Grammatica/sintassi/lessico: 18/20
C’è un errorino forse di distrazione nella frase “Sebbene l’anno scorso sia stata la mia ultima mietitura e non posso più essere estratto”, dove “posso” andrebbe al congiuntivo. In “come se fino a un paio di settimane fa non avessero mai fatto a gara per aggiudicarsi” toglierei il mai, perché nella frase c’è già un’indicazione temporale precisa e non ha quindi senso metterne una assoluta. Poco più avanti hai messo i due punti dopo un punto e virgola: non so se sia un errore, ma è poco elegante e il punto e virgola in questo caso si può tranquillamente togliere. In “dove mia madre sta finendo di preparare la cena e i miei tra fratelli che la stanno aiutando ad apparecchiare la tavola” c’è un errore di battitura (“tra”) e un “che” di troppo. Lo so, sono pignola, ma come vedi non ti ho tolto molti punti.
Stile: 17/20
Qualche frase risulta un po’ lunga e quindi faticosa, per il resto devo dire che lo stile è molto pulito ma comunque pieno di dettagli e di trovate che lo rendono colorito. Nel passaggio del litigio tra Gale e Rory c’è forse un po’ troppo dialogo, anche qui con frasi molto lunghe, mentre magari avrei visto meglio un botta e risposta un po’ più serrato e qualche intermezzo di descrizione in più.
Originalità: 8/10
Bella la scelta del missing moment: in effetti nei libri sono parecchi i momenti che mancano e che la Collins dà quasi per scontati, concentrandosi di più sulla parte d’azione della storia. Interessante quindi andare a vedere cosa ci sia dietro certi avvenimenti, specialmente se drammatici come questo. Avrei magari calcato un po’ la mano sul fatto che anche questo avvenimento convince Gale a lottare, a unirsi a una eventuale ribellione.
Caratterizzazione personaggi: 9,5/10
Qualche passaggio mi ha fatto sorridere tra me e me e pensare “È proprio Gale”, come ad esempio quando parla dell’odore del bosco, che altri magari non avrebbero notato ma che per lui è come un richiamo irresistibile; ma anche il passaggio in cui pensa alle frustate che “sembrano avermi messo in testa un minimo di buon senso”, che implica quanto il buon senso sia qualcosa di sconosciuto per lui. Se anche non avessi letto i libri, avrei l’immagine di un ragazzo fiero e coraggioso, legato alla famiglia e un po’ ribelle, ovvero proprio Gale. Mi è piaciuto molto il momento in cui Gale comprende che anche sua madre prova il suo stesso dolore ogni anno, sapendo che i figli potrebbero essere sorteggiati nella mietitura. Mi ha fatto quasi tenerezza la sua reazione quando lo “scopre”.
Apprezzamento personale: 4/5
È un sentimento molto potente quello che descrivi e per niente semplice: il fratello maggiore vuole proteggere la sua famiglia, il fratello minore non ha scelta se non mettere a rischio la propria vita per permettere alla sua famiglia di mangiare e quindi entrambi si sentono in dovere di prendersi sulle spalle più responsabilità di quante dovrebbero averne due ragazzini. Gale e Rory sono molto simili, entrambi testardi e altruisti, ma ci mettono un po’ per capirlo. L’unica nota un po’ stonata per me è stato il finale: dopo tutta questa carica emotiva è stato un po’ troppo repentino e piatto. C’è il fatto che Gale prende una decisione sulla ribellione, ma viene introdotta subito dopo la diceria sulla prima notte dopo aver preso le tessere, quasi dal nulla.
[Questa storia ha partecipato al contest Second Chance sul forum di Efp] |