che oramai ha spezzato ogni sua certezza.
Inarrestabile e logorata, ella rigurgita addosso a Wesker ogni cosa, disprezzandolo, rifiutandolo, pronunciando farsi che trafiggono l’uomo in modo violento ed imperdonabile.
La risposta di Jill è fenomenale nella sua crudezza, e mi è piaciuta molto come l’hai elaborata, complimenti.

Il resto…è un sipario che apre nuovi e inquietanti orizzonti che spero presto conosceremo *O*

Ora devo fermarmi assolutamente. Vorrei scrivere molto, ma molto, ma moltissimo di più, ma devo fermare le mie dita. Devo per forza! xD Vorrei tanto non scrivere in modo vago, ma se vado nel dettaglio di ogni pezzo non mi fermo più ç_ç
Complimenti per questo capitolo! Complimenti per l’attenzione che dai ai dettagli, ai sentimenti, alle descrizioni, a tutto!
Alla prossima!
Ps: magari riprendi con un ritmo più “lento” con i prossimi cap?^^ ho bisogno di riprendermi xD E’ stato un capitolo davvero tanto intenso….! *_*
(Recensione modificata il 26/08/2013 - 04:12 pm)

Recensore Junior
19/08/13, ore 22:31

Hi there, eccomi qui! ^.^
Inizio col dire che questo è il mio secondo capitolo preferito finora, poichè contiene due chicche superbe!
Come quella del precedente capitolo, anche la citazione presente qui è più che adeguata. Nonostante abbia toccato l'ultimo libro di filosofia diversi anni fa, certi autori non si possono mai dimenticare, soprattutto uno sempre attuale come Freud. I suoi famosi saggi e, in particolare, questo passo ben si prestano alla "spiegazione" del comportamento iniziale di Jill e, secondo me, anche di quello finale di Wesker (anche se quest'ultimo lo spieghi tramite l'altra citazione, ma ne parlerò dopo).
Anche stavolta non posso fare a meno di invidiare la protagonista per il sogno fatto... ma tu l'hai descritto così bene, così vivido che mi posso accontentare semplicemente di leggerlo. Ovviamente, visto il suo modo di comportarsi, non vi sono dubbi sull'identità del misterioso visitatore notturno tuttavia mi è piaciuto molto l'effetto vedo-non vedo che hai creato e che confonde Jill: percepisce una presenza ma non la riconosce, sente il calore di una pelle estranea ma ne avverte anche la minaccia... Molto, mooolto intrigante!
Lo scombussolamento interirore di Jill comunque non si è minimamente placato dalla volta precedente e mi sembra esplicitarlo magnificamente (?) con le domande che si pone raggiunto il campo per gli allenamenti, in particolare con la seconda definendo Wesker "irritante e indispensabile" allo stesso tempo. Per quanto possa sembrare paradossale, Wesker è comunque una figura "importante". E' il nemico, era (forse, sicuramente, lo è ancora) qualcosa di più di un capitano ma è, in una quotidianità assurda, fuori dall'ordinario e quasi invivibile, un punto di riferimento per Jill. 
E qui arriviamo alla prima chicca del capitolo, soprannominata da me "Chicca Beauty and the Beast" (per l'inglese fa più ficoH!).
La scena di Wesker che dà il suo permesso a Jill di correre per il bosco e di come questa chieda spiegazioni riguardo alla zona nord mi ha fatto subito venire in mente la medesima scena della "Bella e la Bestia":

Bestia: - Il castello è casa sua ora, può andare dove vuole tranne che nell'ala ovest.
Belle: - Cosa c'è nell'ala ovest?
Bestia: - E' proibita! *ringhio*

Per carità, con questo non voglio assolutamente accusarti di mancanza d'originalità o altro. Ho solo notato la similitudine e, voluto o meno, quest'accostamento non mi dispiace affatto. Diciamolo, ringhio a parte (e forse nemmeno ^^) Wesker potrebbe essere assimilato ad una bestia e Jill alla povera prigioniera, anche se ovviamente i contesti sono diversi. Sarà anche un'ipotesi stramba e molto personale ma mi è piaciuta davvero molto, come scena.
Unita a quella descritta poco dopo: il nuovo incontro col Bicefalus.
Come la prima volta che lo "vidi", anche ora ne sono rimasta affascinata. E' un pò come il caro (?) Tyrant 001, o i primi Hunters... a lungo andare ti ci affezioni! (???).
Inquietante da morire ma epico il momento in cui la graziosa creaturina fissa i suoi occhi in quelli di Jill. A questo punto è stato apprezzatissimo (ovviamente :3) l'intervento di Wesker che, con uno scatto degno della migliore madre che vuole proteggere il proprio pargolo dalle bruttezze del mondo, le copre il viso. Nonostante le considerazioni fangirlggianti possano avere un fondamento di verità, ossia che Wesker abbia agito così davvero per "proteggerla" da quella visione raccapricciante, il dubbio che invece lo abbia fatto solo perchè Jill ha ficcato il naso nei suoi affari rimane, soprattutto per la protagonista. Ma chissà... la speranza è l'ultima a morire!
Oh, in questa parte mi è molto piaciuto anche come hai sottolineato il ruolo di Wesker come capitano. Lui sì che è un vero leader! U_U
Poi si arriva alle considerazioni di Frayn circa la situazione e... sto seriamente cominciando a temere per la sua incolumità futura. Sai il sesto senso (non che ci voglia un genio per capirlo) di cui hai parlato qui? Ecco, proprio quello. D:
Mi è dispiaciuto un sacco per l'altro medico ma, in linea col mio gusto per le scene forti (non solo visive ma anche psicologiche), mi ha attirato molto l'immagine di lui che si sacrifica per gli altri, quasi come un tributo dovuto per placare l'ira di un dio. Direi che ci sta tutta!
E, infine, la seconda chicca: Wesker nel suo personale rifugio.
Come ti dissi per un passato capitolo, adoro questa stanza. Sul serio. Sarà l'insieme dell'arredamento, così fine ed accurato, unito alla presenza di un Wesker più umano, perso nei suoi pensieri... fatto sta che anche stavolta ho trovato la scena bellissima. La rievocazione di tempi lontani, di cui Wesker sembra davvero aver apprezzato ogni momento, è così sincera e nostalgica che viene da chiedere al protagonista "ma perchè diamine non hai colto quell'occasione di redenzione, se c'era?". Ma si sa, la sete di potere spesso è più allettante. E poi, "l'atropomorfizzazione" del libro a testimone silenzioso è stata un vero e proprio tocco di casse. Complimentissimi!
Giunti a questo punto ho qualche noticina da segnalarti. Mi dispiace farlo dopo che ho rimirato questo capitolo fin qui... ma tu mi hai autorizzata quindi lo faccio. ^^'
- Durante il sogno, quando la "presenza" la bacia, Jill tenta di divincolarsi da quel bacio "diverso dagli quelli cui era abituata"
- Quando Wesker copre gli occhi di Jill, questa chiede spiegazioni ma lui "non la degno della sua attenzione"
- Nella stessa scena, prima che Wesker la colpisca, la allontana un pò "tenendo coperti e suoi occhi"
- Il medico che si sacrifica lo hai chiamato "Ytzhak" mentre nel capitolo scorso era "Yitzhak"
Credo di aver finito.
Alla prossima! ^_^


Recensore Junior
12/08/13, ore 22:08

Giusto due sere fa ho visto Resident Evil Retribution alla tv: passabile per chi ama gli action-movie, un pò meno per chi, come me, vuole qualcosa di più "classico" e inquietante. Comunque, nonostante la delusione dal punto di vista cinematografico, vedere il film mi ha ricordato che avevo qualcosa da fare... Cioè, leggere questa fic!
Perciò eccomi qua... mostruosamente in ritardo, ma sono tornata! ^.^
Dunque, iniziamo con questo capitolo.
La frase che funge da incipit mi è sembrata molto azzeccata. Credo che si possa "applicare" anche ad altri capitoli, non solo a questo, così come penso che possa riguardare più personaggi. Cioè, per come l'ho interpretata, ossia nel fatto che gli uomini cerchino dsempre delle scusanti che giustifichino le loro azioni (lamentandosi poi col destino crudele o appellandosi all sfortuna, o cose simili, insomma), potrebbe fittare Wesker (per ovvi motivi) ma anche Frayn (per qualcosa che ha fatto e/o che farà).
Facendo un passetto avanti nella trama, ci hai mostrato il tormento della povera Jill. Povera, come non capirla?
Tuttavia devo dire che il tono col quale racconta a Frayn le sue peripezie mi è sembrato eccessivamente drammatico, come se stesse raccontando qualcosa accaduto ad altri e non a lei stessa. (Non so se mi sono spiegata. In caso dimmelo, tenterò di rispiegarmi ^^').
Ho trovato, invece, molto dolce la reazione di Frayn al suddetto racconto, con l'abbarccio paterno (indispensabile per la saluta mentale di Jill in quel momento) e con la bella notizia di una possibilità di salvezza (sebbene significhi sacrificare se setsso)  per lei dalle ombre che la circondano. A questo proposito, non ho potuto non trovare intrigante quella "particolare" ombra che, ovviamente, non sarà molto contenta di questo piano di fuga.
Con un ulteriore passo avanti, ci hai mostrato cosa succede nei laboratori e, devo dire, l'hai fatto molto bene. Tu stessa hai affermato di non aver approfodito troppo la parte delle reazioni ma credo che tu abbia fatto la scelta migliore: pochi dettagli ma incisivi, in modo da informare il lettore su ciò che sta accadendo sul piano scientifico (dopo tutto, stiamo trattando RE, dove le "creature" sono create scientificamente e non per opera di qualche stregone!) senza però appesantirlo con trattati di chimica organica (come hai detto tu, interessante ma decisamente pesante). In particolare mi è piaciuto come hai descritto Frayn nel momento della scoperta del giusto composto. Come una specie di "Dottor Jekyll e Mister Hyde", lo vediamo un attimo preso da mille preoccupazioni e pensieri, e un attimo dopo è talmente orgoglioso  e soddisfatto della sua scoperta da non badare quasi le implicazioni morali del suo operato. E io, studiando nel campo delle sienze, mi sento molto vicina a lui da questo punto di vista, senza ovviamente arrivare ai livelli estremi come Wesker.
Il finale poi... uuuh, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! 
Come al mio solito, ti metto le mie noticine negative (che poi non sono mica realmente negative, dai!): ci sono vari dettagli che ti sono sfuggiti (tipo qualche virgola che salta, qualche accento mancante nei "sì" assertivi, un termine al singolare invece che al plurale) ma, considerando la lunghezza dei tuoi capitoli, sei pienamente giustificata! X)
Infine non so se è perchè non leggevo questa storia da parecchio, ma questo capitolo mi è parso un pò spezzettato: cioè, non so se è un problema di impaginazione o una tua scelta, ma hai usato molti "punto e a capo" quando magari potevi continuare sullo stesso rigo. Magari l'hai fatto per alleggerire il testo (piuttosto che creare il classico mattone). Comunque sia, questa non è una vera critica, poichè non da nemmeno fastidio. Insomma, ho solo notato questo, tutto qui! ;)
Ci sentiamo per il prossimo capitolo! :D


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